- Due siciliani fidanzati si sposano dopo 32 anni perché la mamma di lui non voleva. Vogliamo commentare? Meglio di no, altrimenti vengono fuori le mie istanze profondamente leghiste. Tra l'altro vedendoli ieri sera al telegiornale mi sembravano molto piu' vecchi dei 52-58 anni
- Pare che un attore nano sia stato portato in ospedale di volata perché l'aspirapolvere che usava in scena gli era rimasto attaccato ai coglioni. Stava recitando in uno spettacolo che si chiama "Capitano Dan, il nano demoniaco". Devo aggiungere altro? Almeno non è successo in Italia, ma in Scozia.
- In Giappone tre tipi si sono conosciuti su internet, e siccome non avevano niente di meglio da fare, invece d'innamorarsi alla Tenco, hanno deciso di ammazzare uno a caso. Hanno preso una donna e l'hanno ammazzata a martellate. Altro che omicidio Garlasco. Meno male che la vittima non aveva cugine, senno' sai che pena...
28/08/07
Normali notizie di una giornata di fine estate
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39 commenti:
A Noi Demonio,
1) se il 17.03.1981 gli avesse detto "Mamma vieni a fare un giretto sull'Etna" si sarebbero sposati 26 anni prima;
2) della serie: cosa non siamo disposti per fare sesso con un aspirapolvere;
3) Demonio mandami le tue generalità precise che faccio fare un controllino dalla Polizia, col nick che hai, un si sa mai !
Ristacci, e' tanto che non vado nella patria di Mishima...e speriamo che i giudici di Garlasco non leggano il blog, senno' capace mi danno la colpa a me...
Demonio t'ho risposto, è una storia lunga quella se una volta ci si vede se ne parla.
Bona.
Ribadisco qui la mia idea, per riguardo al punto 1, di vendere al pubblico incanto tutte le regioni italiane sotto l'Abruzzo, ad eccezione della Sardegna. In un colpo solo si diminuirebbere le uscite ed aumenterebbero le entrate...e poi finalmente quella genta se ne tornerebbe nella loro preistoria. Esperienza personale. Un mio amico ha comprato casa, salvo poi non poterci andare ad abitare perchè i genitori di lei, napoletani ottusi, non accettano la convivenza "more uxorio".
Quasi, quasi sono meglio i talebani.
Superpiccione, mi sei mancato. Di primo acchito, direi anche di metterci il Lazio all'asta. Pero' effettivamente, ripensandoci bene, Roma e' comunque un'importante fonte di introiti turistici ...per cui la soluzione - semplice - sarebbe: mettere tutto all'asta, come dici tu, al di sotto dell'abruzzo. Creare una vera confederazione (non federazione). Capitale a Torino o Perugia (Firenze e Milano e Venezia non ne hanno bisogno).
Sogno a occhi aperti.
Superpiccione, sei sicuro che aumenterebbero le entrate? Con una scusa o con l'altra "A NORD" dell'Abruzzo cercate continuamente la scusa per non pagare le tasse. Questo dopo aver prima depredato il sud (documentati su cosa era il Regno delle due Sicilie rispetto al Regno di Sardegna), e successivamente prosciugato la Cassa del Mezzogiorno, notoriamente utilizzata per arricchire il Nord con la costruzione di cattedrali nel deserto.
P.S. ovviamente non è chiaro di dove tu sia, io sono di Roma, felice che da 200 anni a questa parte continuiate a pagare le tasse per noi; d'altronde per questo motivo siete stati civilizzati, sia pure con scarsi risultati.
ebbravo demonio, fai pure la censura
Anonimo, censuro post inutilmente offensivi e che dimostrano scarsa intelligenza. E continuero' a farlo. Sei libero di andare a visitare altri blog.
Alessandro, pero' anche questa storia che al nord non si pagano le tasse secondo me non sta molto in piedi. E te lo dico da toscano, neanche da nordista. Si puo' discutere fino a domani mattina sul perche' in italia per esempio solo una minima percentuale dichiari piu' di 100.000 euro...Sono tutti del nord?
