Questo post e' forse un pistolotto. Non so. Sara' che in questo periodo in cui aspetto un figlio sto pensando piu' intensamente alle scelte future, che condizioneranno pesantemente non solo la mia vita e quella di mia moglie, ma anche quella del piccolo americano in arrivo. ma piu vado avanti e piu' non so se davvero la Toscana sia il luogo dove voglio far crescere mio figlio. Non per colpe toscane, ovviamente, ma per il degrado italico che sta in parte subendo.
Ora, non voglio fare il solito guastafeste che va all'estero e poi ritorna in Italia e dice che fa tutto schifo. Anche perche' all'estero ci vivo dal 1997, e questa sensazione cosi' forte ce l'ho avuta solo negli ultimi due anni. Parlando con altri amici e conoscenti italiani che vivono all'estero, la cosa e' venuta fuori, per cui la sensazione sembra essere comune.
Intendiamoci: Pisa non e' mai stata la capitale della gentilezza e dell'eleganza, sia chiaro. Pero' non mi era mai capitato di essere spintonato in ogni negozio - dalle librerie ai supermercati, dagli ottici ai negozi di computer - da gente che ti da' spallate per prendere quello di cui ha bisogno, senza scusarsi, senza quasi vedere che tu sei li' di fronte a loro, e che basterebbe un attimo, un secondo solo, una parola di richiesta, e io mi sarei spostato. Vecchiette buttate per terra in Corso Italia tra le risate dei ragazzotti con i capelli a cresta, e insulti al sottoscritto solo per aver protestato all'ennessima spinta da Feltrinelli. Cosi', subito, a muso duro, a un "oh, scusa, ma non puoi chiedere permesso?", si risponde con "oh-che-cazzo-voi-ti-spacco-la-faccia-pezzo-di-merda-te-e-tu-ma-maiala".
Non sono un'educanda, e ho risposto a tono, ci mancherebbe. Ma da dove viene questa maleducazione, quest'arroganza del piu' forte che ha travolto anche quel minimo di educazione - o di parvenza di educazione - che prima ci (mi) permetteva di passeggiare per la citta' senza dovermi fare il fegato grosso per rispondere a tono all'arroganza e la demenza altrui? E non e' una questione solo di Pisa. Ho trovato la stessa maleducazione a Napoli, a Roma, a Firenze, a Bologna (la storia del perche' in dieci giorni ho dovuto fare il giro d'Italia e' un'altra...).
Ora, si potrebbe dire che in realta' il problema sono io, che, non vivendo piu' in Italia da tanto, semplicemente ho perso il contatto con la situazione. Immagino che questo c'entri, sicuramente: vivendo in un paese in cui l'educazione superficiale, il rispetto naturale delle regole del buon vivere civile vengono inculcate fin da piccoli, la differenza rispetto alla situazione italiana e' probabilmente balzata piu' agli occhi. Ma e' solo questo? O davvero c'e' stato e/o e' in atto un peggioramento forte nel livello di educazione degli italiani? E se si', e' davvero colpa tutta di B., come i miei conoscenti comunisti mi dicono?
Mi sembra che in Italia ci sia ormai un atteggiamento da rissa semipermamente, in cui tutti si sentono autorizzati a pretendere e ottenere tutto nel piu' breve tempo possibile, senza rispetto alcuno per la situazione altrui. Questo atteggiamento mi pare si palesi anche nelle piu' piccole cose (lo spintone in libreria per prendere il libro, appunto).
Ma c'e' dell'altro. I giornali, i media tutti, sembrano alimentare questo spirito rissoso. Un esempio banale: ieri c'e' stata la gara di Moto Gp, nella quale Rossi, cadendo, ha buttato in terra anche Stoner. I giornali italiani e i blog che leggo online hanno pubblicato articoli su articoli focalizzandosi solo su questo aspetto della gara, parlando di come fosse allucinante che Rossi fosse stato aiutato dai commissari di gara per ripartire, mentre Stoner no. Dicendo che Rossi si era scusato, ma Stoner l'aveva sfanculato. Facendo notare che Stoner l'aveva applaudito in modo ironico. Un dramma insomma.
