14/01/08

Calderoli Primo Ministro. Subito.

Mentro ero via, non ho avuto modo di assistere allo sprofondamento di Napoli - e di quel che restava (poco) del prestigio dell'espressione geografica chiamata Italia - nel suo letame. Ero partito con nelle orecchie le parole di Calderoli: "Siamo di fronte ad un Paese che accetta di avere al suo interno un'enclave extraterritoriale, dove le leggi dello Stato non valgono. Ma un Paese che accetta che lo stato di diritto venga fatto rispettare solo in una parte sì e in altre no cessa di essere uno Stato di diritto e cessa, pertanto, anche di essere uno Stato. E quando non c'è più lo Stato di diritto, per alcune aree del Paese, allora è giusto che anche le altre aree abbiano la possibilità di decidere cosa fare".

Al mio ritorno trovo che Calderoli non aveva solo ragione. Di piu'. La questione rifiuti campani sta adesso infiammando altre regioni, obbligate obtorto collo a smaltire rifiuti prodotti altrove, senza nessun corrispettivo economico. Non si tratta di generosità, di dover aiutare il prossimo. Basta. Non si puo' parlare di emergenza rifiuti. Una situazione che dura costantemente da 14 anni non è un'emergenza, ma la normalità. E allora diciamolo chiaramente: questa normalità la si trova solo in quella parte del territorio li'. Basta.

In quale altra area del mondo c'è bisogno di un commissario per l'emergenza ai rifiuti? Altrove i rifiuti vengono smaltiti, non commissariati. E non bisogna andare all'estero per rendersene conto: basta uscire dai confini campani.

Io provo davvero pietà per i milioni di cittadini onesti campani, disperati per la loro situazione. E mi auguro veramente che la loro vita possa migliorare. Pero' dico anche basta. Ha ragione Calderoli. Separiamoci, che ognuno vada per i cazzi suoi. Lo Stato italiano ha fallito. E credo che quest'ultima mirabolante immonda avventura abbia convinto molte persone che quello che dice Calderoli non è un discorso campato in aria.

Il problema è il nome Italia? Ma che se lo tengano! Se pensate che abbia ancora un qualche valore dal punto di vista dell'appeal per i turisti stranieri, vi sbagliate. Ormai all'estero non si parla piu' d'Italia: ma di Toscana, Umbria, Venezia, Sardegna, Sicilia, Roma.

Fate come vi pare, ma basta. Separarsi è meglio.

27 commenti:

Anonimo ha detto...

cosa vorresti diventassimo? uno stato federale? va bene le problematiche delle singole regioni, va bene le diverse realtà. ma tu pensi davvero che un problema come quello dell' immondizia ,anche se dura da 14 anni, debba e possa distruggere più di 250 anni di storia? ovviamente a partire dall' ufficilità del regno d' italia fino allo stato democratico? non è retorica questa demonio....ogni stato è il frutto di evoluzioni durate secoli passate attraverso lotte e scontri tra popoli differenti. se si fosse voluto buttare all' aria tutto ciò si sarebbe dovuto rinunciare anche alla lotta contro la mafia....."tanto è un problema del sud lasciamolo a loro", giusto? e perfavore non ribattete dicendo SAI CHE LOTTA...VISTO CHE NN SI HANNO RISULTATI PERCHE' LA MAFIA ESISTE ANCORA. questa è vera retorica! io non nego il problema, anzi! vorrei solo far capire che come all' estero si parla + di "toscana umbria venezia sardegna sicilia" si parla anche di "prodotto italiano" e se ne parla indipendentemente dalla regione di provenienza. ciò vuol dire che il danno è già stato fatto. la proposta di calderoli o della lega secondo me non fa testo! la lega è da anni che spinge per la separazione ed il federalismo. l' immondizia è solo il risultato, dietro ci sono azioni e responsabilità. e non penso siano limitate all' ambito regionale, perchè le regioni hanno acquisito autonomia amministrativa solo negli ultimi anni. in questo caso il termine responsalità fa rima con il termine collusione. non pensi?

