Il mito da sfatare di oggi riguarda la riforma della legge elettorale. I sinistri (e in questa definizione comprendo non solo i comunisti veri e propri, gli ex comunisti e i post comunisti, ma tutto l'ambaradan che li appoggia, confindustria inclusa) stanno provando a far credere agli italiani che la legge elettorale vada cambiata PRIMA di andare alle elezioni, perché altrimenti non avremmo stabilità.
Bene, è una sonora stronzata. E ve lo spiego in due minuti.
Dio solo sa quanto io odi questa legge elettorale. Ho rischiato di non votare a destra quando Berlusconi ci ha dato questa porcata. Ma la odio perché ci ha tolto la possibilità di indicare preferenze, cosicché adesso siamo tutti obbligati a mettere una croce sulla lista, e non possiamo decidere chi ci rappresenterà. Sono i partiti a fare le liste dei futuri eletti...
Ecco, andate a rileggervi qualunque dichiarazione dei vari soloni che vogliono una riforma della legge elettorale. Non ne troverete uno - non uno!!! - che parli di riformare questa parte qui...tutti sono ben d'accordo di lasciare le cose come stanno, e cioe' di evitare che i cittadini possano indicare preferenze...vogliono solo cambiare il sistema di attribuzione dei seggi.
Ecco, il sistema di attribuzione dei seggi. Si dice che debba essere cambiato perche' l'instabilità del governo di colui che al governo non dura piu' di due anni (Prodi) sarebbe stata causata proprio dalla legge elettorale.
Ecco, questa è una cazzata. Per il semplice motivo che ci si dimentica di dire che al Senato Prodi le elezioni NON le ha vinte.
Vediamo i dati. Alla Camera la coalizione di Prodi prese 25.000 voti piu' del centrodestra. Ma le legge elettorale le diede una larghissimia maggioranza. Nonostante la maggioranza risicatissima in termini di voti.
Bene, al Senato, la coalizione di Prodi ha PERSO le elezioni. La CDL ha preso piu' voti. Nonostante questo, la legge elettorale ha garantito a Prodi una maggioranza al Senato di 1 voto, piu' quella degli infami senatori a vita, ma questa è un'altra storia.
Per cui, quando si dice che questa legge elettorale non garantirebbe la stabilità dei governi, si dice una cazzata grossa come il culo che Prodi ha avuto a poter governare due anni. Al contrario, questa legge elettorale dà alla coalizione vincente (sottolineo vincente: al Senato Prodi NON aveva vinto) una larghissima maggioranza parlamentare.
Ora, l'unica cosa sulla quale chi blatera sulla legge elettorale potrebbe aver ragione è riformare il sistema di assegnazione del premio di maggioranza al senato, di modo che tale premio venga dato a livello nazionale, e non regionale, proprio come alla Camera. Ma per fare questa riforma ci vogliono massimo 5 giorni.
Per cui tutte le cazzate sui governi di transizione per fare le riforme sono, appunto, cazzate. Per pararsi il culo. E' evidente che la Sinistra dimentica che già una volta ha tentato di salvarsi il culo in questo modo, con i governi Dini e Amato...ma non ci è riuscita.
Ha voglia di riprovarci?
Aggiornamento: beh, pare proprio di si', vogliono riprovarci. L'ineffabile Napolitano ha appena dato l'incarico a Marini. Poi non si lamentino se la gente comincia a menare le mani.
30/01/08
28/01/08
Il Demonio incontra Markinga - che mangiata e che smanettata
Causa impegni vari e mal di schiena, la tanto decantata smanettata in Chianti con il vero Demonio Pellegrino (e cioè la mia moto), Markinga e alcuni suoi amici motociclisti era stata rimandata varie volte. Finalmente, sabato scorso ce l'abbiamo fatta. E dire che ne sia valsa la pena è dire poco.
Come scritto nel reportage di Markinga (che ha organizzato tutto insieme a Pasko e Superrollo, che saluto caldamente e ringrazio), sveglia all'alba (le 7.40h, che per me il sabato è l'alba). Con mio padre che smadonna "ma cosa cazzo ci va a fa' a incontra' la gente che conosci su internet...", la mia ragazza che non gioisce, e la temperatura esterna di 1 grado, le bestemmie sono tante.
Ma quando, dopo la vestizione degna di un cavaliere medievale, tra strati, armature e cazzi vari, riesco finalmente a mettere in moto, dimentico tutto: le tante bestemmie, che pure hanno sicuramente ridotto ulteriormente le mie già magre possibilità di andare in paradiso, le rotture al lavoro, la fatica. E parto.
Al contrario di tutti gli altri partecipanti che abitano vicino a Firenze, io sono quello che deve sgroppare di piu'...mi faccio una settantina di km sulla superstrada, a 90km/h, assaporando i paesaggi invernali e l'aria rarefatta che tanto mi piace. Il sole mi benedice.
A Scandicci ho appuntamento col Markinga. Che non ho mai visto. Ma parlandoci due sere prime, ci diciamo "oh, ma figurati se non ci troviamo: quanti coglioni ci devono essere in moto alle 9 di mattino con 1 grado?". Ovviamente non ci becchiamo. Dopo altre bestemmie al pensiero che Markinga non esistesse e fosse un parto della mia mente, e con l'idea già di dover tornare a casa e sentire mio padre "ma cosa cazzo ci sei andato a fare..etc. etc." riusciamo a beccarci.