Sull'amarcord poi non sono d'accordo. Guarda la Grecia: si sentono questi fighi per il loro passato, mentre adesso hanno le classiche "pezze al culo". Non si vive di sola storia.
a quanto pare il sud evade più del nord:
FISCO: CONTRIBUENTI.IT, ITALIA EVADE META' IMPONIBILE
L'Italia si conferma il paese europeo con la piu' alta evasione
fiscale, con il 48% del reddito imponibile che non viene dichiarato al
fisco. Il 44% di chi non paga le tasse lo fa per insoddisfazione verso
i servizi pubblici erogati dallo Stato o la scarsa cultura della
legalita', il 36% per la complessita' delle norme e soltanto il 20% per
la scarsita' dei controlli. L'indagine di Contribuenti.it-Associazione
contribuenti italiani, condotta su un campione di 1.500 cittadini, ha
rilevato che i principali evasori sono industriali (32%), bancari e
assicurativi (28%), seguiti da commercianti (12%), artigiani (11%),
professionisti (9%) e lavoratori dipendenti (8%). L'evasione e' diffusa
soprattutto al Sud (34,5% del totale nazionale), seguito dal Nord Ovest
(26,5%), dal Centro (20,1%) e dal Nord Est (18,9%). Dall'indagine e'
inoltre emerso che "solo un cittadino su cinque sa perche' paga le
tasse, mentre quattro su cinque si considerano sudditi di
un'amministrazione finanziaria troppo burocratizzata, che non eroga i
servizi sociali dovuti, violando i diritti dei contribuenti".
Non capisco come facciano ad evadere i lavoratori dipendenti pero'. A meno che non ci si riferisca a tasse non prelevate sul salario (per esempio in belgio sarebbe teoricamente possibile non pagare la tassa regionale sui nuclei familiari o l'ici...ma si verrebbe sgamati abbastanza facilmente).
Tuttavia, a differenza di precedenti analoghe analisi, abbiamo rilevato che anche tra i lavoratori dipendenti esiste
evasione, pur se solo tra i redditi più bassi: la percentuale di reddito nascosto al fisco è il 63 per cento nel primo
decile, il 42 per cento nel secondo e il 24 per cento nel terzo, divenendo pressoché nulla per livelli di reddito maggiori.
Si tratta del sintomo di una forte presenza di lavoro nero tra i lavoratori meno qualificati, che accettano di lavorare
senza un regolare contratto pur di trovare un’occupazione.
ok, ma quindi non si parla di tasse evase da lavoratori dipendenti in quanto lavoratori dipendenti, ma da individui che gia' hanno un lavoro dipendente di livello basso e che poi arrotondano al di fuori di questo lavoro. O ho capito male?
si tratta di tutti coloro i quali lavorano da dipendenti senza regolare contratto (cioé in nero), sia come unico lavoro, che come secondo o terzo lavoro
Citazione "Sull'amarcord poi non sono d'accordo. Guarda la Grecia: si sentono questi fighi per il loro passato, mentre adesso hanno le classiche "pezze al culo". Non si vive di sola storia."
Hai ragione, e mi scuso per i termini dusati, ammetterai però che le espressioni tipo "mettere all'asta" sono fastidiose per chi le legge.
Purtroppo devo smentirti riguardo alla grecia:le pezze al culo le avevano 20 anni fa, oggi, avendo saputo utilizzare al meglio i contributi europei, non le hanno più, così come gli spagnoli.
Tra un po' le avremo noi, Nord e Sud, e non per colpa dei cittadini. Ma questo è un altro discorso: ci si dovrebbe buttare sulla legge elettorale ecc. ecc.
Alessandro, tocchi un argomento a me caro, e cioe' il futuro sorpasso ai nostri danni della Spagna, che ha saputo effettivamente servirsi di finanziamenti europei in maniera eccellente (bisognerebbe chiedersi perche invece noi arriviamo quasi a non presentare i documenti per il finanziamento della TAV, per non parlare dei fondi inutilizzati dal mezzogiorno). Per la grecia non sono d'accordo, ma e' un dettaglio.
Le pezze al culo mezza italia ce le ha gia', e fa finta di non accorgersene. L'altra meta' rischia di avercele anche lei se si contoinua in questo immobilismo costante (e la legge elettorale e' un problema serio, soprattutto nella versione rivista dall'ultimo governo berlusconi, che non da' neanche ili diritto di indicare preferenze).
