Certo, il fatto di aver avuto un pargolo nel luglio scorso non ha esattamente creato un ambiente consono alla lettura, chissa' perche'. Ma non e' solo quello. Ho trovato rifiugio in Buzzati, soprattutto, di cui sto recuperando e rileggendo tutto quello che mi capita sotto mano, centellinando un piacere che so purtroppo essere a scadenza. E Calvino. Per il resto, salve rare eccezioni, mai comunque all'altezza di veri capolavori, il 2011 e' stato un brutto anno.
Prima di dare la lista dei cinque libri piu' belli e piu' brutti letti del 2011, alcuni dati:
- 31 libri, 19 in meno del 2010, di cui il 50% in inglese. Dato il mio rifiiuto di dare altri soldi ai cani editori italiani, credo che la percentuale in italiano - salvo classici e doni eventuali - sia costretta a diventare sempre piu' minoritaria.
- 9 ebook, in nettissimo calo rispetto al 2010 e al 2011. Avevo molti libri di carta da smaltire quest'anno, e il Kindle ne ha sofferto. Ma e' anche cambiata la mia modalita' d'acquisto dei libri. Sempre piu' usato e/o nuovo d'occasione, anche con i libri in altre lingue. Merito di una libreria qui vicino a casa che e' un posto delle meraviglie.
- 14 libri di autori americani, poco meno del 50%, 13 italiani e due giapponesi. In termini percentuali gli italiani sono in crescita, mentre sono spariti del tutto gli inglesi, che l'anno scorso rappresentarono - grazie ad Harry Potter - il 22% del totale.
- 8 autori nuovi: in percentuale, in linea con gli anni precedenti.
- 23 libri di narrativa: il resto diviso tra fumetti, saggi, inchieste.
I libri piu' belli letti nel 2011
1- Sessanta Racconti, Dino Buzzati
Uno piu' bello dell'altro. Uno dei miei libri preferiti di sempre. Come sempre, Buzzati ha uno stile riconoscibile dopo poche righe, e un uso della lingua italiana che non ho trovato in altri autori. Un assaggio qui.
2 - La speculazione edilizia, Italo Calvino
E' un libro di Calvino, e quindi e' scritto in un italiano perfetto, ovviamente: ogni parola al posto giusto, che arriva a comunicarti immediatamente uno stato d'animo, un'immagine precisa, senza bisogno di fronzoli. Calvino era un genio della lingua, e questo lo sappiamo tutti. Pero' questo libro dovrebbe essere letto anche per il tema che tratta. Un comunista ex partigiano decide di mettersi in affari con un imprenditore per non perdere il treno della speculazione edilizia sulla costa ligure. Il comunista protagonista si ritrovera' spesso di fronte a dubbi etici, soprattutto perche' ha di fronte un imprenditore che - pure ex partigiano - si dimostrera' affetto dalla malattia che affligge molti italiani: la disonesta'. Un libro davvero molto potente, che puo' avere diversi piani di lettura. Ma di sicuro riflette la morte dell'innocenza degli ex partigiani nel dopoguerra, e fa riflettere su come i molti mali italiani di cui si da' abitualmente la colpa a Berlusconi vivano nella penisola da molto, molto tempo.
PS: cercando, il libro (come altri di Calvino) si trova su internet.
3 - What we talk about when we talk about love, Raymond Carver
C'e' una grande diatriba nel mondo letterario a proposito dello stile di Carver. Secco, con frasi brevissime, questo stile ne e' sempre stato il marchio di fabbrica. Pare che invece non fosse davvero lo stile suo, ma del suo editor, che avrebbe tagliato, tagliato tagliato quello che Carver scriveva. Siccome io sono un leghista bruciatore di libri, quando leggo e sento persone colte discutere animatamente della questione avrei voglia di prendere una mazza e infilarla loro su per il culo. Detto questo, i racconti di Carver sono sempre un colpo al cuore. Con pochissime immagini (un frigorifero che si rompe, un divano, una chiesa) sa trasmetterti un'inquietudine quasi a livelli buzzatiani.
I libri che mi hanno piu' deluso (non quelli piu' brutti: quelli li ho abbandonati a meta')
1 - The hollow man, Dan Simmons
Ne ho parlato diffusamente qui. Dopo questa merdaccia, con me Simmons ha chiuso.
2 - 1Q84, Haruki Murakami
Mi sono gia' dilungato abbastanza qui sul perche' questo libro sia il peggiore mai scritto da Murakami, e in assoluto un pessimo libro. Alcuni mentecatti altrove mi hanno accusato di essere uno senza gli strumenti culturali per capirlo, o addirittura di non averlo letto. Io li mando affanculo allegramente. Dopo questo libro di sicuro non correro' piu' in libreria quando esce un libro di Murakami, questo e' poco ma sicuro.
3 - The drawing of the three, the Dark Tower Book 2, Stephen King
Non c'e' niente da fare. Per me la Torre Nera non ingrana. Lento, noioso, macchinoso. Due palle infinite. Se King non fosse King questi libri li avrei gia' regalati.
