19/09/11

Schiavi di Facebook

Luca Sofri ha scritto un post sulla sua esperienza su Facebook che condivido parola per parola. In due parole: Facebook ha disattivato un account di suo padre, e si e' rifiutato di riattivarlo anche quando Sofri ha dimostrato che l'account era suo.

Leggete e meditate, gente. Meditate. Per quanto mi riguarda, ho un account con nome falso, non ho foto mie con faccia, non ho dato dati miei. Non vedo il motivo di fornire questi dati a un'impresa privata. Se mi cancellano l'account pace, avro' piu' tempo per leggere, cucinare, andare in moto, giocare con mio figlio e toccare le femmine.

9 commenti:

Titti ha detto...

Ohhh, che impenitente lascivo!!! (per le ultime tre parole...).
PS Ma si lasciano toccare??

Demonio Pellegrino ha detto...

Titti, purtroppo alcune no.

Annalisa ha detto...

Disgraziato! Un post così, e poi tutta l'attenzione sulla mezza riga finale! :-P

(a me Facebook fa un po' paura, e strillo con i figlioli che foto di qui e foto di là; ho un account senza il mio nome e senza dati e l'ho privatizzato così tanto che nessuno riesce a scriverci :-)))

'povna ha detto...

FB è insidioso, sai che concordo. Anche se è insidioso soltanto per chi, come tu fai capire sottilmente in questo post, sotto traccia, è convinto che ci sia un modo per essere davvero protetti nella privacy su internet (mentre è ovvio che, nel momento in cui arrivi sulla rete, sei rintracciabile: si tratta solo di quanto e in quanto tempo, non di se). Io su FB ci sono con il nome e cognome, ma non del tutto (nel senso: non sono possibili clonazioni). E per quanto riguarda la privacy spicciola (cioè non quella di rete [web] ma quella di rete [network], se mi concedi il facile gioco di parole) ho attuato dall'inizio la regola delle liste (chi vede cosa), dando per scontato che una cosa nata a Boston doveva permetterti la possibilità di diversificare le modalità di vicinanza x volte per x persone. Ovviamente era vero, ma questo mi porta a quello che davvero mi irrita di FB, e cioè il fatto che le regole continuino a cambiare in corso d'opera, per cui i settings che tu hai dato ieri non valgono oggi perché viene introdotto qualche nuovo tool. In questi giorni il culmine (tragi)comico: FB, alleluja, ha messo pure lui le liste, e mi avvisa che posso differenziare la mia privacy facendone uso. Grazie al cazzo, vorrei rispondergli. Oltre ovviamente a chiedergli il copyright! ;-)

stefanoc ha detto...

personalmente uso facebook, ma mi rendo anche conto dei rischi che porta. ci sono nome e cognome, e diverse altre informazioni, protette da quel che si può dire la privacy di internet. non prendere la mia domanda come polemica, non ho intenzione di darle questo senso, ma se non ci sono tuoi nome e cognome, se fai in modo che non si possa assolutamente risalire a te, cosa ci fai con il tuo profilo?

Demonio Pellegrino ha detto...

Annalisa, anch'io ho setting di privacy molto alti. purtroppo - come dice bene Povna piu' sotto - non basta, perche' FB continua a cambiare i setting di privacy, cosi', quando tu pensi di essere a posto, in realta' non lo sei, perche' - SORPRESA - FB ti ha cambiato i setting e ti ha reso pubblico.

Povna, vedi sopra: ovviamente concordo sul problema dei continui cambi di setting.

Stefanoc: all'inizio, parecchi anni fa, ci ero con nome e cognome. Poi sono stato contattato da parecchie persone delle medi, con le quali avevo perso i contatti, e questa cosa ha cominciato ad infastidirmi. Se non ti parlo da 20 anni, un motivo c'era...poi, siccome amministro un gruppo abbastanza grossino, i membri del gruppo hanno cominciato a chiedermi l'amicizia. E anche li', sticazzi: non ti conosco ne' ti voglio conoscere.

Alla fine ho cancellato il mio profilo con nome e cognome e ne ho creato un altro con nome falso, email falso, citta' falsa e altro. ho informato della cosa solo le persone con le quali m'interessava eventualmente restare in contatto, cosi' ora ho un numero di "amicizie" assolutamente controllabile, e sono persone con le quali ho veramente qualcosa da dirmi almeno una volta al mese. Altrimenti non capisco il senso di avere centinaia di contatti di cui francamente non te ne frega un cazzo ne' conosci.

ma saro' strano io.

Quindi, perche' uso Facebook? Essenzialmente per pigrizia. Non c'e' alcun motivo per usarlo, almeno nel mio caso, solo che in alcuni casi e' piu' rapido mandare un messaggio li' che su gmail. Tutto li'.

NKW ha detto...

Una volta scrissi un post sulla social engineering...a proposito di privacy...
Comunque, concordo su tutto, l'importante sarebbe essere consapevoli

Demonio Pellegrino ha detto...

appunto, NKW, la consapevolezza spesso manca. Basterebbe essere consapevoli del fatto che qualsiasi cosa tu metta su FB appartiene poi di fatto a FB, che puo' farne l'uso che vuole, anche commerciale.

Ma e' come parlare al vento.

Non e' neanche solo questione di privacy: e' che voglio che le MIE cose siano mie. non com'e' capitato al padre di Luca sofri, che con la disattivazione dell'account ha anche perso parecchie cose che gli servivano per lavorare (articoli, link).

Facebook e Apple sono delle merde, e devono morire.

Anonimo ha detto...

Vero tutto. Ma io per esempio credo ormai di avere un legame affettivo con fb. Certo anche io ho ridotto le amicizie e cerco di stare dietro ai continui cambi nei setting della privacy. Ma come dici tu, ormai è tutta roba loro.
Detto questo, troisi docet: ESCI, TOCCA LE FEMMINE!
Picchio

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