Anonimo ha detto...

io non la vedo proprio così,intanto il problema sta proprio nel commissariamento e nel fatto che smaltire i rifiuti in altre regioni puo risolvere il problema per 1 mese, 2 ma poi? non credo come dici che i cittadini partenopei siano proprio esenti da colpe, in fondo, le varie manifestazioni contro i termovalorizzatori e contro le discariche le hanno fatte loro, mentre nessuno ha mai denunciato discariche abusive, e non che i rifiuti smaltiti abusivamente facciano meno male di quelli smaltiti regolarmente. E' vero che le leggi non sono uguali per tutti, ma questo problema c'è anche in altre zone/regioni d'italia. Secondo me siamo arrivati al punto in cui sia il sistema legislativo, che giudiziario che quello esecutivo sono arrivati al capolinea, hanno bisogno di una ristrutturazione totale, senza se e senza ma, la cosa piu sconcertante è che all'orizzonte non si vede nulla di innovativo e i nostri politici si fermano per mesi a disquisire su uno sbarramento del 4,32% o del 4,36% (numeri a caso ma rendono l'idea).

Giovanna Alborino ha detto...

il problema principale e' la camorra, anche per chi sta a potere non e' facile prendere decisioni se vieni pressato da bande cammorristiche...
la situazione e' critica, e mi dispiace molto che una citta' bella come napoli debba essere offesa ed umiliata da molti italiani..
girando per i blog, tra i commenti ho letto tanti commenti offensivi verso i napoletani, ma non credo la colpa e' nostra..
la tassa sui rifiuti e' stata sempre pagata, quindi non e' per questa mancanza che la monnezza rimane ancora a terra..

ben tornato..

Demonio Pellegrino ha detto...

Pytta - io non butto via la storia. Anzi, ne traggo le conseguenze. L'Italia non è mai esistita in quanto tale se non negli ultimi 150 anni. Che non sono serviti ad armonizzarla. L'Italia è un'invenzione. E come tutte le invenzioni senza storia, non funziona.

Dreamy - ma guarda che io concordo con te al 1000 per mille. Soprattutto sulle colpe dei cittadini locali. E sono d'accordo che l'unica cosa che possa funzionare sia una palingenesi totale. Ma siccome NON credo che tale palingenesi possa avere luogo, dico: basta. Quando una casa è pericolante dalle fondamenta, la cosa migliore è buttarla giu' e costruire da zero. Se non lo puoi fare, abbandoni la casa. Punto.

Giovanna - io non so perché si sia arrivati dove si è arrivati. So pero' che succede solo li'. Certo, la colpa sarà anche e soprattutto della camorra, che come dici tu, condiziona tutto. Bene: allora ammettiamo che lo Stato italiana ha fallito nella sua lotta centenaria. E basta.

Anonimo ha detto...

Demo, bentornato, mi mancavi^_^
Sul post concordo pienamente e' esattamente il mio pensiero. Torniamo ad un momento magico per il nostro territorio: il rinascimento

Demonio Pellegrino ha detto...

Ciao Suglir!

Anonimo ha detto...

Una volta uno mi disse: "se trovi un portafogli per terra e lo riconsegni intonso alla polizia a Milano sei onesto, mentre a Napoli sei fesso!".

Per me sta tutto qui - mancanza di educazione civica.

La stessa per cui a Napoli puoi andare in due e senza casco in motorino, tanto la multa non te la fa nessuno. E mi dispiace per i napoletani ligi e onesti, ma finche non cambia l'approccio allora ha proprio ragione Calderoli.

La soluzione è una sola: costruite le discariche ed i termovalorizzatori, perchè non è giusto che trasferiate i rifiuti periodicamente a chi li sa smaltire.

Demonio Pellegrino ha detto...

Superpiccione, come al solito concordo con te. Sul casco a Napoli c'è una ragione peggiore: ho amici motociclisti napoletani che mi dicono che se entri in qualche quartiere con il casco addosso ti prendono per un cecchino della banda camorristica rivale, e ti fanno fuori. NON Portare il casco ti evita di farti ammzzare, perche' almeno la gente ti riconosce.

