Un lettore (Il Fakiro) ha postato un commento molto interessante al post su Ilium, dicendo:
"a proposito di volumetti, lo sapete che in italia la saga è stata sdoppiata? sì da due volumi i grandi geni di mondadori hanno ben pensato di fottere il lettore come me e di pubblicare ben QUATTRO volumi, anzichè due come nell'originale.
fantastico eh? e poi dovrei continuare a comprare i libri cartacei in italiano? W kindle, male che vada pago 13 dollari le ultime uscite; ben che vada ne pago 7 per i titoli di un annetto o più. sapete quanto mi è costata la saga cartacea in italiano? 68 fottutissimi euro. W le fottute aziende italiane."
Ecco, io la saga di Ilium che il Fachiro in Italia ha pagato 68 Euri, l'ho pagata 14 dollari in America (11 Euri). Ma se anche avessi voluto comprare l'edizione con copertina rigida, avrei speso massimo 40 Euri. Il 60% in meno che in Italia.
Credo che basterebbe partire da questi dati per ammettere che in Italia un problema di prezzi dei libri esista. E il problema e' molto semplice: i prezzi sono alti in modo ridicolo e assolutamente non giustificato. Soprattutto rispetto all'oggetto che si finisce per tenere in mano.
Mi spiego: se tu, editore del menga, mi fai spendere 20 Euri (io diro' Euri fino alla morte) per un libro che non ha neanche la copertina rigida, ma che e' in pratica un tascabile solo un po' piu' grosso, be', io m'incazzo. Pensate ai Canguri Feltrinelli o alle Strade Blu Mondadori: vi sembra normale pagare quei prezzi li' per dei libri cosi'? Se pago 20 Euri, voglio almeno una copertina rigida. Ma rigida per davvero.
In America posso comprare edizioni rilegate in pelle, con pagine CUCITE, non incollate, per 25-30 dollari. Oppure dei tascabili per 7-9 dollari. La capite la differenza di qualita' dell'oggetto libro? Sara' anche per quello che in Italia si vendono pochi libri?
Ora, quando leggo post come questi dello scrittore GL D'Andrea, mi cascano le braccia. Perche' mi pare che si facciano operazioni pericolose (e anche in modo confuso): si arriva a sostenere che gli sconti sul prezzo dei libri ammazzerebbero i librai, e che che chi compra ebook in pratica svaluta il libro, e lo vuole sempre e comunque a prezzo zero.
Discorsi come questi potrebbero avere un senso se il prezzo dei libri in Italia fosse decente. Ma palesemente non lo e'. E se si nega che il prezzo sia indecente, vuol dire che si vive fuori dal mondo. O che forse non si e' mai preso in mano un libro. Il che pero' mi parrebbe strano, visto che l'autore in questione li scrive, i libri.
Poi. Dire, come fa l'autore in questione,
"Arriveranno gli Ebook. Che meraviglia! Così sì che si potrà fottere il Bullo Del Quartiere e tutti i suoi accoliti (e creare un Bullo Ancora Più Bullo, ma non ditelo ad alta voce o ve ne diranno di cotte e crude)! Ebook! Altro che 10% o 20% o 50%! Con gli Ebook i libri avranno finalmente il Giusto Prezzo.
Zero."
vuol dire o essere in malafede, o non avere assolutamente capito niente della rivoluzione che - forse - gli ebook possono generare anche in Italia.
Perche' scusatemi, ma il giusto prezzo degli ebook lo si trova in maniera molto semplice. Si prende il prezzo del libro cartaceo, si tolgono il costo della carta, il costo della distribuzione, il costo dello stoccaggio (il tutto pari a circa il 60-70%% del costo di un libro) si lasciano i diritti per l'autore, i costi per editing e impaginazione, e il gioco e' fatto.
Ma evidentemente fa comodo ad alcuni autori gridare al Maligno.
La questione piu' complessa e' quella della sopravvivenza dei librai. Personalmente, credo che alcuni librai indipendenti sopravviveranno, specializzandosi in libri/oggetti di valore. Ma se anche sparissero, di grazia, noi sopravviveremmo.
Prendiamo ad esempio un'altra forma d'arte, il cinema: qui in America non e' quasi piu' possibile trovare dei negozi fisici dove affittare DVD. Ormai tutto si fa online, e attraverso un sistema streaming che ti permette di scaricare i film che vuoi vedere direttamente sul tuo televisore. Si vedono forse meno film? No. Si fanno forse meno film? No. Il Cinema e' morto? Non mi pare.
