25/02/10

La guerra per bande

Questo post e' lungo e anche un po' noioso. Molti penseranno che siano solo elucubrazioni di un tizio qualsiasi che vive l'Italia da emigrato da piu' di dieci anni. Ed avranno ragione. Per cui se i post politici e lunghetti vi annoiano, smettete di leggere qui.

Altrimenti, cominciamo.

Ho spiegato piu' volte del perche' io non voti (non credo che sia giusto per un italiano all'estero che non paga le tasse in Italia da dieci anni poter determinare indirettamente, con il proprio voto, il livello di tassazione degli italiani d'Italia), e quale partito voterei se ancora votassi (la Lega). Ho anche spiegato in tempi non sospetti - ben prima che lo scandalo veline e puttane venisse fuori - del perche' non avrei piu' votato Berlusconi: la degenerazione tardo d'annunziana del nostro Presidente del Consiglio era evidente da tempo.

Vorrei chiarire pero' una cosa: il mio disgusto per il Berlusconi uomo/politico non ha cambiato la mia opinione su altre cose. Penso ancora che molti giudici in Italia operino con finalita' politiche chiarissime, e si sentano al di sopra della Legge. Questo e' dimostrato non solo dall'accanimento contro Berlusconi (evidente anche alle pietre), ma anche da altri piccoli e grandi fatti, per cui innocenti vengono buttati in galera per poi venirne fuori dopo qualche anno, interrogatori vengono portati avanti con tecniche da ghestapo (memorabile l'interrogatorio della Alletto nel caso Scattone/Ferraro), senza che i giudici paghino alcuna conseguenza.

Chiariti questi punti (una lunga premessa, me ne rendo conto), andiamo avanti.

L'Italia al momento e' teatro di una gerra per bande che credo possa avere solo due possibili sbocchi: l'arrivo di un dittatore vero (non Berlusconi, che dittatore non e' e non lo e' mai stato), che rimette tutti in riga con la forza (sto pensando ai settori piu' giustizialisti e forcaioli della sinistra), o lo sfaldamento completo del paese. Niente impedisce che il paese si sfaldi e che arrivi anche il dittatore, ovviamente, in un mix abbastanza esplosivo.

Perche' lo penso? Perche' non so se avete notato, ma ormai tutti - davvero tutti - si sentono in diritto di disconoscere platealmente e violentemente decisioni che non condividono e che non avrebbero la competenza o l'autorita' per disconoscere, ne' tantomeno per disobbedire. Esempi ce ne sono quanti ne vogliamo: medici che minacciano di non applicare leggi dello Stato in materia di aborto o eutanasia; giudici che minacciano di non applicare leggi considerate (a torto o a ragione) illegittime.

Si dira': niente di nuovo. In realta' adesso credo si stia poco a poco superando ogni limite. Abbiamo addirittura due regioni dello Stato, la Lombardia e l'Emilia Romagna, che in plateale spregio di una legge statale, si preparano ad eleggere per la terza volta consecutiva un governatore del PDL e uno del PD. Non credo che molti si rendano conto della gravita' di questa cosa: e' come se ci fosse un accordo tacito tra tutti nel dire "sai cosa, questa legge ci torna scomoda, perche' dice chiaramente che i governatori possono al massimo essere eletti per due mandati consecutivi, per cui noi stiamo zitti e facciamo finta di niente".

Ora, io non so a voi, ma a me questa cosa fa MOLTA paura. Molta piu' paura di eventuali atti di corruzione.

Ma parliamone di questa corruzione: io credo che chi pensi che sia un problema di destra o sinistra sia nel migliore dei casi un illuso, nel peggiore dei casi platealmente in mala fede. Non sono i politici a corrempere l'Italia. Sono gli Italiani, molti, ad essere corrotti nell'animo. La nostra famosa arte dell'arrangiarci sempre e comunque, di trovare sempre vie di fuga che ci permettano di non rispettare la legge, o comunque di favorire gli interessi nostri o delle persone a noi vicine e' ormai arrivata a livelli patologici. Certo, l'esistenza di leggi assurde, di vessazioni continue da parte dello Stato giustifica in molto quest'atteggiamento. Ma e' un problema grave comunque.