Direzione Firenze, dove incontriamo gli altri due partecipanti (altri due ci hanno dato il pacco...ma saremo raggiunti al ristorante da Simona e Carlotta, che viste le temperature non proprio miti li' per li' hanno deciso di raggiungerci al ristorante).
Quando vedo Leonardo e Rolando, capisco già che oggi subiro' una dura lezione di guida. Mentre Markinga ha una moto del mio stesso tipo, anche se piu' potente, i due si presentano con leggerissime e arrabbiatissime Supermotard da competizione. Quando mettono in moto un rombo scuote il mercato nei dintorni del quale ci siamo dati appuntamento....Dentro di me smadonno....cazzo, che figura di merda...io sono un tranquillone in moto....Quaesti mi andranno via di prima.
E infatti partiamo. Riusciamo ovviamente a perderci subito un'altra volta. Ma quando alla fine ci ricompattiamo e entriamo in Chianti, si creano immediatamente due gruppi: i supermotard se ne vanno velocissimi tra i tornanti, le curve e i colli del Chianti, mentre Markinga (da gran signore, e non lo dimentichero') si accomoda alla mia andatura, decisamente piu' tranquilla. Periodicamente i supermotard ci aspetteranno agli svincoli piu' importanti, di modo che il gruppo si ricmpatti.
E il bello della moto è proprio questo: la strada alla fine uno la vive come vuole...l'importante è proprio il viaggio stesso...e arrivare al ristorante La Bottega a Volpaia.
Ecco, io il paradiso non lo so come sia: ma vi posso garantire che stare su una terrazza delle colline fiorentine, con il sole di gennaio che ci scalda fino ai 18 gradi, mangiando tortelli di patate ai funghi porcini è una sensazione che definirei paradisiaca.
Dopo la mangiata, ci aspetta un'altra sgroppinata fino a Firenze...dove ci salutiamo, e poi direzione Pisa. Arrivero' a casa con 440 km in piu' sul mio contachilometri, un paio di kili in piu', e la voglia matta di rifarlo presto.
Che spettacolo. A tutta la comitiva allargata (Simona e Carlotta incluse): grazie a arrivederci a presto!!
Come scritto nel reportage di Markinga (che ha organizzato tutto insieme a Pasko e Superrollo, che saluto caldamente e ringrazio), sveglia all'alba (le 7.40h, che per me il sabato è l'alba). Con mio padre che smadonna "ma cosa cazzo ci va a fa' a incontra' la gente che conosci su internet...", la mia ragazza che non gioisce, e la temperatura esterna di 1 grado, le bestemmie sono tante.
Ma quando, dopo la vestizione degna di un cavaliere medievale, tra strati, armature e cazzi vari, riesco finalmente a mettere in moto, dimentico tutto: le tante bestemmie, che pure hanno sicuramente ridotto ulteriormente le mie già magre possibilità di andare in paradiso, le rotture al lavoro, la fatica. E parto.
Al contrario di tutti gli altri partecipanti che abitano vicino a Firenze, io sono quello che deve sgroppare di piu'...mi faccio una settantina di km sulla superstrada, a 90km/h, assaporando i paesaggi invernali e l'aria rarefatta che tanto mi piace. Il sole mi benedice.
A Scandicci ho appuntamento col Markinga. Che non ho mai visto. Ma parlandoci due sere prime, ci diciamo "oh, ma figurati se non ci troviamo: quanti coglioni ci devono essere in moto alle 9 di mattino con 1 grado?". Ovviamente non ci becchiamo. Dopo altre bestemmie al pensiero che Markinga non esistesse e fosse un parto della mia mente, e con l'idea già di dover tornare a casa e sentire mio padre "ma cosa cazzo ci sei andato a fare..etc. etc." riusciamo a beccarci.
Direzione Firenze, dove incontriamo gli altri due partecipanti (altri due ci hanno dato il pacco...ma saremo raggiunti al ristorante da Simona e Carlotta, che viste le temperature non proprio miti li' per li' hanno deciso di raggiungerci al ristorante).
Quando vedo Leonardo e Rolando, capisco già che oggi subiro' una dura lezione di guida. Mentre Markinga ha una moto del mio stesso tipo, anche se piu' potente, i due si presentano con leggerissime e arrabbiatissime Supermotard da competizione. Quando mettono in moto un rombo scuote il mercato nei dintorni del quale ci siamo dati appuntamento....Dentro di me smadonno....cazzo, che figura di merda...io sono un tranquillone in moto....Quaesti mi andranno via di prima.
E infatti partiamo. Riusciamo ovviamente a perderci subito un'altra volta. Ma quando alla fine ci ricompattiamo e entriamo in Chianti, si creano immediatamente due gruppi: i supermotard se ne vanno velocissimi tra i tornanti, le curve e i colli del Chianti, mentre Markinga (da gran signore, e non lo dimentichero') si accomoda alla mia andatura, decisamente piu' tranquilla. Periodicamente i supermotard ci aspetteranno agli svincoli piu' importanti, di modo che il gruppo si ricmpatti.
