30/09/07

Resistere, Resistere, Resistere

Ho resistito molto. Ho resistito quando il termometro della moto indicava 7 gradi alle 8 del mattino, una settimana fa. Ho resistito quando il termometro indicava 17 gradi dentro casa.


Ma stamattina ho ceduto. Con 16 gradi in casa e una situazione come quella indicata nella foto qui sotto (9 gradi esterni) ho accesso il riscaldamento. Dopo l'estate più piovosa e fredda a Bruxelles da quando ci vivo - e vi assicuro che negli ultimi 10 anni non è che l'estate qui fosse tipo Florida - ho ceduto.


Domanda: ma il riscaldamento globale dove cazzo è?


28/09/07

Google Earth e la svastica

Google Earth è un programma fantastico. Ti permette di vedere abbastanza nitidamente quasi tutto il mondo (tranne il paese della Toscana dove abitano i miei genitori....), ti aiuta un sacco nel preparare le vacanze (visualizza una zona, clicca "cerca hotel", e appaiono tutti gli hotel....), ti evita brutte sorprese quando prenoti e il padrone dell'hotel ti dice "due minuti dal mare" e sei a venti km invece.

Tutto molto bello secondo me. Un po' meno bello per la Marina Americana, che sborserà circa 600 000 $ (423 000 Euro) per apportare modifiche ad una base anfibia vicino San Diego, California, che ha la forma di una svastica....La scoperta risale al 2005. Come potete vedere dalle foto, la Coronado Naval Amphibious Base è effettivamente a forma di svastica. Pare che i progettisti che l'hanno costruita nel 1967 se ne fossero resi conto alla fine, ma che avessero pensato che tanto nessuno l'avrebbe vista dall'alto. Beh, sbagliato.

Ovviamente non è mancata la dietrologia più spinta. Secondo alcuni, la forma a svastica non è un errore, ma la dimostrazione che militari nazisti avevano infiltrato l'esercito americano e avevano costruito di proposito una bella svasticona. Ovviamente i nazisti sapevano anche che a breve qualcuno avrebbe inventato Google Earth, che avrebbe permesso alla svastica di trionfare ancora su internet...o forse addirittura Google Earth l'hanno inventato loro, i nazistoni? Magari con Elvis Priesly, che comunque non è morto, e pare sia stato fotografato proprio in questa base. Ma la foto è stata distrutta da un dipartimento segreto della CIA, che in realtà è retto da un alieno.

Per chi voglia divertirsi a dare un'occhiata a tutte le varie stranezze reperite su Google Earth, segnalo questo sito.

27/09/07

Dicevi?

Segnalazione ai naviganti. Da poco ha aperto i battenti Dicevi, un sito dove vari blogger, come il sottoscritto, aggregano i loro post (in gergo, blog aggregator, stile DIGG e Socialdust, per intenderci). Ma fatto in casa. E come spesso accade alle cose fatte in casa, i sapori sono più autentici.

E' stato lanciato dal blogger Dillatutta, che spesso di trova a passare e a commentare da queste parti, e che saluto.

E' un sito molto ben fatto, dove troverete post su svariati argomenti, che potrete votare con un sistema da una a sette stelle. Ovviamente vi invito a dimostrare la vostra adorazione per il Demonio Pellegrino, e a fare in modo che si ripeta la situazione simpatica riportata qui a sinistra, con tre miei post ai primi tre posti dei più votati...

Al di là della vile pubblicità, devo dire che su dicevi ho scoperto un paio di blog che sono delle piccole perle, davvero. Per cui, se avete tempo e voglia, dateci un'occhiata.

Le tasse degli italiani servono a pagare corsi di arabo per i poliziotti

Ieri il ministro degli interni italiano ha annunciato un'iniziativa in nove città del Sud Italia per insegnare l'arabo e la cultura araba a poliziotti, carabinieri e guardia di finanza, di modo che possano "interagire positivamente con gli immigrati nelle varie situazioni che si trovano a fronteggiare nelle loro attività di ogni giorno". Le città interessate sono Bari, Catania, Potenza, Reggio Calabria, Napoli, Palermo, Caserta, Cagliari e Sassari. La notizia la trovate qui.

Ottimo. Ma perché invece di insegnare l'arabo ai nostri funzionari, non insegnamo l'italiano e la cultura italiana agli immigrati che vengono da noi? Fatemi capire: loro possono venire qui senza parlare una parola d'italiano (o di francese e olandese, per il Belgio) senza conoscere un secondo della nostra storia, e noi muti e zitti, in nome del "multiculturalismo". Pero' poi spendiamo i soldi delle tasse degli italiani per insegnare ai poliziotti la lingua e cultura araba (nel caso del Belgio è diverso: molti poliziotti l'arabo non devono impararlo, visto che lo parlano dalla nascita).

In un mondo perfetto, dove i poliziotti parlano inglese e francese per aiutare gli stranieri in visita (ma magari anche solo un italiano comprensibile in alcune parti d'Italia), insegnare anche l'arabo sarebbe una bella cosa. Ma in questo momento mi pare una bella presa di culo. Un calare le braghe.

Mala tempora currunt.

26/09/07

Dati alla mano: i blocchi del traffico PEGGIORANO la qualita’ dell’aria

Domenica scorsa a Bruxelles e in varie altre città del Belgio il traffico era vietato per la “domenica senza auto”. Un’iniziativa che ho sempre ritenuto non solo profondamente lesiva dei diritti delle persone (se mi obblighi a non utilizzare la mia auto per un giorno, rimborsami le tasse di circolazione per quel giorno, Stato bastardo!), ma anche inutile. Ne avevo parlato qui.

Adesso ci sono le prove che i blocchi del traffico sono addirittura dannosi. L’Agenzia Interregionale Belga per l’ambiente ha pubblicato i dati sulla qualità dell’aria nelle città belghe dove c’è stato il blocco del traffico. Vediamo i risultati.

Domenica 16 settembre (con le macchine che circolavano) la qualità dell’aria ad Anversa era di indice 4 (in una scala da 1 a 10 dove 1 indica qualità ottima e 10 pessima). Lo stesso indice di domenica 23, quando le auto non circolavano. Indice peggiore di quello di domenica 9, quando, pur con le macchine in circolazione, l’indice era 3. Domanda: a cosa è servito vietare le macchine, se il risultato è uguale o peggiore di quando le macchine circolano?