Poi vado a leggere gli articoli sulle riviste di settore americane, inglesi e francesi (giornata lenta, oggi, sul lavoro) e mi rendo conto che un altro mondo e' davvero possibile. La gara viene spiegata in cento righe, di Rossi e Stoner si parla come di una normale caduta nella quale l'australiano ha avuto la peggio, e si raccontano altri fatti della gara. Di cui sui giornali italiani non c'e' traccia.
E questo non accade solo nel motociclismo. C'e' un sito italiano che si presume essere il maggior portale del cibo italiano, che in realta' e' solo una raccolta di gossip mal scritta: chi ha trombato chi, i ristoranti bunga bunga, il cuoco che tromba la scrittrice. Poi vado su quelli esteri, e si parla, stranamente, di cibo. Su un portale di cibo, si parla di cibo: lo so, e' incredibile.
E allora mi chiedo: la Toscana dalal bestemmia e dal rutto sempre pronto, ma fondamentalmente buona d'animo, quella ammazzapreti ma timorata di Dio, quella del video qui sotto insomma, esiste ancora? O e' rimasta solo quella descritta nella Piombino di Acciaio, il romanzo della Avallone?
25 commenti:
Questo è il mio post. Hai scritto esattamente quello che penso anche io (che nonostante sia comunista, non do tutta la colpa a B.).
E mi trovo nella tua stessa situazione, decidere dove far crescere i figli. Io, che poi vado per l'ambo.
Uff.
Per prima cosa auguri per l'ambo: io volevo i gemelli, cosi' ruzzavano tra loro e rompevano meno i coglioni, tipo i cani. Poi mi saprai dire...
Ma quindi anche tu hai notato questa cosa? E non sei nemmeno di Pisa...
Innanzitutto congratulazioni! Che bella notizia! :D
Poi sì, è aumentata la cattiveria. Balza proprio agli occhi e infatti quando qualcuno si dimostra gentile o semplicemente si comporta in modo civile mi stupisco. O mi domando se non mi stia prendendo in giro.
In quanto alla maleducazione, ti racconto un noioso aneddoto. Quest'estate sono stata una settimana al mare con altre 3 ragazze. Dopo un po' si sono sentite in dovere di dirmi che ero troppo educata O_O.
Dicevo troppi "grazie", "scusa", "per favore". E non mi sembrava di essere una zerbina, mi pareva di comportarmi normalmente. Boh.
Luci, da un lato mi conforta sapere che anche dall'Italia si nota questa cosa. Dall'altro pero' mi fa capire che la situazione e' forse piu' grave ancora. Quando una persona si chiede, di fronte a una gentilezza, se non la si stia prendendo in giro, la cosa e' proprio brutta.
Sì caro Demonio, è una cosa diffusa, non accade solo a Pisa, se ciò può consolarti.
Ed è proprio come dice Luci: siamo arrivati al punto di stupirci se qualcuno è gentile con noi.Per quanto mi riguarda continuerò a dire "grazie", "prego", "per favore" e soprattutto a dare del Lei, che ormai tutti si sentono in diritto di darti del Tu, manco fossimo cresciuti insieme. Sarò antica, mi diranno che sono troppo educata,ma la vedo così.
Comunque, ricambio gli auguri, o meglio le congratulazioni e sappi che i miei, anche se non sono gemelli, sarà come se lo fossero (giusto?) visto che si passeranno poco più di un anno.
'zzi miei!
Si nota e si soffre tremendamente Demonio. E dare la colpa a una sola persona e' semplicistico. E comodo. Per me che amo questo paese e voglio esserne orgogliosa, e' uno stillicidio giornaliero di rabbia e di voglia di capire cosa accadrebbe se tutti i maleducati che ci sono in giro venissero costretti, con le cattive, a ricordarsi che esistono gli altri e che la propria liberta' finisce dove inizia quella degli altri. E se una persona tollerante come mi considero, comincia a pensare ai campi di rieducazione, siamo veramente alla frutta.
