07/04/09

Il messia e il te'

Diciamo che se in Europa si cominciano a leggere qua e la' le prime critiche all'operato del Messia Obama, in America i giornali (anche liberal, cioe' di sinistra) sono sempre piu' critici. 
E il pubblico comincia anche ad incazzarsi e a dargli voti molto poco lusinghieri (il 43% di un sondaggio MSBC gli da' una bella F, un bel 3, via).
 
Ma soprattutto la gente si sta svegliano a proposito dello stimolo: 1 miliardo di dollari gettati al vento. E non lo dico cosi' per dire. Per lavoro ho dovuto leggermelo due volte, sto stimolo, e analizzarlo per bene. Non ci potevo credere. Pareva di leggere una legge scritta da assistenzialisti demitiani...da un mastella qualsiasi. 

E qui gli americani si cominciano anche a chiedere: ma chi cazzo lo paga sto stimolo? Noi con le tasse? SUCA! E cosi' nascono gruppi spontanei (anche su twitter e facebook) di gente che il 15 Aprile organizza in moltissime citta' americane il Tea Party, una ripetizione della rivolta contro le tasse sul te' che inizio' la rivoluzione americana che porta' all'indipendenza. Da italiano, direi che sono un movimento alla Beppe Grillo ma di destra, nel senso della destra economica americana che vuole lo stato minimo e poche interferenze nell'economia (la mia destra, insomma)

Cazzate? No. Se c'e' una cosa su cui ho gia' capito che qui non si scherza sono le tasse. Ho sentito colleghi che hanno votato Obama, dei democratici duri e puri, dirmi senza mezzi termini che non capiscono per quale motivo lo Stato debba preoccuparsi di trovare lavoro ai cittadini (ecco, chiudete gli occhi, e cercate di immaginare una frase del genere in Italia...). 

Interessante. 

(Piccola postilla: avrete senza dubbio notato la simpatica nuova foto, che copio dal blog di Meghan McCain, la figlia del candidato sconfitto alla Casa Bianca. Trovo si addica alla nuova vita del blog).

8 commenti:

leox ha detto...

Il Boston Tea Party oggi? Boh. Fate voi. Secondo me comunque fra l'assistenzialismo demitiano e lo Stato minimo ci vorrebbe un equilibrio che ancora nessuno è riuscito a trovare. Improbabile che la trovi Obama. Auguri.

P.s.
Il Tea Party dell'epoca, che simbolicamente avrà avuto i suoi ovvii e ottimi motivi, ha dato anche il la ad una manica di fave che in Europa non riuscivano a fare una mazza, mentre nel Nuovo Mondo, a 'porte vuore', si sono potute sbizzarrire come volevano. Oggi credo la situazione sia un po' diversa...

Trippi ha detto...

la nuova foto è un pò inquietante, comunque contento tu.. Sono di sinistra ma non sono deficiente! anche secondo me non dovrebbe essere lo stato a fare da ufficio di collocamento. Ma ad essere onesti Demo, e tu lo sei, in Italia lo stato non fa da ufficio di collocamento tout court, e non si può neanche etichettare questo comportamento come di destra o di sinistra nell'italico suolo. Da sempre si fa da ufficio di collocamento dei propri parenti/amici/conoscenti etc punto. Quanto a Obama, diamogli tempo e vediamo! non esportiamo il nostro "sport" preferito, la santificazione e la gogna!

Sekure ha detto...

Negli USA non hanno l'articolo 1 della Costituzione (italiana, ovviamente). Quindi mi pare logico che ci siano premesse un tantino diverse quando si pensa allo Stato che si preoccupa di trovare lavoro per i cittadini

Demonio Pellegrino ha detto...

leox, certo che la situazione e' diversa. e immagino che abbiano scelto questo nome solo per il suo valore evocativo. pero' hanno ragione.

Trippi, verissimo. non intendevo dire fosse una roba di sinistra.

Sekure, e infatti la costituzione italiana e' l'unica tra quelle dei paei occidentali con un tale articolo. preso pari pari dalle costituzioni dei paesi sovietici (non scherzo, e lo sai anche tu).

ventiseitre ha detto...

Ogni Paese ha la sua storia... in America non si è mai avvertita l'esigenza di un collocamento di Stato perché l'economia è sempre stata libera; quindi è comprensibile che le interferenze statali possano suscitare più incazzature che altrove.
Cosa sia di preciso lo stimolo non lo so.
E comunque sì, le interferenze sono di sinistra.

La tua nuovo foto è davvero ganza, Domenico Pellegrini. Solo che magari io l'avrei rimpicciolita un po' in modo che quando uno entra non vede solo la foto ma anche un pezzo di post.
Ma va bene anche così, eh.

who.750@gmail.com ha detto...

mi ha sempre affascinato il gioco delle tre carte, una metafora perfetta della vita.
Il tipo ti fa vincere all'inizio, e poi ti frega ...
Così nella vita, politica, ecomnomica, sociale.
Se prometti più del dovuto, dopo devi imbrogliare, non c'è scampo.

Anonimo ha detto...

La foto deve essere un po' più piccola. E manca qualcosa intorno, una banda di qualche colore, non so. Essenziale mi sei sempre piaciuto, così sei un po' scarno.
Per il resto, hai un po' ragione.

cià

lafrangia

Demonio Pellegrino ha detto...

Venti e frangia: in realta' nel mio browser vedo anche un pezzo di post. Pero' ora ci lavoro un po' per vedere di rimpicciolire il tutto.

Thewho, hai ragione. il problema del Messia e' che a sentirlo bene anche in camapcna elettorale non diceva un cazzo. per cui chi si soprende ora, ha poco da soprendersi. Perche' il tipo non aveva MAI spiegato come uscire dalla crisi. la sua soluzione e' dare soldi statali a pioggia. e aumentare le tasse. Il peggiore assistenzialismo di stampo italiano.

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