Non solo. A Bruxelles l’assenza di macchine ha causato un calo notevole dei livelli di monossido d’azoto. Cosa buona, direte voi? A sentire l’esperto, Olivier Brassseur, intervistato in questo servizio della televisione belga pare di no. Perché il monossido d’azoto emesso dalle automobili, distrugge l’ozono. E se non ci sono macchine, c’e’ meno monossido di azoto, e di conseguenza c’e’ piu’ ozono. E infatti il livello di ozono domenica scorsa, senza macchine, era molto più elevato di quello di una normale giornata di traffico. Il giornalista parla di “effetti perversi” del blocco del traffico.

Facciamo un riassuntino dunque, dati alla mano:

  • La giornata senza macchine non ha avuto NESSUN EFFETTO misurabile sull’indice complessivo della qualità dell’aria delle città coinvolte, che è rimasto ai livelli di sempre e in alcuni casi è pure peggiorato.
  • L’assenza dei veicoli sulle strade ha ridotto i livelli di concetrazione di alcuni inquinanti, aumentando quelli di altre sostanze, anch’esse nocive.

Domanda per i fascisti dell’ambientalismo verde militante: cosa cazzo le facciamo a fare queste giornate senza macchine?

Si abbiano le palle di dire che non le facciamo per l’ambiente, ma per far incazzare gli automobilisti, per poter far cagare i cavalli nelle strade dove poi circoliamo ogni giorno, per poter far sfogare lo stress dei ciclisti accumulato in 364 giorni di convivenza forzata con gli automobilisti stronzi, per poter vedere le donnine con i pantaloni corti corti sui rollerblade.

Tutti argomenti validi, diranno alcuni. Ma io direi di no.

25/09/07

Ridatemi il mio bombolone


Un gruppo di arzilli vecchietti è sceso in piazza a New York per protestare contro la decisione del ricovero dove sono ospitati di eliminare ciambelle e torte. Gli amministratori del ricovero dicono che lo fanno per il bene dei loro ospiti, perché questi dolci fanno male alla salute. Ma i vecchietti non ci stanno. E al grido di "ho 86 anni, non 8", sono scesi in piazza.

Noi abbiamo il V-day, loro hanno il C-day (C per ciambella). Con l'invecchiamento della popolazione dobbiamo prepararci a far fronte a proteste come queste?

Miss Lato B. Cioè Miss Culo

Ieri sera hanno eletto la nuova Miss Italia. Non è male, ma si poteva fare di meglio. Ma la vera notizia è l'elezione di Miss Lato B, cioé di Miss Culo. L'ambito premio è andato alla numero 67 tale Federica di Bartolo. Anche qui non è male, ma si poteva fare di meglio.

Tutta la polemica sul Lato B è nata quando un paio di giurati hanno detto che sarebbe stato opportuno vedere per bene il lato B delle concorrenti, cioè il loro culo. Apriti cielo. Accuse di volgarità, di offesa alle candidate, di mancanza di rispetto per le donne. E quello che più è ridicolo è che queste grida di orrore sono venute dalla stessa organizzazione di Miss Italia.

Ora, non per fare l'orco cattivo, ma...di che cazzo stiamo parlando? Stiamo parlando dell'elezione della più bella d'Italia o sbaglio? E quali competenze dovrebbe avere questa Miss se non quello di essere bella? Non mi pare che il concorso serva a cercare la nuova Levi di Montalcino. Se mi sbaglio, ditemelo. E se non mi sbaglio, beh, allora il culo bisogna farlo vedere, perché visto che la Miss passerà metà della sua vita in passerella indossando costumi e mutande, è bene sceglierlo bene.

E sulla mancanza di rispetto per le candidate, vogliamo scherzare? Ma se non vuoi fare vedere il tuo culo, a Miss Italia non ci vai, cara mia. Roba da calci in culo, proprio.

Ma no. Noi siamo il paese dell'ipocrisia, dove abbiamo ili peggio mignottume in televisione, tutto discinto, ma ci scandalizziamo quando un giurato a Miss Italia (Miss Italia!!!) dice che sarebbe bene poter vedere il lato b della candidate.

Mah!

24/09/07

Normali notizie dal nostro Sud

Spesso in Italia la colpa è sempre dello straniero. I rapinatori delle ville del Nord Est? Tutti slavi. Sempre. I papponi delle mignotte con cui vanno i nostri politici? Tutti albanesi. Gli spacciatori di droga? Marocchini, slavi, albanesi. I picchiatori per le strade? Tutti Romeni. (E tra l'altro, Signora mia, "sti romeni ora ce li ritroviamo pure in Europa e pretendono di fare la fila insieme a noi all'aeroporto, senza andare nelle file per gli extra comunitari" (storia vera).

Ottimo. Pero' mi chiedo: ma come cazzo facciamo a parlare noi, quando c'è gente nel Sud d'Italia, in Calabria, che tira i sassi ai Canadair mentre i piloti rischiano la vita per spegnere gli incendi?

Ma nemmeno nella Somalia dei primi anni novanti, cazzo.

E poi mi venite a dire che sono uno stronzo perché mi pongo il problema di un eventuale separazione dell'Italia?

23/09/07

Privazioni della libertà individuale

Oggi siamo tutti a casa senza macchina perche' e' vero che la stragrande maggioranza di polveri sottili viene emessa dai sistemi di riscaldamento delle abitazioni e non dalle macchine; è vero che fare un giorno senza macchine non serve assolutamente a niente, anche ammesso - e non lo ammetto - che il traffico sia il principale responsabile dell'inquinamento. Tutto vero. Ma all'ambientalismo militante del politicamente corretto questo non interessa.

Per cui tutti senza macchine fino alle 7 di sera. E io preferisco starmene chiuso qui piuttosto che uscire e vedere tutti questi dementi in bicicletta che si comportano peggio degli automobilisti piu' stronzi, con un senso di rivalsa da sfigati urbani che non sopporto.

21/09/07

False etimologie

Ieri mi ero abbastanza esaltato avendo letto in giro una presunta etimologia della parola inglese "fuck".

Secondo questa ricostruzione, FUCK sarebbe stato un acronimo di "Fornication Under the Consent of the King". In pratica, si diceva, nel medioevo uno non si poteva sposare senza appunto il permesso del re a fornicare, permesso che andava richiesto. Da li' l'acronimo.

