23/12/08

Il primo viaggio

Nell'augurarvi Buon Natale, fedeli lettori, vi segnalo che ho postato un nuovo racconto, Il primo viaggio, sull'altro blog. Buona lettura!

Il Primo Viaggio

Questo buio mi sta facendo impazzire. Se solo riuscissi a capire dove mi trovo. Non riesco a distinguere nessun contorno, non riesco a carpire nessun colore. Gli odori, però, o mio Dio, gli odori sono nauseabondi. E mi circondano. Sono tutto intorno a me. Odori rancidi, di sudore, d’indumenti sporchi, di profumi mischiati l’uno con l’altro, di scarpe, gli odori di dieci, cento, mille barboni. E questo peso opprimente che mi spinge verso il basso, come una pietra puzzolente, sulla mia schiena.

(Continua)

19/12/08

Decadenza in salsa bruxellese

Cena di lavoro in ambiente fiammingo. Deputati, giornalisti, scalzacani di varia umanità.

Sono il solo italiano, e so già cosa devo aspettarmi.

Cominciare dagli uomini, sempre: questa è la regola. E parlare di politica, subito. Un italiano che conosca la politica belga è una rarità. Un italiano che conosca la politica belga, e si schieri dalla parte dei fiamminghi nella diatriba ridicola che li oppone ai francofoni è un caso più unico che raro.

Mi conquisto subito la loro simpatia. Potrei anche farne a meno: gli uomini fiamminghi hanno imparato a temere il fascino che il Toscano ha sulla donna delle Fiandre da mezzo millennio a questa parte, e non oppongono resistenze. Saggi fiamminghi. Lo vedo nei loro occhi, nei loro gesti d’intesa: posso scegliere quella che voglio. Si limiteranno a competere per quelle che scarto io, loro.

Come sempre, quando sono attorniato da donne fiamminghe, alla fatidica domanda “where are you from?” non rispondo “Italy”, ma “Tuscany”.

Un dettaglio, direte? Oh, no, miei cari amici. Tutt’altro.

Vedere gli occhi cerulei della cerebrolesa di turno spalancarsi di fronte al sogno ad occhi aperti di una villa in toscana, con i girasoli che fanno da contorno a una notte romantica, e un concepimento toscano del figlio tanto voluto, e un casolare contadino li’ vicino, mi provoca sempre un piacere malvagio. Non mi chiamo Demonio per niente.

Attendo impaziente. So già la frase che verrà pronunciata da quella bocca Nordica dalle labbra chiare, non appena l’immagine della perfezione toscana si sarà formata nella sua testolina. “Oh”, dirà rapita, con voce tremante, “I love Tuscany”.

Ho già vinto. Ma non c’è gioia nella mia vittoria a tavolino.

Mi siedo comunque accanto alla donna diafana di mille dipinti. Sono svogliato, stasera. Vorrei essere altrove, non importa dove. Il suo profumo però, Jardin Clos di Dyptique, mi riporta alla realtà. Tentenno un attimo: se le dicessi subito “adoro Jardin Clos di Dyptique” le rovinerei la vita per sempre…non smetterebbe mai di sognare di me. Sono pochi i fiamminghi capaci di riconoscere un profumo che non sia quello dello sterco delle loro fattorie. E quei pochi non avrebbero l’ardire di farle un commento del genere. Non prima di essersi ubriacati di birra e averle ruttato in faccia.

Ma rinuncio. Stasera mi sento buono. Natale è vicino. Perché rovinarle la vita?

Mentre mi compiaccio della mia bontà, però, e intrattengo una conversazione minima, per tenerla a bada, la stolta commette un errore. Mi mostra tutto il vuoto della sua mente. Un vuoto profondo, che viene subito riempito dal mio disprezzo, altrettanto profondo.

Per cui, alle sue parole “Quello che mi piace della Toscana è il fatto che ci sia l’Oceano e ci siano le Alpi”, decido che la mia pietà nei suoi confronti è immeritata. L’Oceano. Le Alpi. In Toscana.

Mi avvicino, la guardo negli occhi. Vedo il rossore fare capolino prepotente sul suo decolleté, e le sue splendide lentiggini, mentre aspiro con aria rapita il suo profumo... “Jardin Clos di Dyptique”, dico “...sublime”.

15/12/08

Racconto di Natale molto particolare

Siccome è d'obbligo, di questi tempi, scrivere un post natalizio, eccovene uno un po' particolare. 

E' da un po' di tempo che sto scrivendo una roba più lunga del normale. Chiamiamolo un racconto lungo, va', con vari capitoli (titolo provvisorio "Caduta Libera"). Non so se lo finirò, e che ci farò se e quando lo finirò. Ma siccome il primo capitolo si chiama "Cena di Natale", ed è finito da un po', e siccome può essere letto come un racconto a sé stante, ve lo posto. 

I pochissimi che hanno letto i vari capitoli scritti fino ad ora hanno avuto reazioni diametralmente opposte: o mi hanno guardato come se fossi un pazzo, o mi hanno detto che è buono. Voi che dite del primo? 
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"Cena di natale", 

di Demonio Pellegrino

Festa di Natale, casa di Luca. Ho un bicchiere di champagne in una mano, una tartina al salmone nell’altra, e i miei occhi sul culo della donna del padrone di casa.  

Sono bellissimo. Indosso un paio di jeans G-star, una maglia nera a pelle, un maglione Superdry verde con cappuccio, scarpe Prada.   

Siamo in 20, in perfetta parità uomo donna, come da legislazione sulle quote rosa. 

(Continua a leggere)

13/12/08

Saggezza cinese

Durante la dinastia Ping-Tung, nella provincia dello Xao-Fuang, c'era un contadino molto povero che viveva con i suoi molti figli, lavorando la terra del nobile di turno. 'Sto contadino non c'aveva 'na lira (ok, le lire non c'erano, ma ci saranno state altre monete, no? Bene, lui non ce l'aveva ste monete! Ecchecazzo se siete pignoli...)

Allora, dicevamo, sto contadino non possedeva niente. E ogni mattina lui e i suoi 62 figli facevano 41 km a piedi per andare a lavorare i campi della merdaccia del nobile. 

Un giorno, uno dei suoi 62 figli, Pi, rimane indietro sulla via di casa, perché vuole andare a lavarsi in una pozza d'acqua un paio di kilometri dalla strada principale. Gli altri lo lasciano solo, lui va alla pozza e, meraviglia delle meraviglie, trova un bellissimo cavallo. Bello, giovane, forte, muscoloso, senza sella, senza redini, senza niente che possa indicare che appartenga a qualcuno. 

Pi è felicissimo. Con il cavallo la sua vita e quella della sua famiglia possono cambiare: possono lavorare la terra più velocemente, possono spostarsi (non tutti e 63, padre incluso, ma alcuni si') più velocemente e con meno fatica...un paradiso. 

