23/12/08

Il primo viaggio

Nell'augurarvi Buon Natale, fedeli lettori, vi segnalo che ho postato un nuovo racconto, Il primo viaggio, sull'altro blog. Buona lettura!

Il Primo Viaggio

Questo buio mi sta facendo impazzire. Se solo riuscissi a capire dove mi trovo. Non riesco a distinguere nessun contorno, non riesco a carpire nessun colore. Gli odori, però, o mio Dio, gli odori sono nauseabondi. E mi circondano. Sono tutto intorno a me. Odori rancidi, di sudore, d’indumenti sporchi, di profumi mischiati l’uno con l’altro, di scarpe, gli odori di dieci, cento, mille barboni. E questo peso opprimente che mi spinge verso il basso, come una pietra puzzolente, sulla mia schiena.

(Continua)

19/12/08

Decadenza in salsa bruxellese

Cena di lavoro in ambiente fiammingo. Deputati, giornalisti, scalzacani di varia umanità.

Sono il solo italiano, e so già cosa devo aspettarmi.

Cominciare dagli uomini, sempre: questa è la regola. E parlare di politica, subito. Un italiano che conosca la politica belga è una rarità. Un italiano che conosca la politica belga, e si schieri dalla parte dei fiamminghi nella diatriba ridicola che li oppone ai francofoni è un caso più unico che raro.

Mi conquisto subito la loro simpatia. Potrei anche farne a meno: gli uomini fiamminghi hanno imparato a temere il fascino che il Toscano ha sulla donna delle Fiandre da mezzo millennio a questa parte, e non oppongono resistenze. Saggi fiamminghi. Lo vedo nei loro occhi, nei loro gesti d’intesa: posso scegliere quella che voglio. Si limiteranno a competere per quelle che scarto io, loro.

Come sempre, quando sono attorniato da donne fiamminghe, alla fatidica domanda “where are you from?” non rispondo “Italy”, ma “Tuscany”.

Un dettaglio, direte? Oh, no, miei cari amici. Tutt’altro.

Vedere gli occhi cerulei della cerebrolesa di turno spalancarsi di fronte al sogno ad occhi aperti di una villa in toscana, con i girasoli che fanno da contorno a una notte romantica, e un concepimento toscano del figlio tanto voluto, e un casolare contadino li’ vicino, mi provoca sempre un piacere malvagio. Non mi chiamo Demonio per niente.

Attendo impaziente. So già la frase che verrà pronunciata da quella bocca Nordica dalle labbra chiare, non appena l’immagine della perfezione toscana si sarà formata nella sua testolina. “Oh”, dirà rapita, con voce tremante, “I love Tuscany”.

Ho già vinto. Ma non c’è gioia nella mia vittoria a tavolino.

Mi siedo comunque accanto alla donna diafana di mille dipinti. Sono svogliato, stasera. Vorrei essere altrove, non importa dove. Il suo profumo però, Jardin Clos di Dyptique, mi riporta alla realtà. Tentenno un attimo: se le dicessi subito “adoro Jardin Clos di Dyptique” le rovinerei la vita per sempre…non smetterebbe mai di sognare di me. Sono pochi i fiamminghi capaci di riconoscere un profumo che non sia quello dello sterco delle loro fattorie. E quei pochi non avrebbero l’ardire di farle un commento del genere. Non prima di essersi ubriacati di birra e averle ruttato in faccia.

Ma rinuncio. Stasera mi sento buono. Natale è vicino. Perché rovinarle la vita?

Mentre mi compiaccio della mia bontà, però, e intrattengo una conversazione minima, per tenerla a bada, la stolta commette un errore. Mi mostra tutto il vuoto della sua mente. Un vuoto profondo, che viene subito riempito dal mio disprezzo, altrettanto profondo.

Per cui, alle sue parole “Quello che mi piace della Toscana è il fatto che ci sia l’Oceano e ci siano le Alpi”, decido che la mia pietà nei suoi confronti è immeritata. L’Oceano. Le Alpi. In Toscana.

Mi avvicino, la guardo negli occhi. Vedo il rossore fare capolino prepotente sul suo decolleté, e le sue splendide lentiggini, mentre aspiro con aria rapita il suo profumo... “Jardin Clos di Dyptique”, dico “...sublime”.

