Ilium, di Dan Simmons, canta del Pelide Achille l'ira funesta che infiniti lutti addusse agli Achei...solo che le gesta si svologono su una terra parallela, in un futuro lontano, e sono narrate non dalla musa, ma da un professore universitario esperto di Iliade del XX secolo che viene resuscitato dagli Dei Greci. Dei Greci che sono alquanto tecnologici, tra nanotecnologie, armi nucleari, e conoscenze mediche capaci di risuscitare anche i morti (appunto). Nel frattempo, gli ultimi umani sulla terra - che hanno perduto ogni conoscenza del loro passato - vivono fino a cento anni, per poi essere trasformati in immortali dai Post-Umani. E un gruppo di robot semi organici - con la passione per Shakespeare e Proust - si mette in viaggio verso Marte per capire quali siano le cause di fenomeni quantici che rischiano di mettere in pericolo tutto l'Universo.
Vi intriga? A me intrigo' parecchio quando lessi la quarta di copertina, poi come capita in molte occasioni, il libro mi passo' di mente. Fino a qualche giorno fa, quando l'ho scaricato sul Kindle e me lo sono letto.
E' stato pubblicato nel 2003, e il seguito - Olympos - e' apparso nel 2006. Purtroppo e' uno di quei libri che deve essere letto con il seguito, perche' lascia molti (troppi) punti irrisolti. E questo e' uno dei (vari) difetti di questo libro. Ma andiamo con ordine.
La trama
Come ho spiegato brevemente qui sopra, la trama si svoge su tre livelli, con tre storie separate, ma che confluiscono verso un unico finale. Nella storia principale il narratore e' Thomas Huckenberry, un professore universitario di studi classici vissuto e morto tra il XX e il XXI secolo. Hockenberry e' stato risuscitato dagli dei greci impegnati in una ripetizione della querra di Troia che si svolge in un futuro molto lontano. Gli dei - che si muovono con portali quantici che permettono loro di apparire e sparire dove vogliono, e che sono dotati di armi e tecnologie avanzatissime - si servono di professori come Hockenberry per capire se lo svolgimento della guerra di Troia nella quale sono impegnati sia lo stesso raccontato nell'Iliade di Omero. Il compito di Hockenberry - e dei suoi colleghi - e' di annotare ogni discrepanza dall'originale di Omero, e di riportarla agli dei, che - a parte Zeus - non sanno cosa Omero abbia raccontato. I professori pero' hanno l'obbligo di non svelare a nessuno lo svolgersi degli eventi previsto da Omero, e debbono astenersi dall'interferire, per non falsare il futuro. I pochi professori che commettono l'errore di disubbidire vengono uccisi seduta stante.
Per molti anni il racconto di Omero e i fatti in questa tecnologica battaglia coincidono, con discrepanze minime. Ma le cose a un certo punto cambiano: il Pelide Achille decide di NON aiutare gli Achei in rotta, e opta per una vita lunga e felice senza gloria, pur di non aiutare l'odiato Agamennone. A quel punto Hockenberry interviene, con un'agenda tutta sua, e mette in moto una serie di eventi imprevisti che porteranno i troiani e i greci a fare fronte comune contro gli dei.
Nel secondo piano della storia, vediamo una terra di un futuro non ben definito, abitata da poche migliaia di uomini totalmente ignari del proprio passato. Senza scrittura, incapaci di leggere, senza nessuna conoscenza scientifica, gli umani vivono e sopravvivono grazie ai voynix, esseri organici che li proteggono da eventuali minacce (come i dinosauri) e grazie a servitori meccanici che si prendono cura di ogni loro bisogno. Non conoscono la geografia della terra, e si spostano di citta' in citta' grazie ai fax, dei portali di teletrasporto. Nessuno si avventura piu' di un paio di miglia da questi portali. Tranne un uomo, Harman, l'unico che ha imparato a leggere, ama scoprire la geografia della terra che abita, e si pone alcune domande su chi siano i voynix e chi abbia creato i servitori.
Gli umani sulla Terra vivono per 100 anni. Ogni venti anni vengono faxati all'infermeria, dove vengono curati e rimessi in sesto, in modo da sembrare sempre ventenni. Al compimento del centesimo anno vengono faxati su citta' in orbita nelle quali vivono i Post-Umani, che hanno abbandonato la Terra circa 1500 anni prima. Come atmosfera ricorda molto il Brave New World di Huxley.