E qualcuno mi vorrebbe far credere che l'Italia è una???ah ah ah ah.

Anonimo ha detto...

Dai Demonio non crederai a questa panzana dei killer della camorra...è la classica scusa di chi il casco proprio non se lo vuole mettere!!

Poi dico, mica esistono solo i caschi integrali no?

e i napoletani hanno anche paura dei killer nei quartieri bene (vedi Posillipo...), non mi risulta lo mettano neanche li il casco...

a questo punto tanto vale trovare il solito italico medico compiacente e farsi prescivere un'allergia al casco!

Elisa ha detto...

argomento spinoso... anch'io penso che il buon vecchio Granducato Toscana ce la farebbe e bene da solo... ma non è così che si può andare avanti... voltando le spalle al più debole, solo perchè siamo nella "metà" più forte... se si fosse nati in Campania o in Basilicata,non la si penserebbe così...
nella questione rifiuti c'è la camorra, c'è uno stato che chiacchiera di molto e fa poco, e c'è anche ignoranza e mancanza di educazione civica. Una cosa è certa, mi irrita vedere le proteste contro le discariche, da qualche parte andrà fatta no?!?! anche nella bella Toscana ci sono, mica ce la rimangiamo la monnezza?! e allora, fate delle discariche a modino e riciclate di più. e non pagate il pizzo.
Ciao Demonio, welcome back :)

Demonio Pellegrino ha detto...

Piccione - lo sai vero, che non piu' di due mesi fa venne fuori la notizia di un giudice a napoli che aveva accettato come scusa per non portare il casco un certificato medico? Tutto vero...

Elisa - il problema è a monte. Io credo che l'Italia sia stata un errore, niente di piu'. Tra l'altro nessuno la voleva com'è: né i savoia, né Camillo Benso...tutti pensavano che dapprima sarebbe stata cosa buona e giusta unificare il centro nord, e POI forse il sud borbone...invece...

Tutto auesto per dire che io credo fermamente che l'italia in quanto tale non esista. Neanche la lingua abbiamo in comune, dai. E quand'anche la lingua fosse davvero comune, non basta. Altrimenti Dovremmo avere un pezzo di Svizzera e dare l'Alto Adige agli austriaci.

A base ci dev'essere un comune sentire, dei valori: E io il comune sentire con certe parti d'italia non ce l'ho piu'. Ce ne avevo poco prima, ma ora proprio nulla. basta.

Anonimo ha detto...

...caro demonio...il fatto che l' italia non sia un paese equilibrato a livello di condizioni di vita non significa che NON sia un paese o che non sia UNA. ha una popolazione stanziata sul suo territorio e gente che per definizione è italiana, quindi è un paese. e poi scusa un attimo, ammetto la mia profonda ignoranza, ma gli stati uniti sono una federazione di stati, anch' essi con profonde differenze interne, magari scandali più inncredibili dei nostri... ma non mi sembra che si stia mettendo in dubbio la sua concretezza di stato o il suo eventuale fallimento in quanto tale!

Anonimo ha detto...

@elisa: prima della vicenda dei rifiuti la pensavo come te.
Ma dopo questa vicenda non potrò mai più considerare la Campania una regione sfortunata,da aiutare.
Hai letto quanto hanno speso, anzi rubato, in 15 anni per i rifiuti?
Hai letto che ogni spazzino milanese ce ne sono 20 napoletani?
E visto che è 15 anni che votano le stesse persone e consierato che ancora protestano contro i discariche termovalorizzatori, non pensi che forse ai campani tutto questo vada bene?
(almeno fino a quando le altre regioni smaltiscono i LORO rifiuti)

Demonio Pellegrino ha detto...