15/12/08

Racconto di Natale molto particolare

Siccome è d'obbligo, di questi tempi, scrivere un post natalizio, eccovene uno un po' particolare. 

E' da un po' di tempo che sto scrivendo una roba più lunga del normale. Chiamiamolo un racconto lungo, va', con vari capitoli (titolo provvisorio "Caduta Libera"). Non so se lo finirò, e che ci farò se e quando lo finirò. Ma siccome il primo capitolo si chiama "Cena di Natale", ed è finito da un po', e siccome può essere letto come un racconto a sé stante, ve lo posto. 

I pochissimi che hanno letto i vari capitoli scritti fino ad ora hanno avuto reazioni diametralmente opposte: o mi hanno guardato come se fossi un pazzo, o mi hanno detto che è buono. Voi che dite del primo? 
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"Cena di natale", 

di Demonio Pellegrino

Festa di Natale, casa di Luca. Ho un bicchiere di champagne in una mano, una tartina al salmone nell’altra, e i miei occhi sul culo della donna del padrone di casa.  

Sono bellissimo. Indosso un paio di jeans G-star, una maglia nera a pelle, un maglione Superdry verde con cappuccio, scarpe Prada.   

Siamo in 20, in perfetta parità uomo donna, come da legislazione sulle quote rosa. 

(Continua a leggere)

13/12/08

Saggezza cinese

Durante la dinastia Ping-Tung, nella provincia dello Xao-Fuang, c'era un contadino molto povero che viveva con i suoi molti figli, lavorando la terra del nobile di turno. 'Sto contadino non c'aveva 'na lira (ok, le lire non c'erano, ma ci saranno state altre monete, no? Bene, lui non ce l'aveva ste monete! Ecchecazzo se siete pignoli...)

Allora, dicevamo, sto contadino non possedeva niente. E ogni mattina lui e i suoi 62 figli facevano 41 km a piedi per andare a lavorare i campi della merdaccia del nobile. 

Un giorno, uno dei suoi 62 figli, Pi, rimane indietro sulla via di casa, perché vuole andare a lavarsi in una pozza d'acqua un paio di kilometri dalla strada principale. Gli altri lo lasciano solo, lui va alla pozza e, meraviglia delle meraviglie, trova un bellissimo cavallo. Bello, giovane, forte, muscoloso, senza sella, senza redini, senza niente che possa indicare che appartenga a qualcuno. 

Pi è felicissimo. Con il cavallo la sua vita e quella della sua famiglia possono cambiare: possono lavorare la terra più velocemente, possono spostarsi (non tutti e 63, padre incluso, ma alcuni si') più velocemente e con meno fatica...un paradiso. 

Quando Pi porta il cavallo al villaggio del padre, tutti lo guardano con profonda invidia: UN CAVALLO!!! E tutti i vecchi del villaggio vanno dall'anziano padre congratulandosi, e dicendogli "Ah, che fortuna, vecchio Xing". 

Ma Xing sorprende tutti, e continua ripetere "Fortuna? Beh, vedremo." E gli altri s'incazzano pure. "Ma come, brutto stronzo: tuo figlio Pi ti porta un cavallo giovane, sano, forte, e bello, e tu te la tiri anche, fai il fenomeno, il sostenuto? Ma vaffanculo, allora, caro il mio Xing!" 

Ma Xing, imperturbabile, dice "Beh, vedremo se è davvero una fortuna". 

Il giorno dopo, Pi sta cavalcando il cavallo in giro per le praterie, felice come Ricucci dopo aver trombato Anna Falchi la prima volta. Lacrime di gioia rigano il suo volto, finché, PUM, il cavallo lo disarciona all'improvviso, e Pi cade per terra, rompendosi una gamba e un braccio. 

Cala la sera, e Xing non vede rientrare Pi, e comincia a preoccuparsi. Coi vecchi del villaggio, si organizza una spedizione per andare a cercarlo. Alla fine lo trovano, svenuto, con le ossa fracassate, e il cavallo poco lontano. 

Gli abitanti del villaggio cominciano a guardare Xing  sotto una nuova luce. "Avevi ragione, Xing, a dubitare che il cavallo fosse una vera fortuna. Adesso hai un figlio in meno per lavorare i campi, e probabilmente il nobile ti punirà. Il cavallo è stata una sfortuna". 