Ora siccome io sono abbastanza un patito di storia medievale e questa storia non l'avevo mai sentita, ho voluto verificare. E mi ci e' voluto molto poco a scoprire che e' una bufala che gira dagli anni '60. In realta' l'etimologia di Fuck, per quanto ancora incerta, pare essere molto diversa.

A chi interessa c'e' una pagina di wikipedia che ne parla ampiamente

20/09/07

Coccodrilli invernali

(Se stai cercando una recensione sulle crocs invernali modello mammoth, clicca qui).

Il mondo sembra finalmente aver trovato il colpevole di tutti i mali: le Crocs. Il governo giapponese ha dichiarato che gli incidenti apparentemente causati dalle Crocs sulle scale mobili sono una questione molto seria. La metropolitana di Washington ha vietato le crocs sulle sue scale mobili. Gruppi di cittadini stanno considerando di fare cause alla ditta produttrice, e si sa che in America, col sistema della Class Action e dei punitive damagese, non si scherza. Il TG5 parla di tutto questo nella sua edizione serale come una delle notizie di punta.

Io mi chiedo: ma fare piu' attenzione a che i bambini non mettano i piedi dove non devono metterli? Io mi ricordo che mia mamma mi diceva sempre di stare attento sulle scale mobili, soprattutto d'estate con i sandali. Mica le è mai venuto in mente di far causa agli scarpari.

Siamo ormai una società di rammolliti. Chiaccheriamo di libertà, di responsabilità individuale, ma poi chiediamo l'intervento dello Stato perché non siamo capaci di guardare dove nostro figlio mette i piedi. Siamo ridicoli.

Ah, per concludere, ecco le fantastiche crocs invernali che ho comprato. Alla faccia di tutti i rammolliti. Perché io sono un vero uomo, un uomo duro. E amo correre rischi.

19/09/07

Belgio in vendita

Ieri un buontempone aveva messo in vendita su Ebay il Belgio. Lo si descriveva come un regno diviso in tre parti (Fiandre, Vallonia, Bruxelles), senza un governo, nonostante le elezioni abbiano avuto luogo l'8 giugno scorso...

Pare che l'ultima offerta fosse di 10 milioni di Euro. Dico "pare" perché poi l'asta è stata sospesa da Ebay, e non c'è modo di ritrovare il particolare oggetto in vendita...peccato. Sarebbe stato abbastanza divertente vedere quanto si sarebbe pagato alla fine.

(Grazie a LdP per la segnalazione)

18/09/07

Statue velate in Germania

Stamani gli abitanti di Berlino, Brema, Amburgo, Colonia e varie altre città tedesche hanno avuto una sorpresina al risveglio: varie statue femminili erano state "mascherate", come direbbe l'ex Ministro Castelli, con Burka e chador.

L'obiettivo della campagna del Gruppo Anonimo per il Pensiero Libero e Democratico è di sensibilizzare i tedeschi all'importanza dei principi democratici, liberali e di laicita', a fronte dell'avanzata di culture che hanno principi profondamente diversi. Dicono che "in a religious system that promotes totalitarian ideas and demands submission of individuals, the state of freedom and achieved values can easily get under pressure". Beh, parole sante.

Dicono anche che in molti casi non riusciamo a capire il vero significato di alcuni concetti islamici, con il risultato che li accettiamo interpretandoli con le nostri lenti, come direbbe Kant: "For instance, the „house of peace“ and the „house of war“ have a different meaning in Islam and in our understanding. According to the Islamic view, the „house of peace“ can only exist where Islam reigns." . Il che, aggiungo io, vorrebbe dire che tra un po' anche in Belgio e in Italia regnera' una bella pace se continua cosi'.

Secondo questo gruppo, alcuni valori fondanti della Costituzione tedesca, come la possibilità di ogni individuo di gioire dei propri diritti individuali senza nuocere ad altri "non sono accettati come i valori più preziosi da alcune società parallele in continua crescita". E la campagna mira ad attirare l'attenzione su questo fatto.

Le foto della campagna, che potete trovare qui, sono abbastanza inquietanti, ma allo stesso tempo credo che siano molto azzeccate. Ricordiamoci che i talebani hanno raso al suolo le due enormi statue dei Buddha di Bamiyan nel Marzo 2001, perché ritenute immagini non islamiche. E che meno di un mese fa, un musulmano in Italia ha murato l'immagine di una madonnina perché gli dava fastidio.

Al primo demente che nei commenti mi dice che anche la Chiesa faceva dipingere le foglie di fico su vari capolavori con donne discinte, voglio far notare brevemente che: 1) una cosa è modificare - per quanto in modo ignobile - un'opera esistente, altra cosa è distruggerla; 2) accadeva 500 anni fa; 3) era sbagliato anche allora; 4) la Chiesa è tra i piu' grandi committenti della Storia di opere d'arte (la Cappella Sistina vi dice qualcosa?).

Sono curioso di leggere le reazioni sui giornali domani...

17/09/07

Cartoline dalla Florida

Il Demonio e' tornato dal suo periodo di lavoro nel "Sunshine State". La mia breve permanenza negli Stati Uniti mi ha dato spunto per una serie di post "americani" che scrivero' nei prossimi giorni.
Nel frattempo, ci tenevo a farvi vedere cosa intendono gli americani per "mezza porzione". Questo:
E ci tengo a sottolineare che il fine settimana sono stato obbligato a passarlo su questa spiaggia qui. Che vi devo dire? E' uno sporco lavoro, ma qualcuno dovra' pur farlo.


Ah, gia' che c'ero, ho ceduto anch'io, e nell'orgia di shopping facilitata dal cambio Euro/Dollaro molto favorevole, ho comprato le crocs. Ma non le crocs normali: quelle con design mimetico! (Ho anche comprato le croc invernali con la pelliccia dentro: bellissime!)




Purtroppo ho dovuto constatare che non ci sono miglioramenti su un fronte per me abbastanza importante: quello del bidet. Gli americani non ce l'hanno, non lo usano, non sanno neanche cosa sia. Ma finalmente c'e' qualcuno che ha preso la situazione in mano e sta cercando di cambiare le cose. Toto, la maggiore azienda giapponese produttrice di sanitari, con una forte presenza negli USA, ha lanciato una campagna molto divertente che si chiama "Clean is Happy" (Pulito e' contento). Tra l'altro questo tipo di apparecchio e' diffusissimo in Giappone, e devo dire che, avendolo testato, e' F A N T A S T I C O.
AGGIORNAMENTO 18 SETTEMBRE: le crocs sono accuste di essere responsabili di un incidente ad un bambino che è rimasto incastrato su una scala mobile. Secondo me è una cagata col botto, nel senso che puo' capitare con qualsiasi scarpa. Pero' il video intervista alla madre del pupo lo trovate qui, mentre un articolo del Washington Post che parla del "grave incidente" lo trovate qua.