Per cui calma e gesso. Tanto piu' che in ogni caso le rivoluzioni in Italia arrivano con parecchio ritardo, se arrivano...
Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere.
27 commenti:
Ciao Demonio, molte delle cose che dici sono più che sensate.
Non trascurerei però un particolare fondamentale, riguardo ai prezzi.
Negli Stati Uniti si legge molto più che qui, e questo permette di tenere prezzi più bassi.
In Italia, finché piccoli o medi editori mettono le novità a 18 o 20 euro (pardon, euri), non si tratta di costi ridicoli e ingiustificati, ma di sopravvivenza. A colpi di 2000 o 3000 copie vendute per titolo non si può pensare a prezzi più bassi, temo.
Non credo proprio che ISBN o MinimumFax, per fare due esempi di case editrici che hanno a mio avviso ottimi cataloghi, navighino nell'oro ridendo diabolicamente di quanto sono bravi a fottere soldi al lettore.
Però, ed è un però grande come una casa: questo discorso non vale per Mondadori, Feltrinelli, e per chi campa benissimo costellando la penisola di megastore.
Se questi grandi gruppi fanno lievitare i prezzi fanno una operazione infame, niente da dire.
Ciao Abo, benvenuto.
E' vero che il mercato americano e' molto piu' grande di quello italiano, e che si legge di piu'. Ma siamo sicuri che non si legga di piu' ANCHE perche' i prezzi sono piu' bassi? Non dico sia solo quello il motivo, ma che sia ANCHE quello.
Sul pero', sul quale ci siamo trovati d'accordo, insisto: perche' fino a una decina di anni fa i libri nuovi venivano pubblicati con copertine rigide, e tu li pagavi 34-36 mila lire. Ora con 20 euri prendi un grosso tascabile.
"Operazione infame" credo che sia l'espressione giusta. Ma e' un'operazione infame anche quella di chi si scaglia contro gli sconti e gli ebook...
Sai cosa m'infastidisce molto del post che hai linkato? La supponenza, l'arroganza di quello scrittore. Con giudizi risibili se non altro perche' basati su elementi non spiegati, non provati.
Sul prezzo dei libri con me sfondi una porta aperta. Io compro tutto quello che posso su Amazon in lingua originale. Anche con le tasse spendo meno, sempre molto meno, che andando nelle librerie della mia citta', o ordinando online da siti italiani.
Anonimo, tocchi un argomento a me caro: la lingua originale. Secondo me infatti la vera liberazione del lettore dai magheggi degli editori italiani avviene attraverso la conoscenza delle lingue straniere.
Se tu puoi leggere in inglese gli anglofoni, ti apri una biblioteca infinita, e a prezzi molto piu' bassi. Senza l'intermediario italiano. Se poi parli anche spagnolo, copri il 70-80% della letteratura occidentale, con autori nordamericani, inglesi, alcuni indiani, sudamericani, spagnoli...
io ormai compro quasi solo libri in promozione oppure usati (bastano un po' di pazienza e un buon occhio). magari tra un po' mi deciderò (anche per motivi di spazio - due anni fa ho aggiunto altre due librerie ormai piene) a comprare un kindle, boh.
sulla sopravvivenza delle piccole librerie iperspecializzate, credo che resteranno solo quelle dove - comunque - si paghernno 18/20€ per un tascabile (vedasi a Milano la Libreria del Mare). devo annoverare tra i momenti più bui della mia viat di lettrice (e anche un po' di bibliofila) la chiusura della libreria di Renato in galleria Vittorio Emanuele a Milano, dove si trovavano edizioni ormai introvabili di poesia, narrativa, saggistica letteraria/storica/artistica, libri di fotografia. il Comune ha alzato l'affitto dei locali e la libreria ha dovuto fare spazio ad una boutique di lusso.
Noisette, be', ti chiamero' odiatrice di libri perche' non sei disposta a spendere 20 euri per un tascabile.
Sulal scomparsa delle librerie, vorrei chiarire un punto: non sto auspicando la loro distruzione. Tra l'altro, vorrei sottolineare che a Pisa, in Corso Italia, c'e' la Libreria Fogola che da almeno dieci anni vende OGNI LIBRO con uno sconto del 20% sul prezzo di copertina. Ed e' sempre piena. Nonostante la concorrenza di una Feltrinelli megastore a due passi (letteralmente).
Per cui forse ci sarebbe da fare un discorso di chi sia veramente la colpa di un'eventuale scomparsa delle librerie. Dei lettori che cercano di risparmiare, o degli editori che fissano prezzi fuori dal mondo?