Ma Xing, ancora una volta, sorprende tutti, commentando solo con un "Beh, vedremo, se è stata davvero una sfortuna". 

E allora i vecchi del villaggio s'incazzano di brutto. "Ma guarda te sto figlio di puttana che si prende per sto gran vecchio saggio, e invece è solo un povero sfigato, e pure cornuto, perché secondo me col cazzo che i 62 figli sono tutti suoi, anzi, ti diro', secondo me la su moglie Gina se la sono ripassata un po' tutti qui in paese, e insomma, rompesse meno i coglioni e facesse meno il fenomeno". 

Ma Xing continua per la sua strada. "Vedremo", dice. 

Una settimana dopo, mentre Pi è ancora a letto con le ossa rotte, e nei campi Xing e gli altri 61 figli cercano di fare il lavoro di 63 persone, senza riuscirvi, si sente la tromba del nobile avvicinarsi. I paesani si guardano impauriti, perché sanno che probabilmente saranno cazzi durissimi. 

E infatti arriva il mandarino ministeriale a chiamare alla leva obbligatoria tutti i gggggiovani tra i 12 e i 35 anni, perché una bella guerra si avvicina. 

E cosi' tutti i figli dei saggi che molestavano Xing partono alla guerra. Ma indovinate un po' chi resta a casa? Pi, che con le sue ossa rotteviene esonerato. Proprio grazie alla caduta da cavallo. 

Morale della favola: non si sa mai come va a finire, anche se le cose sembrano andare per un certo verso. (Ché i cinesi la fanno lunga, pero' alla fine tutto il post poteva essere riassunto in questa frasina qui, ecco). 

11/12/08

Il caso Enzo Tortora - per non dimenticare

Avevo già parlato l'anno scorso del mio terrore di rimanere stritolato, innocente, nei meccanismi della giustizia. Ma questo post di Pizzeria Italia sulla vicenda di Enzo Tortora è da stampare, incorniciare e leggere ogni mattina. Per capire bene che paese è l'Italia.

Per non dimenticarlo. Mai.

10/12/08

Giusy Ferreri

La prima volta che sentii alla radio una canzone di Giusy Ferreri non sapevo che fosse Giusy Ferreri. Era una sera d'estate italiana. In macchina, con mia sorella, sento questa smaccata imitazione di Amy Winehouse. Li' per li' penso che sia una roba di Zelig, una parodia del cazzo. Tipo quella di "Siamo una squadra fortissimi". 

 - Chi cazzo è questa troia?, chiedo a mia sorella, in macchina con me. 
 - Una cantante. 
 - Grazie al cazzo, Sara. No, ma voglio dire, è roba vera? 
 - In che senso? 
 - Nel senso che è una cantante vera, o è una parodia di Bisio? 
 - No, è una donna, non è Bisio. 
 - Cazzo, Sara, voglio dire, è una cantante vera, che fa veramente canzoni cosi' del cazzo, o è un personaggio di Zelig????
 - Ah, in quel senso!
 - Eh...
 - No. 
 - No che? 
 - E' vera. 
 - Che paese di merda che è l'Italia. 

Un paio di mesi dopo, sempre estate, leggo che tale Giusy Ferreri è prima in classifica in Italia. Siccome ogni anno, per cercare di non perdere il contatto con le cose italiane, mi compro uno o due CD di musicisti italiani (non voglio fare la fine di quelli che pensano che la musica si sia fermata al 1997...), decido di comprarmi questa Giusy Ferreri. 

Non ci potevo credere. 

Ho buttato il CD dopo il primo ascolto. 

Ma che, davero davero???

07/12/08

Tornare bambina. Il primo racconto rosa del Demonio

Avviso ai naviganti: racconto rosa, per una volta (la prima volta, a dire il vero), sul mio blog di fesserie scritte.

Si chiama "Tornare bambina".

Vi aspetto di là. Si accettano commenti, critiche feroci, apprezzamenti e anche un paio di Euri, se ce l'avete...

04/12/08

Sesso puro

Madonna, quanto mi fa sesso questa donna. Notate anche il melograno sulla scrivania...chiaro simbolo sessuale (cosa voglia dire di preciso non lo so, ma è chiaramente una roba porno dura). 