Ma questo e' un altro discorso...
Caro Alessandro,
io sono esattamente a metà strada tra te e il Demonio Pellegrino, nel Lazio del Nord. Vedo un paese alle corde, ancora aggrappato all'idea che sia il paradiso in terra, che non è più da un bel pezzo.
Del mio Paese (maiuscolo, l'Italia) ci sono troppe cose che non capisco e che non capirò mai, da perchè ancora abbiamo paura "del fascista dietro l'angolo" a come sia possibile che l'immondizia si accumuli in tutta la Campania senza che nessuno sappia bene cosa fare (e ci aggiungo, da anni!).
Di una cosa sono certo però: quando vado al supermercato e la cassiera mi chiede mezzo stipendio, mi aspetto di portarmi via qualche bella carrellata di roba! A questo serve il denaro, si scambia con i "goods and services" come insegnano ad Economics 101.
Quando Tommaso Padoa-Schioppa esige mezzo mio stipendio, parimenti, mi aspetterei qualcosa in cambio lo stesso, ma siccome non becco un bel fico secco, perchè i servizi in Italia fanno schifo, che cazzo devo fare? E di che Paese stiamo parlando allora? di un Paese unito?
non credo proprio. Un paese bello si, ma dove devi lottare con le unghie e con i denti per avere quello che di norma dovrebbe essere sacrosantamente tuo. e questa situazione si aggrava quanto più si scende nello stivale. Tre giorni fa mi ha fermato un vigile per farmi la multa. Abbasso il finestrino e dopo un saluto militare (che poi che c'entra che i vigili urbani non hanno le stellette...vabbeh) quello mi dice "patente e libretto", al che io di rimando "perfavore"! Ecco, una stronzata, scusate la parola, ma già segnale di una educazione che non c'è, del rispetto che manca per colui che, attraverso le sue tasse, paga il tuo stipendio. In italia questo concetto è sconosciuto, al più esiste la truffa ai danni dello stato, ma in realtà dovrebbe essere la truffa ai danni dei contribuenti.
Ribadisco, adoro sto Paese, a scapito di tutte le sue contraddizioni, non perchè sia "il più bello del mondo", come si riempiono la bocca in tanti mentre scivolano nella miseria quotidiana, ma perchè è il mio e lì mi sento a casa...mi sento tra la mia gente. E allora scusami se ho lanciato la provocazione di venderne metà all'asta, ma come si fa a rimanere indifferenti al fatto che mezzo stivale sia nel medioevo e mezzo ai giorni nostri?
Come spiego ai miei amici stranieri che se vanno a Napoli sarebbe meglio girare in strada senza gioielli? come spiego la faida di San Luca? come spiego che per avere un lavoro ci vuole la "conoscenza"? come spiego gli abusi edilizi?
Più in generale come faccio a spiegare che mentre mezzo Pease sonnecchia l'altra metà è già in ufficio da un ora?
L'articolo segnalato del Demonio è la punta di un iceberg. Cosa fare per migliorare la situazione? beh guarda proprio non lo so! Sono decenni che esiste il problema immondizia in Campania e che cosa fanno Bassolino, la Iervolino e tutti gli altri?
E allora la mia idea: tanto siamo condannati da una classe politica inetta e senza gli attributi a diventare una provincia dei futuri Stati Uniti d'Europa. A questo punto, visto che siamo comunque nell' UE, che differenza fa alla calabria se fa parte dello Stato italiano o della Repubblica Ellenica?
La sua fetta di torta europea tanto le spetta comunque giusto? E allora che si lanci la provocazione, che tanto questo serve per scuotere la gente dal suo torpore, specie in Italia, dove se lasci tutti al posto loro sono contenti di vedere la partita la domenica, Sanremo e crepare di fame.
Mettiamo i manifesti: il 13 ottobre nella sala degli Orazi e dei Curiazi a Roma vendita al pubblico incanto della regione Sicilia, base d'asta....
e via così
Superpiccione, io ho un solo problema con la tua proposta: chi ce la compra la sicilia?? Bisognerebbe forse metterla come regalo per chi compra un'altra regione, come quando uno compra un giornale e gliene regalano un altro. senno' non vedo acquirenti.
