16/08/09

Esbat, Lara Manni

Ho dovuto aspettare piu' di due mesi prima di poterlo avere tra le mani. E quando finalmente ho cominciato a leggerlo, il tempo e' volato. Anzi, si e' fermato. E' volato e si e' fermato. Si e' fermato, perche' non esisteva nient'altro che la storia, e la lingua utilizzata per raccontarla. E' volato perche' il libro e' finito velocemente, troppo.


Di che parlo? Di Esbat, il primo libro di Lara Manni edito da Feltrinelli. Ne avevo gia' parlato piu' volte, annunciandovene l'uscita in libreria. Senza averlo letto, un po' sulla fiducia. Mi fidavo del mio istinto: un po' come quando s'intuisce gia' dal menu' che in una trattoria si mangera' da Dio. E ho avuto ragione: Esbat e' cucina buonissima. E si esce dal ristorante sazi, ma dispiaciuti che le porzioni non fossero piu' grandi...


La disegnatrice di un manga famosissimo, che nel libro sara' sempre identificata come la Sensei, subisce la visita del personaggio principale del suo manga, un demone bellissimo. Il demone non e' per niente contento del finale del manga che la Sensei ha disegnato. Questo e' il punto di partenza di Esbat, dal quale si dipanano essenzialmente tre storie, intrecciate e parallele: la storia della Sensei, disposta a tutto pur di soddisfare la passione malata che nutre per il demone; la storia del demone, disposto a tutto pur di disfarsi della Sensei e del finale che lei ha scelto per lui; la storia di Ivy, un'adolescente in fieri disposta a tutto pur di farsi amare e accettare.


E poi c'e' la storia di un altro personaggio - di cui non dico niente per non svelare troppo - che per come la vedo io e' il vero vincitore di una storia piena di colpi di scena, mai banali.


In molte altre recensioni lette in giro si mette in risalto il fatto che il libro sia nato come una fan fiction di un famoso manga. Lo dico giusto per dovere di cronaca: io non ho letto il manga da cui e' nata l'idea di Esbat, non sono un conoscitore profondo dei manga giapponesi, e non frequento abitualmente il mondo delle fanfiction. Nessuna di queste mie tre "mancanze" mi ha impedito di capire e soprattutto apprezzare Esbat. Per cui non vi fate fregare, e compratelo tranquilli.


La lingua utilizzata e' particolarmente bella, semplice, ma allo stesso tempo assolutamente ricercata, alla Calvino: si sente che c'e' una ricerca per ogni singola parola, ogni singolo termine. Ma non fraintendetemi, non e' una ricerca leziosa e inutile, fine a se stessa (alla Baricco). Il lavoro sulla lingua qui e' finalizzato a meglio differenziare i diversi punti di vista dei vari personaggi, di modo da rendere semplice e immediata la comprensione e l'identificazione con il personaggio di turno. Mi ha ricordato molto i libri dei Wu Ming - a mio avviso gli scrittori italiani viventi piu' bravi dal punto di vista della padronanza llinguistica. Lara Manni avrebbe molto da insegnare a scrittori piu' blasonati di lei, che sembrano a volte usare paroloni solo per dimostrare che ne conoscono il significato.


E poi c'e' il ritmo. Che ricorda molto Stephen King (ma non lo Stephen King filtrato dalla traduzione: lo Stephen King vero, quello che scrive in inglese). E non a caso nei ringraziamenti finali del libro, l'autrice non nega il proprio riconoscimento al re.


Tutto perfetto? No, nessun libro e' perfetto (tranne, forse, il Deserto dei Tartari): almeno in un punto, ho fatto un po' fatica a capire da quale punto di vista si raccontasse la storia; e avrei gradito un dizionaretto dei molti termini giapponesi utilizzati nel testo. Visto che lo fa per i libri della Banana Yoshimoto, non vedo perche' la Feltrinelli non l'abbia fatto anche per Esbat (e questo, a ben vedere, e' un difetto ascrivibile alla casa editrice piu' che all'autrice).


Ma questi sono gli unici due difetti che ho potuto trovare in un libro che mi ha catturato fin dalla prima pagina, e che mi ha trasportato in un mondo, e in una scrittura, nei quali avrei voluto continuare a perdermi molto piu' a lungo.

6 commenti:

lauraetlory ha detto...

Niente da fare: abbiamo gusti affini io e te

http://lauraetlory.splinder.com/post/21106982/Ho+letto+due+libri

Demonio Pellegrino ha detto...

ciao laura...ancora una volta se ne ha conferma, effettivamente. la storia di lisey ce l'ho, ma non l'ho ancora letto...

lauraetlory ha detto...

Ti piacerà, ne sono certa.

Demonio Pellegrino ha detto...

ho una lunga lista prima di arrivare alla storia di lisey, che tra l'altro ho scovato in una libreria di libri usati di recente, insieme ad altre perle di King nella loro prima edizione in copertina rigida...dal costo risibile di 7 dollari a libro...

Murasaki ha detto...

Io invece conosco il manga, faccio parre di un'associazione di adoratori della Sensei e sarà il caso che domani mi precipiti in libreria. Ero già incuriosita ma non avevo ancora capito che si trattasse proprio di...

Grazie della recensione, comunque ^___^

Murasaki

Demonio Pellegrino ha detto...

Ciao Murasaki, benvenuta. Buona lettura!!

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