Quando Pi porta il cavallo al villaggio del padre, tutti lo guardano con profonda invidia: UN CAVALLO!!! E tutti i vecchi del villaggio vanno dall'anziano padre congratulandosi, e dicendogli "Ah, che fortuna, vecchio Xing". 

Ma Xing sorprende tutti, e continua ripetere "Fortuna? Beh, vedremo." E gli altri s'incazzano pure. "Ma come, brutto stronzo: tuo figlio Pi ti porta un cavallo giovane, sano, forte, e bello, e tu te la tiri anche, fai il fenomeno, il sostenuto? Ma vaffanculo, allora, caro il mio Xing!" 

Ma Xing, imperturbabile, dice "Beh, vedremo se è davvero una fortuna". 

Il giorno dopo, Pi sta cavalcando il cavallo in giro per le praterie, felice come Ricucci dopo aver trombato Anna Falchi la prima volta. Lacrime di gioia rigano il suo volto, finché, PUM, il cavallo lo disarciona all'improvviso, e Pi cade per terra, rompendosi una gamba e un braccio. 

Cala la sera, e Xing non vede rientrare Pi, e comincia a preoccuparsi. Coi vecchi del villaggio, si organizza una spedizione per andare a cercarlo. Alla fine lo trovano, svenuto, con le ossa fracassate, e il cavallo poco lontano. 

Gli abitanti del villaggio cominciano a guardare Xing  sotto una nuova luce. "Avevi ragione, Xing, a dubitare che il cavallo fosse una vera fortuna. Adesso hai un figlio in meno per lavorare i campi, e probabilmente il nobile ti punirà. Il cavallo è stata una sfortuna". 

Ma Xing, ancora una volta, sorprende tutti, commentando solo con un "Beh, vedremo, se è stata davvero una sfortuna". 

E allora i vecchi del villaggio s'incazzano di brutto. "Ma guarda te sto figlio di puttana che si prende per sto gran vecchio saggio, e invece è solo un povero sfigato, e pure cornuto, perché secondo me col cazzo che i 62 figli sono tutti suoi, anzi, ti diro', secondo me la su moglie Gina se la sono ripassata un po' tutti qui in paese, e insomma, rompesse meno i coglioni e facesse meno il fenomeno". 

Ma Xing continua per la sua strada. "Vedremo", dice. 

Una settimana dopo, mentre Pi è ancora a letto con le ossa rotte, e nei campi Xing e gli altri 61 figli cercano di fare il lavoro di 63 persone, senza riuscirvi, si sente la tromba del nobile avvicinarsi. I paesani si guardano impauriti, perché sanno che probabilmente saranno cazzi durissimi. 

E infatti arriva il mandarino ministeriale a chiamare alla leva obbligatoria tutti i gggggiovani tra i 12 e i 35 anni, perché una bella guerra si avvicina. 

E cosi' tutti i figli dei saggi che molestavano Xing partono alla guerra. Ma indovinate un po' chi resta a casa? Pi, che con le sue ossa rotteviene esonerato. Proprio grazie alla caduta da cavallo. 

Morale della favola: non si sa mai come va a finire, anche se le cose sembrano andare per un certo verso. (Ché i cinesi la fanno lunga, pero' alla fine tutto il post poteva essere riassunto in questa frasina qui, ecco). 

11/12/08

Il caso Enzo Tortora - per non dimenticare

Avevo già parlato l'anno scorso del mio terrore di rimanere stritolato, innocente, nei meccanismi della giustizia. Ma questo post di Pizzeria Italia sulla vicenda di Enzo Tortora è da stampare, incorniciare e leggere ogni mattina. Per capire bene che paese è l'Italia.

Per non dimenticarlo. Mai.

10/12/08

Giusy Ferreri

La prima volta che sentii alla radio una canzone di Giusy Ferreri non sapevo che fosse Giusy Ferreri. Era una sera d'estate italiana. In macchina, con mia sorella, sento questa smaccata imitazione di Amy Winehouse. Li' per li' penso che sia una roba di Zelig, una parodia del cazzo. Tipo quella di "Siamo una squadra fortissimi". 

 - Chi cazzo è questa troia?, chiedo a mia sorella, in macchina con me. 
 - Una cantante. 
 - Grazie al cazzo, Sara. No, ma voglio dire, è roba vera? 
 - In che senso? 
 - Nel senso che è una cantante vera, o è una parodia di Bisio? 
 - No, è una donna, non è Bisio. 
 - Cazzo, Sara, voglio dire, è una cantante vera, che fa veramente canzoni cosi' del cazzo, o è un personaggio di Zelig????
 - Ah, in quel senso!
 - Eh...
 - No. 
 - No che? 
 - E' vera. 
 - Che paese di merda che è l'Italia. 

Un paio di mesi dopo, sempre estate, leggo che tale Giusy Ferreri è prima in classifica in Italia. Siccome ogni anno, per cercare di non perdere il contatto con le cose italiane, mi compro uno o due CD di musicisti italiani (non voglio fare la fine di quelli che pensano che la musica si sia fermata al 1997...), decido di comprarmi questa Giusy Ferreri. 

Non ci potevo credere. 

Ho buttato il CD dopo il primo ascolto. 

Ma che, davero davero???

07/12/08

Tornare bambina. Il primo racconto rosa del Demonio

Avviso ai naviganti: racconto rosa, per una volta (la prima volta, a dire il vero), sul mio blog di fesserie scritte.

Si chiama "Tornare bambina".

Vi aspetto di là. Si accettano commenti, critiche feroci, apprezzamenti e anche un paio di Euri, se ce l'avete...

04/12/08

Sesso puro

Madonna, quanto mi fa sesso questa donna. Notate anche il melograno sulla scrivania...chiaro simbolo sessuale (cosa voglia dire di preciso non lo so, ma è chiaramente una roba porno dura). 

Io l'ho sempre pensato e sempre detto: questa è la classica santa fuori ma panterona sotto. La classica da storia clandestina, con sesso matto e disperatissimo in un portone sotto i portici di Bologna, con la pioggia battente e i passanti che corrono vicini...

(Cio non toglie che politicamente dovrrebbe comunque andare a casa. Possibilmente la mia).

03/12/08

Il film Twilight è una cagata pazzesca

Questo post potrebbe essere molto breve. Potrei limitarmi a dire che il film Twilight (tratto dal primo libro della saga omonima, di cui ho parlato qui) è una cagata pazzesca. E questa sarebbe la verità. E potrei finirla qui. Ma siccome sono sadico e masochista (e anche un po' stronzo, mi dicono), vado nel dettaglio. 

L'avevo capito dal trailer con la Volvo C30 che il film sarebbe stato una boiata. 

