05/01/12

Effimero notturno - Natale 3

Sembra New York: a cosa credi che sia il richiamo con l'amaro che si staglia come un grattacielo, proprio di fianco alla cattedrale...a Manhattan, su, e' cosi' chiaro!

Scampoli di conversazione raggiungevano il suo orecchio nel metro', dove la Linea 3 tardava ad avanzare. Sorrideva beato, il pubblicitario. Era stata lunga, difficile. Riempire Milano di gioia, di risa, di voglia di vivere dopo la guerriglia degli anni '70 non era stato facile. Per lui, poi, un reduce del '68 (pero' lui l'aveva capito subito che il movimento sarebbe finito male, e grazie a Dio se n'era allontanato).

La visione era proprio del 1968, a Natale. Certo, che le droghe che si usavano in quei giorni potessero aver coadiuvato - e di molto - le visioni, era un dubbio che gli veniva spesso. Lo spirito del Natale, proprio lui, si era palesato: rinnova il mio verbo tra la gente, aveva detto. Tu che credi nell'amore, nella comunione delle persone, nella pace. Tu che sei bravo nelle parole. Rinnova il mio verbo tra la gente, aveva ripetuto.

E lui si era applicato, perbacco! Con le parole era sempre stato bravo. Di sogni ne aveva sempre avuti a bizzeffe...e adesso ne avrebbe fabbricati per gli altri. E allora sotto con le campagne, con i comunicati, con la creazione di un Eldorado irraggiungibile che sapesse rimettere in moto il tutto. Gli anni '70 erano stati duri, per tutti. Ma adesso ci eravamo, finalmente.

E poi tutte queste luci a intermittenza, che si mischiano con i cartelloni elettrici che fanno tanto Tokyo...Il cartellone della Cariplo ti dice anche la temperatura: sembra proprio una citta' del futuro, non trovi? 

Lo spirito pero' non si era piu' fatto vedere. E questo, ammettiamolo, era ben strano. Non gli aveva forse detto che nel momento in cui avesse completato l'opera si sarebbe fatto vivo di nuovo, con un premio? Eppure non si faceva vivo. E davvero la cosa era non solo incomprensibile, ma anche fastidiosa. Si', fastidiosa guarda.

Le sue campagne avevano ridato o no la voglia ai Milanesi di tornare a immaginare una vita migliore? Aveva ridato o no, lui solo, ammettiamolo pure, stimolo ai consumi, con la fabbricazione di sogni bellissimi? Quanti Moncler si erano venduti per il Natale dell'anno precedente? E quanti di quei jeans scomodi con i bottoni al posto della cerniera? E a chi si doveva tutto questo?

E poi hai visto le modelle? Quante ne sono arrivate ormai? Sembra Parigi. Ecco, si', sembra proprio Parigi. 

A chi si doveva il rinnovato vigore nell'attesa del Natale che si riscontrava in cosi' tanti ragazzi della nazione intera? Ma se cinque anni fa questi parlavano di Natale come festa borghese e davano fuoco ai regali! E adesso sono li' che pregano perche' nel pacchettino ci sia la cintura El Charro?!

Sei stato in uno di quei ristoranti a' la page del centro? Ti servono un'insalata di rucola anche a otto-diecimila lire. La rucola! Parigi, guarda, ti dico.

Mi fanno ridere quelli che parlano del mondo delle PR come dell'effimero. Effimero un corno! Chi lo sta facendo rivivere il Natale di pacchi, pacchetti, carta, e spaghi dorati, e bottiglie, e biglietti per il teatro, per l'opera?

Non e' forse questo un Natale molto piu' felice di quello di dieci anni fa?

E poi la nevicata del gennaio te la sei gia' dimenticata? Dimmi tu se non e' roba da New York questa. 

Eppure lo spirito non si era piu' fatto vivo".

1985

1 commento:

Demonio Pellegrino ha detto...

Grazie Polvere di stelle, benvenuta

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