Riguardo al rapporto tra prezzo a scarsa propensione alla lettura degli italiani: credo che i costi elevati dei libri siano una concausa, ma non quella principale. Quindi sì, il tuo ANCHE ha un senso, direi.
Quello che faccio davvero fatica a spiegarmi è la distribuzione delle letture degli italiani: qualche tempo fa leggevo che su aNobii siamo una delle nazioni più attive (o forse addirittura quella più attiva in assoluto).
Cioè, di gente che legge parecchio ce n'è più di quanto si creda. E' la media nazionale che è sconfortante.
si', fai un'osservazione interessante. secondo me ci sono pochi che leggono, ma che leggono un botto.
Su anobii ci ci sono anche tanti bimbiminkia.
Sì, ehm... purtroppo GL non ha capito una mazza e il suo sfogo a base di genocidi, cadaveri e gessetti è un inutile sproloquio in perfetto stile.
La nuova legge che regola gli sconti sul prezzo dei libri è leggermente più restrittiva di quella vecchia del 2001, e i piccoli librai si lamentano solo perché l'avrebbero voluta ancora più restrittiva (l'ideale per loro sarebbe stata la totale abolizione degli sconti). Questo è quanto.
Angra, benvenuta. All'inizio pensavo di non averlo capito io il post di GL. Poi ho capito che c'era poco da capire.
Be', come dicevo in un mio commento sopra, alcuni librai gli sconti li facevano gia' senza bisogno della legge...poi si puo' discutere se sia giusto regolare per legge gli sconti sui libri, ma e' un discorso piu' complicato.
Quest'anno a Milano hanno chiuso due (o tre) librerie storiche. Una, la libreria del giallo, era anche un centro culturale e di ritrovo importante. ora, non credo che Tecla Dozio sia una di quelle che abbia cercato di arricchirsi, ecc. (http://www.vigata.org/libreriadelgiallo/lettera.shtml). Semplicemente, non ce l'ha più fatta.
Ho una libreria di fiducia in una città qui vicina che ha sempre fatto a tutti uno sconto del 10%. Ora si è spostata fuori città per pagare meno di affitto, ha un giro di affari notevole, ma non fa più sconti (cioè, li fa soli ai clienti che conosce).
E io, che se non leggo libri sto male, compro in svendita, sconto, offerta, ecc. Compro moltissimo su Feltrinelli online, perché a volte, su sessanta, settanta euro di libri, mi ritaglio la metà in sconti ecc. Io lo so che con questo impedisco alla cartolibreria del paese di diventare una vera libreria (se non vende libri a me che ne compro uno sproposito, a chi mai li venderà?), e che magari metto in difficoltà la libreria cittadina così piccola e carina dove non compro perché costa tutto troppo.
Ma non mi posso permettere di comprare libri mantenendo anche il libraio. Tutto qui. E ora vado a leggermi l'articolo che suggerisci.
Grazie per il benvenuto (sono un maschietto, l'immagine è quella di un mio personaggio).
Mi pare che l'atteggiamento degli autori nei confronti degli ebook divida gli stessi in due categorie ben separate.
Da una parte ci sono quelli che, convinti di ciò che fanno, vedono gli ebook di buon occhio non sentendo la necessità stringente di avere un editore a spalleggiarli col suo potere di creare casi editoriali.
Dall'altra parte ci sono quelli che sanno benissimo di aver avuto una gran botta di culo a entrare nelle grazie del bullo del quartiere e amerebbero tanto poter restare aggrappati per sempre a quella comoda situazione, e vedono quindi come la peste qualsiasi cambiamento in grado di turbare lo status quo raggiunto magari al prezzo di faticoso lecchinaggio e raccomandazioni varie.
Annalisa, il problema e' tutto li': nel credere che chi compra i libri con lo sconto sia uno stronzo che disprezza i libri. Mi pare evidente che questo scrittore non ci ha capito una bella ed emerita mazza.
"Non mi posso permettere di comprare libri mantenendo anche il libraio" sono parole da incorniciare.
Angra, ops, be', benvenuto. Mi ricordavo di un Angra uomo su Gamberetta, ma pensavo si trattasse di omonimia...Ma sai che c'e'? Al di la' della questione vendere/non vendere con gli ebook, quello che mi ha colpito e deluso del post di questo GL (che io non ho mai letto) e' l'atteggiamento da sbruffone verso chi compra ebook e chi cerca di risparmiare. Evidentemente il nostro non ha mai avuto problemi di danaro. Bonta' sua.
