Un cappello pieno di ciliege, Oriana Fallaci (18 Euri)
La storia picaresca e a tratti incredibile dei vari rami della famiglia della Fallaci, dalla meta' del 1700 in poi. E ' una lettura molto bella e difficile da mettere giu'. La Fallaci riesce a mantenere vivo il tuo interesse anche quando spiega come funzionavano i bagni nella Toscana del '700...e la sua scrittura e' davvero un piacere per la mente.
Pero' il libro e' ripetitivo nella struttura: per quattro volte si raccontano le avventure dei trisavoli, e alla fine, per quanto le avventure siano sempre diverse, il tutto e' un girotondo che stanca. E' un peccato in ogni caso che la Fallaci non sia riuscita a finire la saga, che nelle sue intenzioni avrebbe dovuto raggiungere il 1944, ma che si ferma alla fine dell'800.
Per me, la piu' grande scrittrice italiana del '900. Voto: 8/10
Mi ha deluso. Buzzati e' forse il mio autore italiano preferito, ma questo segreto del bosco vecchio l'ho trovato un po' esilino nei contenuti. E' piu' una fiaba che un romanzo breve, ma non mi ha convinto.
Voto: 5/10
Holidays on Ice, David Sedaris ($3.90)
David Sedaris e' uno scrittore americano che potrei forse paragonare a Stefano Benni. Non e' un comico prestato alla scrittura, ma un vero scrittore comico, che con il suo cinismo e la sua sfrontatezza mette a nudo molto delle ipocrisie della societa' americana contemporanea. Questa raccolta di vari racconti brevi e' una chicca da non perdere: il disoccupato che trova lavoro ai grandi magazzini come elfo aiutante di Babbo Natale, e che incontra e descrive un'umanita' davvero triste, e' la storia piu' famosa. Si ride (amaro, a volte, ma si ride) dalla prima all'ultima pagina.
Voto: 8/10
Non e' un paese per vecchie, Loredana Lipperini (15 Euri)
Libro molto interessante, che si legge di un fiato come un buon reportage giornalistico, anche se a volte e' un po' dispersivo. E' soprattutto un libro con dati che lasciano di sasso: in piu' occasioni mi sono ritrovato a dover rileggere alcuni passi, non per una confusione del testo, ma perche' mi pareva (speravo?) di aver capito male.
Per chiunque abbia genitori ultra sessantenni che non appartengono a quella categoria dei ricchi che in Italia non ha mai problemi sara' una lettura spiacevole. Che fara' riflettere, e che fara' intavolare discussioni a casa, magari con una moglie straniera, sul “dove-vogliamo-andare-cosa-vogliamo-fare-con-i-vecchi-genitori-in-Europa”.
Piccolo appunto sull'interludio dello scrittore GL D'andrea. Ecco, non l'ho capito, proprio come mi capita spesso con gli interventi di questo autore su vari blog che frequenta e che leggo. Come sempre, le frasi erano grammaticalmente corrette, e cosi' pure la sintassi. E sicuramente ci sara' un senso profondo da qualche pate. Ma a me sono sembrate 5 pagine di supercapsula stile Amici Miei. Solo che alla fine non scattava la risata.
Il prezzo di copertina e' in ogni caso FUORI DAL MONDO: chiedere 15 euri per un tascabilone fa venire voglia di bruciare tutti i libri e mandare tutti gli editori affanculo.
Voto: 7/10.
The Hollow Man, Dan Simmons ($7.90) - Pubblicato in Italia da Urania come Gli uomini vuoti
Boia che palle. Questo libro ha due problemi di fondo molto grossi. Il primo e' che la trama pare scritta da un pazzo furioso con problemi sessuali molti forti, con episodi che lasciano a dir poco perplessi non solo e non tanto sul loro significato, quanto sul perche' siano presenti nel libro. Il secondo grosso problema e' che il libro e' zeppo di capitoli con un infodumping di teoria matematica che farebbe scappare anche il piu' nerd tra i lettori.
Il tema di fondo e' potenzialmente molto interessante: cos'e' la realta'? E' possibile che la realta' venga "creata" da chi la percepisce, proprio attraverso la sua percezione? Sembra interessante, nevvero? Peccato che invece il libro sia un calcio nei coglioni. Io non ho problemi con episodi di violenza nei libri: ma la violenza dev'essere funzionale alla storia, ci dev'essere un motivo, anche se il motivo e' semplicemente voler mostrare la banalita' della violenza stessa. Ma se tu scrivi 50 pagine raccontando l'episodio di una proprietaria terriera che vuole staccare il cazzo del protagonista dopo essersi attaccata dei denti di metallo alla bocca, bene, me lo devi giustificare. Mi devi dire perche' cazzo mi stai facendo leggere una roba del genere, per poi passare a parlare della chimica dietro le percezioni sensoriali, dimenticandoti improvvisamente della ninfomane con i denti finti.
Simmons, gia' mi avevi lasciato l'amaro in bocca con Ilium. Ma ora ho solo questo da dirti: vaffanculo, vai.
Voto: 3/10.