Come ormai sanno anche le pietre, Edward è un vampiro buonista, mieloso, noioso. L'unico aspetto - L'UNICO - della sua personalità che lo rende un cattivo ragazzo, che lo rende minimamente vicino a un personaggio negativo, se vogliamo, è il suo amore per le macchine veloci. Nel libro guida una Volvo S60R. Una macchina un po' del cazzo (come tutte le Volvo), ma comunque una macchina veloce, da spaccone. 

Bene, cosa gli fanno guidare nel film? Una volvo C30. Una macchina grande come una Panda e veloce come una Fiat Uno. Che è un po' come se nel suo prossimo film, OO7 guidasse un Apino truccato al posto dell'Aston Martin. 

Perché? 

Mah! Procediamo. 

Mi chiedo se i responsabili del casting abbiano letto il libro. Vorrei capire dove cazzo siano andati a pescare gli attori che interpretano i vampiri. Non solo recitano tutti di merda, ma a parte Edward, che devo dire secondo me è abbastanza azzeccato, nonostante i capelli alla Elvis, e Bella, che è perfetta, gli altri davvero non c'entrano una mazza rotante.

Facciamo un esempio? Facciamolo. 

Rosalie è una delle sorelle di Edward, vampira di una bellezza abbagliante. Il libro la descrive in questo modo (traduzione mia): Rosalia "era statuaria. Aveva un corpo perfetto, di quelli che trovi sulle copertine del numero di Sports Illustrated dedicato ai costumi da bagno, di quelli che provocano crisi d'insicurezza in ogni ragazza che per caso si trovi nella sua stessa stanza". 

In pratica, Rosalie è una topa da paura nel libro. Va bene? Oh, chi hanno preso per impersonarla nel film? Questa parrucca qui: 

E' una topa disumana questa? Va bene che c'è crisi, ma insomma, un po' di rispetto...

Ma Continuiamo? Continuiamo: non c'è sceneggiatura; non c'è nessun tentativo di rendere la storia minimamente fluida; non c'è nessun approfondimento dei personaggi; non c'è nessun effetto visivo che renda la velocità, e i poteri dei vampiri come sono descritti nel libro; gli attori recitano come in una puntata di Un posto al sole; i dialoghi sono veri come i soldi del monopoly e avvincenti come le istruzioni per un clistere. 

Il risultato è che questo è un film assolutamente senza né capo né coda. Inutile. Brutto. Non si sa se ridere (come faceva la maggior parte degli spettatori) o piangere per aver buttato via 7 Euri e 50. 

Purtroppo, leggo che, visto il successo di questo film (che è numero uno ai botteghini in Italia, e numero due in America per il momento), si è cominciato a lavorare al secondo capitolo. Bontà loro. Ma forse non ce la faranno. Perché secondo me ha ragione Lara quando scrive che Lestat, Barlow e Dracula a Edward gli fanno la festa...

(Per le altre recensioni del Demonio Pellegrino, clicca qui)

Dio Mana

Ho deciso che d'ora in avanti la peggiore bestemmia che potro' proferire sarà Dio Mana. Mana come la moto di merda che ho. Come la merda di moto che è ferma dal 25 ottobre. Alla quale hanno cambiato carter motore, leva del cambio, pedaline, cruscotto in un mese. E che, ad oggi, ancora non parte. 

Ripeto: made in Italy dei miei coglioni. Aprilia dei miei coglioni. 

PS - per tutti quelli che sono già pronti a scrivere "te l'avevo detto", vi prego, astenetevi. Lo so già che avete ragione. Lo so. 

01/12/08

Twilight - la saga

E alla fine ce l'ho fatta: mi sono letto tutti i libri della saga di Twilight di Stephanie Meyer (e ieri ho visto il film...una cagata pazzesca. Ne faccio una recensione qui.)

Per chi non lo sapesse (ma allora mi chiedo in che mondo viviate...), Twilight è la storia di un’umana, Bella, che s’innamora del bellissimo vampiro Edward. Edward è un vampiro con un sacco di problemi: rifiuta la sua vera natura di mostro succhiasangue, e vive come un “vegetariano”, nutrendosi solo di animali.

Che dire? Innanzitutto diciamo che mi sono avvicinato a questa saga con molta titubanza. Pensavo di essere assolutamente fuori tempo massimo come età, e che avrei potuto apprezzarlo solo con una ventina anni di meno sul groppone...e invece no.

Il primo libro è abbastanza ganzo, si fa leggere, è scorrevole, divertente, ci si comincia ad appassionare alla storia...a quest’umana stupida come un cappuccino alle sette di sera, che ama il suo vampiro e anela l’immortalità; a questi vampiri bellissimi, ciascuno con dei poteri particolari; alla descrizione della cittadina di Forks, che in quanto a condizioni meteo mi sembra simile a Bruxelles...

La Meyer sa costruire un universo vampiresco molto diverso da quello a cui siamo abituati, e lì per lì il gioco riesce...Il problema grosso pero’ è che Twilight NON finisce nel primo libro...e, la storia ne soffre, diventando, soprattutto nell’ultimo libro, di un trash infinito.

Originariamente l’autrice aveva voluto fare di Twilight una storia completa in due soli libri. Aveva già scritto il sequel, Forever Dawn, che pero’ fu rifiutato dall’editore. Ufficialmente perché non rispettava i crismi del genere “young adult”, che prevede come elemento irrinunciabile l’ambientazione in una scuola, con personaggi tra i 14 e i 18 anni. In realtà l’editore voleva una saga più lunga, voleva più libri.

E qui cominciano i problemi.

Già nel secondo libro, New Moon, con l’arrivo dei licantropi, sembra di guardare il film Underworld (un bel film, ma appunto, l’abbiamo già visto...). Nel terzo, Eclipse, si comincia a raschiare il fondo del barile, facendo di Bella la classica troietta “vi amo tutti e due, ma in modo diverso, non posso decidere”...nel quarto e ultimo, poi, si svacca completamente.

Breaking Dawn è un libro che avrebbe potuto essere scritto con 300 pagine di meno, senza che l’economia della storia ne soffrisse, anzi. Ed è un peccato, perché un paio di idee buone per finire la saga la Meyer ce le avrebbe anche avute, ma la prima parte del libro è talmente pesante che davvero ci vuole una grandissima forza di volontà, si fa davvero molta, troppa fatica per non abbandonare dopo le prime 80 pagine, gridando un sonoro “ma vaffanculo”!

Non solo poi Breaking Dawn è troppo lungo, ma aggiunge poco alla storia, e quel poco che aggiunge è o trash (Jacob che s’innamora della neonata figlia di Bella) o stupido (perché introdurre ventimila personaggi nelle ultime 80 pagine) o di un mieloso da farmi venire un attacco di quel diabete che non ho.