13/09/07

Maiale Day

Un genio. E prima di giudicare, andatevi a leggere almeno questo, sul perche' questa particolare moschea non s'ha da fare. (Di moschee avevo gia' parlato qui).

Ovviamente mi aspetto l'indignazione di Fini. Gianfranco, ma perche' non te ne vai?

12/09/07

Britney e i suoi esaltati

Povera Britney. La sua ultima performance all'apertura dell'MTV Music Award fa tenerezza, e pena insieme. Sembra drogata, non si muove sciolta, non riesce a seguire il playback. Una roba allucinante. E la stampa in America si e' scatenata.

Non mancano pero' i suoi difensori. Come questo esaltato nel video qui sotto. Anche se non parlate bene l'inglese, bastano le immagini per capire come questo tizio (che piange urlando che la gente deve lasciare Britney in pace, altrimenti ci pensa lui, e che anche Britney e' un essere umano) stia messo forse peggio di Britney (grazie a Daveblog)

I nemici della nostra prostata e come sconfiggerli

Magari vi e' sfuggita questa perla: troppo pepereoncino, coito interrotto e astinenza prolungata fanno male alla prostata.

La societa' italiana di urologia ha lanciato un decalogo con i consigli su come evitare problemi. Senza essere un medico, credo anch'io di avere la soluzione:

1) Problema: troppo pepereoncino. Soluzione: meno peperoncino in cucina.
2) Problema: troppo coito interrotto. Soluzione: meno coito interrotto (usare preservativo o operare in proprio)
3) Problema: astinenza troppo prolungata. Soluzione: trombare di piu' (o operare in proprio).

11/09/07

Vivo sei ore nel passato di ogni vostro giorno

Nella canzone delle Vibrazioni "Una notte d'estate" le ore erano sette. Pero' il succo non cambia: per qualche giorno il Demonio si trova negli Stati Uniti, per cui gli aggiornamenti al blog potrebbero essere meno frequenti, data la differenza di fuso orario di sei ore appunto, e il fatto che saro' abbastanza incasinato.

La mia esperienza di contatto con gli States peggiora ogni volta che ci vengo. Stavolta sono stato aggredito all'aeroporto da una signora ottantenne che con un bastone mi ha colpito urlando "I don't know what fucking language you are speaking, but I won't let you skip the line" (non so che cazzo di lingua tu stia parlando, ma non ti lascero' saltare la fila). Per la cronaca, stavo parlando francese con un collega, e NON stavo saltando la fila.

Per quanto io adori questo paese, devo dire che dovrebbero darsi una regolata. Ma poi mi dico che anche a me viene da bastonare chi parla francese, per cui la capisco. E la perdono.

Attenti a quanto sale mettete se invitate qualcuno a cena

O rischiate la galera. I giornali americani infatti riportano la notizia di un'impiegata di McDonald che e' stata incarcerata per aver messo troppo sale in un hamburger servito ad un poliziotto.

Aspettate che lo ripeto: un'impiegata di McDonald e' stata incarcerata per aver messo troppo sale in un hamburger servito ad un poliziotto.

Volete che lo ripeta ancora?

Beh, che dire? Attenti la prossima volta che invitate gente a cena. Non sia mai che uno trovi la vostra zuppa o il vostro risotto troppo salato, e vi citi per danni.

10/09/07

Se per il Belgio è arrivato il momento di sbaraccare, che facciamo con l’Italia?

L’Economist di questa settimana titola «E’ l’ora di andare a casa», riferendosi al fatto che ormai il Belgio, come Stato, non ha più motivo di esistere. Quello che doveva fare l’ha fatto. Troppe le spinte centrifughe, troppe le incomprensioni tra il nord fiammingo (ricco, di lingua olandese e di cultura aperta) e il sud vallone (francofono e piu’ tradizionalista), troppo “fetida” l’aria a Bruxelles, troppi i centri di poteri nel paese, che fanno si’ che a tre mesi dalle elezioni non ci sia ancora un governo. Per cui un “divorzio al cioccolato” sarebbe la cosa piu’ giusta.

E per una volta sono completamente d’accordo (soprattutto sull’aria fetida). Io ci avrei aggiunto anche che il Belgio ben presto sarà il primo califfato in Europa, il Belgistan, ma forse questo è troppo politicamente scorretto per l’Economist. Peccato sia la verità.

L’Economist conclude che “sicuramente molte cose positive possono ancora venir fuori dal territorio [belga]. Pero’ per questo non c’e’ bisogno del Belgio: queste buone cose possono tranquillamente emergere anche da due o tre nuovi mini stati...”

Ed io mi chiedo: ma alla fine, quanto detto per il Belgio, non vale anche per l’Italia? Ma davvero gli attuali cittadini italiani hanno bisogno dello Stato italiano, dell’Italia come noi la conosciamo, per fare uscire quello che di buono hanno? L’Italia come Stato non ha forse esaurito il suo ruolo storico? Non sarebbe il caso di rivedere modelli nati come minimo 150 anni fa, in circostanze leggerissimamente diverse?

Se lo Stato è un fornitore di servizi (e per chi non sia hegeliano, lo Stato è proprio questo), beh, allora direi che l’attuale fornitore è assolutamente incapace di erogare un servizio adeguato, e mi domando se dei fornitori più piccoli, più vicini al territorio, non possano essere in grado di fare meglio.

Riflettiamo un attimo sull’apparato statale italiano (o belga, se volete, o spagnolo). Chi le fa davvero le leggi? Non è il parlamento nazionale. Non è il governo nazionale. La stragrande maggioranza delle norme in moltissimi settori (ambiente, trasporti, salute, protezione dei consumatori, politica industriale) che molti pensano siano leggi italiane o belghe o spagnole sono invece fatte qui a Bruxelles. I veri legislatori sono i burocrati della Commissione europea che nessuno ha eletto, ma che si sentono depositari di un ideale che non saprebbero pero’ spiegare in maniera compiuta, e i parlamentari eletti al Parlamento Europeo solo perche’ spesso sono stati trombati in elezioni nazionali. Il parlamento italiano e il governo italiano si limitano ad attuare nel nostro ordinamento norme decise altrove, con uno spazio di manovra molto piccolo, ulteriormente limitato dalle attuali competenze regionali.

