05/08/07

Monaci Tibetani in allenamento a Fiumicino

Mi capita spesso di dover prendere l'aereo per lavoro. Se posso, evito come la peste l'aeroporto di Roma Fiumicino. Perche' sai quando arrivi, ma non hai idea di quando sarai in grado di recuperare le tue valigie. Alcuni monaci tibetani mi hanno detto che in realta' l'attesa dei bagagli a Fiumicino e' una prova per elevare il proprio spirito. Solo che se non sei un monaco tibetano (e io devo ammettere che non lo sono) t'incazzi di brutto. Soprattutto perche' succede solo a Roma...

Bene, pare che qualcuno dei capoccioni di Fiumicino si sia accorto che effettivamente questi ritardi non sono normali (alla buon'ora, eh, non e' mai troppo tardi). Ma ovviamente la colpa e' di qualcun'altro, in questo caso di non meglio definiti sabotatori. La notizia la da' il Corriere qui.

Personalmente non ci credo. Lo stesso presidente dell'ENAC dice che "Sono cinque anni che non si investe su un nuovo sistema di smistamento" dei bagagli. Ah. Cioe': sono cinque anni che non fate alcuna miglioria, e poi pero' dite che la colpa e' dei sabotatori? Ok. Ma quanti anni sono che i sabotatori sono in attivita'? Perche' io ho ricordi distinti di tempi biblici di attesa dal 1997.

ENAC, che vogliamo fa'? Possibile che mi spingiate ad essere d'accordo con un esponente della lista Di Pietro che sulla questione ha detto che "il passeggero oggi è visto non più come una persona a cui fornire un servizio"? No, e' visto come un monaco tibetano che deve allenare la sua pazienza.

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