16/10/09

Arroganza libraia

Sono persone come il commentatore PG in questa discussione che mi fanno cascare le braccia. Il non concepire come 50 euri al mese da spendere in libri molte persone non ce l'abbiano proprio. E li' giu' ad insultare.

E questo tizio i libri li vende pure. Chissa' perche' i libri non li comprano da lui. Forse perche' da' del coglione un po' a tutti?

Io odio i colti (?) arroganti piu' dei tronisti incolti.

27 commenti:

Emacs77 ha detto...

sai come la penso al riguardo. Mi dà noia, come direste voi toscani, non potermi comperare quei 5-6 libri che mi solleticano quelle due volte scarse al mese che vado in libreria. E se vedo lo sconto, ahimé, ne approfitto. E se mi prendo due libri invece che uno devo ingiungermi di non comperare fumetti (che costano ancora di più, in proporzione) per un mese.
Effetti del mutuo.

Però preferisco ancora i colti arroganti ai tronisti incolti (e ugualmente arroganti ;)).

illeo ha detto...

:-) che spettacolo di discussione...
ganzo ganzo ganzo...
non è che il libraio è anche in politica? dal modo di dialogare e rispondere potrebbe essere...

Anonimo ha detto...

Più che il tono di questo PG, che ho trovato di rara maleducazione, non capisco il perché di dover fare a tutti i costi i conti in tasca alla gente. Ma ognuno sarà anche libero di spendere i propri soldi come meglio crede o no? E sarà anche libero di non sentirsi un perfetto ignorante se non ne impiega almeno 50 al mese in letture? Davvero non capisco. E lo dico da studente, con risorse limitate, dove nel mio budget la differenza di prezzo fra un tascabile e un paperback al lungo andare può incidere significativamente. Che poi negare che in Italia i libri costino molto è una stronzata bella e buona.

Demonio Pellegrino ha detto...

Ema, e' dura decidere chi buttar giu' dalla rupe tra il falso colto tipo quello e uno come Corona. Davvero dura.

Illeo, hi ragione, magari fa anche il politico. L'arroganza ce l'ha.

Stefano, hai centrato il punto. Il fenomeno ha l'ardire di dire che 15 euri per un libro con copertina morbida non sono molti se e' di Murakami. Io qui l'ultimo Murakami l'ho pagato 6 dollari, cioe' 4 euri.

palbi ha detto...

al di la' dei toni arroganti del commento credo cmq che centri un punto assai vero. Non e' (solo) questione di prezzo ma anche (e soprattutto) di scala di priorita'.
Nn sono soltanto le famiglie da €1,000 al mese a non comprare i libri ma anche quelle di fasce ben + abbienti...ed essendo cresciuto nella bassa padana te lo posso assolutamente certificare. Inoltre le biblioteche (dove i libri sono gratis) certamente non sono affollate.

Anonimo ha detto...

Quindi secondo questo ragionamento la copia di The Dome che ho visto stamane in centro a 23 euro e 90 ha un prezzo consono solo perché è di SK?
Per carità, l'ho comprata lo stesso, non vedevo l'ora, ma a discapito di altro. Il mio budget mensile me lo sono bello che giocato!

palbi ha detto...

PS: per onesta' ti devo anche dire che murakami da B&N io l'ho pagato intorno ai $15! Nn 6 :)

Demonio Pellegrino ha detto...

Palbi 1: verissimo. Ma anche li', attenzione. Uno le priorita' se le sceglie. Se io voglio spendere 1000 euri al mese per andare a puttane, nessuno mi deve venire a dire niente. Sono soldi miei, ci faccio quello che mi pare.

Il signore in questione, invece, insiste che non e' vero che 50 euri siano troppi, anche per chi ne guadagna 800. Quindi non solo si permette di dirmi come spendere i soldi, ma e' anche debole di matematica.