E stiamo molto attenti ai puri che invocano alla ghigliottina, tipo Di Pietro e Travaglio. Perche' se la Rivoluzione Francese ci ha insegnato qualcosa, e' che arriva sempre uno piu' puro di te (a parole) che poi ti taglia la testa. Sempre. E quando va male arriva anche il dittatore vero.

Il problema italiano non e' l'eventuale assenza di moralita' o l'eventuale corruzione della classe politica. Il problema e' la certa assenza di moralita' e la certa corruzione di grandissima parte del tessuto sociale italiano. E non c'e' bisogno di andare a scomodare le varie mafie, perche' qui si aprirebbe un discorso ancora piu' ampio, al quale mi limito ad accennare: lo Stato italiano attualmente NON ha il controllo di vaste zone del territorio del Sud Italia. Non e' uno scherzo: non ce l'ha. Nel senso che non puo' mandare i proprio poliziotti in certi quartieri, in certe zone della Locride, ed altrove, senza che vengano presi a fucilate. Se pensate che stia esagerando, ancora una volta siede o degli illusi, o in malafede.

Ma torniamo alla guerra per bande: ormai in Italia tutti si sentono migliori degli altri, e in diritto di sputare in faccia agli altri. Non solo: un corollario importante di questa guerra per bande e' che ormai le posizioni di mezzo su alcune questioni (quasi tutte) non sono piu' ammesse. Se critichi una cosa, allora sei automaticamente un nemico, una merda.

Si prenda una questione apparentemente triviale, ma che credo rifletta benissimo la situazione: la contestazione dell'orchestra a Sanremo.

Ora, e' evidente a tutti quelli con un po' di sale in zucca che la canzone principesca sia una farsa immonda. E' evidente. E le ragioni che hanno portato ai fischi e allo strappo degli spartiti sono sacrosante. Pero'. Pero'. Pero' l'orchestra si arroga il diritto, in nome di una presunta (e in questo caso effettiva) superiore conoscenza, di disconoscere e scagliarsi contro un risultato democratico. E lo fa, perche' ritiene che il sistema Sanremo sia fasullo e corrotto. E' questo il problema: quando il sistema non funziona (o sembra non funzioni), il sistema si sfalda.

Nel caso di specie si puo' discutere se il televoto fosse o meno truccato. Ma attenzione: se anche il televoto fosse stato truccato, la conclusione da trarre da tutto l'ambaradan e' che in italia il popolo, quello che vota, e' diviso tra il modello Berlusconiano di Amici/X Factor, e un modello retorico e retrogrado in cui basta riempirsi la bocca della parola "Italia" per sfondare.

Ora. Nel momento in cui ciascuno di noi si ritiene in diritto di disconoscere un risultato, di non applicare le leggi, di fare un po' come cazzo gli pare a lui, bene, a questo punto il paese non e' piu' un paese. Ma un insieme d'individui pronti alla secessione, o pronti ad accogliere il nuovo demiurgo. E si comincia a rimettere in discussione il concetto di democrazia: perche' - come disse qualcuno molto piu' famoso di me - diecimila ignoranze non fanno una conoscenza.

E ho paura.

24/02/10

Nel posto giusto al momento giusto

Nicole Minetti e' l'ultima stella del caravan serraglio berlusconiano: assistente alla poltrona in uno studio dentistico, ha avuto la fortuna di assistere il nostro Presidente dopo che lo squilibrato gli aveva lanciato addosso il famoso duomino (qui le versioni sono discordanti: alcuni giornali dicono che Berlusca l'abbia incontrata mentre lei faceva la hostess a uno stand di Publitalia qualche mese fa).

Qual e' l'esperienza della Minetti, non dico in politica, ma nella sua vita professionale, che puo' aver catapultato una perfetta sconosciuta in un posto iper sicuro nelle liste lombarde? Ci sfugge. Ma guardando la foto qui sotto credo di averlo intuito. La Minetti infatti pare fosse anche una velina a tempo perso...che cosa vogliamo di piu'?