Io l'ho sempre pensato e sempre detto: questa è la classica santa fuori ma panterona sotto. La classica da storia clandestina, con sesso matto e disperatissimo in un portone sotto i portici di Bologna, con la pioggia battente e i passanti che corrono vicini...

(Cio non toglie che politicamente dovrrebbe comunque andare a casa. Possibilmente la mia).

03/12/08

Il film Twilight è una cagata pazzesca

Questo post potrebbe essere molto breve. Potrei limitarmi a dire che il film Twilight (tratto dal primo libro della saga omonima, di cui ho parlato qui) è una cagata pazzesca. E questa sarebbe la verità. E potrei finirla qui. Ma siccome sono sadico e masochista (e anche un po' stronzo, mi dicono), vado nel dettaglio. 

L'avevo capito dal trailer con la Volvo C30 che il film sarebbe stato una boiata. 

Come ormai sanno anche le pietre, Edward è un vampiro buonista, mieloso, noioso. L'unico aspetto - L'UNICO - della sua personalità che lo rende un cattivo ragazzo, che lo rende minimamente vicino a un personaggio negativo, se vogliamo, è il suo amore per le macchine veloci. Nel libro guida una Volvo S60R. Una macchina un po' del cazzo (come tutte le Volvo), ma comunque una macchina veloce, da spaccone. 

Bene, cosa gli fanno guidare nel film? Una volvo C30. Una macchina grande come una Panda e veloce come una Fiat Uno. Che è un po' come se nel suo prossimo film, OO7 guidasse un Apino truccato al posto dell'Aston Martin. 

Perché? 

Mah! Procediamo. 

Mi chiedo se i responsabili del casting abbiano letto il libro. Vorrei capire dove cazzo siano andati a pescare gli attori che interpretano i vampiri. Non solo recitano tutti di merda, ma a parte Edward, che devo dire secondo me è abbastanza azzeccato, nonostante i capelli alla Elvis, e Bella, che è perfetta, gli altri davvero non c'entrano una mazza rotante.

Facciamo un esempio? Facciamolo. 

Rosalie è una delle sorelle di Edward, vampira di una bellezza abbagliante. Il libro la descrive in questo modo (traduzione mia): Rosalia "era statuaria. Aveva un corpo perfetto, di quelli che trovi sulle copertine del numero di Sports Illustrated dedicato ai costumi da bagno, di quelli che provocano crisi d'insicurezza in ogni ragazza che per caso si trovi nella sua stessa stanza". 

In pratica, Rosalie è una topa da paura nel libro. Va bene? Oh, chi hanno preso per impersonarla nel film? Questa parrucca qui: 

E' una topa disumana questa? Va bene che c'è crisi, ma insomma, un po' di rispetto...

Ma Continuiamo? Continuiamo: non c'è sceneggiatura; non c'è nessun tentativo di rendere la storia minimamente fluida; non c'è nessun approfondimento dei personaggi; non c'è nessun effetto visivo che renda la velocità, e i poteri dei vampiri come sono descritti nel libro; gli attori recitano come in una puntata di Un posto al sole; i dialoghi sono veri come i soldi del monopoly e avvincenti come le istruzioni per un clistere. 

Il risultato è che questo è un film assolutamente senza né capo né coda. Inutile. Brutto. Non si sa se ridere (come faceva la maggior parte degli spettatori) o piangere per aver buttato via 7 Euri e 50. 

Purtroppo, leggo che, visto il successo di questo film (che è numero uno ai botteghini in Italia, e numero due in America per il momento), si è cominciato a lavorare al secondo capitolo. Bontà loro. Ma forse non ce la faranno. Perché secondo me ha ragione Lara quando scrive che Lestat, Barlow e Dracula a Edward gli fanno la festa...

(Per le altre recensioni del Demonio Pellegrino, clicca qui)

Dio Mana

Ho deciso che d'ora in avanti la peggiore bestemmia che potro' proferire sarà Dio Mana. Mana come la moto di merda che ho. Come la merda di moto che è ferma dal 25 ottobre. Alla quale hanno cambiato carter motore, leva del cambio, pedaline, cruscotto in un mese. E che, ad oggi, ancora non parte. 

Ripeto: made in Italy dei miei coglioni. Aprilia dei miei coglioni. 

PS - per tutti quelli che sono già pronti a scrivere "te l'avevo detto", vi prego, astenetevi. Lo so già che avete ragione. Lo so. 