Ma a questo punto mi chiedo: a che mi serve un governo (o un parlamento) che si limita a recepire leggi fatte altrove, e che nel recepirle riconosce che in realtà l’attuazione spetta alle regioni? Ma non sarebbe meglio allora che le regioni facessero tutto direttamente?

E ancora: chi la fa la politica monetaria dello Stato italiano? TPS o Tremonti prima di lui? Non direi. Tutte le decisioni di politica monetaria, proprio quelle decisioni che hanno un cosi’ grande impatto sulle tasche dei cittadini (vedi la storia dei mutui) sono fatte da funzionari NON eletti della Banca Centrale Europea, a Francoforte. Ma se al governo è rimasta solo la leva finanziaria, perche’ non affidarla direttamente alle regioni? A che mi serve lo Stato italiano (o Belga) se poi quello che si limita a fare è mettere in atto politiche economiche volte comunque a perseguire obiettivi fissati a Bruxelles (l’infame patto di stabilità?)

Visto che siamo schiavi dell’Europa (con il rischio molto concreto che tutto il baraccone dell’Unione si trasformi ben presto in uno stato totalizzante – questo si’ hegeliano – senza alcun controllo popolare), perche’ non cominciare a trarne qualche beneficio? Tagliamo un livello decisionale inutile, quello statale italiano (o belga). Facciamo un’Europa delle macroregioni, regioni, mini stati, stati piu’ piccoli, come vi pare. Toscana, Padania, Triveneto, fate voi.

Ecco, un partito che sapesse coniugare un messaggio di questo genere sarebbe allo stesso tempo europeista (alla fine i poteri dell’Europa aumenterebbero, ma sotto un più stretto controllo democratico) e localista spinto. Un incontro tra Spinelli e Bossi.

Ci sarà sicuramente chi mi dirà “ma come, e il comune sentire italiano? La patria?” Beh, io a questa obiezione ho una risposta molto franca. E’ da tempo che quando mi chiedono “lei di dov’è?” io rispondo “Sono toscano”. Non m’identifico più con l’Italia attuale. E come me credo che si sentano tante persone in giro per l’Italia. Sicuramente molti di quelli a nord della Toscana stessa.

Ma anche per quelli che si sentono ancora profondamenti italiani, fatevi questa domanda: c’è bisogno di uno Stato nazione ottocentesco per sentirsi italiani?

08/09/07

Perché il vaffanculo collettivo non mi convince

Oggi è il famoso V-day, il vaffanculo day organizzato da Beppe Grillo. Sono sicuro che le varie manifestazioni previste in tantissime città d'Italia avranno un buon successo, nonostante il palese ostracismo dei maggiori telegiornali. Il livello di sopportazione degli italiani nei confronti della politica in generale è ai minimi, e un buon populista che arriva e dice "andate tutti affanculo" riscuote sempre un buon successo. Il problema semmai è che dopo il vaffanculo, i problemi continuano ad esserci...

Come avevo già scritto qui, ritengo che buona parte delle battaglie di Grillo siano fuori dal mondo. Anche quelle giuste in linea di principio (la battaglia sui precari per esempio) sono condotte con un populismo che definire sudamericano è poco. Roba che se Berlusconi dicesse un decimo delle cose di cui straparla Grillo, lo avrebbero già messo in prigione. Il vaffanculo day non fa eccezione.

I tre punti del V-day ne contengono uno che trovo legalmente, moralmente e socialmente aberrante: il primo. Grillo dice "NO AI PARLAMENTARI CONDANNATI - No ai 25 parlamentari condannati in Parlamento - Nessun cittadino italiano può candidarsi in Parlamento se condannato in via definitiva, o in primo e secondo grado in attesa di giudizio finale".

Io credo che se una persona commette un reato, viene condannata e sconta la pena, beh, poi ha il pieno diritto di svolgere qualsivoglia funzione all'interno della società, ivi compresa quella di rappresentare altri cittadini in Parlamento. Una condanna non puo' diventare un ostracismo perpetuo. Non siamo nell'Atene classica, per fortuna. E i tempi di Dante in esilio sono finiti.

Poi si puo' discutere fino a domani mattina se le pene a volte non siano troppo lievi, se a volte i politici non siano piu' uguali di altri di fronte alla legge, eccetera eccetera. Ma il principio per cui io vengo condannato (addirittura con una condanna di primo grado, neanche definitiva) per diffamazione, per esempio, e quindi non abbia piu' diritto a farmi eleggere è degno di un sistema sovietico. Aberrante, ripeto.

Ho dei dubbi anche sul secondo punto del V-day. Forse potrei anche essere d'accordo con il principio per cui sarebbe bene che nessun cittadino italiano possa essere eletto in Parlamento per più di due legislature (anche se a volte l'inesperienza non è proprio una buona cosa), ma non vedo perché la regola debba valere retroattivamente.

Piena condivisione invece per l'ultimo punto: "No ai parlamentari scelti dai segretari di partito - I candidati al Parlamento devono essere votati dai cittadini con la preferenza diretta". La riforma elettorale votata dal centrodestra nella scorsa legislatura è uno schifo che grida vendetta. Secondo me Berlusca ha perso un po' di voti anche per questo, ma magari mi sbaglio. Ma ovviamente i sinistri al potere adesso si sono ben guardati dal protestare troppo o dal riformarla questa legge...fa comodo anche a loro che il popolo bue non possa scegliere le persone ma solo bandiere che hanno smesso di avere un significato almeno 20 anni fa.

Per cui si', io li manderei anche affanculo, pero' solo su alcuni punti...

07/09/07

Moschee in salsa europea

Nell’edizione del 1 Setttembre scorso, l’Economist sostiene che l’Europa sbaglia a opporsi alla costruzione di nuove moschee e che dovrebbe fare come negli Stati Uniti. Secondo l’Economist:

“negli Stati Uniti i progetti per la costruzione di nuove moschee si trovano di fronte a obiezioni di natura pratica, che hanno a che fare con piani regolatori, sfruttamento delle acque o i parcheggi. Alla fine pero’ questi problemi vengono superati, grazie anche a un ordinamento giuridico che protegge tutte le religioni. In paesi dell’Europa meridionale come la Spagna e l’Italia – dove l’attaccamento alla simbologia cattolica è forte –i cittadini somo molto più diretti nell’esprimere le proprie obiezioni in termini culturali: questa e’ una terra Cristiana, non c’e’ posto per le moschee”.