Le cose cambiano quando arriva Ulisse. E quando Harman si convince di andare all'infermeria sulle citta' post umane per chiedere un'estensione, la possibilita' di vivere oltre i cento anni. E soprattutto quando appare Savi, l'unico essere umano ad aver compiuto 1500 anni, e che i post umani hanno lasciato sulla terra (volontariamente?) 1500 anni prima. E che parla di un passato e di un presente molto diversi dalla presunta realta' in cui credono gli umani...
E poi ci sono i moravecs (chiamati cosi' da Simmons in onore di
Hans Moravec), dei robot che partono da Giove con la missione di cercare di capire quali siano le ragioni dietro i disturbi quantici che stanno devastando Marte, e che potrebbero mettere a rischio l'intera galassia. I Moravecs pero' non sono robot come gli altri: alcuni di loro hanno una sensibilita' particolare per la cultura e la storia umana, per cui citano e discettano di Proust e Shakespeare come e meglio del mio professore d'italiano del Liceo.
Non voglio spoilerare, ma i tre piani si riuniranno verso la fine del libro, risolvendo una parte - solo una minima parte - dei misteri del libro.
Cosa mi e' piaciuto e cosa non mi e' piaciuto.
L'idea alla base del libro secondo me e' molto affascinante, e almeno fino alla prima meta', il libro lo classificherei tra quelli che ti tengono svegli la notte per cercare di capire come va a finire. E tutto questo nonostante si accumulino misteri su misteri. Pero' poi il libro perde vapore. E superate le prime 400 pagine ci sono un centinaio di pagine che ho fatto veramente fatica a superare. Non perche' fossero particolarmente noiose, ma perche' mi sembrava fosse tutto un gia' visto, gia' sentito nelle pagine precedenti. Quasi un voler tirare per le lunghe qualcosa che poteva essere risolto prima.
Ma in realta' il vero problema e' esattamente l'opposto: la parte tirata per le lunghe e' la parte iniziale, che ripercorre l'Iliade. La vera svolta nella storia, con Achille e Ettore che si mettono d'accordo, arriva solo a tre quarti del libro. Un po' tardi, forse.
Una cosa bellissima e' invece leggere dei combattimenti tra gli eroi greci e troiani attraverso gli occhi di Hockenberry, che spiegano il perche', per esempio, della ferocia e della velocita' di Diomede nei combattimenti singoli. Omero ci parla di una velocita' sbalorditiva che emanava addirittura calore. Bene, qui si spiega tutto: Atena aveva iniettato nel sangue di Diomede un composto a base di nanotecnologie che aumenta il metabolismo e ti fa diventare un semidio, quasi. Detta da me sembra una cavolata, ma se uno si ricorda anche solo un minimo l'Iliade non puo' che sorridere e dire "ah, ora ha senso...".
Pero'. Pero': davvero c'era bisogno d'introdurre anche Caleban e Prospero della Tempesta di Shakespeare tra i personaggi? Mi e' parsa una forzatura. E' stato come dire "guardate quanto so di letteratura io, e se volete capire il mio libro, bene, dovete anche sapere della Tempesta e altro". E in piu' mi e' sembrato creare solo casini nella storia, che a un certo punto e' alto rischio di svaccatura.
Poi: se da un lato la descrizione degli ultimi umani sulla Terra e' eccezionale, dall'altro non mi e' piaciuto per niente il fatto che Simmons abbia voluto introdurre un paio di commenti sulla realta' attuale. Che bisogno c'e' di parlare dell'11 Settembre, con un accenno en passant, se questo non e' assolutamente funzionale al libro? E perche', di grazia, i voynix, che non si sa chi siano, e chi ce li abbia messi, neanche alla fine del libro, cercano di ammazzare Savi, l'ultima umana, mentre dai minareti di Gerusalemme un muezzin preregistrato grida "Ammazza il Giudeo"? Ecco, forzature.
Un libro al quale darei tre stelle, proprio per queste sbavature, e soprattutto perche' non riesce a spiegare tutti i punti in sospeso. E parliamone di questi misteri.
I punti lasciati in sospeso
Ora, se c'e' una cosa che mi fa incazzare come una scimmia, sono i libri che finiscono senza finire. Quelli che ti obbligano a comprare il sequel per capire dove vada a parare la storia. E il problema e' che qui di punti non chiari ne rimangono parecchi. Magari questi punti verranno chiariti nel secondo e ultimo libro (che ho appena cominciato a leggere). Vedremo. Ma nel frattempo:
Chi cazzo sono i voynix e chi ce li ha messi sulla terra? Possibile che in 600 pagine non si trovi il modo di spiegare chi siano questi esseri organici bipedi che scarrozzano e proteggono gli umani? Potrei capire se fossero un elemento secondario della trama, ma sono invece una parte importante della storia degli umani. Si capisce solo che odiano gli ebrei, perche' attaccano Savi e i suoi compari. Ma perche'?