E il bello della moto è proprio questo: la strada alla fine uno la vive come vuole...l'importante è proprio il viaggio stesso...e arrivare al ristorante La Bottega a Volpaia.
Ecco, io il paradiso non lo so come sia: ma vi posso garantire che stare su una terrazza delle colline fiorentine, con il sole di gennaio che ci scalda fino ai 18 gradi, mangiando tortelli di patate ai funghi porcini è una sensazione che definirei paradisiaca.
Dopo la mangiata, ci aspetta un'altra sgroppinata fino a Firenze...dove ci salutiamo, e poi direzione Pisa. Arrivero' a casa con 440 km in piu' sul mio contachilometri, un paio di kili in piu', e la voglia matta di rifarlo presto.
Che spettacolo. A tutta la comitiva allargata (Simona e Carlotta incluse): grazie a arrivederci a presto!!
24/01/08
161 calci in culo
23/01/08
Io parlo Pisano
Siccome in parecchi m’avete scritto chiedendomi lumi sulle ultime due frasi apparse come sottototitolo del blog (l’attuale “t’avessi in culo, t’andrei a caa’ a Rapa-nui”, e quella precedente “Andiamo, moviti brutta farda di ‘asino…”), ho deciso di lanciare una nuova rubrica periodica, che chiamero’ “Io parlo pisano”. L’aggiornero’ quando ne avrò voglia, e la usero’ per spiegare il significato di alcune espressioni tipiche.
Innanzitutto, bisogna capire una cosa: il fiorentino, non e’ IL dialetto toscano. E’ il dialetto che si parla a Firenze. Che e’ MOLTO diverso dai dialetti toscani occidentali (viareggino, pisano, livornese e corso cismontano). La differenza c’e’ e si sente. Per capirla, date un’occhiata al video postato qui dalla mitica Elisa, e paragonatelo a come parla Benigni.
Ecco, in questo video (fantastico) si parla livornese. Il pisano e’ molto simile al livornese, anche se con le “E” meno aperte, e sicuramente suona meno volgare (ma forse sono di parte). Comunque, secondo wikipedia, il pisano parlato “a Pisa […] è generalmente più duro e definito del livornese, meno cantilenato e più classicamente toscano. Il tutto intercalato da un utilizzo frequente di topics indigeni (dé, boia).”
Ma veniamo a noi. Ecco le prime cinque voci:
<<T’avessi in culo, t’andrei a caa’ a Rapa-Nui>> (variante: t’avessi in culo, t’andrei a caa’ nella Fossa delle Marianne). La si usa contro persone che ci fanno particolarmente schifo. Il concetto e’ semplice: queste persone ci disgustano a tal punto che se le avessimo in culo, andremmo il piu’ lontano possibile a defecarle (caa’=cacare), per non appestare luoghi vicini. Rapa-nui e la Fossa delle Marianne sono posti lontanissimi...e stanno ad indicare lo sforzo che saremmo disposti a fare. Esempio: se Prodi fosse pisano, vedendo Mastella la prossima volta gli direbbe proprio “Boia dhe, popo’ di stronzolo che siei, t’avessi in culo t’andrei a caa’ a Rapa-nui”.
<<Ha visto più schizzi lei degli scogli di Marina>> (variante geografica “Ha visto più schizzi lei degli scogli di Calafuria”). Questa e’ un’espressione spettacolare. In pratica la si usa per indicare che una certa donna e’ abbastanza di facili costumi, e ha avuto parecchie esperienze sessuali. Immaginatevi quanti schizzi di mare possa vedere una scogliera qualsiasi (in questo caso di Marina di Pisa). Ecco: se una ragazza ha visto addirittura piu’ schizzi (non di mare) di questa scogliera...diciamo che si e’ data parecchio da fare. Esempio: a uno che dicesse "oh, ma seondo me la Arcuri alla fine è proprio una ragazza ammodino (perbene)", si potrebbe rispondere "boia dhe, ma sei briao (ubriaco)? ma se ha visto più schizzi lei degli scogli di Marina!"
<<Farda>>: vuol dire puttana. (Farda di ‘asìno=puttana di casino). Deriva dal trucco che le donne appariscenti (associate con le puttane) sono solite mettersi...il “fard” appunto. La Farda e’ una donna che si trucca troppo, come una prostituta. Esempio: in una discoteca, se vedessi una vestita a festa, con un casino di trucco sul viso, potrei dire a un amico “boia deh, hai visto che farda di ‘asino vella (quella) lì? Sai che mugoloni (pompini)?”
<<Tegame>>: puttana, pero’ un po’ meno forte di farda, quasi affettuoso. Il tegame in toscano e’ anche la pentola che si usa per cucinare. E questo doppio significato e’ spesso usato per offendere. Vi do un esempio di vita vissuta. All’universita’, un’amica di Roma m’invito’ a una festa a casa sua. Ci andai con vari amici, e appena entrati ci rendemmo conto che era pieno di zocccole assatanate (non una brutta cosa, sia ben detto). Al che chiesi alla padrona di casa “boia deh, e t’e’ scoppiata la ‘ucina (cucina)? Come mai tutti vesti tegami a giro”?
