25/06/10

Vacanze e letture

Ringrazio tutti quelli che hanno lasciato i commenti in calce al post precedente coi consigli dei libri per l'estate. Mi avete proposto una marea di libri, che mi basteranno ben oltre l'estate e ne sono felice. Ho una mezza idea di come sfruttare questa cosa, ma ve la dico al ritorno.

Nel frattempo, vi comunico che ho scaricato i primi capitoli di tutti i libri consigliati che sono disponibili per Kindle (col Kindle si possono scaricare le prima venti-trenta pagine di un libro gratuitamente, e se ti piace poi l'acquisti. Magari mentre sei in spiaggia al sole...o seduto a un bar). Vi faro' sapere...

Un chiarimento: non credevo di doverlo scrivere, ma evidentemente sono una persona troppo ottimista, e la stupidita' della gente mi prende a volte alla sprovvista.

Ho ricevuto un paio di email di persone che mi dicevano che ero un uomo incolto, un bruciatore di libri e anche un po' nazista perche' avevo chiesto libri disponibili sul Kindle, e avevo messo in una lista "nazista" (giuro, me l'hanno scritto) i titoli non disponibili su Kindle. Ora, io leggo il mondo, cartaceo e non. Ho una libreria di diverse centinaia di libri, che si allarga quasi ogni settimana, anche dopo l'acquisto del Kindle. Pero' uno degli aspetti piu' fantastici del Kindle e' che e' sottile come un fumetto di Topolino, e ci stanno mille libri. E siccome io in vacanza sono abituato a leggere 4-5 libri in una settimana, la differenza tra mettere in valigia un Topolino di 300 grammi, o 4-5 volumi dal peso totale di 2-5 chili e' essenziale.

(Parentesi: recentemente ho letto The Stand - L'ombra dello scorpione - di King. Avevo comprato una prima edizione con copertina rigida in un mercatino di libri usati. Dopo averlo cominciato a leggere, mi facevano male le braccia...e mi sono comprato la versione Kindle. GRAZIE al Kindle l'ho letto molto piu' velocemente. Chiusa parentesi).

PS: di solito quelli che attaccano cosi' violentemente il Kindle, non l'hanno mai preso in mano, e confondono il piacere della lettura con il piacere del libro come oggetto. Sono due piaceri complementari, ma distinti. E' la stessa differenza tra guardare una bella foto, e vivere lo scenario ripreso nella foto.


22/06/10

Libri per l'estate: qualche consiglio?

Cari lettori, sabato parto per una settimana di vacanza. Come al solito, credo che passero' gran parte del tempo su varie spiagge a leggere. Da qui, la mia richiesta di aiuto: che libri mi consigliate di scaricare sul Kindle? (non ho intenzione di portare libri fisici).

Mi date qualche titolo? Qualche libro che vi e' piaciuto un sacco? E mi dite perche'? Mano a mano che mi date i titoli, li metto in calce a questo post, cosi' anche gli altri lettori ne possono beneficiare.

Grazie!

Aggiornamento titoli proposti
Be', mi avete dato un sacco di libri: mi sa che tra questi e quelli che avevo gia' sullo "scaffale di decollo" (come chiamo io lo scaffale dove metto i libri che voglio leggere a breve) arrivo tranquillo alla fine dell'anno. Pero' continuate, continuate...che mi state proponendo autori che non avrei pensato di leggere, per cui mi fa molto, molto piacere.

Allora, i libri che avete proposto, e che non ho letto, e che sono disponibili su Kindle sono questi:

Ubik, Philip Dick (Superpiccione)
Libri di Michael Gregorio (Pizzeria Italia)
Atonement, Ian McEwan (Annalisa)
Follie di Brookln, Paul Auster (Annalisa)
The Caves of Steel,The Naked Sun,The Robots of Dawn, Robots and Empire tutti di Asimov (Annalisa, Dreamy)
Not a Star, Nick Hornby (Casper)
The Sirens of Titan, Kurt Vonnegut (Jigen)
Chesil Beach, Ian McEwan (Trippi)
Non dire notte, Amos Oz (Trippi)
I libri di sangue, Clive Barker (Elianto)
Where men win glory, John Krakauer (Anonimo)
Perdido street station, China Mieville (LGO)