E poi scusa, o Meyer: Edward ci scassa la minchia per tre libri e 1200 pagine dicendo che non vuole trasformare Bella in vampiro perché non vuole perdere il piacere che prova a toccare la sua pelle calda, e non appena la trasforma dice che insomma, ora è meglio... E Bella? Tutte le menate sulla famiglia, sui figli, sul padre, e poi l’unica cosa alla quale pensa non appena la trasformano in vampiro è scopare con Edward?????

Mah.

Comunque alla fine c’è un dubbio che mi perseguita. Dopo 2000 pagine, quattro libri, tremila complicazioni, la Meyer non ha ancora risposto all’unica domanda che mi assilla da sempre a proprosito dei vampiri: ma loro possono petare?

Spero che nei prossimi libri (che sicuramente ci saranno, o fedeli lettori, fidatevi, magari scritti raccontando la storia di Renesmee...) questo punto venga chiarito.

(Per leggere le altre recensioni di libri del Demonio Pellegrino, clicca qui)

29/11/08

La tassa sulle seghe

Quando leggo che "Spetterà al ministro per la Cultura Sandro Bondi individuare cosa è porno e cosa è soft" non so se ridere o piangere. 

Che la tassa sulle seghe non sia la vera via d'uscita dalla crisi economica? E sarebbe proprio a portata di mano, se mi si passa la grezzata...

28/11/08

Livido amniotico - Ghost in the shell

Quante volte, cercando un video di un qualche cantante su youtube, si trovano robe assurde, fatte in casa, con le immagini che non hanno niente a che fare con la canzone che si è appena cercata? 

Beh, direi che in questo caso il lavoro è stato perfetto. Stupendo. 

26/11/08

Frutto Esplosivo

Tempo fa, prima di partire, ho partecipato alle Letteriadi, un concorso letterario organizzato dalle bravissime Laura e Lory, tenutarie (termine protetto dal diritto d'autore...) del blog omonimo e di un altro blog, Le storie di Laura e Lory, in cui pubblicano le loro storie. 

Si' perché Laura e Lory sono due scrittrici con parecchi libri all'attivo (e due dei loro libri sono i prossimi che ricensiro'). 

Comunque, per farla brave, il racconto che avevo scritto ve lo posto qui sotto.Le regole erano solo due: utilizzare un incipit obbligato che Laura e Lory avevano preparato - è la parte in grassetto all'inizio del racconto - e scrivere un massimo di 5000 battute. 

Ah, per la cronaca, sono stato eliminato. Ha vinto questo racconto.  

E per chi volesse leggere altre due cazzate che ho scritto negli ultimi mesi, questo è il blog dove pubblico alcuni dei miei esercizi di scrittura, Parole in Esercizio. 

Buona lettura!

Frutto esplosivo 
di Demonio Pellegrino 

Degli altri quattro sensi non c'era traccia. Tutto ciò che riuscivo a sentire era uno stucchevole sapore di glassa alla fragola. Brutto segno: voleva dire che non ero riuscito a disattivare il frutto prima della scossa elettrica.

Lo capisci che cazzo significa questo, Valerio?”, mi sbraitava in faccia il luogetenente Loris Fardo. Piccoli spruzzi della sua saliva toccavano il mio viso che cominciava a riacquistare sensibilità. Le parole arrivavano come un suono lontano, stavo lentamente recuperando. Ma se questa non fosse stata un’esercitazione ci sarebbe stato ben poco da recuperare: al posto della scossa ci sarebbe stata un’esplosione.

Lo capisci o no, che cazzo vuol dire?”, insisteva Fardo. “Vuol dire prima di tutto che sei uno stronzo sbruffone, che non l’hai disattivata prima dell’esplosione, e che non sei assolutamente in grado di tornare a lavorare. Per cui levati dalle palle”.

Le parole erano dure, in contrasto con il tono quasi amichevole. Fardo era preoccupato per me, ma soprattutto per il fatto che non fossi ancora in grado di tornare al lavoro. Avevo fallito entrambi i test, c’era poco da fare.

Vai a casa Valerio. Riposati. Riproviamo tra una settimana. Quando torni ti daremo un nuovo partner: Luisella.”

Luisella? Una cacciatrice donna? Questa era una novita’. Fardo ci credeva davvero, allora, alla storia che i frutti potessero anche essere uomini...Perché no? Se c’erano molti uomini disposti a rischiare di saltare per aria provocando una strage pur di farsi una bella scopata, era possibile, anzi, probabile che ci fossero anche molte donne disposte a fare lo stesso. I bar per donne single in carriera, in cerca di avventure, erano sempre pieni. Un frutto maschio aveva senso. E anche una cacciatrice donna ne aveva.

Fardo, ascolta” – la mia voce impastata, mentre recuperavo tutti i miei sensi. “Sai benissimo che senza di me siete nella merda. Negli ultimi due mesi ci sono già stati quattro attentati. E siete in otto per un’intera città. Vi servo”.

I frutti avevano cominciato a farsi scoppiare solo da un paio d’anni. All’inizio era stato difficile anche solo capire cosa stesse succedendo. Esplodevano bar, ristoranti, discoteche a New York, Londra, Mumbai, Mosca, Milano, Barcellona. Non si trovava l’esplosivo pero’.

I messaggi invasati di rivendicazione, fatti vedere in mondovisione, erano sempre gli stessi: eravamo una civilta’ senza piu’ valori, e il vero Dio, e il ritorno della moralita’, tutte cose già sentite. Dovevamo pagare, morire tutti, e cazzate andando. Tutto uguale. Tranne la modalita’ degli attentati. I frutti.

I frutti erano la versione più aggiornata del concetto di kamikaze. Solo che invece di farsi saltare in aria portandosi addosso dieci kili di esplosivo, ingoiavano lo sciroppo. Esplosivo liquido. Inventato dalla Bayer per usi edili. Mettevi il liquido, che s’infiltrava nelle fondamenta dell’edificio che dovevi far saltare, avvicinavi una fonte di calore, e BUM. Economico, veloce e sicuro. E aveva un buon odore di fragola.

Come cazzo avessero fatto i rottinculo a capire che potevano usare lo sciroppo anche ingoiandolo e facendo esplodere corpi umani rimaneva un mistero. Ma il funzionamento era davvero geniale. Demoniaco, ma geniale.

I kamikaze – per lo più belle ragazze disposte a immolarsi per il vero Dio, ma a quanto pare anche uomini adesso – ingoiavano lo sciroppo e andavano a pescare le loro vittime nei luoghi di perdizione – discoteche, bar, ristoranti. Provocavano, vere e proprio arrizzacazzi. E di uomini disposti a provarci, ignari, ce n’erano molti. E quando il dongiovanni, incredulo, vedeva che ci stavano, e partiva con il bacio, BUM. Gli ormoni dell’eccitazione lavoravano come un detonatore. Erano il calore necessario a far scoppiare lo sciroppo nel corpo della donna/bomba.