Secondo me l’Economist, come spesso accade, non ci ha capito una mazza. O meglio, dimentica (di proposito?) alcuni elementi che forse servono a spiegare la differenza di trattamento.

Innanzitutto ci sarebbe da considerare che i musulmani che vanno negli Stati Uniti credo ci vadano con una mentalita’ molto diversa da quelli che vengono in Europa. Se un iraniano, un marocchino, un tunisino prende e va nell’Ohio o in California, ci sono buone probabilita’ che ci vada perche’ vuole aderire al modello di vista americano, che promette si’ integrazione, ma a patto di un rispetto molto preciso di alcune regole di convivenza sociale.

Nel caso dell’Europa siamo di fronte a un fenomeno diverso: molti dei musulmani che vengono da noi non lo fanno per aderire a un nuovo modello di vita o di valori. Non perche’ siano tutti terroristi. Ma semplicemente perche’ non siamo in grado di offriglielo questo modello di valori, ritenendo – sbagliando – che esigere l’adesione a valori condivisi sia una forma di razzismo verso le altre culture. E’ solo partendo da una cultura forte che posso aprire ad altre culture. Se questa cultura forte, condivisa, non ce l’ho, la mia apertura non potra’ che essere dettata da confusione e paura.

E’ un po’ come quando si organizza una festa a casa propria: il modello americano consiste nell’invitarti e nel dirti, magari, che non potrai fumare in casa mia. Se tu accetti di venire comunque, sai quali sono le regole e le accetti. Nel modello europeo io t’invito a casa mia, non voglio che tu fumi, ma non te lo dico, perche’ la mia ragazza dice che sono uno stronzo a importi di non fumare. Risultato: vieni, fumi, meta’ degli invitati s’incazza e ne nasce un litigio.

Sul fatto che in Italia non si costruiscano moschee, poi, vorrei far notare all’Economist la costruzione della moschea di Colle Val d’Elsa, in Toscana. Un comune di 20 000 abitanti, con un totale di 600 musulmani, dove si sta costruendo una delle moschee piu’ grandi d’italia, di 3200 metri quadrati. Dove il monte dei Paschi di Siena donera’ 500 mila euro per i lavori. Dove l’imam che guidera’ la moschea fa parte dell’UCOII, affiliata ai Fratelli Musulmani in Italia, un’organizzazione che non riconosce il diritto di’Israele all’esistenza, e, secondo Magdi Allam, mira a “convertire all’Islam l’insieme degli italiani”. Dove la biblioteca comunale sara’ chiusa e la biblioteca della nuova moschea fungera’ da biblioteca comunale.

Ecco, l’Economist mi saprebbe spiegare per quale motivo io non dovrei oppormi alla costruzione di questa moschea? Senza minacciare bombe come fece a sua tempo la mai troppo compianta Fallaci, posso chiedere perche’ si sta costruendo una roba da 600 metri quadri su un terreno da 3200 metri quadrati per un totale di 600 musulmani (e pare che in moschea ne vadano regolarmente solo una quarantina?). E’ un’emergenza questa moschea?

Ha ragione Sarkozy nel dire che “non sono i minareti ad essere pericolosi, ma i garage e i sementerrati che nascondono luoghi segreti di culto”. Ma questo presuppone che non si facciano erigere moschee a gruppi che dichiarano apertamente di volermi convertire e che dichiarano di voler distruggere uno stato sovrano.

O no?

06/09/07

Pocahontas è incinta. Di chi? Non si sa

Questa perla mi era sfuggita: Francesca Zenobi (Pocahontas per gli amici, e per i politici cattolico-moralisti che ci fanno i festini a tre a base di droga e sesso, mentre hanno la moglie a casa incinta di nove mesi, come l'ineffabile UDC Mele) è incinta.

La cronologia degli eventi solleva qualche dubbio su chi sia il padre: il fidanzato cornuto che, stranamente, l'ha lasciata quando è venuto fuori che faceva i festini con altri, o il nostro caro Mele? Lei, bontà sua, dice e non dice. A precisa domanda (di chi è il pupo?), imprecisa risposta: "E' una questione delicata".

In tutto questo io ho tanta pietà umana per la moglie del disonorevole Mele. Forza signora. Guardi Hillary Clinton dov'è arrivata dopo che il marito "did not have sex with that woman", per usare le parole del più grande bugiardo d'America, altro che Bush.

Salviamo il pianeta: facciamoci la doccia ogni tre giorni!

Ora, anch'io faccio degli sforzi per risparmiare energia e ridurre la bolletta: ho comprato le lampadine a basso consumo energetico, chiudo il rubinetto dell'acqua mentre mi lavo i denti...

Ma come cazzo si fa a farsi la doccia ogni tre giorni e a non tirare lo sciacquone!??

Ma che bestie siete?? Ora, è vero che dalle mie parti i "comunisti" in senso lato, quindi tutti i vari sinistri di ogni risma, vengono chiamati "i sudici" proprio per il loro aspetto sporco e trasandato (salvo poi in molti casi avere la saab decappottabile dono del papi e passare le vacanze nella casa al mare in Sardegna), ma qui si va oltre ogni mia soglia di sopportazione.

Ve lo immaginate? Io vi invito a casa mia a cena, voi mi chiedete di andare in bagno, e io gentilmente vi dico: ah, non tirate lo sciacquone, cosi' si risparmia acqua.

Lo so, la notizia è vecchia. Spero nel frattempo l'individuo in questione si sia lavato.

Mah.

05/09/07

Può la biancheria avere un effetto ipnotizzante? Sì, se è quella di Agent Provocateur

La prima volta che passai di fronte ad una vetrina di un negozio Agent Provocateur feci una scena tipo film. Ero in ritardo, passai di fretta, il mio cervello ci mise un paio di secondi a rielaborare le immagini che gli erano state trasmesse dai bulbi oculari, e ordino’ a tutto il mio corpo di fare marcia indietro. Immediata. Restai di fronte alla vetrina almeno 5 minuti. Ero alla stazione di Londra, e finì che persi il treno... Ma ne valse la pena. Da allora ogni volta che sono capitato di fronte ad un negozio di questi sono rimasto imbambolato. Purtroppo in Belgio non ce ne sono. Non so neanche se ce ne siano in Italia.