I libri che avete proposto, e che ho gia' letto, o che non sono disponibili su Kindle sono questi:

The Nigger of the Narcissus & other stories - Joseph Conrad (no Kindle)
Year of the Hare - Arto Paasilinna (no Kindle)
Il ciclo della Fondazione - Asimov (letti)
The Caves of Steel,The Naked Sun,The Robots of Dawn, Robots and Empire tutti di Asimov (No Kindle)
Shop Class as Soulcraft: An Inquiry into the Value of Work - Matthew Crawford (no Kindle)
Coraline - Neil Gaiman (letto)
American Gods - Neil Gaiman (letto)
How to be good - Hornby (letto)
the lovely bones - Alice Sebold (ce l'ho, anche se non l'ho ancora letto)
Barney's version - Mordecai Richler (letto)
Non dire notte (don't call it night) - Amos Oz
Brave new world (Mondo Nuovo) - Aldous Huxley (letto)
Saga del Commissario Bordelli, Marco Vichi (no Kindle)
4 amici, David Trueba (no Kindle)
Margherita Dolcevita, Stefano Benni (no Kindle)
Cuatro Amigos, Trueba (no Kindle)
Sayonara, Gangster, Takahahis Gen'Ichiro (no Kindle)
La neve era sporca, Simenon (no Kindle)

PS: Amazon ha abbassato ulteriormente il prezzo del Kindle, che ora e' a 189$. Non ci sono piu' scuse.

16/06/10

I mondiali visti dal nuovo mondo

Nel mio primo mondiale di calcio visto dal nuovo mondo, mi sono trovato in dubbio: su che canale guardare le partite? Non mi fraintendete: questa e' l'America, non l'Europa. Per cui il problema non e' dettato dalla scarsezza delle risorse (e cioe' trovare un canale in chiaro che ti faccia vedere le partite), ma dall'abbondanza delle risorse e delle scelte: quale dei molti canali in chiaro scegliere per vedere le partite?

La scelta di base che mi si e' posta e' stata se guardare le partite sui canali in spagnolo, con commentatori sudamericani, o sul canale anglofono ESPN. ESPN e' il canale dello sport per eccellenza. Quest'anno ha investito parecchi soldi sul calcio - o soccer, qui - contando su un aumento degli spettatori. E essendo americani, hanno ovviamente fatto le cose in grande, con studi molto curati. E hanno ingaggiato degli "esperti" di calcio come commentatori che potessero spiegare il calcio agli americani (Parentesi: qui davvero gli americani di calcio ne capiscono proprio poco. E non si tratta solo di capire le regole, ma proprio lo spirito dello sport. Per farvi un esempio, mi si chiede spesso come sia possibile appassionarsi a uno sport che spesso lascia i risultati in pareggio (le partite di baseball, dove secondo me non succede mai un cazzo, possono durare ore e ore fino a che il risultato non si sblocca).

E insomma, io avevo grandi speranze per ESPN. Ma Fabrizio mi aveva gia' mezzo avvisato. Secondo lui l'approccio dei commentatori americani al calcio era troppo simile a quello verso il baseball e al rugby, e non avrebbe dato frutti applicato a uno sport come il calcio.

Forse per ovviare a questo problema, gli esperti che ESPN ha assunto sono europei, e quindi, ipso facto, nella mente americana, sanno di calcio.

Ora. Il problema e' che "gli esperti" sono tutti scozzesi o irlandesi. E conoscono - e parlano - solo della Premier League. E sono anche abbastanza arroganti nei confronti di tutte le squadre che non sono l'Inghilterra. E le squadre che non sono l'Inghilterra sono parecchie in questo mondiale (diciamo tutte, tranne una).

Risultato? Le telecronache in inglese sono insopportabili. E cosi' ho optato quasi immediatamente per le telecronache in spagnolo: commentatori messicani, argentini, cileni...che dimostrano di conoscere molto bene tutte le squadre, sono allegri, non sono arroganti...si sente che si divertono, non cagano il cazzo con statistiche del menga. C'e' entusiasmo.