Geniale, appunto.

E’ vero, Valerio. Ci servi. Mi servi. Ma mi servi vivo.” – lo sguardo di Fardo era duro. “Non mi serve un altro che si faccia saltare per aria con la prima puttana che bacia. Non sei pronto. Non voglio tu faccia la fine di quel coglione di Tarigo”.

C’era solo un modo per disattivare un frutto. Individuarle era facile – di solito erano quelle vestite piu’ da troia. Bisognava poi abbordarle senza che sospettassero che eravamo poliziotti. Il bacio era il momento cruciale: non appena si avvertiva il sapore dello sciroppo, bisognava ucciderle, PRIMA che il calore dell’eccitazione le facesse esplodere. Non era facile. Perché si rischiava di uccidere donne innocenti. Zoccole, ma innocenti. Solo il sapore di fragola dava la certezza che fossero frutti. A volte si aspettava troppo però. Tarigo, alla sua prima uscita, si era fatto saltare in aria. E io che ero con lui ero sopravvissuto per miracolo. 148 morti.

Sopravvissuto ma ancora incapace di rientrare a far parte della squadra di Fardo. Tardavo troppo a sentire i sapori, e il sapore della glassa nella mia bocca me lo ricordava in modo brutale. Fardo aveva ragione. Se non fosse stata un’esercitazione saremmo saltati per aria.

Avviandomi verso casa, avvertii l’esplosione lontana. Il Telegiornale parlo’ di altri 240 morti. Morti per un bacio dal sapore di fragola.

23/11/08

Intervallo 8 - L'ultimo

Questo in teoria dovrebbe essere l'ultima copertina. Oggi dovrei essere già tornato. Se non mi vedete nei prossimi giorni, preoccupatevi. 

In ogni caso, non dimenticate di "swing that gospel axe"...veramente inquietante il tipo con l'ascia. Cazzo, pare un protagonista di un libro di King...

19/11/08

Intervallo 7 - God's power


Questo è un post generato in automatico, durante la mia assenza. E questa è la settima delle copertine più belle del mondo... 

Io questa quasi non ce la faccio a commentare. La cosa che mi sconvolge di più è il fatto che ci sia scritto "soundtrack"...il che vuol dire che da qualche parte c'è un film, una serie o quant'altro con sto stronzo...


16/11/08

Intervallo 6 - All my friends are dead

Questo è un post generato in automatico, durante la mia assenza. E questa è la sesta delle copertine più belle del mondo... 

Qui credo che una bella grattata di palle (e per le signore, una bella toccata di puppe) si stia tutta...


12/11/08

Intervallo 5 - Por primera vez

Questo è un post generato in automatico, durante la mia assenza. E questa è laquinta delle copertine più belle del mondo... 

Non credo che, visto l'abbigliamento e la posa da cinciallegra, ci siano dubbi su che cosa, il caro Tino, si sia fatto spanare per la primera vez. Dubito fosse davvero la primera vez, pero'...

09/11/08

Intervallo 4 - Let me touch him

Questo è un post generato in automatico, durante la mia assenza. E questa è la quarta delle copertine più belle del mondo... 

Direi che mai - e sottolineo mai - titolo fu più azzeccato al look dei cantanti. 






05/11/08

Intervallo 3 - John Bult

Questo è un post generato in automatico, durante la mia assenza. E questa è la terza delle copertine più belle del mondo...

Vista la foto, e visto il titolo, immagino che il cantante sia ora chiuso a doppia mandata in una prigiona americana con una bella condanna per pedofilia. 


Vista la foto, e visto il titolo, immagino che il cantante sia ora chiuso a doppia mandata in una prigiona americana con una bella condanna per pedofilia. 




02/11/08

Intervallo 2 - Joyce

Questo è un post generato in automatico, durante la mia assenza. E questa è la seconda delle copertine più belle del mondo...
Non ho mai avuto il piacere di ascoltare questo disco, ma di sicuro dalla copertina l'avrei comprato...

31/10/08

Lungo intervallo - Intervallo 1

Cari lettori, il tenutario del presente blog è partito in viaggio per un po'. Ci rivedremo l'ultima settimana di Novembre. 

Per non lasciarvi del tutto soli, ho previsto la pubblicazione automatica di due post settimanali con le foto delle "più belle copertine di dischi" di tutti i tempi. Alcune sono veramente meravigliose. La prima la trovate qui sotto. 

Consideratelo come una specie di Intervallo, tipo quello che davano sulla RAI tanti anni fa, tra un programma e l'altro. 

A presto. 


27/10/08

L'Aprilia Mana è una merda. Questa è la verità

ASTENERSI DALLA LETTURA SE SI ODIA IL TURPILOQUIO
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Sabato scorso la Mana ha semplicemente deciso di non partire più. Cosi'. Mi vesto di tutto punto, arrivo, sono di fretta, devo scappare alla posta prima che chiuda, e QUELLA MAIALA DI CLARABELLA non si mette in moto. Non le andava, porella. Sai, è comunque una moto anziana, ha già la bellezza di quattro mesi, e che vuoi, bisogna capirla, no? Tra l'altro costa poco, solo 9300 eurI, per cui che mi lamento a fare? Vuoi che una moto che costa cosi' poco parta? Quale moto non ti lascia appiedato dopo quattro mesi? 

MADE IN ITALY DEL CAZZO. 

Davvero, sta tutto nel titolo. E se ripenso a tutti quelli che mi dicevano "ma no, ma perché una moto italiana, ma sei scemo? Sono anni che sei con le giappo, ti hanno mai tradito? No. Ti hanno mai lasciato a piedi? No. Resta con loro, davvero, lascia perdere", ecco se ripenso a tutti questi avvertimenti, cari amici, vi dico: ANDATE A FANCULO. 

Avreste dovuto picchiarmi, legarmi, farmi interdire pur di evitare che comprassi quel catorcio di mmmerda che mi ritrovo adesso, e che non vale un cazzo. 

CAPITO, O TU LETTORE CHE ARRIVI QUI DIGITANDO SU GOOGLE "APRILIA MANA"? 

Tu che sei ancora in tempo: non lo fare. Resta con le giapponesi. 

Io, a parte i sacrifici umani al dio della vendetta giapponese (di cui ho già parlato), a parte le bestemmie ormai quotidiane (la cui utilità pero' devo ammettere sia almeno dubbia), a parte i rimorsi, a parte tutto, non posso fare altro che avvisarti: NON LO FARE.

La mia odissea con la Mana:

- La rottura in prova
- I primi km: applausi e vaffanculo
- Il tagliando dei 1000km
- A cinque mesi dall'acquisto i problemi infiniti...
- La mana si ferma. Restera' ferma per due mesi, senza che si riesca a capire quale sia il problema.