Concordo molto: il caro-prezzo dei libri italiani, oltre a essere al di là di ogni confronto con l'estero, è soprattutto ridicolo. Per la qualità del prodotto-libro innanzi tutto, come tu dici. La copertina e la legatura (o la qualità della carta), certo, ma vogliamo anche parlare degli scempi di editing e traduzione che si compiono, in silenzio, giorno dopo giorno, anche a opera di (un tempo) grandi case, che potevano (un tempo) contare su grandi (o almeno degni di questo nome) traduttori? E di qui si va dritti dritti al secondo punto. Chi se ne accorge, della qualità scadente delle traduzioni? Pochi, pochissimi, perché in italia conoscere le lingue straniere quel tanto che basta per non venire turlupinati (da turisti, come da lettori) resta una utopia. E quindi si resta nelle mani di un branco di pescecani. E buona così... Soluzioni? Sconti, promozioni, usato e acquisto online e in lingua originale, certo. E il Kindle, anche (che poi non trovarsi sempre con la schiena a pezzi in viaggio non è mica da poco). Però questo non toglie che non basta (forse per lo scarso numero di lettori, forse perché... boh) a creare inversione di tendenza nei grandi gruppi editoriali... Anzi.
'povna, benvenuto/a (stavolta metto le mani avanti, e uso sia il femminile sia il maschile).
Ti darei un bacio in fronte per quello che dici sulle traduzioni. Recentemente ho letto Lasciami entrare in italiano, tradotto dallo svedese. Bene, io non lo parlo lo svedese, ma mi e' sembrato chiaro che il traduttore non parlasse l'italiano. Una scrittura brutta, una grammatica stentata, con molte frasi di cui non si capiva il soggetto. Con dialoghi assurdi, con ubriachi e bambini che usavano la parola "maledettamente" ogni tre per due. Tu hai mai sentito qualcuno dire "maledettamente" nel parlato? Io no.
Ah, tra l'altro il libro costava 18 euri per quello che in pratica era un tascabile solo un po' piu' grande.
Io credo che l'unico modo per liberarsi dal giogo degli editori italiani sia quello di leggere in originale. E in Italia gli editori sanno che siccome di gente che parla - e legge - in lingua originale ce n'e' poca al momento, loro hanno le spalle (e le palle) copertissime anche per il futuro.
ma ripeto: quello che mi sconvolge di piu' e' l'atteggiamento di scrittori anche giovani che vedono negli ebook il male, e non un'opportunita'. Boh.
Lasciami Entrare l'ho letto anch'io, e l'impressione che ho avuto è che fosse passato per una doppia traduzione svedese->inglese->italiano. Il risultato non era il massimo (un po' di editing dopo la traduzione no, eh?) ma resta comunque parecchi chilometri al disopra delle porcheriole che scrive il nostro GL (tanto per citarne uno a caso).
c'è un pensiero cattivo in un cantuccio della mia testa di 'povna (che è femmina, btw, da nastasja filippovna) che mi dice che gli autori (?) italiani sono contrari all'e-book perché pensano che metterebbe ancora più a nudo il confronto impari tra la loro imperizia e la bravura dei loro colleghi esteri.
più seriamente, una diffusione massiccia in italia dell'e-book permetterebbe di uscire da una secca che, anche per chi legge in lingua originale, è oggettiva, e cioè la difficoltà non di procurarsi qualsiasi cosa si voglia, ma quella di comprare il libro mordi e fuggi, così, giusto per curiosità, per caso, per passaggio, vezzo, prova, in libreria. il libro che lo-vedo-lo-compro-lo-leggo, insomma, senza aspettare il pacco dono di amazon (che poi, poche volte, ma succede, non arriva, e allora so' cazzi parecchio amari). la maggioranza dei libri che leggo in traduzione sono, di fatto, libri così, visti e presi per non saper resistere all'attesa (con a seguire il pentimento amaro per averne magari rovinato il primo incontro così).
Ma ci sarà ancora molto, moltissimo, da aspettare.
Angra, forse hai ragione tu sulla traduzione di Lasciami entrare. Ma sarebbe piu' grave, perche' di traduttori dall'inglese se ne dovrebbero trovare parecchi di piu' che dallo svedese.
Di GL, ripeto, non ho letto niente. Per cui non posso commentare i suoi libri. Certo che vista la supponenza mostrata in ogni interventu pubblico i suoi libri dovrebbero essere capalavori.
'povna, mmm, forse c'e' del vero in quello che dici. Nel senso che al momento, chi legge ebook e' di solito uno che parla/legge piu' lingue, e che quindi potrebbe fare paragoni. Non so. Ma in teoria uno i paragoni li puo' fare anche sulla base della lettura di libri fisici...