PS: alle prossime elezioni la Lega prende un botto di voti. La gente - come me - disgustata da Berlusca, ma che non puo' votare i tristi sinistri, la votera' in massa. Scommettiamo?


22/02/10

Berlusconi aviatore tra gli indigeni

"Ci sono quelle storie in cui l’aviatore europeo arriva con l’aeroplano nel villaggio di indigeni amazzonici, e loro lo adorano come un Dio, perché ha fatto un numero che non si era mai visto. E tutti sono contenti. Poi un giorno gli chiedono di far cessare una malattia che li stermina, e lui non è capace. E loro non capiscono come mai, e gli dicono “rifacci quel numero dell’aeroplano”, magari funziona. Ma gli si è pure rotto l’aeroplano. Era un semplice aviatore, bravo a fare le capriole. Non c’è mai stato nient’altro".

Luca Sofri su Giuliano Ferrara e Berlusconi. Ha ragione. E io, qualche anno fa, sono stato un indigeno amazzonico.

17/02/10

Treni

Trenitalia considera "in orario" ogni treno che arriva con un ritardo inferiore ai 15 minuti rispetto all'orario previsto. Il treno deve arrivare alle 10,30 ma arriva alle 10,50? Bene, nei rappori interni e nelle informazioni al publico, il treno ha un ritardo di 5 minuti, non di 20, con un buona pace del viaggiatore.

Stamattina alla radio le news si sono aperte con la notizia che, a causa di un guasto, alcuni treni nei dintorni di Chicago avevano dei ritardi "molto seri". Il giornalista ha fatto l'esempio di un treno che avrebbe dovuto arrivare a Chicago alle 7,30, ma e' arrivato alle 7,45, "un grave disservizio".

Cosi', tanto per ribadire che non e' vero che quello che in Italia e' considerato normale lo sia anche altrove.

15/02/10

Scoperte

  • Ho scoperto che qui lo snowboard e' molto piu' mainstream rispetto all'Europa.
  • Ho scoperto che sulle piste da sci ci sono cinquantenni che prendono lezioni di snowboard, che cadono prendendo delle culate immonde, che si rialzano e ridono.
  • Ho scoperto che lo snowboard qui non e' patrimonio solo di gggggiovani al di sotto dei 25 anni.
  • Ho scoperto che la neve del Midwest e' considerata tra le piu' secche, e quindi particolarmente adatta allo snowboard.
  • Ho scoperto che una localita' dal nome pretenzioso di Alpine Valley ha una collina di ben 180 metri di altezza.
  • Ho scoperto che in Wisconsin non mangiano la neve fresca appena caduta.
  • Ho scoperto che non e' mai troppo tardi per imparare lo snowboard, a patto che si sia pronti a cadere svariate volte sbattendo culo, gomiti, polsi, schiena, testa, e a patto che non ci si prenda troppo sul serio, ma che si prenda la tavola seriamente.
  • Ho scoperto che adoro lo snowboard.

12/02/10

Nani e Ballerine

Non e' vero che Berlusconi ci abbia mentito su tutto. Si e' sempre scagliato contro il teatrino della politica, nani e ballerine. Gli va dato atto di aver mantenuto la parola almeno al 50%: di nani, in questi scandali sessuali, non se ne sono (ancora) visti.

Detto questo, dopo il caso Bertolaso, si conferma ancora una volta quanto gia' detto in passato: a destra, si trombano le puttane e le si mettono anche in lista per le elezioni; a sinistra ci si fa inculare dai transessuali, che poi muoiono misteriosamente nel silenzio assordante dei media.

Per chi si stupisce, basti ricordare cosa disse Lotito nel Marzo 2008, prima delle elezioni (ci avevo gia' fatto un post):

"Senza le preferenze non si formano le classi dirigenti, ma si va avanti coi meccanismi delle corti, e dentro le liste ci finiscono solo le zoccole, i "prenditori" e i "magnanger" [...], quelli che pensano solo al binomio F&S: figa-soldi".