26/10/08

Felicità...

...è aprire il pacco di Amazon appena arrivato, e sentire l'odore dei tuoi ultimi acquisti, sentirne le pagine che schioccano e frusciano tra le tue dita, mentre ne assapori la consistenza...

22/10/08

Altri cinque libri

Continuiamo a parlare di libri, perché la scorsa estate ho davvero letto dei libri meravigliosi. Credo sia stato uno de piu' bei periodi di lettura della mia vita adulta, e non è roba da poco, visto che leggo parecchio. Per cui, dopo la recensione di Mondo senza Fine, eccovi qua sotto qualche altro consiglio librario, tra quelli che mi hanno colpito di più.


Il Castello nella Foresta, di Norman Mailer.

L'ultimo libro di Mailer, di cui non ho letto nient'altro, mi ha attirato per la storia in quarta di copertina, che normalmente non leggo. Segno del destino. Perché è davvero un romanzo molto bello, che racconta la storia del padre di Adolf Hitler, non quella di Adolf...Assolutamente spettacolare la scelta della voce narrante, che vi viene svelata dopo un'ottantina di pagine...perché effettivamente, uno all'inizio si dice "ma sto tizio chi è per sapere tutte queste cose"? Non diro' di piu', per non rovinare la sorpresa, ma e' un libro che si posa difficilmente una volta cominciato a leggere.


Nemico, amico, amante, di Alice Munro

Non avevo mai letto niente della Munro, e dopo questo libro mi domando perche'. I personaggi sono tratteggiati con una finezza semplicemente sopraffina, le storie sono bellissime. Piu' volte mi sono scoperto a chiudere gli occhi godendo appieno i brividi che la lettura provocava sulla mia schiena. Quanti libri hanno mai fatto altrettanto? Pochi? Nessuno? Paradossalmente, il primo racconto della raccolta, che dà il titolo al libro, è quello meno valido, secondo me.


Ho paura di provare a leggere qualcos'altro della Munro e scoprire che era tutto merito della traduzione...Non credo si possa fare meglio di questa raccolta.Anche se leggendo in giro mi pare di capire che la Munro sia una garanzia.


La storia, di Elsa Morante

Ho ripreso in mano un romanzo della Morante dopo moltissimi anni dai tempi de L'isola di arturo, uno dei libri che mi ha avvicinato alla lettura, facendomi capire che i libri non erano una roba per vecchi falliti. Le aspettative per La Storia erano quindi molto alte, anche se non sapevo troppo cosa aspettarmi. Non conoscevo la trama, non conoscevo niente, e mi sono rifiutato di leggere le trame sparse qua e là e sulla quarta di copertina. Il libro mi ha semplicemente chiamato dallo scaffale, come capita spesso.


Molto bello. Pesante in alcuni punti, pesantissimo. A volte mi trovavo a saltare o a leggere velocissimamente pagine e pagine che nulla aggiungevano e niente toglievano all'economia della storia. Erano solo orpelli barocchi. Pero' per alcuni immagino che questo sia una cosa positiva.


Il linguaggio utilizzato, poi, è davvero maestosamente bello, e la storia raccontata è talmente triste e straziante da farti quasi stare male.


American Psycho, di Bret Easton Ellis

Avevo visto il film e mi era piaciucchiato. Ma non mi aveva preparato alla fantastica pazzia del libro, di una violenza inaudita. Un libro osceno e allo stesso tempo fenomenale. Non è possibile smettere di leggerlo, anche se il raccapriccio cresce con la storia, fino a diventare ribrezzo in alcuni punti. Ma è come quando in autostrada c'è un incidente, e ti scopri a guardare l'accartocciamento delle macchine, immaginando i corpi devastati dall'incidente. Qui non devi immaginarti niente. La devastazione della mente del protoganista e dei corpi delle sue vittime è illustrata nel dettaglio. Ed è un percorso che affascina, davvero.


Scritto benissimo, alterna pagine e capitoli interi di tranquillo alienamento yuppie anni '80, dove nessuno riconosce nessuno, e tutti chiamano tutti con il nome di qualcun'altro, a pagine di mutilazioni inenarrabili (ma l'autore le ha narrate, e bene: indimenticabile il gioco del topo, che nel film non c'è...non poteva esserci), e pagine in cui il protagonista si lancia in deliziose elucubrazioni musicali, commentando i Genesis, Witney Houston, con una conoscenza e competenza e dolcezza che rendono tutto il resto perfetto e incredibile.

L'unico mio rimpianto è di non averlo letto in inglese.


Non ora, non qui, di Erri de Luca

Di Erri de Luca non mi fidavo, e non mi fido neanche adesso. Mi pare faccia un po' troppo il fenomeno, e sia troppo manieristico. Avevo letto un solo libro suo, Tre cavalli, e mi era piaciuto. Pero', non so perché, non avevo più letto nulla. Fino a un paio di giorni fa, quando una conoscente mi segnala questo libro come uno dei più belli in assoluto. L'ho comprato, già storcendo la bocca per le dimensioni striminzite. Ma mi sono dovuto rapidamente ricredere.


E' una lettura breve, ma molto intensa. Uno di quei libri che sai già, mentre lo stai leggendo, che vorrai rileggere al più presto, in un lungo pomeriggio, soffermandoti e chiudendo gli occhi spesso, per assaporare tutti i ricordi e le sensazioni che quasi ognifrase sa trasmetterti. Davvero bello.

20/10/08

"Mondo senza fine" - quando un libro è perfetto

Per chi, come me, ha amato “I pilastri della terra” di Ken Follett, la decisione se leggere o meno “Mondo senza Fine”, il sequel pubblicato da poco, è sofferta. Perché il rischio è davvero molto alto: i Pilastri è infatti un libro perfetto (a parte la fine che mi sembro’ un po’ tirata via, cosa bizzarra per un libro di mille pagine), e un sequel che appare a così tanti anni di distanza, può fare più danni della grandine, rovinando anche i ricordi del libro precedente.

È con questo sentimento di paura e angoscia che ne ho procrastinato a lungo la lettura. L’edizione inglese, con una copertina rigida, ma molto più maneggevole dell’edizione italiana (che e’ un mattone che non entra in valigia) mi guardava da tempo. Ma continuavo a trovare scuse per non leggerlo. Alla fine ho ceduto.

E adesso, dopo tre settimane di lettura, l’ho finito, e soffro. Soffro di una sensazione di abbandono. Mi manca la sensazione di sapere che a casa, in un libro, c’e’ una storia coinvolgente che mi aspetta dopo cena per prendermi, staccarmi dal mondo, e farmi fantasticare ancora, proprio come aveva saputo fare i Pilastri 12 anni fa.