01/12/08

Twilight - la saga

E alla fine ce l'ho fatta: mi sono letto tutti i libri della saga di Twilight di Stephanie Meyer (e ieri ho visto il film...una cagata pazzesca. Ne faccio una recensione qui.)

Per chi non lo sapesse (ma allora mi chiedo in che mondo viviate...), Twilight è la storia di un’umana, Bella, che s’innamora del bellissimo vampiro Edward. Edward è un vampiro con un sacco di problemi: rifiuta la sua vera natura di mostro succhiasangue, e vive come un “vegetariano”, nutrendosi solo di animali.

Che dire? Innanzitutto diciamo che mi sono avvicinato a questa saga con molta titubanza. Pensavo di essere assolutamente fuori tempo massimo come età, e che avrei potuto apprezzarlo solo con una ventina anni di meno sul groppone...e invece no.

Il primo libro è abbastanza ganzo, si fa leggere, è scorrevole, divertente, ci si comincia ad appassionare alla storia...a quest’umana stupida come un cappuccino alle sette di sera, che ama il suo vampiro e anela l’immortalità; a questi vampiri bellissimi, ciascuno con dei poteri particolari; alla descrizione della cittadina di Forks, che in quanto a condizioni meteo mi sembra simile a Bruxelles...

La Meyer sa costruire un universo vampiresco molto diverso da quello a cui siamo abituati, e lì per lì il gioco riesce...Il problema grosso pero’ è che Twilight NON finisce nel primo libro...e, la storia ne soffre, diventando, soprattutto nell’ultimo libro, di un trash infinito.

Originariamente l’autrice aveva voluto fare di Twilight una storia completa in due soli libri. Aveva già scritto il sequel, Forever Dawn, che pero’ fu rifiutato dall’editore. Ufficialmente perché non rispettava i crismi del genere “young adult”, che prevede come elemento irrinunciabile l’ambientazione in una scuola, con personaggi tra i 14 e i 18 anni. In realtà l’editore voleva una saga più lunga, voleva più libri.

E qui cominciano i problemi.

Già nel secondo libro, New Moon, con l’arrivo dei licantropi, sembra di guardare il film Underworld (un bel film, ma appunto, l’abbiamo già visto...). Nel terzo, Eclipse, si comincia a raschiare il fondo del barile, facendo di Bella la classica troietta “vi amo tutti e due, ma in modo diverso, non posso decidere”...nel quarto e ultimo, poi, si svacca completamente.

Breaking Dawn è un libro che avrebbe potuto essere scritto con 300 pagine di meno, senza che l’economia della storia ne soffrisse, anzi. Ed è un peccato, perché un paio di idee buone per finire la saga la Meyer ce le avrebbe anche avute, ma la prima parte del libro è talmente pesante che davvero ci vuole una grandissima forza di volontà, si fa davvero molta, troppa fatica per non abbandonare dopo le prime 80 pagine, gridando un sonoro “ma vaffanculo”!

Non solo poi Breaking Dawn è troppo lungo, ma aggiunge poco alla storia, e quel poco che aggiunge è o trash (Jacob che s’innamora della neonata figlia di Bella) o stupido (perché introdurre ventimila personaggi nelle ultime 80 pagine) o di un mieloso da farmi venire un attacco di quel diabete che non ho.

E poi scusa, o Meyer: Edward ci scassa la minchia per tre libri e 1200 pagine dicendo che non vuole trasformare Bella in vampiro perché non vuole perdere il piacere che prova a toccare la sua pelle calda, e non appena la trasforma dice che insomma, ora è meglio... E Bella? Tutte le menate sulla famiglia, sui figli, sul padre, e poi l’unica cosa alla quale pensa non appena la trasformano in vampiro è scopare con Edward?????

Mah.

Comunque alla fine c’è un dubbio che mi perseguita. Dopo 2000 pagine, quattro libri, tremila complicazioni, la Meyer non ha ancora risposto all’unica domanda che mi assilla da sempre a proprosito dei vampiri: ma loro possono petare?

Spero che nei prossimi libri (che sicuramente ci saranno, o fedeli lettori, fidatevi, magari scritti raccontando la storia di Renesmee...) questo punto venga chiarito.

(Per leggere le altre recensioni di libri del Demonio Pellegrino, clicca qui)

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