Pytta, ma io contesto proprio quello che tu dai per scontato...l'Italia esiste in quanto tale da meno di 150 anni...è un'invezione bella e buona. Noi possiamo gridare fin che vogliamo che siamo un paese unico. Ma gridarlo non farà di noi un paese unico per davvero.

Avevo già espresso in questo post (http://demoniopellegrino.blogspot.com/2007/09/se-per-il-belgio-arrivato-il-momento-di.html) come la pensavo: se lo Stato è un erogatore di servizi, lo Stato italiano ha fallito, perché offre servizi totalmente inadeguati. Forse un erogatore piu' vicino al territorio potrebbe risolvere molti problemi, almeno in certe zone. E responsabilizzare piu' altre zone, che per il momento vivono solo grazie ai soldi e ai servizi offerti da altre parti del territorio.

E badiamo bene, che non è un dibattito solo italiano: c'è in Belgio, c'è in Spagna...

Demonio Pellegrino ha detto...

Suglir, ti quoto. In realtà anche per me la situazione dei rifiuti (mi rifiuto di chiamarla emergenza, visto che dura da 15 anni) è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Markinga ha detto...

c'è piu di una cosa sbagliata in tutta questa emergenza, ben venga l aiuto se serve a risolvere le cose, ma quando si persevera e se ne approfitta ci deve essere un punto. 15 anni non è piu problema, ma disorganizzazione e macello puro.

MArk

Demonio Pellegrino ha detto...

esatto Marco...

Giorgia ha detto...

Innanzitutto bentornato Demonio :)
uhm l'argomento è abbastanza complesso. Anch'io come te non credo si possa parlare di "emergenza" di una situazione che è invece normalità da oltre un decennio. Però quando parli dello Stato la vedo diversamente: non ha fallito è riuscito nel suo intento! Perchè parlare di fallimento quando si è volutamente tenuta una parte d'Italia in un determinato modo? Io sinceramente, sicuramente ignoranza mia, continuo a non capire quando si dividono Stato e Mafia. Quando per anni e anni lo Stato ha elargito i soldi alla "cassa del mezzogiorno", quando tuttora in ogni campagna elettorale si parla di "aiuto al sud" in un modo o nell'altro. Perchè pensare che la Mafia sia solo al Sud e non invece che la Mafia ci sia ovunque sotto forme diverse? Perchè non pensare che quando si parla di "interessi di camorra" a Napoli sui rifiuti, i politici sapessero perfettamente la situazione di Napoli? Forse sopravaluto io lo Stato, forse... però non credo che tutto ciò che ci propinano corrisponda a verità.

Demonio Pellegrino ha detto...

Ciao Giorgia, hai ragione da vendere...lo stato e' assolutamente colluso con la mafia. Ma il risultato non cambia: se, come dico io, lo stato ha fallito, o come dici tu, e' ben consapevole, beh in entrambi I casi la cosa migliore e dare un calcio nel sedere a questo stato, fondiamone un altro, rivediamo I confini...

Anonimo ha detto...

come dire allora che viviamo in una entità territoriale non ben identificata................

Anonimo ha detto...

É inutile che te lo dica, caro Demonio, sono d'accordo con te e dico purtroppo. Questa crisi ha fatto emergere tutte le differenze e il fallimento dei vari governi.
Io non dico che tutto é intriso di mafia e camorra, perché quando si generalizza si finisce per assolvere tutti.
Non si deve neppure pensare che i mafiosi e i camorristi siano cosi' furbi e intelligenti, no, é solo l'antico, eterno malcostume italiano che é sempre sato coltivato nelle regioni del sud e che é, in parte,stato esportato a Nord.
Comunque chi vive all'estero finisce per avere delle prospettive diverse.
L'Italia non si é mai unita, solo mischiata...:-D

Anonimo ha detto...