Sulle pubblicita' erotiche e pornografiche non dico. Io brucerei le agenzie che le producono e le aziende che le commissionano. Espropriazione totale e risuddivisione delle risorse... d'altronde son comunista, no?
Caro Demonio, altre persone , rientrate dall'estero dove vivono, mi hanno detto di aver notato la stessa cosa. A dire il vero ci faccio caso anche io quando ritorno da qualche viaggio. Ma di solito mi dico che mi sembra tutto più cafone perché son rientrata e mi sarebbe piaciuto stare in giro ancora per un po'. Io vivo a Firenze, e in effetti c'è una maleducazione parecchio diffusa in chi lavora al pubblico. Forse perché,comunque sia, qui in città i turisti vengono sempre e in grossa quantità , e allora si possono permettere di trattarli senza tanti riguardi. Il fatto che negli ultimi due anni questa tendenza sia peggiornata mi fa riflettere perché non l'avevo notato e, pensandoci, il clima in ogni occasione di confronto (sui media intendo ) è sempre di pre-rissa, su qualsiasi cosa, anche le più cretine.
Consigli (ovviamente non richiesti):
a) per i genitori di gemelli: armarsi di santa pazienza, dormire molto nei mesi che precedono il parto, armarsi di santa pazienza, fare un deal con le rivendite di pannolini e latte artificiale (sperando non serva), armarsi di santa pazienza.
b) per quelli che avrebbero voluto i gemelli: inginocchiatevi, pensate ad una divinità qualsiasi a cui siete devoti e ringraziate a lungo. Molto a lungo. E state attenti, che non è detto che poi, tra un pio 'anni...
c) per i figli italiani, in genere: fargli studiare le lingue, dipingere USA, e solo in subordine alcuni paesi EU, come il paradiso in terra (anche se non lo sono). E spingerli ad andarsene il più rapidamente possibile. Così, quando loro saranno sistemati, ce ne potremo andare anche noi, magari Huntington Beach, CA o Newport, RI... vedremo.
P.S. Demonio e "Demonia"... augurissimi!
Pikkio, questa del tu e' un'abitudine infame che pero' non e' solo italiana. Ricordo che l'avevo notata gia' con alcuni clienti spagnoli molto prima che il Tu si diffondesse in Italia. Gente di 50 anni che mi dava del tu sul lavoro. 'Zzo vuoi??? Come ti permetti? Mah.
Laura, si', un po' comunista sei. Pero' sulla maleducazione imperante credo sia un problema condiviso...
Gatta, diciamo che nele citta' toscane la gente nei negozi per dire non e' mai stata molto garbata. Ma ora davvero la situazione mi pare stia sfuggendo di mano. Sulla rissa sui media: oggi, a quasi 48 ore di distanza dai fatti, c'e' ancora un nuovo (l'ennesimo) articolo su un bog di motociclismo italiano su quanto sia stronzo Rossi. Mah.
Camillo, allora devo ringraziare la divinita' per i non-gemelli? E quindi tu consigli di rimanere nella non perfetta america, invece di tornare a girellare per le colline toscane?
E' esattamente tutto come in Acciao della Avallone.
Tutte le sante mattine, sul treno (sporco e in ritardo) che mi porta al lavoro (a progetto dopo quasi due anni) mi chiedo cosa ci faccio in mezzo a questa manica di zotici che ti spintonano sulle scale, che non fanno sedere le vecchiette. Poi mi ricordo che è tardi e devo andare alla posta a pagare l'affitto (la metà dell'affitto, quella non in nero).
Che amarezza.
In qualunque caso: evviva il tuo potticchio!
Lafrangia rediviva
Frangia, ma i lavori a progetto (se con lo stesso datore di lavoro) non hanno limiti temporali al di sotto dei due anni? perche' altrimenti non e' piu' un lavoro a progetto, ma un lavoro a tempo indeterminato dove pero' d'indeterminato c'e' solo il buttartelo nel culo, no?