Sul comprare il libro su impulso del momento sfondi una porta aperta. Io da quando ho il Kindle compro piu' libri (sia ebook sia fisici). Mia moglie e' disperata, e minaccia di bruciare le librerie di casa.
Ehm.. Mi sa che il tizio simpaticone da te citato ha capito ben poco della proposta di legge ^^ Credo che il vero problema sia il prezzo dei suoi capolavori; il suo intervento, oltre che delirante e senza cognizione di causa, è demagogia pura e quasi un mettere le mani avanti, visto il suo editore ^^
Elianto, il problema e' che il tizio in questione fa demogogia, esattamente come quelli che lui spesso critica nei suoi post e nei commenti su altri siti.
Sulla questione dell'editore ci sarebbe da parlarne, a lungo. Nel senso che trovo davvero ridicolo che alcuni scrittori mondadori debbano sempre sentirsi in obbligo di giustificare la loro appartenenza di scuderia. E' evidente che pubblicano per mondadori perche' e' l'editore che ha fatto l'offerta migliore, e non c'e' niente di male in questo, anzi. Ma siccome Mondadori appartiene a Belzebu', ecco il cercare di dissociarsi.
Boh.
Ciao!
Ho citato il tuo post e quello di G.L. D'Andrea nel mio blog.
Dai un'occhiata se ti va.
http://donatellascafe.blogspot.com/2010/07/ebook-sconti-e-prezzi-dei-libri.html
Ciao Donatella, grazie:
Tra l'altro, per chi fosse interessato, la discussione in calce al post di GL citato qui si e' allungata, con interventi di annalisa, elle e miei.
ciao demonio,
ero in vacanza, senza pc, ma col mio kindle! per cui solo ora leggo la tua risposta al mio post sul costo dei libri in italia. con kindle in vacanza mi sono proprio divertito: ho letto davvero tanto, più di quanto non faccia normalmente in vacanza, ed ho letto due titoli presi su amazon più un terzo titolo in italiano (3 libri in 14 giorni! record per me in vacanza!).
riguardo le polemiche ultime (le ho seguite sul corriere della sera), vorrei dire che, al solito, siamo alle solite! demonio, non c'è che dire, nonostante le camicie cucite a mano ed il vestito di fresco lana di sartoria, siamo i soliti "guidos", più dei personaggi da te descritti! siamo antichi!!!!!! chi non capisce il fenomeno degli ebook e lavora nel mondo della cultura e/o del libro può solo cambiare mestiere!! capire dova va il mondo, o perlomeno il tuo mondo, è essenziale per sopravvivere, e questa gente butterà le nostre case editrici sul lastrico. Prima non avevo scelta, comprare o non leggere, ora la scelta ce l'ho: comprare su amazon.
Riguardo dan simmons, ebbene sì, sarò un pò fesso, ma alla fine non ho proprio capito benissimo da dove vengono i voynix, ma ne parliamo quando finirai la saga!
il fakiro
Fakiro, buon Kindle!
grazie mille! anche a te buon kindle!
dato che oggi sono tornato dalle vacanze, ho festeggiato la fine del rito italiota delle vacanze al mare con famiglia comperando altri due bei titolozzi per kindle che, ovviamente, non saranno mai tradotti in italiano.....mi vedo i mie bei due librozzi su kindle pagati mano di 20 euri (eh eh eh!) e rido a crepapelle per quanto ero coglione prima a comperarare in italiano ed in cartaceo titoli anche a 36 euri (per esempio la biografia di edward teller) cadauno!
Chissà perchè la notizia data stasera dal tg sul calo del 25% delle immatricolazioni auto a luglio non mi sorprende...........
il fakiro
trall'altro mondadori dopo la pubblicazione dei primi due volumi siccome le vendite erano basse hanno deciso bene di mettere al minimo la tirtura degli altri due volumi..rendendoli di fatto introvabili e ovviamente non porducendo ristampe o versioni economiche. solo due mesi fà dopo ben 7 anni dalla data di pubblicazione devono aver riaperto qualche magazzino con diverse copie in esubero che si erano dimenticati chissà dove rendendo disponibili nuovamente anche il seguito..
sono case editrici che dei lettori fondamentalmente se ne infischiano..
Anonkimo, mica vero che gli editori se ne infischiano...siamo noi stupdi e burini che vogliamo mette un prezzo alla cultura. I veri colti non si preoccupano di una cosuccia infima come il prezzo di un libro...
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