Agent Provocateur è una marca di biancheria intima. E’ abbastanza difficile per me parlarne senza sbavare, per cui cercherò di essere il più pacato e conciso possibile: la biancheria di Agent Provocateur è quanto di più infinitamente sexy esista sulla terra. Victoria Secret è roba da educande in confronto. Altro che Viagra. Altro che matrimonio stanco. Una donna con la biancheria AP potrebbe chiedere tutto. E noi uomini soccomberemmo. Lo so.

Diciamolo chiaramente. La donna Agent Provocateur è anche abbastanza mignotta, senza però essere trash o volgare... È sensuale, sexy, sfacciata, sa che te la vuoi fare contro il muro, li’, e subito. Lo sa. E le piace. E te lo fa capire. Magari indossando questo. Oppure questo. Oppure addirittura questo.

L’unica cosa che non mi aveva mai convinto del tutto era la scelta dell’ultima Miss X, la testimonial: Kate Moss. Troppo magra, troppo brutta, troppo non-donna. Bene, Agent Provocateur ha pensato di farmi contento, ed ha scelto come nuova testimonial una delle donne che io reputo più sexy in assoluto: l’attrice Maggie Gyllenhaal, quella che ha recitato in Secretary. Lo so: non è la tipica bellezza mozzafiato, ma emana sensualità pura. E comunque se l’hanno scelta per il ruolo di Miss X vuol dire che non sono il solo a trovarla irresistibile.

La Gyllenhaal sarà protagonista di quattro filmati impersonando Miss X. Al momento sono disponibili solo quattro foto: questa, questa, questa e in particolare questa. Ecco, io quest’ultima non smetterei mai di guardarla. (Parentesi per le donne che hanno appena avuto un figlio: la Gyllenhaal ne ha avuto uno appena 10 mesi fa...)

Lo so, sono un peccatore. Ma non ho mai nascosto di essere un demonio.

Aggiornamento 8 Settembre: nel frattempo hanno aggiornato il sito di AP, e alcuni dei link originali che avevo messo in questo post non funzionavano piu'. Ne ho messi di nuovi...per cui alcuni nomi della biancheria presenti nei commenti non hanno forse piu' senso. Poco male. Il concetto rimane sempre quello...e' una biancheria da urlo.

04/09/07

Sinistre coerenze di fine estate

Scena 1
In una sera di mezz’estate, un grasso cantante sinistro e miliardario, accetta un invito a cantare ad una cena di miliardari come lui a Porto Cervo, in cambio di 300 000 (trecentomila) Euro. Infastidito pero’ da una ricca signora che invece di ascoltarlo in adorazione giocava col telefonino, le si rivolge con molta classe apostrofandala: «Lavandino, baraccone, bagascione, cassonetto, sei uno schifo…puzzi come un'aringa». Ne segue rissa.

Scena 2
In un pomeriggio di fine estate (della stessa estate), un ex icona del calcio nazionale, miliardaria, buddista e sinistra, annuncia che non esclude in futuro di andare ad allenare la nazionale di calcio cinese. Cioe’ la nazionale di calcio di quel paese che con i buddisti del Tibet non e’ proprio simpatica. (Altri buddisti sinistri e tibetani almeno su questo punto sembrano piu’ coerenti).

Scena 3
In un pomeriggio di fine estate (della stessa estate), un attore americano miliardario molto impegnato politicamente e sempre sinistro, presenta il suo nuovo film di denuncia contro le cattive grandi aziende (di grazia, esiste una parola italiana: perché usare ‘corporation’?). Ma si infastidisce non poco, quando un giornalista gli fa piu’ o meno questa domanda: “mi scusi ma non trova un po’ incoerente parlare male delle grandi aziende, quando lei prende i miliardi dalla Nestle’, la compagnia piu’ boicottata al mondo, per fare la pubblicita’ al loro caffe’?”. L’attore miliardario, molto politicamente impegnato a sinistra, bello come il sole, risponde spazientito: “bisogna pur sempre guadangarsi da vivere”. Stranamente non ne segue pernacchia.

Adesso anche Moore dice che a Guantanamo si sta bene

Quando si parla di Sicko, il nuovo film di Michael Moore, normalmente lo si fa semplicemente per dire che il sistema americano fa schifo, che quello italliano e' bello, e che Bush e' comunque un caprone.

Domanda retorica: come mai non si dice anche che in Sicko Moore ammette con molta chiarezza che i prigionieri di Guantanamo vengono trattati con i guanti di velluto? Che hanno cure e apparecchi che neanche molti americani d'America hanno? Ma come? Ma non erano picchiati-e-torturati-e-vesseggiati-e-sbeffeggiati-e-insultati-e-america-bastarda (tutto d'un fiato)?

Se lo chiede in un bellissimo post Cerazade (che tra l'altro e' un blog bellissimo).

Statistiche demoniache - Agosto

Il Demonio Pellegrino compie un mese: il primo post lo scrissi il 3 agosto scorso. Una delle cose più divertenti (a parte lo scrivere, ovviamente) è stata vedere quante persone leggevano il blog, come ci erano arrivati, quanto tempo passavano sul sito, e che cosa leggevano in particolare. Tutto questo grazie al software gratuito Google Analitics.

Culturi della privacy, state tranquilli: Analitics non mi da' informazioni precise su chi legge...mi dice solo quanti vengono dall'Italia, quanti dal Belgio, quanti da un certo sito, quanto tempo passano a leggere quale articolo etc. etc... (Poi certo, se conosco una sola persona che in questo momento è in Egitto per lavoro, e all'improvviso vedo una persona che si collega dall'Egitto, faccio due conti... ma questa è un'altra storia).