Leggo che non sono il solo a pensare che le telecronache in castigliano siano migliori...Temo ESPN abbia cannato. E di brutto.

PS: qui ci sarebbe da fare un discorso piu' lungo sul mio processo d'integrazione in America, nel quale sono costantemente al centro di pressioni diverse. Da un lato, la cultura americana dominante, anglofona, e' quella di piu' immediata immedesimazione, in molte cose. Dall'altro, il richiamo dei latinos, per cui un italiano non puo' non essere uno di loro: caliente, y no frio. Como los putos gringos...ma su questo ritorneremo.

11/06/10

Il Mussolini del Culo

Questo il titolo di un gran bell'articolone apparso su GQ americano (via Camillo). La fine e' da incorniciare:

"Si puo' provare a rappresentare l'Italia come se fosse l'amante di Berlusconi. A volte e' come la sua ex moglie, Veronica Lario, sedotta, sposata e dopo incastrata in una villa a fronteggiare umiliazioni e l'eta' che avanza. A volte e' come Patrizia D'Addario, spinta a concedersi in cambio di un qualcosa che non ricevera' mai. La moglie non sa mai dove sia il marito, l'altra passa la sua vita aspettandolo, e lui si presenta in ritardo alla prima, e con magnifici regali all'altra [...]. E' il tipo di relazioni nelle quali, se sei la donna, sei sempre il soggetto passivo - sei sedotta, abbandonata, portata attraverso saloni danzanti euforica di champagne - e non hai il potere di fare niente. Ma un bel giorno una nazione intera si svegliera', e nella parte del letto dove c'era il Presidente, restera' solo un'ombra sul lenzuolo. Scommetto che avra' lasciato una rosa, o magari un breve messaggio al profumo della sua cologna. Ma arrivera' comunque il momento di alzarsi, andare a vedere se c'e' qualcosa per colazione, ripensare alla notte precedente. E a quel punto il popolo italiano dovra' capire se la notte appena passata insieme era una notte d'amore o solo una scopata".

(Traduzione mia).

10/06/10

Vie di fuga

Ho baloccato con questo racconto lungo per molti mesi. Ve lo lascio qui, a mo' di epitaffio. Non e' ancora finito, ma non vuol dire che non abbia un senso.

In un'altra vita, qualcuno mi disse "se non c'è quel qualcosa, scrivere è mero esercizio di calligrafia. esercizio inutile, se si usa un pc". Non ho scordato niente di quello che mi disse quella persona. Saprei ripetere, credo, ogni sua parola scritta, cantata e sussurrata. Non che questo faccia di me una persona intelligente, dal momento che anche i pappagalli sanno ripetere tutto. Ma cosi' e'.

Stephen King finisce tutte le sue introduzioni con un saluto a Constant Reader, Fedele Lettore in italiano. Ecco, io saluto te invece. E ti auguro molto vento nelle vele. (E ovviamente non voglio paragonarmi a King...)


Vie di fuga


1

La mattina del 22 ottobre il cielo era terso e faceva freddo. I grattacieli grigi, rossi, bianchi si stagliavano su uno sfondo azzurro scuro che li rendeva irreali. Le luci della citta' si sarebbero spente di li' a poco. Lo scenario per i primi dieci minuti di traffico cittadino non avrebbe potuto essere dei migliori.

Sull'autostrada, nel silenzio della propria auto, Jack ripassava mentalmente la lista di cose che avrebbe dovuto fare di li' a poco: la revisione del comunicato per la settimana della salute; la revisione di alcuni cartelloni da appendere in bacheca sulle misure preventive per ridurre la possibilita' di contagio della febbre suina (lavatevi le mani sempre dopo aver starnutito; se hai il raffreddore, NON portare i tuoi germi in ufficio: lavora da casa! e ammazza solo i tuoi familiari, pensava Jack); la stesura di un memo interno sulla possibile vendita di una parte della business unit. Ecco, soprattutto quest'ultima cosa gli avrebbe portato via sicuramente un paio d'ore.

Perso tra questi pensieri, Jack arrivo' piu' rapidamente del solito all'uscita 12 dell'autostrada, la sua. Il traffico sembrava scorrere molto velocemente, e se ne rallegro'.