Nel frattempo, si va verso elezioni regionali nelle quali due grandi regioni (Lombardia e Emilia Romagna) eleggeranno probabilmente due governatori in completo spregio della legge. Formigoni per il PDL e Errani per il PD hanno gia' fatto due mandati, e la legge - in modo molto chiaro - limita i mandati a due. Nessuno ne parla. Si legge solo sui blog, come questo.

Un paese andato a puttane.

10/02/10

Ammetto la sconfitta

Ci ho provato nel 2009: ho resistito un mese. In quel mese ho letto di donne sconosciute che parlavano della paura del parto, di tizi che aprivano negozi di cup cakes vicino a casa mia, e poco altro.

Ci ho riprovato a fine 2009. E ho resistito due mesi, piu' o meno. In questi due mesi ho chiacchierato con gente con la quale avrei comunque potuto chiacchierare altrove (Facebook, email) e ho scoperto un blog interessante.

Questo e' il mio bilancio (magrissimo) su Twitter. Ed e' per questo che l'aggiornamento del mio profilo Twitter e' sospeso a tempo indeterminato.

Perche', fondamentalmente, la domanda che mi pongo fin dall'inizio e' questa: a me, di sapere che uno sconosciuto del Wyoming ha mangiato una buona pizza, che cazzo me ne frega?

04/02/10

Panico in casa Pellegrino

In vista di un acquisto importante, e come stimolo per riprendere a mangiare quantita' decenti di cibo (notate bene che non parlo di dieta, parlo solo di quantita' decenti di cibo: per esempio sforzarsi di non mangiare hamburger di 400g tre volte a settimana), stasera sono tornato a casa con l'intenzione di riprovarmi tutto il materiale motociclistico tecnico estivo.

(Qui va aperta una parentesi. In questo anno a Chicago ho scoperto che l'abbigliamento invernale da moto, adatto per le temperature europee, va benissimo anche per l'inverno appiedato di Chicago. Quando tira il vento e la temperatura percepita e' di -20 gradi, il giubbotto tecnico da moto fa il suo dovere meglio di mille cagate in piumino d'oca. Anche se sei a piedi).

Ma torniamo a bomba. Insomma, in previsione di un'acquisto importante (YES!), avevo deciso di riprovarmi pantaloni e soprattutto giubbotti da mezza stagione ed estivi. Ero sicuro di non entrarci, visto che ho ripreso un paio di chili (solo un paio, giuro...).

Dispongo i capi di abbigliamento su un divano, e comincio a provarmeli uno a uno. E scopro che entro in tutto. Mia moglie mi fa notare, gentilmente, che probabilmente e' perche' ho perso muscoli che si sono trasformati in grasso, e che quindi la situazione e' piu' triste di quanto non pensi e che non mi dovrei esaltare.

Dopo averla gentilmente mandata a esplorare le lande belghe da cui proviene, ho guardato lui, l'ultimo capo rimasto: il giubbotto del peccato, quello per cui ho speso una cifra pari a una rata del mutuo. L'ho guardato, e gli ho detto: te farai meglio a entrammi senza tante storie, bello r mi giubbottino seghino spidi di questa minchia. L'ho guardato. L'ho minacciato prendendolo per il colletto. Mi sono pentito, l'ho accarezzato, supplicandolo di entrarmi. Gli ho promesso molte cose. E me lo sono infilato.

Facendolo, ho voluto convincermi che la sensazione di soffocamento che avvertivano le mie braccia fosse dovuta alla mia immaginazione. Si', tira un po' sulla schiena, anche da aperto, mi dicevo, ma e' una sensazione. E poi d'estate non indosso la camicia, no? Ho una tshirt.

Mi sono prontamente tolto la camicia, rimettendomi il giubbotto a torso nudo. Mia moglie e' passata in quel momento, insultando me, ma soprattutto la mia pancia, e se n'e' andata ridendo. Bonta' sua. Eppero' il bastardo giacchetto non entrava neanche a torso nudo.