<<’Un friggo mia ‘on l’acqua>>: letterlamente vuol dire “non friggo mica con l’acqua”, e cioe’ non sono uno sprovveduto, so il fatto mio, sono bravo in quello che faccio. Esempio: se quello che ha messo incinta la figlia piccola di Berlusconi fosse pisano e fosse stato uno che cercava d’incastrare una coi soldi, probabilmente i suoi amici gli avrebbero detto “oh, deh, bravo, l’hai ‘ngravata (messa incinta)? Ora sei apposto per tutta la vita, deh, che culo!”, e lui avrebbe potuto rispondere con orgoglio “deh, ragazzi, lo so, son troppo forte, io ‘un friggo mia ‘on l’acqua”.
Innanzitutto, bisogna capire una cosa: il fiorentino, non e’ IL dialetto toscano. E’ il dialetto che si parla a Firenze. Che e’ MOLTO diverso dai dialetti toscani occidentali (viareggino, pisano, livornese e corso cismontano). La differenza c’e’ e si sente. Per capirla, date un’occhiata al video postato qui dalla mitica Elisa, e paragonatelo a come parla Benigni.
Ecco, in questo video (fantastico) si parla livornese. Il pisano e’ molto simile al livornese, anche se con le “E” meno aperte, e sicuramente suona meno volgare (ma forse sono di parte). Comunque, secondo wikipedia, il pisano parlato “a Pisa […] è generalmente più duro e definito del livornese, meno cantilenato e più classicamente toscano. Il tutto intercalato da un utilizzo frequente di topics indigeni (dé, boia).”
Ma veniamo a noi. Ecco le prime cinque voci:
<<T’avessi in culo, t’andrei a caa’ a Rapa-Nui>> (variante: t’avessi in culo, t’andrei a caa’ nella Fossa delle Marianne). La si usa contro persone che ci fanno particolarmente schifo. Il concetto e’ semplice: queste persone ci disgustano a tal punto che se le avessimo in culo, andremmo il piu’ lontano possibile a defecarle (caa’=cacare), per non appestare luoghi vicini. Rapa-nui e la Fossa delle Marianne sono posti lontanissimi...e stanno ad indicare lo sforzo che saremmo disposti a fare. Esempio: se Prodi fosse pisano, vedendo Mastella la prossima volta gli direbbe proprio “Boia dhe, popo’ di stronzolo che siei, t’avessi in culo t’andrei a caa’ a Rapa-nui”.
<<Ha visto più schizzi lei degli scogli di Marina>> (variante geografica “Ha visto più schizzi lei degli scogli di Calafuria”). Questa e’ un’espressione spettacolare. In pratica la si usa per indicare che una certa donna e’ abbastanza di facili costumi, e ha avuto parecchie esperienze sessuali. Immaginatevi quanti schizzi di mare possa vedere una scogliera qualsiasi (in questo caso di Marina di Pisa). Ecco: se una ragazza ha visto addirittura piu’ schizzi (non di mare) di questa scogliera...diciamo che si e’ data parecchio da fare. Esempio: a uno che dicesse "oh, ma seondo me la Arcuri alla fine è proprio una ragazza ammodino (perbene)", si potrebbe rispondere "boia dhe, ma sei briao (ubriaco)? ma se ha visto più schizzi lei degli scogli di Marina!"
<<Farda>>: vuol dire puttana. (Farda di ‘asìno=puttana di casino). Deriva dal trucco che le donne appariscenti (associate con le puttane) sono solite mettersi...il “fard” appunto. La Farda e’ una donna che si trucca troppo, come una prostituta. Esempio: in una discoteca, se vedessi una vestita a festa, con un casino di trucco sul viso, potrei dire a un amico “boia deh, hai visto che farda di ‘asino vella (quella) lì? Sai che mugoloni (pompini)?”
<<Tegame>>: puttana, pero’ un po’ meno forte di farda, quasi affettuoso. Il tegame in toscano e’ anche la pentola che si usa per cucinare. E questo doppio significato e’ spesso usato per offendere. Vi do un esempio di vita vissuta. All’universita’, un’amica di Roma m’invito’ a una festa a casa sua. Ci andai con vari amici, e appena entrati ci rendemmo conto che era pieno di zocccole assatanate (non una brutta cosa, sia ben detto). Al che chiesi alla padrona di casa “boia deh, e t’e’ scoppiata la ‘ucina (cucina)? Come mai tutti vesti tegami a giro”?
<<’Un friggo mia ‘on l’acqua>>: letterlamente vuol dire “non friggo mica con l’acqua”, e cioe’ non sono uno sprovveduto, so il fatto mio, sono bravo in quello che faccio. Esempio: se quello che ha messo incinta la figlia piccola di Berlusconi fosse pisano e fosse stato uno che cercava d’incastrare una coi soldi, probabilmente i suoi amici gli avrebbero detto “oh, deh, bravo, l’hai ‘ngravata (messa incinta)? Ora sei apposto per tutta la vita, deh, che culo!”, e lui avrebbe potuto rispondere con orgoglio “deh, ragazzi, lo so, son troppo forte, io ‘un friggo mia ‘on l’acqua”.
Lo vogliamo inquisire Prodi?
