22/10/08

Altri cinque libri

Continuiamo a parlare di libri, perché la scorsa estate ho davvero letto dei libri meravigliosi. Credo sia stato uno de piu' bei periodi di lettura della mia vita adulta, e non è roba da poco, visto che leggo parecchio. Per cui, dopo la recensione di Mondo senza Fine, eccovi qua sotto qualche altro consiglio librario, tra quelli che mi hanno colpito di più.


Il Castello nella Foresta, di Norman Mailer.

L'ultimo libro di Mailer, di cui non ho letto nient'altro, mi ha attirato per la storia in quarta di copertina, che normalmente non leggo. Segno del destino. Perché è davvero un romanzo molto bello, che racconta la storia del padre di Adolf Hitler, non quella di Adolf...Assolutamente spettacolare la scelta della voce narrante, che vi viene svelata dopo un'ottantina di pagine...perché effettivamente, uno all'inizio si dice "ma sto tizio chi è per sapere tutte queste cose"? Non diro' di piu', per non rovinare la sorpresa, ma e' un libro che si posa difficilmente una volta cominciato a leggere.


Nemico, amico, amante, di Alice Munro

Non avevo mai letto niente della Munro, e dopo questo libro mi domando perche'. I personaggi sono tratteggiati con una finezza semplicemente sopraffina, le storie sono bellissime. Piu' volte mi sono scoperto a chiudere gli occhi godendo appieno i brividi che la lettura provocava sulla mia schiena. Quanti libri hanno mai fatto altrettanto? Pochi? Nessuno? Paradossalmente, il primo racconto della raccolta, che dà il titolo al libro, è quello meno valido, secondo me.


Ho paura di provare a leggere qualcos'altro della Munro e scoprire che era tutto merito della traduzione...Non credo si possa fare meglio di questa raccolta.Anche se leggendo in giro mi pare di capire che la Munro sia una garanzia.


La storia, di Elsa Morante

Ho ripreso in mano un romanzo della Morante dopo moltissimi anni dai tempi de L'isola di arturo, uno dei libri che mi ha avvicinato alla lettura, facendomi capire che i libri non erano una roba per vecchi falliti. Le aspettative per La Storia erano quindi molto alte, anche se non sapevo troppo cosa aspettarmi. Non conoscevo la trama, non conoscevo niente, e mi sono rifiutato di leggere le trame sparse qua e là e sulla quarta di copertina. Il libro mi ha semplicemente chiamato dallo scaffale, come capita spesso.


Molto bello. Pesante in alcuni punti, pesantissimo. A volte mi trovavo a saltare o a leggere velocissimamente pagine e pagine che nulla aggiungevano e niente toglievano all'economia della storia. Erano solo orpelli barocchi. Pero' per alcuni immagino che questo sia una cosa positiva.


Il linguaggio utilizzato, poi, è davvero maestosamente bello, e la storia raccontata è talmente triste e straziante da farti quasi stare male.


American Psycho, di Bret Easton Ellis

Avevo visto il film e mi era piaciucchiato. Ma non mi aveva preparato alla fantastica pazzia del libro, di una violenza inaudita. Un libro osceno e allo stesso tempo fenomenale. Non è possibile smettere di leggerlo, anche se il raccapriccio cresce con la storia, fino a diventare ribrezzo in alcuni punti. Ma è come quando in autostrada c'è un incidente, e ti scopri a guardare l'accartocciamento delle macchine, immaginando i corpi devastati dall'incidente. Qui non devi immaginarti niente. La devastazione della mente del protoganista e dei corpi delle sue vittime è illustrata nel dettaglio. Ed è un percorso che affascina, davvero.


Scritto benissimo, alterna pagine e capitoli interi di tranquillo alienamento yuppie anni '80, dove nessuno riconosce nessuno, e tutti chiamano tutti con il nome di qualcun'altro, a pagine di mutilazioni inenarrabili (ma l'autore le ha narrate, e bene: indimenticabile il gioco del topo, che nel film non c'è...non poteva esserci), e pagine in cui il protagonista si lancia in deliziose elucubrazioni musicali, commentando i Genesis, Witney Houston, con una conoscenza e competenza e dolcezza che rendono tutto il resto perfetto e incredibile.

L'unico mio rimpianto è di non averlo letto in inglese.