Dio quanto l’ho amato! C’e’ tutto quello che cerco in un romanzo storico: un’ambientazione ricostruita nei minimi dettagli, riferimenti storici puntuali e verificabili, passione, amore, vendetta, trame. Una storia che scorre, scritta divinamente con personaggi ben caratterizzati. Perfetto, davvero.

La perfezione non sarebbe perfezione senza un difetto pero’. E l’unico è questo: all’inizio il libro risulta una lettura non facile. E’ uno di quei libri che non puoi prendere dieci minuti la sera prima di andare a letto, leggendo dieci pagine per poi chiuderlo. Perché altrimenti non sei in grado di entrare nei personaggi, non sei in grado di ricordarti chi fa cosa, e chi odia/ama chi. Ci vuole un piccolo sforzo, un investimento nelle prime 80-100 pagine. Che andrebbero lette tutto d’un colpo, magari in un week-end. Ma è un investimento che ripaga di tutto. Perché poi sarete in una storia che non vi abbandonerà più, costruita meravigliosamente, e che potrete riprendere e abbandonare a vostro piacimento, anche leggendo solo dieci pagine per volta.

Se poi, come me, adorate il basso Medio Evo, avrete addirittura un bonus: la descrizione dei danni della peste, che sterminò centinaia di migliaia di persone nel XIV secolo, dei metodi di cura utilizzati, delle procedure per creare tessuti colorati da vendere al mercato...

Follett mi aveva deluso con le sue ultime fatiche, ma qui torniamo a livelli stratosferici. Leggetelo. Non ve ne pentirete.

Mi manca

18/10/08

Saviano: "so fatti suoi, è 'nu scemo, non sono cose che lo riguardano"

E' bene ascoltare cosa dicono questi ragazzi di Casal di Principe su Saviano. Ascoltate fino in fondo. Perché spiega, meglio di tante menate sociologiche, perché per l'Italia non ci sia speranza alcuna. Alcuna. 

PS: Per la cronaca, non c'entro niente con i commenti scritti che appaiono durante il video. 

17/10/08

Economist leghista

Su segnalazione del sempre ottimo blog Cerazade, del giornalista Claudio Cerasa, sono andato a cercarmi l'articolo apparso sull'Economist di oggi a proposito della riforma Gelmini e dello stato della scuola italiana. 

L'articolo è qui

Interessante leggere che, al di là del titolo e del finale dell'articolo, che sono su toni antiberlusconiani, il resto dell'articolo è sostanzialmente in linea con le tesi Gelminiane di necessità di riforma della scuola. In particolare, vorrei sottolineare questo paragrafo (traduzione mia): 

"Secondo Roger Abravanel, autore di un recente libro sulla meritocrazia '[in Italia] il rapporto tra il numero d'insegnanti per ogni cento studenti è uno dei più alti nei paesi OECD'. La scuola, in particolare al sud, è stata spesso utilizzata dai politici a fini clientelari e per creare nuovi posti di lavoro. Questo puo' spiegare il motivo per cui, sebbene studino più a lungo e in classi più piccole, gli studenti italiani delle superiori sfigurino nelle graduatorie internazionli. 'Il nord è in media con il resto dei paesi OECD, ma il sud è allo stesso livello di Uruguay e Tailandia'"

Mi pare o è esattamente quello che ha detto la Gelmini tempo addietro? 

Anche l'Economist è diventato un covo di leghisti, pare. Ma state sicuri che in questo non ci saranno i paginoni di giornale che si riferiscono all'"autorevole economist". Scommettiamo?

16/10/08

Leader Europei in cerca di una soluzione alla crisi

(Grazie a Loris)

Wall-E

Wall-E, in uscita nelle sale cinematografiche in questi giorni, e’ l’ultimo cartone animato della Disney/Pixar, quella di Nemo, e del tarpone schifoso Ratatouille (di cui avevo ampiamente già parlato qui).

Wall-E e’ un robottino sgangherato macina-spazzatura, che continua ad accatastare piccolo cubi di rifiuti in una Terra deserta. Gli umani infatti se ne sono andati 400 anni prima su un’enorme nave spaziale per sfuggire alla morte del pianeta, dovuta per l’appunto all’inquinamento. Wall-E continua imperterrito nel suo lavoro, fino a quando incontra EV-A un robot femmina bianco e lucido come un prodotto Apple, innamorandosene immediatamente, e seguendola in un'avventura spaziale…e non dico altro!

Carino, ben fatto, ma, oggettivamente, niente di che. Il messaggio ambientalista di fondo è un po’ trito e ritrito. Certo, mi direte voi, se il mondo muore è colpa nostra e dei rifiuti. Sì, va bene, ma che due palle. L’unica cosa che fa davvero ridere di gusto è il modo in cui sono tratteggiati gli umani (americani), tutti ormai completamente obesi e ignoranti (“we will grow a pizza plant!!!”) una bella critica alla società americana (ennesimo stereotipo, vabbè…).

La Pixar continua anche nella tradizione del cazzo di cercare di far diventare simpatici animali da sempre considerati (a ragione) schifosi: se in Ratatouille c’era il tarpone come personaggio principale, qui abbiamo lo scarafaggio come amico di Wall-E. Che schifo!

Temo anche che molti dei giochi di parole che ci sono nel film (la catena di supermercati Buy 'N Large, per esempio) andranno completamente perduti in italiano, rendendo il tutto ancora piu' insulso.

 Assolutamente perdibile, come film.

11/10/08

No Motomonagiata

Messaggio per i gentili aderenti alla motomangiata (cioè Marihornet e Omone): famo che se vedemo un'altra volta, perché non voglio obbligarvi a cambiare i piani solo per me.

Divertitevi nel giro romagnolo e se vedemo spero un'altra volta, quando questa motomangiata potremo organizzarla per bene.

Io domani mi sa che vado al mare...

07/10/08

Motomangiata?

Ai lettori del blog: il fine settimana prossimo (11-12 ottobre), saro' nella natia Toscana, e mi chiedevo se a qualcuno andasse di andare a fare una bella motomangiata da qualche parte in Chianti, in Lunigiana, o sui monti pisani, sono molto flessibile. 

Ci si potrebbe semplicemente trovare in un posto, e andare a mangiare in una bella trattoria, magari una di quelle consigliate dal Gambero Rozzo. Se so quanti siamo, posso prenotare io, e preparare un percorsino carino (no smanettoni). 

A chi va, faccia un fischio. 

05/10/08

Gli inizi del demonio


All'inizio fu un Califfone Atala Rizzato rosso. Volevo fortissimamente un Malaguti Fifty, o almeno il Si' (era un periodo di paninari). Mio padre mi compro' questo. 

Li odiai. Lui e il Califfone, un motorino da burino di campagna, da povero. Sono sicuro che devo a lui il fatto di essere stato uno sfigato con le donne fino ai 18 anni, quando passai alla Honda NX125. 