Scusate, ma leggo sul Corriere che al Senato sarebbe "partita la caccia ai voti" in vista della fiducia. Dini dichiara che prodi gli avrebbe addirittura proposto il Ministero della Giustizia, purche' voti a favore.
Domanda: ma se Berlusconi e' attualmente inquisito per aver cercato di convincere senatori del centrosinistra a passare con il centrodestra, qui Prodi non sta facendo esattamente la stessa cosa? Perche' nessun grido di schifo si leva alto nel cielo? Perche' un magistrato (magari di Napoli, visto che hanno tempo per dedicarsi anche a cose di cui non sono territorialmente competenti) non lo inquisisce per compravendita di voti??
Domanda: ma se Berlusconi e' attualmente inquisito per aver cercato di convincere senatori del centrosinistra a passare con il centrodestra, qui Prodi non sta facendo esattamente la stessa cosa? Perche' nessun grido di schifo si leva alto nel cielo? Perche' un magistrato (magari di Napoli, visto che hanno tempo per dedicarsi anche a cose di cui non sono territorialmente competenti) non lo inquisisce per compravendita di voti??
22/01/08
Napoli: dati e osservazioni
Anche se ne ho già parlato, vorrei toccare ancora una volta l'argomento Napoli, con alcuni dati e riflessioni. Dati tratti da varie trasmissioni TV (Controccorente, Matrix, interviste) e giornali.
Dati:
Dati:
- Napoli ha 1 addetto alla raccolta differenziata ogni 2200 (duemiladuecento) abitanti. Nel resto d'Italia la media è di uno ogni 12000 (dodicimila). Se si considerano invece tutti gli addetti ai rifiuti, non solo quelli per la raccolta differenziata, gli operatori sono 1 ogni 400 (quattrocento) a Napoli, contro 1 ogni 9000 (novemila) nel resto d'Italia.
- Nell'agosto 2007, quando già l'emergenza era sotto gli occhi di tutti, le autorità napoletane hanno pensato bene di indire due gare: una, per 700 000 Euri per uno studio sulla raccolta differenziata, e uno di 2 milioni di Euri per uno spot pubblicitario sull'ambiente e i parchi.
- L'emergenza dura da 14 anni. Secondo la Commissione parlamentare d'inchiesta, in questi 14 anni sono stati spesi 8 miliardi di Euri. Questi sono in parte fondi europei. Ma siccome il budget dell'Unione Europea lo paghiamo noi attraverso le nostre tasse, sono comunque soldi nostri. Mentre in Spagna e in altri paesi i fondi europei sono spesi per costruire e generare sviluppo, da noi sono spesi - male - per cercare di risolvere un'emergenza che non è emergenza in nessun altro paese civile.
- Attorno alla discarica di Pianura, quella che pare avere i rifiuti tossici e che ora è stata messa sotto sequestro, ci dovrebbe essere un raggio disabitato di 5 km, per impedire che i fumi possano causare danni alla salute. Bene, in 4km di raggio ci sono 500 000 persone. Non solo: ci sono vigneti, e pascoli. Vigneti e pascoli che generano prodotti che arrivano sulle tavole di tutto il mondo.
- Nelle immagini, tra i cumuli dei rifiuti, si vedono spesso materassi, cucine intere, etc. Napoli ha un sistema di raccolta di rifiuti ingombranti che, secondo de Gennaro, funziona benissimo. Solo che bisogna chiamare il comune e pagare 5 euro per avere il proprio divano preso e portato via dai netturbini. Come accade in ogni parte del mondo. Ma la gente continua a metterle per strada.
Riflessioni e domande:
- Come cazzo la passa la giornata quest'esercito di spazzini? Perché a Napoli hanno assunto cosi' tante persone, e i risultati sono quelli sotto gli occhi di tutti? Forse un giudice, invece di pensare alle veline di Berlusconi o alle presunte concussioni su Bassolino, dovrebbe farsi delle domande tipo "vuoi vedere che questi assunti sono assunti per comprarne il voto alle elezioni"? Com'è possibile che non ci sia un magistrato che si sia occupato ancora della vicenda?
- Se è vero che l'emergenza dura da 14 anni, i giornalisti dove cazzo erano? Perché se è vero che fino a qualche giorno fa ci propinavano immagini tutti i giorni (adesso no: Napolitano ha detto che l'emergenza in realtà la stanno esagerando, e puff, come per magia Napoli non è piu' sulle prime pagine), e che ogni quattro-cinque mesi c'era un programma TV, è anche vero che nessuno mi pare se ne scandalizzasse tanto.
- Stessa domanda per la cosiddetta società civile: dove cazzo era? Perché non vorrei fare il leghista, ma se a Brescia o a Milano provassero a non ritirare la spazzatura per una settimana, vedremmo orde di cittadini sotto casa del sindaco e di Formigoni. Li' no. Anzi, nelle strade del sindaco, l'immondizia non c'é.
- Ora, probabilmente i cittadini di Pianura hanno ragione a non voler riaprire la discarica. Ma, di grazia, mi potreste spiegare per quale ragione i cittadini delle altre regioni dovrebbero accettare di smaltire rifiuti che i campani si rifiutano di smaltire per paura dell'inquinamento? Perché i campani si oppongono anche agli inceneritori che invece funzionano nelle altre regioni. Per cui, veramente, non si capisce.