Perche' gli dei scelgono un professore del XX secolo? Mi spiego: se io fossi stato una divinita', avrei sceolto di resuscitare una persona che appartiene all'epoca che ha realizzato la massima conoscenza dell'Iliade. E magari e' nel XX secolo, non dico di no: ma lo vogliamo spiegare? Perche' altrimenti mi viene il dubbio che Simmons abbia scelto uno del XX secolo solo perche' gli riusciva meglio parlare in prima persona attraverso un suo contemporaneo.
Chi sono i post umani? In cosa si distinguono dagli umani? Io credo che i post umani siano gli dei greci, ma nel libro non lo si spiega. Boh.
SPOILER: se Harman e Daeman riescono a distruggere l'infermeria e i servitori robot smettono di funzionare, mentre i voyinx spariscono senza lasciare traccia, bene, chi e' che continua a faxare gli umani da un portale all'altro? Nel libro ci viene spiegato che in realta' il faxare tra un portale e' l'altro non e' un vero e proprio teletrasporto, ma una distruzione di un corpo nel punto d'ingresso, e la costruzione di un corpo nuovo, con gli stessi ricordi di quello morto, nel punto di arrivo. Pare di capire che il processo avvenga attraverso lo stesso sistema usato nell'infermeria ogni 20 anni per aggiustare i corpi. Ma se l'infermeria e' distrutta, e i servitori sono o morti e/o spariti, com'e' possibile che il processo di faxing continui?
Momenti WTF(*)
(Spoiler)
- Una delle cose piu' interessanti della storia degli umani e' il fatto che spesso si colleghino a una specie di televisore portatile, in tessuto, che Simmoons chiama turin cloth. Su questa TV di tessuto gli umani assistono alla guerra di Troia...di cui ovviamente non sanno niente, perche' sono ormai degli illettarati incapaci di leggere. Ora: possibile che Simmons mi butti via un elemento cosi' spiegando in due righe verso la fine che il turin cloth lo ha dato Ulisse a Savi affinche' gli umani si riacclimatassero al concetto di guerra, in vista di guerre future? Ma che davero davero???
- Hockenberry ha una collana che e' in realta' un sistema di teletrasporto (questo si') quantico. Basta strizzarlo, visualizzare nella mente dove si vuole andare, e bum, ci sei istantaneamente. E allora perche' - maremma bestia - verso la fine del libro Hockeberry corre di qua e di la', maledicendo di non poter arrivare in tempo? Strizza la collana, stronzo!
- Ne accennavo prima: di questi voynix non si sa niente. Ma ho trovato davvero ridicolo - RIDICOLO - che questi cosi sinistri (perche' solo gli umani sono talmente stupidi da non capire che questi cosi sono sinistri) attacchino i nostri protagonisti mentre il muezzin preregistrato grida ammazza l'ebreo. Perche'? Perche' introdurre un elemento del genere? C'era gia' il fatto che - guarda il caso - gli unici umani non teletrasportati verso le citta' post umane 1500 anni prima fossero gli ebrei: ma questo ci stava, dava un mistero da risolvere anche molto interessante. Ma gli esseri bipedi che attaccano l'unica ebrea rimasta mentre il muezzin automatizzato grida ammazza l'ebreo mi pare un po' una presa per il culo. WTF?
In sintesi
Un libro con una bellissima idea alla base, un 400 pagine fenomenali, ma con un forte sbandamento. E con molte, troppe questioni rimaste aperte. Vedremo nel secondo libro se i punti in sospeso si risolveranno, e come. Ne riparleremo.
Punti wow:
- I misteri dell'Iliade spiegati con la tecnologia futura
- La frattura umano/post umano, e la descrizione del mondo umano
- L'infermeria che aggiusta gli dei
Punti vaffanculo
- L'arrivo di Caleban, Prospero, e i personaggi della Tempesta e di altri poemi inglesi.
- Rimandi immotivati all'11 settembre e all'antisemitismo
- Le lunghe (estenuanti) discussioni tra i moravec a proposito di Proust e Shakespeare
Voto complessivo: 7
(*) WTF: What the Fuck, tipica espressione in inglese di estremo stupore, usata anche quando ci si sente presi per il culo.