Ma quanta retorica!!! Forse l'Italia è tale, non da 250 anni, ma da un certo Impero Romano, che se non avesse fatto la fine che ha fatto, oggi staremo a parlare di una nazione con almeno 2000 anni di storia. Cosa numero uno, se paragoniamo l'Italia a una famiglia, e ruindi con un padre (il governo), non si doveva arrivare a 14 anni di sfascio, forse il "padre", da un bel pò doveva dire alla figlia,"ma che cazzo stai facendo?",e prendere le dovute decisioni,non credo che se un genitore, ha un figlio che si droga, non prenda i dovuti provvedimenti, quindi non banalizziamo la questione, il problema non è la Campania, ma la sua classe politica, che ancora oggi, come ben si può vedere,al governo non conviene che si dimetta. Il problema è solo politico, e non a livello locale, ma livello nazionale, altro che camorra, qui siamo di frontre a qualcosa di peggio. Spero di essere stato chiaro. Raffaele

Demonio Pellegrino ha detto...

Pytta - i confini di uno stato terminano laddove termina' la sua capacit'a di imporre ordine. Quindi a Napoli lo stato italiano non c'e'.

Lontana - d'accordo su tutta la linea. Mi piace la tua descrizione dell'italia non unita, ma mischiata.

Raffaele - non condivido parecchi spunti del tuo pensiero. Innanzitutto mi piace poco la definizione dello Stato come un padre. Dio ce ne scambi e liberi dallo stato padre di stampo hegeliano. Abbiamo gia' dato. Poi sui romani etc, la nazione in senso moderno e' nata nel 19imo secolo. Non facciamo come i greci, che stanno ancora a rompe 'r cazzo con la loro gloria di 2000 anni fa, mentre ora hanno le pezze al culo.

Non e' vero che il problema sia solo di livello politico. E' anche di livello politico, ma elementi culturali e territoriali e storici ci entrano e come.

Anonimo ha detto...

Infatti, hai ragione, gli elementi terrotiali, storici, e culturali centrano, mi ero dimenticato che la prima Unicersità Europea, è stata la Scuola Medica Salernitana, ho dimenticato che la prima ferrovia e stata quella di Portici, e chissà quante altre cose mi sono dimenticato, e mi sono anche dimenticato, che il nord si è arricchito, con la manovalanza, di chi è dovuto emigrare dal sud. Ma di cosa stiamo parlando? Piuttosto, che polemizzare, cerchiamo di darci da fare...e mandare a casa questo Governo, che sta inabissando il Paese.

Demonio Pellegrino ha detto...

Raffaele, ripeto: non facciamo lo stesso errore dei greci che parlano della loro gloria passata da 2000 anni!!! E' un fatto - non un'opinione, un fatto - che il Sud sia un'area geografica che ha livelli di sviluppo da Sudan. ieri sera su controccorente facevano vedere citta' senza impianti fognari...con l'acqua che colava in vasche di raccolta che poi tracimavano nelle strade. Cazzo, i romani sapevano fare di meglio.

E smettiamo anche di raccontare la favola del nord cattivone che si arrichisce sulle spalle del sud. perche' davvero, non andiamo da nessuna parte.

Tra l'altro il nord ha poco da stare allegro con i suoi luddisti del cazzo che bloccano la costruzione della TAV.

Concordo sull'opportunita' di mandare a casa questo governo. Prodi e' un individuo pericoloso, e va fermato.

Anonimo ha detto...

...che si dovrebbero rivedere i confini?...............stamattina ti ho pensato perchè a lavoro per poco non mandavo affanculo (scusa il francesismo) una persona a telefono dopo che aveva pronunciato tale frase " siamo mica un paese di napoletani....." stronza! che pochezza umana.

Anonimo ha detto...

Solo una piccola nota storica:
Il Regno delle Due Sicilie era il più ricco, organizzato e tecnologicamente avanzato dell'area sud europea.
A Napoli fù costruita la prima tratta ferroviaria. A Napoli fù fondata una delle prime univeristà d'europa. Napoli aveva flotte commerciali in giro per il mediterraneo, e fiorneti scambi perfino con la Russia.
Il brigantaggio? Un fenomeno d'importazione.

Poi arrivarono i Savoia, ed il resto è storia. Ma la storia, si sa, la scrivono i vincitori.

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