Ah, sulle tasse poi stiamo trqnauilli, perche' TPS propone una tregua fiscale. Gia' con le parole fa capire che si tratta di una guerra, ci propone il cessate il fuoco unilatale. Senza rendersi conto che nelle sutesse parole rivela tutto il dramma dei tartassati.
io proporrei un metodo alternativo per risanare il sud. e l'idea m'è venuta proprio seguendo il vostro ragionamento (sic!): le regioni del sud potrebbero decidere di vendere quelle del nord! dato che quest'ultime sono molto produttive e stracolme di gente che lavora a bestia, la vendita sarà assai redditizia e permetterà di risanare le regioni del sud. direi che non fa una piega
Anonimo, in principio hai ragione. Ma il problema e' che per noi del nord non c'e' mercato. Costiamo troppo. Qualche africano che invece compra voi del sud lo troviamo di sicuro.
ma non essere cosi' negativo! vedrai che qualche emiro petroliere i soldi li trova, cosi' finalmente potreste avere un padrone come piace a voi.
anonimo, ma vieni a parlare di padroni a noi quando per secoli vi siete fatti dominare da cani e porci?
Che coraggio sti terun.
BBBoni...state bbboni....lombardo io sono d'accordo con te, pero' evitiamo di chiamare tutti terun...a proposito..ci va l'accento o no?
invece la lombardia è sempre stata indipendente...ah ah ah. comunque, insisto con il petroliere degli emirati, che oltre ai soldi vi potrà dare, nella migliore tradizione araba, altre cose ne didietro che al nord vanno molto, vedi il caro lapo
demonio: due pesi e due misure? terrone è un'offesa e va censurata, o no?
La Preistoria
Le prime tracce di civiltà in Lombardia risalgono a oltre dieci mila anni fa quando nella regione si impose la civiltà camuna. Oltre 200-300 mila incisioni rupestri scoperte in Valcamonica (Brescia) e a Grosio (Sondrio) testimoniano lo sviluppo di questo popolo ed evidenziano come già a quei tempi fosse diffuso l’interesse per l’astrologia. In particolare a Grosio sono distinguibili incisioni risalenti all’età del rame, del bronzo e del ferro.
I Celti (VI – III secolo a.C.)
Nel VI secolo a.C. la dominazione etrusca si espanse nella Pianura Padana, per poi essere abbattuta il secolo successivo dall’invasione delle tribù dei Celti (Galli).
Nel 222 a.C. i Romani sconfiggono i Galli Insubri conquistando la loro capitale Mediolanum (attuale Milano).
I Romani (III secolo a.C. – VI secolo d.C.)
Della dominazione romana in Lombardia rimangono importanti reperti storici quali il Tempio capitolino a Brescia, la Villa Romana a Desenzano, le Grotte di Catullo a Sirmione o le Colonne di San Lorenzo a Milano. Sotto l’impero romano la regione conobbe un florido sviluppo commerciale culturale ed edilizio. Sotto la spinta delle invasioni barbare l’Impero Romano d’Occidente si sfascia e al suo posto subentrano i regni germanici
I Regni Germanici (VI – VIII secolo)
Tra il 493 e il 553 d.C. sulla Lombardia si estese il regno dei Ostrogoti sotto l’egemonia di Teodorico. Dopo un breve periodo in cui la Lombardia rientra sotto il dominio bizantino grazie a Giustiniano, nel 568 i Longobardi, a cui si deve il nome Lombardia, guidati da re Alboino, dilagano rapidamente nella regione. Solo Pavia resiste strenuamente per quattro anni, diventando successivamente la capitale del regno. Il regno longobardo, che si protrae fino al 774, ripristina la servitù della gleba e fa sprofondare la regione in una profonda crisi.
Il Medioevo (VIII – XIV secolo)
Nel 774 Carlo Magno, dopo la caduta di Pavia e la cattura di Desiderio, pone fine alla dominazione longobarda proclamandosi re dei Franchi e dei Longobardi. Si diffonde il feudalesimo. Nel X secolo la Lombardia fu sconvolta da una serie di conflitti tra Papato e Impero, che vedranno il prevalere di quest’ultimo. Tali conflitti, insieme ad altre cause, favoriscono però la nascita dei Comuni, che si rendono via via sempre più autonomi dal potere centrale. Quando Federico I, detto il “Barbarossa” tenta di restaurare l’autorità imperiale sui Comuni, ne scaturiscono una serie di battaglie in cui Milano e Crema, insorte, vengono rase al suolo (1158-1162). Nel 1176 la Lega Lombarda, l’alleanza tra i Comuni lombardi sancita col Giuramento di Pontida, guidata dal condottiero Alberto da Giussano, sconfigge definitivamente nella battaglia di Legnano l’esercito del Barbarossa.