Questo post forse non ha senso. Ma sto cercando veramente di capire. E piu' capisco (o credo di capire) piu' sono certo che l'Italia (almeno quest'Italia con questi confini geografici) non abbia speranza alcuna.
17/01/08
Ecco i miei cinque blogghi
Era da un po’ che volevo fare un post elencando i blog che mi piacciono di più…ma adesso sono obbligato a farlo, perché sono stato coinvolto in un “meme” dalle tre tenutarie (Chica Mala, Trippi e Pytta) del blog Molto Rumore per Nulla (sottotitolo: riti, miti...liturgie di abbordaggio metropolitano. Tutto un programma, direi, e mia lettura giornaliera obbligata...)
In un loro post di un paio di giorni fa, le tre milanesi di adozione mi hanno incluso nella lista dei cinque blog che hanno la capacità di farle pensare. E le voglio pubblicamente ringraziare, perché quello che hanno scritto mi ha lusingato, e allo stesso tempo mi ha fatto sbellicare dalle risate...sembrano conoscermi senza conoscermi.
Beh, adesso che devo da fa’? Le regole del meme sono semplici:
In un loro post di un paio di giorni fa, le tre milanesi di adozione mi hanno incluso nella lista dei cinque blog che hanno la capacità di farle pensare. E le voglio pubblicamente ringraziare, perché quello che hanno scritto mi ha lusingato, e allo stesso tempo mi ha fatto sbellicare dalle risate...sembrano conoscermi senza conoscermi.
Beh, adesso che devo da fa’? Le regole del meme sono semplici:
- possono/devono partecipare solo quelli che sono stati nominati da un blogger tra i suoi cinque blog preferiti;
- devono lasciare un link al post che ha iniziato la catena di Sant’Antonio (eccolo),
- debbono inserire nel post il logo (eccolo di fianco)
- devono indicare 5 blog che li fanno pensare, ma non possono includere il blog che li ha nominati (Peccato...perché altrimenti Molto Rumore sarebbe stato il primo della lista)
E i cinque blog sono....
- Cerazade, blog di Claudio Cerasa, giornalista del Foglio, e autore del bellissimo libro “Ho visto l’uomo nero”, cronaca dell’inchiesta sui presunti casi di pedofilia a Rignano Flaminio. Il libro non lo troverete piu’ nelle librerie, perche’ i genitori dei bambini – gli stessi genitori che sono andati a Porta a Porta a volta scoperto a parlare dei presunti Orchi, per il momento tutti scarcerati – hanno ottenuto il sequestro del libro...perché dicevano che violava la privacy. Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere. Comunque Cerazade è la prima cosa che leggo quando mi collego la mattina. Scrive da Dio. E dice cose che pochi altri dicono, con una lucidità che pochi altri hanno. Ve lo consiglio appassionatamente.
- Mercato Unico, un blog recente, che – unica voce in un mare di qualunquismo europeista – scrive dei post ben articolati, che ti fanno molto riflettere su come funziona l’Europa attualmente...e su come invece potrebbe (dovrebbe?) funzionare.
- Il blog di Elisa fa parte di quel gruppo di blog di toscani che fa bella mostra di sè nella mia lista di blog preferiti. Il suo blog è quello che più mi fa sentire la mancanza di casa, dei miei colori, del mio cibo...e poi ha questo modo di scrivere molto ganzo, con parole ed espressioni toscane che poi spiega in dizionarietti in calce ai post. Peccato sia fiorentina e non pisana. Ma nessuno è perfetto.
- La tua lotta, un gioco di parole tra la lotta nel senso di battaglia e il diminutivo di Carlotta, il nome della tenutaria siciliana. Ex tenutaria, purtroppo, perché proprio un paio di giorni fa ha detto che smette di scrivere...si è stufata. Speriamo che ci ripensi, perché alcuni suoi post (come questo, sulle vere origini di Babbo Natale) sono tra le cose piu’ divertenti e meglio scritte, che abbia letto in giro...
- Il Camper, il blog di Lontana, italiana in Canada. Non solo condivido con Lontana l’esperienza da emigrante (anche se lei è più...lontana, appunto), ma la pensiamo spessissimo allo stesso modo...anzi lei è spesso più arrabbiata di me. Impossibile, eh?
14/01/08
Calderoli Primo Ministro. Subito.
Mentro ero via, non ho avuto modo di assistere allo sprofondamento di Napoli - e di quel che restava (poco) del prestigio dell'espressione geografica chiamata Italia - nel suo letame. Ero partito con nelle orecchie le parole di Calderoli: "Siamo di fronte ad un Paese che accetta di avere al suo interno un'enclave extraterritoriale, dove le leggi dello Stato non valgono. Ma un Paese che accetta che lo stato di diritto venga fatto rispettare solo in una parte sì e in altre no cessa di essere uno Stato di diritto e cessa, pertanto, anche di essere uno Stato. E quando non c'è più lo Stato di diritto, per alcune aree del Paese, allora è giusto che anche le altre aree abbiano la possibilità di decidere cosa fare".