Lista completa letture 2011 (cliccando sui link disponibili si apre la recensione)
- Un cappello pieno di ciliegie, Oriana Fallaci
- Il segreto del bosco vecchio, Dino Buzzati
- Non e' un paese per donne, Loredana Lipperini
- The hollow man, Dan Simmons
- What we talk about when we talk about love, Raymond Carver
- Kitchen confidential, Anthony Bourdain
- The drawing of the three, The Dark Tower Book 2, Stephen King
- Cities of the plain, Cormac McCarthy
- The mammoth book of bikers
- Dog on it, Spencer Quinn
- The complete Robot, Isac Asimov
- Rivalry, Nagai Kafu
- Alien encounters, the deception menace, James Thompson
- Canale Mussolini, Antonio Pennacchi
- Orfani del cielo, Robert Heinlein
- Appunti di un venditore di donne, Giorgio Faletti
- Un amore, Dino Buzzati
- Sessanta racconti, Dino Buzzati
- Cathedral, Raymon Carver
- Ladolescenza, Makkox
- Il grande Gatsby, Francis Scott Fitzgerald
- La speculazione edilizia, Italo Calvino
- Le citta' invisibili, Italo Calvino
- Poema a fumetti, Dino Buzzati
- Halloween, nei giorni che i morti ritornano, Eraldo Baldini
- Le notti difficili, Dino Buzzati
- Me talk pretty one day, David Sedaris
- 1Q84, Haruki Murakami
- Due ruote e una sella, Stefano Disegni
- Peanuts Tresury, Charles Schulz
- Holidays on ice, David Sedaris
23 commenti:
Per me è stato un anno strano: moltissime letture, quasi in maniera ossessivo compulsiva, direi, mi sono ritrovata ri-trasformata nella Rory Gilmore della mia adolescenza, portandomi un libro in giro sempre, persino in coda in questura (una delle vette) dal medico (cinque ore e mezzo di attesa e mezza Burnett) o all'ufficio postale.
Alcuni libri che da soli valgono il prezzo del biglietto (quale? considerando il luogo principe della lettura dei medesimi, direi ferroviario): Il gruppo di Mary McCarthy, Il libro dei bambini della Byatt, 22/11/63 di King, un grande classico (che ho letto integralmente solo quest'anno) come Un eroe borghese di Stajano). Ho anche scoperto una casa editrice per me davvero di interesse (l'italiana Astoria) che ha un sacco di libri quasi introvabili della mia amata tradizione British (prima del grande bando dopo la legge sul prezzo dei libri ne ho steccati parecchi, e spesso molto belli, dei loro).
Però, nonostante tutto questo, la sensazione irrazionale è che la lettura 2010 (con meno scoperte, meno numerosa e sicuramente meno libri del sempre) mi avesse lasciato in bocca un gusto più pieno!
Sulle tue letture, che dire? Concordo ovviamente con Calvino e Buzzati, moltissimo. Su Murakami ho già detto (e per ora sospendo). E anche io, che pure amo il Re smodatamente, non mi trovo con la Torre nera, in nessun modo.
Invece (come forse prevedibile) senza una buona dose di libri inglesi non riuscirei a stare! ;-)
Gli inglesi per qualche motivo con me non hanno mai cliccato. Non saprei fortirtene una ragione precisa.
Ecco... vedo che con u pargolo (e per solo metà anno) sei a -38%. Mi consolo se con 3 (e da anni) oramai riesco a leggere pochissimo. Ma non dispero.
In realta' la dolpa e' stata anche di un paio di libri (anzi, facciamo tre o quattro) che mi hanno parecchio frenato facendomi perdere del tempo prezioso...
Ma si', i bimbi sono bestie succhiatempo.
l'ultimo di stephen king, 22-11-63 (o 11-22-63) a me è piaciuto moltissimo (the dome invece lo trovai piuttosto deludente: il finale, come si suol dire, svacca).
come mai non lo hai letto?
per kindle mi sto abbuffando con molti titoli a 0,99$ grazie ai "kindle daily deal" che durano, appunto, un giorno.pensate che ho preso 1000 recordings to hear before you die, un vero cult per chi ama la musica1
Ciao fakiro: l'ultimo di King l'ho comprato, ma non l'ho ancora letto. Volevo leggere IT prima di leggerlo. A me invece under the dome piacque parecchio, devo dire. Finale incluso!
Ci sono delle cose che non capisco,per un libro che non ti è piaciuto ripudi Murakami?
e poi dici che è un libro pessimo ma gli metti come voto 5?
Per me un libro pessimo prenderebbe come minimo 2 :-)
Sono curioso di sapere quali sono i libri che hai abbandonato a metà :-)
Frank77: no, questo e' l'ultimo di una sie di romanzi di Murakami che non mi e' piaciuto. Li ho letti tutti (me ne manca uno), e la mia conclusione e' che Murakami abbia scritto un capolavoro (Norwegian wood), un bellissimo romanzo (a sude del confine, a ovest del sole) e una serie di romanzi bruttini, ripetititvi e abbastanza insulsi (dance dance dance, l'uccello che girava le viti del mondo, kafka sulla spiaggia, la ragazza dello sputnik...). 1q84 e' il suo romanzo piu' brutto, senza dubbio: ed e' pessimo, senza dubbio. Forse ore gli darei un quattro.