Scappa Frangia!
E vogliamo parlare della coda per entrare in treno? Oramai quando qualcuno (per esempio, me) trova qualcun altro (per esempio, me - ma in altra occasione simmetrica) che rimane fuori dalla porta per far scendere prima di salire si stupisce così tanto da mormorare un grazie confuso e allibito...
ps. peraltro, la me che sta facendo la coda per far scendere spesso viene insultata da qualcun altro ancora (per esempio, non me) perché sta aspettando di far scendere prima di salire...
mah
si si', hai ragione al 100%!!! E questa del treno e della metro e' non solo indice di maleducazione, ma anche di stupidita': se non mi fai uscire, coglione, tu fai piu' fatica ad entrare. Ma il messaggio - seppur molto semplice - non passa...
Si, su tutta la linea. Puoi tornare a girellare per il Chianti, per la Maremma o nel Casentino... quando vuoi. Basta avere il volo di ritorno in tasca.
Augurissimiii.. e quasi benvenuto nel club..anch'io ho dovuto fare una scelta simile alla tua, ma si trattava di lasciare Roma per trasferirimi a Trieste, ed ho scelto la seconda.. perchè? beh, per quella maleducazione dilagante, perchè mi sono accorta che mi sembravano strani i racconti di mio marito che aiutava le vecchiette sole del palazzo, che aiutare un non vedente ad attraversare era una cosa dovuta e che mandarsi affanculo in auto ogni due per tre non era normale! Ora, a distanza di otto anni, ho fatto bene? Ogni volta che torno dico di si e ogni volta che rivedo i miei vecchi dico di no, anche perchè a mio figlio mancano e devo ammettere che lavorare in due e crescere sa soli i figli in Italia sono veramente caz...ma l'America sarà diversa...o no???
Che sia tutta colpa di B.? Ma anche no.
E tuttavia, ad esempio, tu per primo condividi gli ideali di una Lega che ha sempre avuto un atteggiamento da rissa semipermamente, in cui tutti (i leghisti) si sentono autorizzati a pretendere e ottenere tutto nel più breve tempo possibile (compresi i finanziamenti alla scuola della signora Marrone (in Bossi) mentre alla mia scuola vengono cancellati - causa crisi - i crediti della normale gestione).
Mi dirai che una cosa sono le richieste politiche, un’altra gli atteggiamenti maleducati.
Certo, questo lo dici tu. Che magari sei istruito ed educato a sufficienza da saper distinguere tempi e modi.
Ma ci sono molti per i quali l’equazione è molto più semplice: Bossi fa bene a chiedere il federalismo, Bossi alza il dito medio e vuole ammazzare tutti gli stranieri, Bossi fa bene ad alzare il dito medio e ad ammazzare tutti gli stranieri.
Oppure: Berlusconi ha fatto un sacco di soldi, B. fa vedere le donne ignude che ciucciano di tutto, quindi: fare vedere donne ignude fa guadagnare un sacco di soldi.
Oppure ancora: la mia insegnante vuole che mi comporti bene, gli insegnanti sono troppi, fannulloni, troppo pagati e inutili, quindi comportarsi bene è inutile.
C’è poi il discorso del “buon esempio” (caspiterina: ho avuto una caterva di sorelle dopo di me e il ritornello quotidiano era: non dare spinte, dai il buon esempio; cedi il passo, dai il buon esempio…), e dell’esempio che passa attraverso i nostri uomini politici o i giornali. Arrivano a scuola inviti a fare educazione civica guardando le sedute del Parlamento (ah ah ah), e contemporaneamente Moratti e Gelmini rivoluzionano (ah ah ah) i programmi mescolando di tutto e togliendo sistematicamente ogni dizione che contenga la parola “educazione” (educazione artistica diventa “arte e immagine”, educazione civica diventa “cittadinanza e costituzione” e così via). E se qualcuno osserva che non così si fa, allora gli si dà sulla voce (perché tanto è un insegnante, inutile per definizione, lasciate lavorare questo governo, siete sempre i soliti criticoni, non vi va mai bene niente).