Ma e' chiaro, a torso nudo la pelle fa frizione, e quindi non scivola bene. Mettiti una maglietta.

Mi sono messo una maglietta. E maremma la straputtana maiala mi tirava. Di agganciare la cerniera nemmeno a parlarne. Bestemmie, ululati, pugni al muro. Accuse a mia moglie che mi fa mangiare grasso. Liti. Accuse a Dio perche' mi fa mangiare grasso. Bestemmie di nuovo. Accuse alla palestra che mi tiene lontana dalle sua macchine grazie a un incantesimo che mi e' stato fatto una volta da una strega venditrice di Technogym di fronte a un hamburger con patate dolci.

Poi.

Guardo l'etichetta. Lady's fit, dice. Guardo l'armadio. Vedo il mio giacchetto su una gruccia. Quello che avevo provato a infilarmi era quello di mia moglie, identico (si', a lei la moto non piace, pero' ni garba lo stile dei giubbotti).

Bestemmie. Risate di mia moglie. Bestemmie.

PS: ovviamente per celebrare stasera mi vado a mangiare un hamburger da 400 grammi.

Negativita'

Ho deciso che non commentero' piu' ne' leggero' piu' blog che emanano negativita' da ogni post. Blog di gente che si lamenta e basta senza fare niente.

Niente di che, sia chiaro. Ma ne ho le palle piene di lamenti e problemi, senza uno straccio di soluzione proposta.

Vista lago



01/02/10

Grazie ad Apple pagheremo gli ebook piu' cari

E' successo questo: gli editori, dopo l'uscita di iStocazzo, hanno cominciato a chiedere ad Amazon di alzare i prezzi sugli ebook, e di portarli da 9.99 dollari a 14.99. Apple infatti ha concluso accordi che permetteranno agli editori di vendere i loro ebook a prezzi piu' alti di quelli di Amazon, sui 15 dollari. Da notare che Apple permettera' su iPad quello che NON ha mai permesso alle case discografiche e alle major cinematografiche, e cioe' di decidere il prezzo dei libri uno per uno.

Amazon si e' rifiutata: ha interesse a vendere i libri a 9.99 dollari, perche' questo crea piu' domanda per il Kindle. Amazon perde soldi su ogni ebook che vende: i soldi li fa vendendo i Kindle.

MaCmillian - uno degli editori piu' grandi d'America, che ha gia' accordi con Apple per vendere i suoi ebook a prezzi piu' alti di quelli di Amazon - ha detto ad Amazon che o alzava i prezzi, o non avrebbe piu' avuto i suoi libri ebook in contemporanea all'uscita della copertina rigida. Solo Apple li avrebbe avuti. Amazon ha fatto il colpo di mano: sabato scorso ha tolto tutti i titoli MacMillian (non solo le versioni elettroniche) dal suo sito. In pratica non era piu' possibile comprare NESSUN libro MacMillian su Amazon.

Ma nella serata di domenica, Amazon ha capitolato. Cosa vuol dire? Che hanno vinto gli editori e che ha vinto Apple. Il risultato? E' che molti (forse non tutti) dei futuri ebook costeranno 14.99 dollari, e non 9.99. Il 50% in piu'.

Un prezzo che, secondo me, e' fuori dal mondo. FUORI DAL MONDO.

Ne parla anche Francesco Dimitri (autore del bellissimo Pan) sul suo blog.

Intendiamoci: Amazon non e' la Croce Rossa. E' un gigante che fa i propri interessi. Ma in questo caso mi pare ovvio da che parte stia l'interesse dei lettori. E non e' dalla parte di Apple o degli editori.

Pensateci quando entrerete lobotomizzati nei negozi Apple a compare l'ennesimo giocattolino. Il Think Different ti Apple in questo caso vuole solo dire piu' costi per il consumatore. E per quanto mi riguarda, da ora in avanti, Apple merda tutta la vita. TUTTA LA VITA.

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