Allora, veniamo alle statistiche dal 3 al 31 agosto:

  • 1343 visite, per un totale di 3085 pagine viste. Tante? Poche? Non ne ho idea. E’ vero che fino a metà agosto i visitatori erano pochi pochi, con le vacanze e tutto (il 15 agostoc'è stato un solo disperato a collegarsi...). Il vero boom (ironico) c'e' stato dal 22 agosto in poi. Bisognerà aspettare il mese prossimo pero’ per capire se il Demonio Pellegrino ha un seguito o no.
  • Il 70% (952 persone) si è collegato dall'Italia. Poco piu' del 16% (219) dal Belgio. I belgi pero' ci passano molto piu' tempo (probabilmente perché mi conoscono o pensano di conoscermi). Seguono il Regno Unito (55 visite) e gli Stati Uniti con 28. Poi tanti altri paesi con poche visite. Ma m'intrigano in particolare le 2 visite dal Giappone, dall'Australia, dagli Emirati Arabi Uniti, dall’Iran. Chissà che cercavano...e soprattutto come ci sono arrivati.
  • 1047 visite (77%) sono arrivate tramite altri siti dove c’era il mio link (perché magari avevo io postato un commento con le mie coordinate). 223 (16%) sono visitatori diretti, cioé persone che o hanno digitato il mio sito direttamente, o l'hanno aperto da un emal. 73 (5%) sono arrivati attraverso google.

Proprio le 73 visite attraverso google sono le piu' divertenti e inquietanti:

  • 29 (40%) cercavano notizie sulle gemelle K e il delitto Garlasco. E hanno digitato di tutto: dal semplice "gemelle K" a "gemelle K + bin laden", da "cugine anoressiche fotomontaggio" a "cugine + garlasco + me le scoperei".
  • 8 visite sono arrivate cercando notizie sulla storia del deputato UDC mele e la prostituta Pocahontas. Anche qui le ricerche (quelle ripetibili) sono divertenti:si va dal semplice "UDC mele" a "francesca zenobi [pocahontas] senza slip".
  • 5 persone cercavano notizie della Brambilla (o della Sciura Brambilla, come cercava uno). E anche qui si va dal semplice "brambilla" al più erotico "brambilla nuda senza slip" (magari era lo stesso di prima? )
  • M'inquieta abbastanza quello che è arrivato sul Demonio cercando "donne in politica=puttane". Mah.

La maggior parte dei visitatori si è fermata alla pagina principale del Demonio, e quindi non so di preciso quali articoli abbiano letto. A parte questo, gli articoli più cliccati sono risultati:

L'articolo meno letto (e devo dire, con mia grande sopresa) è stato quello sui lavavetri a Firenze (Vetri sporchi a Firenze). Ma anche la recensione politicamente scorretta del film Ratatouille non ha brillato come mi sarei aspettato, e lo stesso è successo per le mie impressioni sul luna park forse un post troppo intimista (ma un paio di persone sono arrivate sul blog proprio cercando su google “tagada’”). Magari andateveli a leggere adesso (soprattutto quello su Ratatouille, dove i commenti sono stati anche abbastanza divertenti).

Il Demonio Pellegrino non si ferma comunque...continuate a seguirlo.

03/09/07

Il Vero sciopero fiscale è in America

Mentre in Italia si discute da una parte di tregua fiscale (il che implica comunque che avete cominciato una guerra, no, cari sinistri al governo?) e dall'altra a volte di sciopero fiscale a volte di rivolta fiscale a volte di fucili fiscali, in America c'e' gente che non discute ma agisice.

Ed Brown e sua moglie Elaine dal 1996 si rifiutano di pagare le tasse federali sul loro reddito, sostenendo semplicemente che non c'è nessuna legge che lo richieda. Badate bene: non si rifiutano di pagare tutte le tasse, e difatti pagano le tasse a livello statale e locale. Semplicemente sostengono che a livello federale non c'è nessun obbligo di farlo, non esiste nessun testo giuridico che lo richieda. E secondo parecchi giuristi, pare che abbiano ragione. Neanche l'IRS, l'istituto federale americano per la riscossione delle tasse, è stato capace di esibire uno straccio di legge su cui si basi l'esistenza di tutto il baraccone fiscale americano...

Ed e Elaine sono stati comunque condannati nel gennaio scorso a pagare una cifra che varia (a seconda delle fonti) tra 600 e 1.4 milioni di euro. Sulla base di cosa? Sulla base di griglie fiscali dell'IRS che calcono il reddito presunto per ogni professione (un po' come in Italia gli studi di settore). Pero' se l'IRS non ha diritto di riscuotere tasse sul reddito figuriamoci se ha il diritto di decidere arbitrariamente quanto uno dovrebbe guadagnare e pagare (per la cronaca, Ed di professione e' uno sterminatore di topi, e sua moglie un'odontotecnica).

E' dal gennaio scorso che la coppia Brown vive barricata in casa. Fuori dalla porta hanno agenti federali dell'FBI in assetto anti sommossa pronti a entrare in casa con un raid per portarli in prigione. Loro semplicemente resistono. E possono contare sull'appoggio dei vicini che li tengono informati sulle mosse degli agenti fuori.

E voi direte: ma perché semplicemente gli agenti non entrano in casa loro e basta? Beh, perché dove abitano Ed e Elaine è assolutamente legale sparare su chi entra nel tuo giardino o in casa tua senza essere stato autorizzato a farlo...per cui gli agenti rischiano davvero un bagno di sangue. Ma allora perché non tagliare semplicemente l'acqua, l'elettricità, i telefoni? Già tutto fatto. Ma i Brown sono energeticamente sufficienti grazie a pannelli solari e a schede telefoniche prepagate che vengono ricaricate senza bisogno di uscire di casa....(qui ci sarebbe da fare un post a sè su come le nuove tecnologie energetiche e non stiano rivoluzionando completamente le vecchie tattiche di assedio...)

Se volete più informazioni su Ed e Elaine e sulla loro battaglia di principio, vi consiglio di visitare il loro vlog (video blog): http://edbrownvlog.blogspot.com/. Ed e Elaine non sono soli. Al di là dell'appoggio dei vicini esistono in America circa 200-250 000 tax protestors che combattono la stessa battaglia. Credo il numero aumenterà o diminuirà a seconda di come finirà la battaglia di Ed e Elaine. Loro hanno già annunciato che preferiscono morire cosi' piuttosto che andare in prigione per non aver pagato tasse che non devono neanche pagare...

Questa è una storia profondamente americana. Ovviamente né in Italia né in Belgio potrebbe accadere qualcosa di simile: il problema da noi non è trovare una base giuridica per le tasse che paghiamo. Il problema è capirci qualcosa tra le 305 mila leggi che ne parlano...

Forza Ed! Forza Elaine! E tu Bossi, vai a fare un viaggetto da Ed e Elaine a vedere se puoi imparare qualcosa...

01/09/07

L'estate sta finendo



Era il 1985. E nonostante siano passati 22 anni, niente è cambiato: anche stavolta l'estate sta finendo. Oddio, qui non è mai cominciata...

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