Insomma, se degrado c’è, non guardare troppo lontano.
Un po’, scusa, è anche colpa tua.
Camillo, ora vediamo. Alla fine dipende anche dai visti, per cui forse saremo costretti.
Monica, l'America e' molto lontana dalla perfezione. Prendersi cura di un bimbo qui quando tutti e due si lavora costa uno stonfo disumano (l'asilo meno caro che abbiamo trovato costa 1400$ al mese, ma ce ne sono anche da 7-8mila, se vuoi...). Ora vediamo.
Annalisa: scusa, ma anche no per davvero. Che sia colpa mia ne dubito forte. E non perche' nessuno ha voglia di prendersi le proprie responsabilita', ma perche' non voto in Italia da una valanga di tempo, proprio perche' trovo immorale che persone come me, che vivono all'estero da anni, possano votare e decidere dove va un paese nel quale non vivono e non pagano le tasse.
Per cui, ecco, no.
Detto questo, se "condividere gli ideali della lega" vuol dire sostenere che l'Italia sia un errore storico e non abbia ragione di esistere, si', sono d'accordo. Non credo che l'Italia esista come paese, ne' storicamente, ne' come ethos e pathos sociale. Il che non vuol dire essere razzista. Ma che lo spiego a fare?
La questione degli insegnanti e' complessa. Trovo che gli stipendi siano infimi e bassi. D'altro canto, trovo che molti degli insegnanti siano dei cani: ma e' un gatto che si morde la coda. Se dai stipendi bassi, attiri i cani, non attiri quelli bravi. E sto parlando della MIA generazione che va a fare gli insegnanti, non quella di quando c'ero io (anche se gia' allora c'erano molti che erano arrivati all'insegnamento grazie al sei politico del 68). Gli unici della mia generazione che sono finiti a fare gli insegnanti (tranne RARISSIME eccezioni, che pero' ci sono, e sono tutte su internet e hanno blog, perche' ovviamente sanno scrivere) sono quelli che credevano che "incensurato" indicasse uno che e' stato in galera. E queste tizie ora insegnano italiano.
Camillo qualche tempo fa aveva parlato di un'insegnante di suo figlio che si era messa in malattia perenne, obbligando i pargoli ad avere supplenti che cambiavano spesso.
Pero' oh, sara' anche colpa mia, che vi devo dire.
PS: ovviamente la Lega e' ormai invotabile, ma non per la sua "ideologia", ma proprio perche' e' uguale agli altri. Mette figli incompetenti e analfabeti in posti di potere, e da' i soldi ai propri amici. Esattamente come tutti. Per cui, fuori dalle balle anche loro.
Quello che intendevo dire è che, se sostieni un partito come la Lega per ragioni storiche o politiche (più o meno condivisibili), non puoi evitare di sostenerlo anche nel suo (più o meno) latente razzismo, nella sua maleducazione, nella sua arroganza.
E questo anche se non voti più.
Perché tu scrivi su un blog italiano, commenti su altri blog italiani, e quando qui o in quei blog *inneggi* (passami il verbo, ché devo chiudere in fretta) alla Lega, puoi fare tutti i distinguo che vuoi, ma ci sarà sempre qualcuno che farà quell'equazione di cui parlavo prima, la più semplice.
Qualcuno che avrà voglia di spintonarti in libreria o sull'autobus, e lo farà perché ha un leader politico che così si comporta e che così viene legittimato da chi vota o sostiene che la Lega ha le sue ragioni.
la Lega avrà (secondo te) le sue ragioni, ma ciò non toglie che è u partito di arroganti, furbi, ignoranti personaggi ai quali piace comportarsi nel modo che tu deprechi. Se sostieni loro, davanti al resto del mondo, che tu lo voglia o no, sostieni tutto di loro. E giustifichi anche la loro arroganza, il loro modo di comportarsi. O per lo meno lo ha fatto sinora.