Al mio ritorno trovo che Calderoli non aveva solo ragione. Di piu'. La questione rifiuti campani sta adesso infiammando altre regioni, obbligate obtorto collo a smaltire rifiuti prodotti altrove, senza nessun corrispettivo economico. Non si tratta di generosità, di dover aiutare il prossimo. Basta. Non si puo' parlare di emergenza rifiuti. Una situazione che dura costantemente da 14 anni non è un'emergenza, ma la normalità. E allora diciamolo chiaramente: questa normalità la si trova solo in quella parte del territorio li'. Basta.
In quale altra area del mondo c'è bisogno di un commissario per l'emergenza ai rifiuti? Altrove i rifiuti vengono smaltiti, non commissariati. E non bisogna andare all'estero per rendersene conto: basta uscire dai confini campani.
Io provo davvero pietà per i milioni di cittadini onesti campani, disperati per la loro situazione. E mi auguro veramente che la loro vita possa migliorare. Pero' dico anche basta. Ha ragione Calderoli. Separiamoci, che ognuno vada per i cazzi suoi. Lo Stato italiano ha fallito. E credo che quest'ultima mirabolante immonda avventura abbia convinto molte persone che quello che dice Calderoli non è un discorso campato in aria.
Il problema è il nome Italia? Ma che se lo tengano! Se pensate che abbia ancora un qualche valore dal punto di vista dell'appeal per i turisti stranieri, vi sbagliate. Ormai all'estero non si parla piu' d'Italia: ma di Toscana, Umbria, Venezia, Sardegna, Sicilia, Roma.
Fate come vi pare, ma basta. Separarsi è meglio.
Al mio ritorno trovo che Calderoli non aveva solo ragione. Di piu'. La questione rifiuti campani sta adesso infiammando altre regioni, obbligate obtorto collo a smaltire rifiuti prodotti altrove, senza nessun corrispettivo economico. Non si tratta di generosità, di dover aiutare il prossimo. Basta. Non si puo' parlare di emergenza rifiuti. Una situazione che dura costantemente da 14 anni non è un'emergenza, ma la normalità. E allora diciamolo chiaramente: questa normalità la si trova solo in quella parte del territorio li'. Basta.
In quale altra area del mondo c'è bisogno di un commissario per l'emergenza ai rifiuti? Altrove i rifiuti vengono smaltiti, non commissariati. E non bisogna andare all'estero per rendersene conto: basta uscire dai confini campani.
Io provo davvero pietà per i milioni di cittadini onesti campani, disperati per la loro situazione. E mi auguro veramente che la loro vita possa migliorare. Pero' dico anche basta. Ha ragione Calderoli. Separiamoci, che ognuno vada per i cazzi suoi. Lo Stato italiano ha fallito. E credo che quest'ultima mirabolante immonda avventura abbia convinto molte persone che quello che dice Calderoli non è un discorso campato in aria.
Il problema è il nome Italia? Ma che se lo tengano! Se pensate che abbia ancora un qualche valore dal punto di vista dell'appeal per i turisti stranieri, vi sbagliate. Ormai all'estero non si parla piu' d'Italia: ma di Toscana, Umbria, Venezia, Sardegna, Sicilia, Roma.
Fate come vi pare, ma basta. Separarsi è meglio.
04/01/08
Cose che mi fanno incazzare
1 - Troppo, l'hai pagata troppo...
Comprare una moto nuova è una delle sensazioni piu' belle che ci siano. Pero' c'è sempre l'elemento disturbatore. L'amico, o il conoscente, che, immancabilmente, ti chiede "quanto l'hai pagata?"
Al solo sentire questa domanda, la pelle del motociclista si accappona...inizia un sudore nervoso...perché il motociclista sa che non importa la cifra che dirà, puo' essere anche un euro solo...non importa, perché invetabilmente seguirà il commento "troppo, troppo, l'hai pagata troppo...io l'ho vista dal concessionario Palo In Culo a 1000 EurI meno...se me lo dicevi...".
In quel momento ogni motociclista prova un istinto omicida pari solo a quello di Bin Laden di fronte ad un omosessuale ebreo repubblicano americano. Ve lo assicuro.
2 - Mi dispiace, ma li ha comprati un eschimese residente in Armenia
Hai guardato quegli stivali da moto per mesi. I nuovi Puma Bonneville sono spettacolari. Con tutte le protezioni al posto giusto, ma con un design fantastico, che non ti fa sembrare Mad Max quando poi scendi dalla moto. Bellissimi. Ma costano 255 EurI...per cui dai, ti dici che li compri durante i saldi.
Poi li trovi a 205 Euri in Italia...pero' anche li' ti dici: dai, cavolo, aspetto i saldi. Poi il miracolo. Non vai mai su Ebay, pero' quel giorno li' ci vai. Digiti "Puma Bonneville" nel motore di ricerca, ed eccoli. Incredibile: 110 Euri. Nuovi.
Ovviamente non ci credi. Pensi che ci sia sotto il trucco. Perdi due giorni facendo tutte le domande possibili al venditore: sono veramente nuovi? Si'. Hanno la membrana Gore Tex? Si'. Sono davvero neri? Si'. Alla fine ti decidi. Ti colleghi ad ebay ma il venditore ti comunica che li ha comprati uno che non li userà mai. Appunto, un eschimese residente in Armenia.