Stefano, secondo lui quindi si'. Invece per me 23.90 euri e' un furto. Stephen King o non stephen king.

palbi 2: io l'ho pagata 6 dollari piu' tasse al Borders di Michigan Avenue (sto parlando del libricino what I talk about when I talk about running, quello proprio striminzito)

mario ha detto...

Visto che si parla di libri a poco prezzo, a Chicago ti segnalo Myopic (Si trova sulla Milwaukee, vicino a Damen).

E' una libreria in cui ci sono moltissimi libri usati (Ma spesso in ottime condizioni) a prezzi davvero interessanti.

Demonio Pellegrino ha detto...

Grazie Mario, me la segna, e questo fine settimana ci passo, allora.

Anonimo ha detto...

Mi sfugge il senso della discussione del libraio... il suo problema è che la gente non legge o non compra? Perchè se non compra non è detto che non legga... (mia sorella, mio cugino...) ma se il prpblema è il non comprare... allora gli diamo venti euri e la smetta di piagnucolare...
Come la SIAE che si lagna per i download di musica (inqualificabile) messa in vendita in CD da 20 euri e prende i soldi da tasse su computer, hard disk, memorie delle macchine fotografiche... dillo che ti interessano solo i soldi - non sarà elegante, ma è legittimo - ma non venire a farci la morale.

Demonio Pellegrino ha detto...

Pizzaiolo, hai centrato il punto: il problema per lui sono i soldini suoi. problema legittimo, ci mancherebbe, ma alloa abbi il coraggio di dirlo. Perche' infatti lui se la piglia anche con quelli che affittano i libri in biblioteca.

Anonimo ha detto...

"E' sciocco credere che l'apprendimento sui libri possa costituire un'educazione completa, tuttavia rimane sempre necessario, specialmente in periodi in cui vi è carenza di esempi viventi di tipi umani elevati". Allan Bloom.
Ecco io non leggerei proprio un cazzo se là fuori non abbondassero i tipi umani livellati.

Bertoldo

Demonio Pellegrino ha detto...

Bertoldo, ho capito la citazione, ma non ho capito te...chevordi'?

Anonimo ha detto...

Già detto quasi tutto.
Ma quello che mi fa arrabbiare è proprio quello che dice nel post: come si fa a non capire che uno può non avere i soldi da spendere in libri o altro.
Come quando le mie colleghe mi vengono a dire: guarda c'è una svendita bellissima, una camicia tot euro, e io dico: non posso, e loro: ah, ma è un'occasione.
Santo cielo, mia nonna diceva che se un asino costasse un semino e io non avessi il semino, costerebbe troppo lo stesso.

Con questo, io spendo una barcata di soldi in libri, e poi mi pento, e poi non posso comprare le scarpe nuove ai miei figli. Madre degenere.

Demonio Pellegrino ha detto...

tua nonna ha ragione. Ma lui insiste, insiste, insiste...

Anonimo ha detto...

Niente di particolare, forse il mio è solo un becero sfogo fuori contesto, e me ne scuso.
Ma credo che queste discussioni(quella riportata nel link e questa stessa) portino sempre nel sottosuolo due arroganti proposizioni più o meno consapevolizzate:
che la letteratura sia superiore alla vita;
che tra i rimedi alla vita, la lettura sia il migliore.

Confesso di leggere tre quattrocento pagine a settimana, però non mi verrebbe mai in mente di discutere sulla qualità del tempo e sulla qualità del denaro, tantomeno credere ben speso tempo e denaro passato a leggere.
Perché trovo assurde e conformiste le proposizione scritte sopra.
Difatti senza vita non ci sarebbe letteratura e senza lettura si vive ugualmente con svariati rimedi di certo meno salutari (droghe, amici, donne,...), ma, come si diceva prima, più vitali.

FireArrow ha detto...

Io amo i libri e spendo un tot al mese per acquistarli. Pur avendo, attualmente, pochissimo tempo per leggere. Ma confido in tempi migliori.