I colori d'autunno stavano facendo un ottimo lavoro nel cambiare vestito al paesaggio. Gli alberi che avevano formato l'avanguardia rossa gia' ai primi di ottobre erano stati ormai raggiunti da tutti gli altri. Non era il Rhode Island, con i suoi ottobri rossi e gialli sogno, ma anche qui l'autunno sapeva stupire.

L'ufficio della compagnia per la quale Jack lavorava, la MegaCorporation Inc., era in un casermone grigio a tre piani, simile a cento altri della periferia di Chicago. Dall'esterno ogni piano era di una sfumatura di grigio diversa, dalla piu' scura in basso, alla piu' chiara in alto. Era brutto, e gli faceva pensare a una nave spaziale sgraziata. Se gli alieni avessero avuto delle navi spaziali netturbine, probabilmente la forma sarebbe stata questa, ripeteva Jack a sua moglie.

La bruttezza esterna aveva una diretta corrispondenza all'interno dell'edificio: un labirinto di muri grigi di diversa tonalita', una serie di uffici (loculi?) molti dei quali senza una finestra esterna. Mobilio di legno scuro, per lo piu', vecchio e scheggiato. Divieto assoluto di appendere quadri o qualsiasi altra decorazione suscettibile di creare problemi per la sicurezza dei dipendenti, recitava uno dei cartelli nella bacheca appena entrati. Jack si era sempre chiesto quale fosse il vero significato del cartello: forse i quadri appesi ai muri avrebbero fatto capire agli impiegati la merda di edificio in cui erano, e la cosa avrebbe provocato un'isteria di massa. Chissa'.

A Jack piaceva l'ultima parte del percorso per arrivare aal suo ufficio: poco prima dell'ultima curva la strada era magnifica: delle colline belle, anche se artificiali, prati verdi con qualche albero sparso, nascondevano alla vista i vari edifici aziendali che si susseguivano in circolo come pietre di un rosario. Alcuni colleghi gli avevano detto che in realta' le colline che gli piacevano tanto erano delle discariche ricoperte. Ma Jack aveva accolto la notizia con una scrollata di spalle. Pensava che il risultato fosse bello davvero. Proprio come i seni rifatti, a volte: chi se ne fregava se erano rifatti se erano rifatti bene?

All'ultima curva prima del suo edificio, getto' uno sguardo allo Starbucks dove molti dei suoi colleghi si fermavano la mattina per rifornirsi della loro dose di blanda caffeina. Sembrava esserci meno gente del solito, e tra le automobili parcheggiate non ne riconobbe nessuna dei suoi colleghi.

Al verde del semaforo, Jack svolto a sinistra, e costeggiando la fila di sequoie piantate da non piu' di un paio d'anni (quanto avevano speso per piantarle gia' cosi' grandi, ecco dove vanno le mie tasse), entro' nel vialetto che lo avrebbe portato al suo ufficio. Destra, una mezza curva a sinistra, destra ancora, e poi l'ultima curva a sinistra, e finalmente avrebbe visto gli ultimi due piani del netturbino interspaziale.

Solo che quella mattina del 22 Ottobre l'edificio non c'era.

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08/06/10

Leggere L'ombra dello scorpione a Las Vegas

Leggere gli ultimi capitoli di The Stand (L'ombra dello scorpione) di King, mentre si alloggia in una camera dell'Hotel MGM a Las Vegas e' un'esperienza indimenticabile. Uscire dalla camera, dirigersi verso gli ascensori e aspettarsi di vedere Randall Flagg sbucare da dietro un angolo...

Impagabile.

PS: perche' tradurre "The stand" con "L'ombra dello scorpione"? Eh? Perche'? Quando nel testo originale la frase "make a stand" in molteplici varianti occupa un posto importante fino all'ultimo capitolo? Perche'?

PS 2: questo post ha un senso se avete letto il libro. Altrimenti, per farla breve, nel libro il cattivo di turno, Randall Flagg, alias the Walking Dude, alias the Dark man alias un sacco di altre cose sceglie l'hotel MGM a Las Vegas come sua base operativa.

PS 3: e ora sotto con la saga della Torre Nera.

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