In questo senso, dopo una serie di delusioni, sono giunto alla conclusione che Murakami dia il meglio di se' nei racconti brevi, alcuni davvero molto belli, ma che non sappia concepire e portre avanti una storia degna di questo nome. Per questo motivo non e' che lo ripudio, ma in futuro non comprero' i suoi libri in anteprima o in versione con copertina rigida...aspettero' pazientemente versioni in brossura o altro.
Sui libri che ho abbandonato a meta' faro' un post a breve!
Ps: portate pazienza per gli errori di battitura nei miei commenti. Le tastiere virtuali sono il male.
Se penso a quanti (quali?) libri ho letto nel 2011 mi deprimo. E mi vergogno quasi a scriverlo.
Speriamo in meglio per il 2012 ma la vedo ardua, arduirrima.
Pikkio
I bimbi sono bestie succhiavita.
Per più di metà del 2011 mi sono dedicata a George R.R. Martin, "A song of ice and fire", in lingua originale (dopo aver letto la versione in italiano, lasciamo perdere..)...mi manca ancora 1 libro e mezzo!
eli
Eli, com'e'? Ti piace, immagino, altrimenti non lo staresti rilggendo. Io non l'ho ancora preso in mano, perche' la serie non e' ancora terminata, e non voglio rimanere a meta' aspettando che l'autore o l'editore pubblichino gli altri libri.
Dovrei seguire il tuo esempio e postare una classifica dei libri finiti.
Almeno ho qualcosa di cui scrivere.
Sei in crisi di post? Vedo che hai letto 16 libri: i titoli!!!
Ovviamente a me piace molto, il lato fantasy non è troppo marcato e ho un debole per le ambientazioni medievali (cavalieri, battaglie, intrighi ecc.). La scrittura di Martin poi fila che è un piacere (affrontare dei volumoni del genere in inglese potrebbe scoraggiare, invece è una lettura molto piacevole)...ma sicuramente in giro ci sono recensioni molto più approfondite della mia!!
Per quanto riguarda il fatto che la serie non sia ancora conclusa...speriamo che col fatto che la HBO ci ha "messo le mani sopra", Martin si dia una mossa a finirla! Per pubblicare l'ultimo libro, che è uscito a luglio 2011, ci ha messo mi pare 5 o 6 anni... Comunque secondo me il gioco vale la candela, la saga è troppo bella per non prenderla in considerazione solo per il rischio di non vederla finire....e poi magari ti può anche non piacere, e quindi che ci sia una conclusione o meno non farebbe differenza..eheh :)
eli
Si, troppo lavoro mi prosciuga mentalmente.
Non ti piacciono i miei libri, oddio qualcuno di troppo easy c'è in effetti.
Anche a me piacciono le ambientazioni medievali, per cui ci faccio un pensiero per il futuro. Ma non prima che la serie sia finita (e' una mia fissazione, questa, fin da quando compravo fumetti che non finivano nello stesso albo).
Jakala: e come fai a sapere che non mi piacciono i tuoi libri se non mi dici i titoli???
Nessuna cortesia all'uscita - massimo carlotto
fuga dalla follia - Di Dennis Lehane
Il mangiabarche - massimo carlotto
The Other Side of Wall Street: In Business It Pays to Be an Animal, in Life It Pays to Be Yourself -Todd Harrison
Cardanica - dario tonani
il sangue degli altri - antonio pagliaro
la jeep del colonnello - Daniel Pearlmann
infected files - Dario Tonani
prima di morire addio - fred vargas
altai - wu ming
darkly dreaming drexter Jeff Lindsay
less than zero - breaston ellis
medical thriller - Di Carlo Lucarelli, Eraldo Baldini, Giampiero Rigosi
radiazione - jacob appel
la strategia dell'ariete -kaizen
alex fa due passi - Christian Mascheroni
Quello della Vargas è da evitare, ho scoperto solo dopo che era il suo primo libro ri-pubblicato sull'onda del successo.
Fra gli sconosciuti consiglio Pagliaro, i suoi dialoghi in siciliano sono stupendi anche se non è il siciliano addomesticato del commissario Montalbano.
H letto aolo Altai e la strategia dell'ariete tra quelli nella tua lista. Entrambi mi sono piaciuti. Less than zero ce l'ho in lista: merita?
Si, mi è piaciuto. Anche se Glamorama dello stesso autore mi è piaciuto di più.
Glamorama mi piacque molto, effettivamente. Anche se il capolavoro resta per me American Psycho, seguito a ruota da Lunar Park!
Molto interessante la classifica, ma il fato è che delle volte quello che piace a uno non piace all'altro,o viceversa,comunque è una bella selezione.Daniela V.
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