Allora, dicevamo, sto contadino non possedeva niente. E ogni mattina lui e i suoi 62 figli facevano 41 km a piedi per andare a lavorare i campi della merdaccia del nobile.
Un giorno, uno dei suoi 62 figli, Pi, rimane indietro sulla via di casa, perché vuole andare a lavarsi in una pozza d'acqua un paio di kilometri dalla strada principale. Gli altri lo lasciano solo, lui va alla pozza e, meraviglia delle meraviglie, trova un bellissimo cavallo. Bello, giovane, forte, muscoloso, senza sella, senza redini, senza niente che possa indicare che appartenga a qualcuno.
Pi è felicissimo. Con il cavallo la sua vita e quella della sua famiglia possono cambiare: possono lavorare la terra più velocemente, possono spostarsi (non tutti e 63, padre incluso, ma alcuni si') più velocemente e con meno fatica...un paradiso.
Quando Pi porta il cavallo al villaggio del padre, tutti lo guardano con profonda invidia: UN CAVALLO!!! E tutti i vecchi del villaggio vanno dall'anziano padre congratulandosi, e dicendogli "Ah, che fortuna, vecchio Xing".
Ma Xing sorprende tutti, e continua ripetere "Fortuna? Beh, vedremo." E gli altri s'incazzano pure. "Ma come, brutto stronzo: tuo figlio Pi ti porta un cavallo giovane, sano, forte, e bello, e tu te la tiri anche, fai il fenomeno, il sostenuto? Ma vaffanculo, allora, caro il mio Xing!"
Ma Xing, imperturbabile, dice "Beh, vedremo se è davvero una fortuna".
Il giorno dopo, Pi sta cavalcando il cavallo in giro per le praterie, felice come Ricucci dopo aver trombato Anna Falchi la prima volta. Lacrime di gioia rigano il suo volto, finché, PUM, il cavallo lo disarciona all'improvviso, e Pi cade per terra, rompendosi una gamba e un braccio.
Cala la sera, e Xing non vede rientrare Pi, e comincia a preoccuparsi. Coi vecchi del villaggio, si organizza una spedizione per andare a cercarlo. Alla fine lo trovano, svenuto, con le ossa fracassate, e il cavallo poco lontano.
Gli abitanti del villaggio cominciano a guardare Xing sotto una nuova luce. "Avevi ragione, Xing, a dubitare che il cavallo fosse una vera fortuna. Adesso hai un figlio in meno per lavorare i campi, e probabilmente il nobile ti punirà. Il cavallo è stata una sfortuna".
Ma Xing, ancora una volta, sorprende tutti, commentando solo con un "Beh, vedremo, se è stata davvero una sfortuna".
E allora i vecchi del villaggio s'incazzano di brutto. "Ma guarda te sto figlio di puttana che si prende per sto gran vecchio saggio, e invece è solo un povero sfigato, e pure cornuto, perché secondo me col cazzo che i 62 figli sono tutti suoi, anzi, ti diro', secondo me la su moglie Gina se la sono ripassata un po' tutti qui in paese, e insomma, rompesse meno i coglioni e facesse meno il fenomeno".
Ma Xing continua per la sua strada. "Vedremo", dice.
Una settimana dopo, mentre Pi è ancora a letto con le ossa rotte, e nei campi Xing e gli altri 61 figli cercano di fare il lavoro di 63 persone, senza riuscirvi, si sente la tromba del nobile avvicinarsi. I paesani si guardano impauriti, perché sanno che probabilmente saranno cazzi durissimi.
E infatti arriva il mandarino ministeriale a chiamare alla leva obbligatoria tutti i gggggiovani tra i 12 e i 35 anni, perché una bella guerra si avvicina.
E cosi' tutti i figli dei saggi che molestavano Xing partono alla guerra. Ma indovinate un po' chi resta a casa? Pi, che con le sue ossa rotteviene esonerato. Proprio grazie alla caduta da cavallo.
Morale della favola: non si sa mai come va a finire, anche se le cose sembrano andare per un certo verso. (Ché i cinesi la fanno lunga, pero' alla fine tutto il post poteva essere riassunto in questa frasina qui, ecco).
14 commenti:
Sì, però, se prima del riassunto non ci raccontavi la storia, uno non ci faceva neanche caso, alla frasina, gli passava sopra come acqua fresca, se ne dicono tante...
Invece adesso uno la legge e dice: ma sai che c'hai ragione? :-)
allora serve a qualcosa la saggezza cinese?
Il pikkio applaude!
per cosa?
A me sembra molto inverosimile che 62 persone non riescano a fare il lavoro di 63 persone. SOlo questo.
perché tu non sai quanto cazzo era grosso Pi rispetto agli altri 62. Non ne avevo parlato perché non era importanti ai fini della morale della storia.
La saggezza cinese serve, eccome, ma soprattutto serve il vassoio su cui i cinesi ti servono la loro saggezza (perché, altrimenti, magari non ci faresti caso).
Poi, ovviamente, quando è assolutamente necessaria, la saggezza cinese te la dimentichi, e amen.
Io ci credo che i 62 non riuscivano a fare il lavoro di 63.
Ma non mi capacito che la moglie di Xing si chiamasse Gina (forse era Gi Na Na) e che i cinesi parlassero come dei toscanacci.
Se ne impara una ogni giorno.
Ah ok, se era grossissimo ci credo.
applaudivo per Gina, appunto!
il pikkio suonato
oddio, il Demonio devoto di Confucio... non ce lo facevo proprio!
cos'è, la sera quando torni dal lavoro picchi tua moglie perché tu non sai il perché ma lei sì?
era confucio quello??
sempre saggezza cinese è, Demonio! :)
E questo ci fa sentire meglio, disse Lara pensando a tutte le sue disavventure. (Non è che ho sangue cinese nelle vene?)
Noisette - saggezza purissima. Anche se cinese.
Lara - allora stai attenti, senno' fai la fine dei cinesi delle varie chinatown sparse per il mondo, che ufficialmente non muoiono mai, perché i nomi vengono riutilizzati dai nuovi immigrati clandestini. magari tra sessantanni ci sarà una lara manni cantante spagnoleggiante da qualche parte.
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