La frase del titolo e' una frase che mi sento ripetere spesso, quando dico che un determinato libro non mi e' piaciuto. "Ma guarda che non l'hai capito, il libro e' bellissimo". Pare sia un dogma. All'inizio ci perdevo anche del tempo a spiegare che guarda, no, io l'avrei anche capito il senso, la morale, la lingua, ho capito tutto. Ma mi fa sempre schifo. E allora arrivava l'altra frase, quella che mi faceva capire che l'interlocutore era ovviamente un mentecatto: "ah, ma allora non hai gli strumenti intellettuali per apprezzarlo".
Ovviamente sono soprattutto i lettori e/o gli esportoni di sinistra che ragionano in questo modo. Pensi che la coscienza di Zeno sia una cagata pazzesca? Non l'hai capita, e' impossibile che quel libro non piaccia, e' un capolavoro della letteratura italiana. Pensi che i libri di Moravia siano buoni solo come carta da culo? Sei un fascista che non capisce nulla. Pensi che la Yourcenar potrebbere essere letta ai detenuti delle prigioni islamiche come strumento di tortura, da quanto spacca i coglioni? Non hai gli strumenti intellettuali per apprezzarli. Dici che Accabadora della Murgia FA SCHIFO: no, la lingua e' sublime ed e' molto poetico, e tu sei solo un coglione a non averlo capito.
Ma puppatemi la fava, vai.
Ora poi c'e' anche la nuova moda (in realta' e' un ritorno all'antico) di dire che i lettori dovrebbero stare un po' zittini. E arriva tra l'altro da una giornalista/critica dalla quale non me l'aspettava questa cagata. In molti pare che, come me, non abbiano capito il senso del suo post, a suo dire. La critica in questione non viene sfiorata dal dubbio che forse si e' spiegata male o ha solo detto una cazzata (capita a tutti).
E allora per me ha ragione chi dice solo sticazzi. Perche' leggendo alcune discussioni italiane sulla letteratura mi pare solo di stare a sentire un'immensa "supercapsula".
PS: ovviamente so che si scrive "supercazzola", senno' che pisano sarei. Ma siccome io da piccolo chiedevo a mio padre "la supercapsula", io la chiamo cosi'. C'e' problema?
12 commenti:
"Ovviamente sono soprattutto i lettori e/o gli espertoni di sinistra che ragionano in questo modo."
Mah... Questo mi sembra altrettanto banale.
Quasi come se io dicessi che quelli di destra non parlano quasi mai di letteratura e quindi non cadono nemmeno incquesti tranelli di criticismo.
Bah, nella mia esperienza capita solo coi comunisti combattenti. Poi oh, sbagliero'. E in ogni caso il discorso vale anche per gli eventuali mentecatti di destra. Sticazzi per tutti, io.
Sulla supercazzola come base di alcuna critica mi sa che hai ragione.
Per quel che riguarda i lettori, credo che sia semplicemente una questione di argomentazioni, poi ognuno è libero di pensarla come vuole, e ci mancherebbe.
Se uno mi dice che trova Infinite Jest lungo e pesante lo capisco, pur non condividendo affatto il giudizio. Se mi dice che Wallace ha scritto 1300 pagine in cui non dice nulla, be', qualche dubbio mi sorge.
Però è faccenda spinosissima, perché non è facile stabilire uno standard. Anzi, lo standard probabilmente neppure esiste.
Esatto Abo, e' un problema di standard e per me e' un falso problema. Una volta che tu hai dato al lettore gli strumenti per capire, attraverso una buoba scuola e una buona cultura di base, lo standard diventa il lettore stesso. Anche se e' un mentecatto.
L'imposizione di QUALSIASI standard e' fuori luogo. Fermo restando il diritto tuo di pensare che uno e' un coglione a dire che infinite jest e' pieno di nulla. Ma fermo restando anche il diritto di questo coglione di pensarlo...
"Si farà finta di passà dabbecchi..."
per capire il vero senso di una grande opera d'arte leggi qui e poi qui. Chiaro?
Camillo, ma questa cosa e' BELLISSIMA! Leggete i link che ha messo Camillo, vi prego!
E' tutto un'immensa supercazzola.
muahuahuahuahauhauhuahuahuahuah!!!!!!
scusate l'exploit (riferito al Lumiere), ma ci sta.
pensando a standard & co mi sovviene il film Pleasantville, e con non poco timore mi chiedo se sarò ancora scrivente dopo aver asserito che "Imagine" di Lennon mi fa venire l'itterizia. ;)
Forse ciò che manca globalmente è "semplicemente" una gran dose di rispetto.
Anche a me viene troppo da ridere. E comunque a me Imagine fa venire due palle cosi', che davvero non la sopporto. Mamma mia.
Ho aperto la finestra dei commenti per dire che sono d'accordo con te (fatto salvo il fatto che non è la prima volta, ma nemmeno la seconda o la terza che io trovo la giornalista che linki sussiegosa in maniera direttamente proporzionale a quanto è banale). Stavo per aggiungere che, da insegnante, farei un'eccezione per la lettura a scuola, dei giovani alunni (per i quali secondo me è necessaria anche un po' di lettura 'imposta' perché poi possano esercitare, liberamente su tutto, i diritti del lettore). Ma poi ho visto che lo dici tu stesso. Dunque taccio.
si', anche l'albero migliore ha bisogno di aiuto per crescere diritto quando e' solo un fuscello.
E mi ricordo la nostra conversazione sulla giornalista in questione: e ricordo anche che ero io a dirti "ma no, ma dai". e invece avevi ragione tu. Anche tanto.
mah, visto al contrario, è un po' come quelli che ritengono Fabio Volo "un grandissimo e profondissimo interprete della crisi della generario dei 30/40enni".
comunque, un conto è il saper riconoscere il valore letterario di un'opera, u nconto è il gusto personale.
voglio dire, Pirandello è un grandissimo per tutta una serie di motivi, ma piuttosto che rileggere Il fu Mattia Pascal mi raso a zero.
e concordo in tutto e per tutto con la Povna, la quale mi conferma che ho sempre fatto bene a non degnare di uno sguardo la Lipperini.
Il Don Chisciotte è una palla mostruosa.
E sticazzi.
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