20/06/08

Tempesta

Una canzone che non esce dalla testa. Una sonnolenza improvvisa. Una vertigine. Un venerdi' sera che non passa, un sonno che, incompatibile con il senso di spossatezza profonda, non arriva, una pioggia sottile che riflette e allo stesso tempo condiziona l'umore.

Conversazioni origliate a cena, già sentite, già dibattute. Dieci, cento, milioni di volte. In anni che forse sono dieci, forse sono mille, ma sembrano appartenere ad altri. E l'immagine chiara, nitida: tirare la tovaglia, scaraventarla a terra, prendere a sberle metà dei commensali, risvegliarli dal torpore in cui sono caduti. Dal torpore in cui si è caduti.

Le porte sbattono chiudendosi, e non ci sono chiavi. E quelle che c'erano non le trovi o non aprono un emerito cazzo.

E una moto ferma, coperta da un telo del tutto incapace di proteggerla dalla pioggia, dai topi, dal fetore dei gatti. Triste anche lei, accusa chi di dovere per la scelta "perché qui, perché non altrove dove puoi godere di me? Di me che ti appartengo, di me che sono tua e che solo posso essere tua?". No. Non adesso, Clarabella. Non stasera. Stasera si va a piedi, che l'equilibrio per poter uscire con te stasera proprio non ce l'ho.

16 commenti:

Melus ha detto...

Molto bello. Chi lo ha scritto?

Ciao

Anonimo ha detto...

Serate così ne ho vissute anch'io (soprattutto riguado la parte in cui volevi tirar giù la tovaglia e prendere a sberle gli astanti).
Complimenti per la scelta di andare a piedi, comunque.

Giovanni Stoto ha detto...

Demons, io ho deciso: torno in Italia dove la mia nuova moto me la posso davvero godere :-)

come ti capisco...

Giulius ha detto...

Ehi Demomio , su con la vita .. dai . Prendi la moto e fatti un viaggio, tirala via la tovaglia e cavalca selvaggiamente la notte.. da sobrio..
Bel post comunque, profondo e .. bel post.

Demonio Pellegrino ha detto...

Melus, grazie. Sono io il responsabile...

Ventiseitre - il problema è che poi alla fine la tovaglia si finisce per non tirarla. Anche se un paio di volte effettevviamente l'ho fatto in passato.

Gandalf - hai fatto la scelta giusta.

Giulius - grazie. Forse hai ragione, dovrei prendere un po' il largo e vedere che succede...

Anonimo ha detto...

Io la tovaglia invece non l'ho mai tirata. Mi sono limitato ad urlare un "andatevenetuttiafareinculo" e a fare un'uscita teatrale.
Un giorno tirerò la tovaglia anch'io.

Anonimo ha detto...

Ciao, anche tu a Bruxelles? Ti lascio l'indirizzo del mio blog, se ti và facci una visita

http://nguuloo.spaces.live.com

Ciao!

Gianni

lauraetlory ha detto...

Demonio, se i commensali ti fanno venir voglia di sbaraccare la tovaglia... cambia le compagnie, il paese, qualcosa nella vita. In quello che scrivi c'è più di quanto dici e quel di più è: è ora di voltare pagina.
Un sorriso,
Laura

Demonio Pellegrino ha detto...

ventiseitre - fallo, ti assicuro che la gente ti guarderà in modo diverso. Non meglio, eh, ma diverso si'. E ci penseranno due volte prima di romperti ancora i maroni.

Nguuloo, benvenuto. da poco a BXL vedo dal tuo blog?

Laura - ieri sera ho avuto la conferma che il ripulisti attuato tempo fa è stato assolutamente una delle cose migliori mai fatte negli ultimi tempi. Sul voltare pagina no comment.

Giovanni Stoto ha detto...

Demons, visto che stasera mi hai dato la sola ;-) c'é un meme per te sul mio blog :-D

Anonimo ha detto...

Ciao Demonio,

grazie per il benvenuto. Sono qui soltanto da due mesi, anche se lavoro per un'azienda belga da un anno e mezzo ormai. Su con la vita, sono momenti che capitano ogni tanto ;-)

Piuttosto voglio farti i complimenti per il post "Io parlo pisano", mi sono piegato in due dalle risate :-)))))

Demonio Pellegrino ha detto...

gandalf...ho appena visto...domani provvedo!

Gianni, benvenuto a Bruxelles allora. E grazie per i complimenti...

Anonimo ha detto...

Quale canzone, dem?

Comunque, mal comune...giorni duri anche per me, nonostante lo splendido sole.
anch'io ho davanti una porta chiusa, chiusa improvvisamente da altri. e la sensazione terribile di essere in corridoio e non sapere cosa fare: provare a prenderla a spallate? rispettare la scelta di chi l'ha chiusa? sperare che chi è dentro si senta prima o poi soffocare e decida di riaprirla?
e intanto i pezzi di me che avevano incredibilmente trovato il loro posto solo un paio di mesi fa stanno di nuovo andando a ramengo...

Prendi la tua moto, Dem, e fatti un bel giro. io ho solo una bicicletta, ma me la farò bastare. :)

Demonio Pellegrino ha detto...

wiki, almeno tu hai il sole. Le spallate sono spesso inutili, soprattutto in questi casi. Bisogna solo continuare ad avanzare.

Anonimo ha detto...

infatti lo pensavo anch'io, che la spallata mi farebbe ancora più male. ma avanzare, con il senso di stordimento che ho addosso... annaspo e basta, per il momento...

Anonimo ha detto...

Buongiorno, spero che oggi ti sia già un po' passata la sensazione di venerdì...dal nulla che sono, posso solo dirti FOOOOOOORZA!ripartire a volte è molto più semplice di quello che pensiamo. non è solo una questione di sopravvivenza, ma un vivere in equilibrio tra quello che ci imponiamo di dover sopportare e quello che è effettivamente il caso di lasciarsi alle spalle

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