Non ora, non qui, di Erri de Luca

Di Erri de Luca non mi fidavo, e non mi fido neanche adesso. Mi pare faccia un po' troppo il fenomeno, e sia troppo manieristico. Avevo letto un solo libro suo, Tre cavalli, e mi era piaciuto. Pero', non so perché, non avevo più letto nulla. Fino a un paio di giorni fa, quando una conoscente mi segnala questo libro come uno dei più belli in assoluto. L'ho comprato, già storcendo la bocca per le dimensioni striminzite. Ma mi sono dovuto rapidamente ricredere.


E' una lettura breve, ma molto intensa. Uno di quei libri che sai già, mentre lo stai leggendo, che vorrai rileggere al più presto, in un lungo pomeriggio, soffermandoti e chiudendo gli occhi spesso, per assaporare tutti i ricordi e le sensazioni che quasi ognifrase sa trasmetterti. Davvero bello.

13 commenti:

Michela ha detto...

Ho letto La Storia di Elsa Morante qualche anno fa e l'ho trovato bellissimo...da farmi piangere.
Dopo quello lessi anche l?isola di Arturo...ugualmente bello.

Anonimo ha detto...

In alcune cose mi ritrovo (la Munro, la Morante e De Luca sul quale sono perplessa ma del quale ho letto pagine belle). Di altre farò tesoro, aggiungendo alle letture da fare. Grazie.

Demonio Pellegrino ha detto...

ciana, a me piacque di piu' l'isola pero'.

prof, ci facci sapere come vanno le letture, allora.

simona ha detto...

Nemico, amico, amante, di Alice Munro mi ispira moltissimo per come ne hai parlato...lo porterò in vacanza.

Anonimo ha detto...

di costoro non ho letto granchè, a parte "l'isola di arturo"...se vuoi raccapricciarti, leggi "mamma" di autore che non mi voglio neanche ricordare: l'ho definitivamente chiuso dopo 20 pagine, coi crampi allo stomaco per il disgusto, sperando che non fosse una storia vera...orribile storia davvero...beh, buona notte! (non mi hai ancora detto cosa ne pensi della Meyer...)

Demonio Pellegrino ha detto...

ciao Mari, prima di dare un commento definitivo sulla Meyer voglio leggerli tutti e quattro. Per ora sono a quota due...

Anonimo ha detto...

Ciao Demonio,
la recensione di American Psycho mi ha incuriosito parecchio. Credo me ne rimedierò al più presto una copia. Se ancora non l'hai letto, ti consiglio La versione di Barney del grandissimo Mordecai Richler, un autore che ho scoperto soltanto recentemente. Assolutamente spassoso. Un saluto!
Gianni

Anonimo ha detto...

ellis è uno dei miei autori preferiti e penso che con Lunar Park, il suo ultimo libro, abbia raggiunto delle vette altissime. degli altri amo solo la munro, grandissima scrittrice.

Demonio Pellegrino ha detto...

Gianni, come no!!! La versione di Barney è un libro fantastico!

Salve And, benvenuto/a. Devo dirti che invece a me Lunar Park non ha esaltato, al punto che l'ho lasciato a metà...ma magari non ero dell'umore giusto. Glamorama invece mi era molto piaciuto...

Anonimo ha detto...

Anche a me La versione di Barney è piaciuta assai. E anche qualcun altro citato. Per gli altri, poco a poco. Oggi sto leggendo "Quello che ho amato" di Siri Hustvedt (che è, incidentalmente, la moglie di Paul Auster).

Demonio Pellegrino ha detto...

Salve annalisa, non lo conosco...

Piu' uno legge piu' uno si rende conto che ci sono libri, magari stupendi, di cui non ha sentito parlare mai...

lo dico sempre, troppi libri, troppa poca vita.

Anonimo ha detto...

ciao dem, american psyco credo sia il libro piu bello che abbia mai letto. di Ellis ho letto anche lunar park, un po deludente e le regole dell'attrazione, sono intenzionato a leggere glamourama. sicuramente dei tre che ho letto america psyco sta una spanna sopra agli altri. A volte mi chiedo... ma per scrivere quelle cose un po psicopatico devi esserci, altrimenti non ti si creano nella mente certe scene!!!

Demonio Pellegrino ha detto...

dreamy, secondo me un po' di ragione ce l'hai: un po' psicopatico il tipo dev'esserlo per forza.

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