Nell’età medioevale si diffonde in modo consistente in Lombardia lo stile romanico riscontrabile ancora oggi nelle innumerevoli chiese ed abbazie.
Nel 1237 la Lega Lombarda viene sconfitta da Federico II nella battaglia di Cortenuova (provincia di Bergamo). Con il tramonto della dinastia degli Hohenstaufen viene meno al Sacro Romano Impero la forza per controllare politicamente la Lombardia (e l’Italia).
Le Signorie (XIV – XV secolo)
L’indebolimento dell’autorità imperiale, unitamente alle feroci lotte interne tra i sostenitori del Papato (Guelfi) e quelli dell’Impero (Ghibellini), favorisce l’insediamento, a capo dell’amministrazione comunale, di figure, spesso forestiere (i Podestà), in grado di riportare l’ordine tra le fazioni in lotta. E’ l’inizio delle Signorie ossia del dominio del podestà sul Comune e sui territori circostanti. Col passare del tempo le Signorie divengono ereditarie e il loro potere si consolida con la creazione di eserciti mercenari. La potente Signoria di Milano, sotto la podestà di Gian Galeazzo Visconti che, nel 1395, ottiene dall’Imperatore Venceslao il titolo Ducale, estende il proprio dominio in Lombardia. Viene sconfitta dalla Repubblica di Venezia nel 1433, dovendo cedere a quest’ultima gran parte dei suoi territori, Bergamo e Brescia incluse. Con la morte dell’ultimo Visconti (1447), e dopo tre anni di governo repubblicano, la difesa della città contro l’avanzata veneziana giunta ormai a Lodi, viene affidata a Francesco Sforza nel 1450. Con la pace di Lodi firmata nel 1454 e suggerita dalla preoccupante avanzata turca in oriente, ha inizio a Milano il Ducato degli Sforza.
Contemporaneamente all’ascesa dei Visconti a Milano, i Gonzaga potenti proprietari terrieri avevano esteso, nel 1328, il proprio dominio su Mantova.
Durante le Signorie, anche grazie alla rivalità tra Venezia e Milano, si riscontra in Lombardia un notevole sviluppo dell’architettura militare: vengono costruiti castelli, rocche e fortificazioni a difesa dei luoghi strategici.
Con la Pace di Lodi si assiste in Lombardia ad un periodo di pace di 40 anni: è la grande stagione del Rinascimento lombardo, in cui fioriscono arte e cultura. Tra i maggiori artisti del tempo si annovera Leonardo da Vinci che in quel periodo soggiornò a Milano alla corte di Ludovico il Moro.
La forte autonomia delle Signorie e le rivalità tra i singoli staterelli impedì la formazione di uno Stato unitario, le mire espansionistiche di Francia, Spagna, e dell’impero asburgico.
Le dominazioni straniere (XVI – XIX secolo)
Nel 1500 Luigi XII, re di Francia, occupa Milano. Tra il 1521 e il 1526 la guerra tra Francesco I, re di Francia, e l’imperatore Carlo V, nonchè re di Spagna, vede la supremazia di quest’ultimo che occupa la Lombardia dopo la vittoria di Pavia. La dominazione spagnola durerà fino al 1700. Il Ducato di Milano decade in breve tempo: carestie ed epidemie ridurranno in meno di cinquant'anni la popolazione a circa un terzo. Nel 1713 la pace di Utrech, che sancisce la fine della guerra di successione spagnola e la spartizione dei domini spagnoli, vede il Ducato di Milano passare all’Austria. Sotto il dominio austriaco la Lombardia conosce un periodo di notevole sviluppo economico. Vengono soppressi i privilegi feudali, viene potenziata l’industria, viene estesa la piccola proprietà agricola a scapito del latifondo, viene soppressa l’Inquisizione, viene sancito il libero commercio. Anche dal punto di vista culturale lo sviluppo è notevole: Maria Teresa d’Austria fa ricostruire l’università di Pavia.