Le ragazze uscivano con chi aveva il Si', o addirittura il mitico ETX 50. Non con quelli con il Califfone. 

Mi ricordo ancora una discussione con un futuro delinquente: "boia, bello deh, 'r califfo, con quella corona li' ci puoi anda' fino sur monte serra, io bestia". 

Non capivo per quale motivo un ragazzino di 14 anni dovesse voler andare fino in cima al Monte Serra, e soprattutto perché questa cosa qualificasse il Califfone come un grande motorino. Sta di fatto che da allora lo guardai sotto un occhio diverso. E mi avvicinai al lato oscuro della forza. 

Quante volte dovetti asciugare la candela, posta sotto il serbatoio, e che prendeva acqua alla prima pioggia...quante volte mi ritrovai a piedi senza benzina, e senza poter pedalare. Devo sicuramente a lui, al mitico califfo, buona parte della mia inventiva in fatto di bestemmie...

Iddio lo abbia in gloria. 

29/09/08

Scoperta tardiva

Ho scoperto questo video e questo gruppo da pochissimo, grazie ad una segnalazione amica.

Ma quanto cazzo è bella la canzone? E la musica? E il video? E lei?

La canzone si chiama What else is there, e il gruppo si chiama Royksopp

27/09/08

La vendetta del Giappone


Il kanji qui sopra rappresenta il concetto di vendetta nella lingua giapponese. E me lo dovrei far tatuare in fronte. Perché è chiaro che stia subendo una vendetta, tremenda vendetta, da parte di uno spirito giapponese. 

Prima dell'Aprilia Mana ho sempre avuto moto giapponesi, eccezion fatta per il mitico Califfone Rizzato che avevo a 14 anni. Ma per il resto sono sempre stato fedele a Honda e Suzuki, e non ho MAI, e davvero sottolineo MAI avuto nessunissimo problema. Non ho mai avuto perdite d'olio. Non ho mai avuto infiltrazioni d'acqua nel cruscotto. Non ho mai dovuto cambiare le pedaline del passeggero perché non si aprivano più. Non ho mai avuto tubi di scappamento che facessero tintinnii metallici dall'interno, senza che i meccanici riuscissero a capire cosa cazzo fosse. 

Ecco, io tutte queste cose qui non le ho mai avute, né con le Honda che ho avuto in passato, né con la Suzuki che ho attualmente. 

E allora qualcuno mi potrebbe spiegare PERCHE' cazzo ho tutte queste cose con l'Aprilia?

Ma maremma che sguazza nel bottino, perché? Perché ho abbandonato le moto giapponesi per comprare una moto italiana??? Perché ho voluto sfidare la sorte sapendo che le moto italiane hanno mille problemi e le giapponesi sono affidabilissime? 

ZIO PARRUCCONE. Sono davvero incazzato. 

E' chiaro che stia subendo la vendetta giapponese...per placare la divinità nipponica prometto di tornare ben presto all'ovile. Prometto che MAI piu' comprero' una moto italiana. Lo prometto, o Nume dagli occhi a mandorla: lasciami solo arrivare alla fine della garanzia con l'Aprilia, e poi saro' tuo per sempre. 

26/09/08

Terza gamba

Beh, mica c'è da stupirsi se Sarko ha la famosa terza gamba. Per soddisfare Carla credo sia imprescindibile.

19/09/08

Tope

Pare che in Messico le Tope siano i dossi rallentatori che sono messi sulla strada per uccidere i motociclisti. In Toscana sono un'altra cosa. 

Uso del blog a fini personali: Australia

Cari lettori, se tra di voi c'è qualcuno che puo' dare consigli su cosa fare e soprattutto DOVE andare in Australia, costa occidentale, si faccia avanti. 

A parte Sidney, ovviamente, ed escludendo Melbourne, avete idee, informazioni? Quali spiaggie sono le migliori attorno a Brisbaine e Cairns? 

18/09/08

Brutte notizie

E' morto Giorgio Bettinelli, un viaggiatore in Vespa. Aveva pubblicato vari libri per Feltrinelli, il primo dei quali, In vespa, e' almeno in parte responsabile per il mio amore per i viaggi in moto (il primo vero responsabile e' mio padre, che mi portava in giro sulla sua Yamaha 500 quando avevo 8 anni...).

Mi spiace davvero. E' morto durante un viaggio in Cina, a causa di un'infezione che l'ha preso e fulminato.

I suoi libri sono belli perche' non sono i libri di un motociclista, ma di un viaggiatore che usa la vespa per viaggiare. Piacciono sia agli appassionati di moto, sia ai viaggiatori innamorati del senso di liberta' che il viaggio ti sa dare.

Brutta storia.

16/09/08

Star wars kid

Questo video circola da parecchio...è stato visto più di 9 milioni di volte, ma mi fa sempre schiantare. Sotto trovate una versione (più breve) ancora più divertente, dove hanno montato le immagini del goffo bimbetto aggiungendo veri effetti di Star Wars. 

La mia domanda è: perché il tipo ha messo in rete un video del genere? 




09/09/08

Politica e coerenza

Il più grave problema del centrodestra italiano consiste nel tentare di portare avanti idee e politiche per lo più buone con persone imbarazzanti che hanno una storia e un comportamento personali che sono in contraddizione con tali politiche. Che se volete, è il problema opposto a quello della sinistra, che in generale ha persone decenti (a parte Prodi e Di Pietro), e politiche e idee imbarazzanti e dannose.

Della poca coerenza tra le menate morali della destra italiana e la vita vissuta dei suoi protagonisti avevo già parlato qui, qui e qui.

L'ultimo esempio della paraculaggine del centrodestra italiano è quello del Ministro dell'istruzione Mariastella Gelmini. Condivido il merito di tutte le sue iniziative e proposte: il ritorno del maestro unico, la riduzione del numero degli organici della scuola, l'introduzione del merito come elemento di base di calcolo dei salari dei professori, il ritorno del 7 in condotta. L'appoggio in toto anche quando dice che i professori del sud sono in media più ignoranti di quelli del nord.

Bene, brava, bis.

Ma, cara Ministra, con che faccia osi ancora stare al tuo posto dopo che hai ammesso che sei andata a fare l'esame per diventare avvocato a Reggio Calabria, perché li' passavano tutti, mentre a casa tua, nel profondo Nord meritocratico e operoso, non ce l'avresti fatta?

Fammi capire, Ministra: al Meridione le scuole fanno schifo, i professori hanno bisogno di corsi di recupero, ma tu, sostenitrice del merito, ci sei andata APPOSTA PER QUESTO a fare un esame perché nel tuo operoso nord non saresti passata? E poi mi vieni a parlare di meritocrazia?

E io non ti dovrei ridere in faccia???

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