Intendevo questo, quando parlavo di responsabilità.
Sugli insegnanti, non oso più pronunciarmi, anche perché mi sembra che, quando si fanno esempi concreti personali, si viaggi sempre su piccolissimi numeri. A me capita di dire: siamo in settanta nella mia sede, e ce ne sono due che sono dei lavativi (mi sembra una percentuale fisiologica, tra l'altro). Al che mi rispondono come hai risposto tu (molti, la mia generazione, tutti quelli che...) oppure dicendo: eh, ma come quei due lì ce ne sono un sacco di altri.
E quando dico: ma io oggi ho lavorato a scuola e altre quattro ore e mezzo a casa per questo e quell'altro, allora la risposta è: ah, ma tu sei un caso unico.
Annalisa, ma infatti non li ho piu' votati, e li reputo invotabili, l'ho detto. Proprio perche' non voglio sostenere quella loro parte (identica a quella del PD, che candida e elegge i figli di, e le moglie di) che mi ripugna. Pero' continuo a ritenere che l'Italia sia un accidente storico e una maledizione.
Posso?
Sì, sì, certo che puoi. Te lo avevo scritto nel commento che Blogger si è mangiato. Ti avevo scritto che sulle tue motivazioni sul perché l'Italia sia ecc., si poteva discutere, ma era un'opinione.
Ciò che mi fa effetto è che qui dalle mie parti (sarà perché viaggiamo nella melma federalista e leghista) sono anni che si sa, si vede, si è notato che queste persone erano invotabili per un sacco di ragioni che tu hai già in parte indicato.
Eppure, quando lo si dice(va) c'è(ra) sempre qualcuno che invece li giustifica(va). E' questo che ritengo desolante. Che se fino a qualche anno fa ti avessi detto: ma guarda che i leghisti... Tu mi avresti detto che no, che l'Italia è una maledizione quindi loro avevano ragione, eccetera eccetera.
Ora dici che no li voteresti mai (più), ma ormai il danno è stato fatto (magari non da te, ma da altri, magari, poco importa). Il danno è stato fatto.
@Annalisa: quasi OT (e mi scuso e cerco di essere breve), però non resisto: davvero nella tua sede sono 2/70 i lavativi? no, perché, se devo pensare ai criteri (che non sono solo la lavatività) complessivi che rendono un buon insegnante io nella mia rovescerei quasi il tuo dato: a spannometro me ne vengono in mente credo 4, 5 su 70, facciamo 10 perché lo spannometro non fa statistica, ma, per motivi diversi, più di una decina che siano davvero nel posto giusto a fare la cosa giusta di certo non ne vedo!
(non sono sicura che il problema sia solo della mia generazione - non è uno scarica-barile, però: dico solo che la mia generazione ha delle responsabilità enormi, ma quella dopo (se già si può considerare tale, ma dal punto di vista della selezione scolastica forse sì) e quella prima mi sembra ne abbia altrettante...
il problema, molto in sintesi, è che la scuola è passata (o è sempre stata considerata, in Italia) da luogo di formazione/educazione dei futuri cittadini a serbatoio di posti di lavoro. e questo, per ovvie ragioni, non può essere...
Non puoi se non hai argomenti che non escono da Anno Zero.
Antonio
Annalisa: ma quindi secondo te tutto il problema in Italia si riduce ai leghisti? Cioe', per intenderci, sarebbero loro i soli responsabili dell'imbarbarimento italico? Secondo me questa semplificazione puo' funzionare (forse) per il tuo profondo nord. Ma i leghisti non hanno mai sfondato in toscana, roma, napoli e via cantando...e li' la maleducazione e l'incivilta' crescono da sempre. Leghisti anche li'?
Povna: un bacino in fronte?
Antonio: non ho capito (non vedo anno zero...)
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