Bestemmi, imprechi, mandi tutti affanculo. Ma è troppo tardi.
Comprare una moto nuova è una delle sensazioni piu' belle che ci siano. Pero' c'è sempre l'elemento disturbatore. L'amico, o il conoscente, che, immancabilmente, ti chiede "quanto l'hai pagata?"
Al solo sentire questa domanda, la pelle del motociclista si accappona...inizia un sudore nervoso...perché il motociclista sa che non importa la cifra che dirà, puo' essere anche un euro solo...non importa, perché invetabilmente seguirà il commento "troppo, troppo, l'hai pagata troppo...io l'ho vista dal concessionario Palo In Culo a 1000 EurI meno...se me lo dicevi...".
In quel momento ogni motociclista prova un istinto omicida pari solo a quello di Bin Laden di fronte ad un omosessuale ebreo repubblicano americano. Ve lo assicuro.
2 - Mi dispiace, ma li ha comprati un eschimese residente in Armenia
Hai guardato quegli stivali da moto per mesi. I nuovi Puma Bonneville sono spettacolari. Con tutte le protezioni al posto giusto, ma con un design fantastico, che non ti fa sembrare Mad Max quando poi scendi dalla moto. Bellissimi. Ma costano 255 EurI...per cui dai, ti dici che li compri durante i saldi.
Poi li trovi a 205 Euri in Italia...pero' anche li' ti dici: dai, cavolo, aspetto i saldi. Poi il miracolo. Non vai mai su Ebay, pero' quel giorno li' ci vai. Digiti "Puma Bonneville" nel motore di ricerca, ed eccoli. Incredibile: 110 Euri. Nuovi.
Ovviamente non ci credi. Pensi che ci sia sotto il trucco. Perdi due giorni facendo tutte le domande possibili al venditore: sono veramente nuovi? Si'. Hanno la membrana Gore Tex? Si'. Sono davvero neri? Si'. Alla fine ti decidi. Ti colleghi ad ebay ma il venditore ti comunica che li ha comprati uno che non li userà mai. Appunto, un eschimese residente in Armenia.
Bestemmi, imprechi, mandi tutti affanculo. Ma è troppo tardi.
03/01/08
Strano: proibire il fumo nei parchi a Napoli non ha risolto l'emergenza rifiuti
Guardare le immagini di Napoli con l'immondizia in fiamme ormai mi suscita dentro una tale repulsione, una tale rabbia, che non saprei spiegare.
Quello che mi ha colpito di piu' è stata la totale assenza delle istituzioni locali. Mi potrei sbagliare, ma non mi pare di aver visto una sola intervista dei vari sindaci o presidenti di regione. Bada bene: non sono uno di quelli che pensano che l'emergenza (ma si puo' davvero chiamare emergenza una cosa che dura ininterrotta da 15 anni?) sia - solo - colpa della sinistra al potere a Napoli. Ma è sconcertante come la Iervolino non si senta in dovere di dire un cazzo.
Pero' forse ho una spiegazione. Voglio essere indulgente nel 2008, è una delle mie risoluzioni. Ecco, forse la Iervolino non parla perché è in stato di schock: ma come, lei aveva proibito il fumo nei parchi pubblici per migliorare la qualità dell'aria di Napoli nel novembre scorso, (ne avevo parlato qui) e nonostante questo l'emergenza rifiuti non è svanita???
Ma vi rendete conto dello schock? Immaginatevi un dottore che di fronte a un paziente malato di cancro gli ordina delle pillole per l'alitosi...ecco, immaginatevi la sorpresa di cotanto luminare nello scoprire che, nonostante questa cura meravigliosa che ha somministrato al paziente, questi sta ancora morendo di cancro...
Lo stesso per Napoli. Non vedo altra spiegazione.
Quello che mi ha colpito di piu' è stata la totale assenza delle istituzioni locali. Mi potrei sbagliare, ma non mi pare di aver visto una sola intervista dei vari sindaci o presidenti di regione. Bada bene: non sono uno di quelli che pensano che l'emergenza (ma si puo' davvero chiamare emergenza una cosa che dura ininterrotta da 15 anni?) sia - solo - colpa della sinistra al potere a Napoli. Ma è sconcertante come la Iervolino non si senta in dovere di dire un cazzo.
Pero' forse ho una spiegazione. Voglio essere indulgente nel 2008, è una delle mie risoluzioni. Ecco, forse la Iervolino non parla perché è in stato di schock: ma come, lei aveva proibito il fumo nei parchi pubblici per migliorare la qualità dell'aria di Napoli nel novembre scorso, (ne avevo parlato qui) e nonostante questo l'emergenza rifiuti non è svanita???
Ma vi rendete conto dello schock? Immaginatevi un dottore che di fronte a un paziente malato di cancro gli ordina delle pillole per l'alitosi...ecco, immaginatevi la sorpresa di cotanto luminare nello scoprire che, nonostante questa cura meravigliosa che ha somministrato al paziente, questi sta ancora morendo di cancro...
Lo stesso per Napoli. Non vedo altra spiegazione.
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