Il 7 ottobre prossimo una corte federale statunitense determinerà le modalità di accesso alla cultura mondiale per i decenni a venire. Si pronuncerà, infatti, sulla validità dell’accordo che Google ha raggiunto nell’aprile scorso con autori e editori americani, e che determina le modalita' di utilizzo del materiale raccolto nella Google Books Library.
Cos’è la Google Books Library? E’ il tentativo di creare la più grande biblioteca mondiale, digitalizzata, e disponibile direttamente in ogni casa, attraverso il pc. Rappresenterà per l'era digitale quello che la biblioteca di Alessandria rappresento' per l'antichita': tutto il sapere mondiale vi sarà concentrato.
Google ha cominciato a digitalizzare libri nel 2002: impiegati Google si recano fisicamente nelle librerie di tutto il mondo, scannerizzano milioni di libri, li trasformano in e-books, libri elettronici, e li rendono disponibili su internet (almeno in parte, e con modalità che spiegherò). Il lavoro di Google riguarda libri non protetti da diritti d’autore e fuori stampa (e questo permette a molti di noi di leggere libri che altrimenti ci sarebbe impossibile trovare). Ma riguarda anche libri nuovi, disponibili e coperti dai diritti d’autore, e libri protetti da diritti d’autore ma ormai fuori stampa: in questo caso le implicazioni per gli editori e gli autori, e per il prezzo che noi lettori paghiamo, sono molto rilevanti.
Nonostante la maggior parte dei sette milioni di libri digitalizzati attualmente disponibili su Google Books sia in inglese, Google sta digitalizzando il contenuto anche di molte biblioteche europee. L'accordo concluso nell'aprile scorso con gli editori e autori americani ha validita' solo per l'America ovviamente, ma rappresenta un modello applicabile (piu' o meno facilmente) al resto del mondo.
In molti si sono opposti. Yahoo, Amazon, Microsoft alcuni detentori di diritti d’autore, scrittori, editori hanno protestato, intentando varie cause. Alcune delle obiezioni sollevate sono risibili e legate a interessi di parte. Altre sono molto valide. L’obiezione più forte è che si sta creando un monopolio di accesso al sapere di proporzioni mondiali. Google infatti sara' in grado di determinare il prezzo e le modalità di accesso a molti libri, e potenzialmente a tutti. Non solo: Google disporra' di dati esatti su chi legge cosa, come e quando: che succedera' quando il governo cinese o iraniano chiederanno la lista di quelli che hanno scaricato libri proibiti?
Da paura, vero?
Nell’aprile del 2009 Google ha raggiunto un accordo con gli autori e gli editori americani che di fatto da' a Google un potere enorme, nel bene (molto) e nel male (molto anche quello). Se la validita' di quest'accordo sara' confermata dal giudice Americano il 7 ottobre prossimo comincerà un conto alla rovescia abbastanza breve, che rivoluzionerà completamente il mondo della cultura: per le biblioteche, per i rivenditori di libri (elettronici e cartacei), per gli autori, gli editori e soprattutto per noi lettori.
Ne volete sapere di più? Seguitemi in questa storia a puntate, e cercherò di spiegarvi cosa prevede l'accordo, cosa implichera' per noi lettori, chi ci guadagna e chi ci perde.
5 commenti:
mmhh...interessante...enorme, affascinante, pericoloso, manipolante...io adoro sfogliare, non so cosa significhi leggere qualcosa di imponente su un video...sono perplessa, attratta e perplessa...
be', mi sa che sei la sola a trovare questa roba interessante. Questo e' il post meno commentato nella storia del blog...
ehehhe ti vengo in aiuto...scrivi piuttosto sul presunto finto matrimonio di khloe kardashian e vediamo quanti commenti ricevi..a secondo del risultato scrivi poi un post sulla decandenza culturale-La Dama che legge People!
dama, perche', e' finto il matrimonio della kardashian? Mi sconvolgi.
stamane su un trafiletto de Il fatto quotidiano di parlava del googlism. O una roba del genere.
Pare ci sia anche un sito che si chiami thegooglechurch.
La gente sono matti.
comunque è molto interessante, ebbravo, menomale che ci sei tu.
lafrangia
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