Il dominio austriaco in Lombadia ha termine con la vittoria di Napoleone Bonaparte contro l’esercito austriaco nella Campagna d’Italia (1796-1797). La vittoriosa battaglia di Lodi spalanca a napoleone le porte di Milano, L’anno successivo anche Mantova cade. La seguente pace di Campoformio sancisce la cessione di Milano alla Francia. Nasce in Lombardia la Repubblica Cisalpina con Milano capitale.
Anonimo, come vedi, non ho bisogno che tu mi dica quando intervenire per censurare o meno...Ero gia' intervenuto.
Stiamo tutti tranquilli.
eh no, il suo messaggio è ancora li'.
mi scuso per il terun se ho offeso qualcuno.
All'anonimo che ha postato la storia della lombardia voglio venire incontro. Hai ragione tu: ma siccome ora ne abbiamo le balle piene di essere dominati da roma ladrona, ce ne vorremmo andare.
Poi scusate: e' possibile che si debba parlare dell'unita' d'italia come un feticcio? E' possibile che non possa essere messa in discussione? Vedo che il Demonio linka il sito di Pagliarini tra i suoi siti preferiti...mi pare sia uno dei pochi che ponga in maniera pacata e legittima la domanda se si debba per forza restare uniti.
Anche Superpiccione ha infatti ragione a dire che tanto non siamo (purtroppo) tutti obbligati a stare nell'unione europea? E allora tanto vale starci da separati, o no? Almeno se a sud siete cosi' tanto superiori culturalmente e storicamente, potete dimostrarlo, no?
ma ben venga la separazione, io sono a del tutto a favore. sono convinto, difatti, che la dimensione ideale degli stati moderni dovrebbe essere di 10-15 milioni di abitanti, salvo federarsi in grandi unità per funzioni vitali, tipo la difesa ed il mercato unico (unione europea). commentavo solo la proposta di vendita, che, se attuata, conveniva farlo all'inverso
scuse accettate per l'involontario uso del termine terun
Anonimo, purtroppo ti posso portare il belgio come esempio di stato fallito anche con 10 milioni di abitanti. E di fatti la separazione qui si fa sempre piu' imminente. Il problema dell'organizzazione dello stato tra sud francofono e nord fiammingo e' talmente complesso che i furboni belgi sono ancora senza governo, nonostante le elezioni abbiano avuto luogo l'8 giugno scorso.
Per lombardo: pagliarini e' li' soprattutto per le sue idee sullo "stato come fornitore di servizi e non come padreterno". C'e' una bellissima lettura sulla prima pagina del sito, se v'interessa.
Tra l'altro (e io non lo sapevo) ha recentemente lasciato la lega...
le problematiche del belgio, del tutto specifiche a quello stato, non ne fanno uno stato fallito, al contrario lo considero abbastanza efficiente. ovviamente, le problematiche relative alla contrapposizione valloni-fiamminghi sono molto serie e andrebbero risolte con una ulteriore separazione. anche stati con qualche milione di abitanti vanno benone
anonimo, il fatto che tu mi dica che considere lo stato belga abbastanza efficiente vuol dire o che non ci sei mai stato o che vivi nella parte fiamminga. Perche' in quanto a disfunzioni di servizi, a posizioni di rendita, a immobilismo dell'apparato, ti assicuro che a livello federale, vallone e bruxellese sono tragici come e piu' dell'italia.
non concordo con la tua analisi, demonio. l'italia è di gran lunga più tragica
Uno scozzo tra titani...
i commenti a questo post dimostrano che siamo un paese di m.....duemila messaggi su italia del nord e italia del sud, e nessuno sulla questione dei clandestini lavavetri...
Samoa, io tra l'altro pensavo che si sarebbe commentata di piu' la notizia del nano e dell'aspirapolvere che era in questo stesso post...
Posto qui il link a un blog di un tipo che si e' fatto un viaggio in macchina nella locride, in calabria. Non mi pare un leghista. Ma mi pare che ne sia uscito molto scosso:
http://www.blogitalia.it/leggi_blog.asp?id=3821&idgeopost=3632
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