Non troppi anni fa, non avevo neppure 5.000 (altro che 50 euro) da spendere al mese per un libro. Ed erano i tempi in cui le edizioni economiche quasi neppure esistevano. Prendevo i libri in biblioteca oppure me li facevo regalare per il compleanno o a Natale (ma non più di un paio).

Chi ama leggere il sistema per farlo lo trova. Chi non ha soldi neppure per vivere non li "butta" nei libri.
Capisco che per un libraio il prendere i libri in prestito sia un mancato guadagno, ma non si può tacciare di ignoranza coloro che lo fanno.

In vari blog e siti, leggo molti di questi intellettuali (che, guarda caso, sono sempre di sinistra, perché quelli di destra sono ignoranti, rozzi e neppure sanno leggere e scrivere, ecc.) che sparano a zero sul prossimo. Convinti che meglio di loro non esista nessuno.

Commento in merito a PG e a tutti quelli come lui: PORELLO

Demonio Pellegrino ha detto...

Anonimo, non mi pare una polemica becera, la tua. Mi pare tu abbia assolutamente ragione. I conti in tasca sono stati fatti dal signore in questione, al quale si e' risposto in vario modo. Se io volessi spendere tutti i miei soldi in puttane e birra, nessuno avrebbe il diritto di dirmi niente.

Firearrow, per essere di sinistra ormai e' richiesta una barca a vela come minimo e varie case in sardegna o all'argentario.
Non capisco come chi abbia a cuore la sorte dei lavoratori possa ancora votare PD. Davvero. Ma vado OT.

FireArrow ha detto...

P.s.: ho scritto 5.000 ed intendevo LIRE. Ho dimenticato la valuta, scusami...

Il tuo OT sarà anche OT, ma non lo è mai quando argomenti "opposti" (e moooolto OT) vengono inseriti in altri post da soggetti mancini... ;-)

(e qui chiudo o mi mandano in Siberia...)

Anonimo ha detto...

Certo, ma perché si parla sempre di libri?
Di droga mai?



anonimo/Bertoldo

Demonio Pellegrino ha detto...

Fire, avevo capito delle lire...altrimenti avresti avuto poco da lametnarti!

Bertoldo, temo di doverti dire che non ho capito per la seconda volta in questa discussione. sono duro di comprendonio.

Anonimo ha detto...

Sono l'anonimo di prima, che ti ha scritto che si dovrebbe distinguere tra letteratura e vita.
Sono schietto: delle mie esperienze non parlerei mai, che si tratti della lettura di un libro, di una notte con una puttana, di qualsiasi cosa.
Allora mi chiedo: se si deve parlare di qualcosa come rimedio alla vita, perchè si parla sempre di libri?
Alcune cose non mi tornano, ovvero alcune credenze che stanno sotto ad un atteggiamento di questo tipo:
uno che i libri abbiano un'anima anche senza una coscienza che li legga;
due che l'animismo di cui sono pervasi sia sempre migliore di altri, per cui per esempio la droga rovina la vita e i libri la migliorano.

Ecco, se dobbiamo parlare di esperienze, parliamone come frutto di interpretazioni individuali (a me leggere fa male, a te leggere fa bene, a me la droga fa bene, a te la droga fa male)senza riduzionismi fisiologi o culturalmente convenzionali, non come categorizzazioni ontologiche (leggere fa bene punto e basta al di là di chi legga).
Perciò il fatto che in questo blog si parli spesso di libri, di quanti letti in un anno (ché anche quella volta ti avevo reso un commento simile, senza poi spiegarmi. Me ne scuso ma mi è passato di mente), di quanti ne saranno letti etc sembra dimostrare che nemmeno quì, in questo blog che ritengo scaltro e non ottuso, non si tenga conto di queste distinzioni.

Questo è un mio sentimento, plausibilmente fuori tema, ma che mi sono preso la briga di argomentare.

Bertoldo

Demonio Pellegrino ha detto...

Aspett: ma chi ha detto che ha parlato di "libri come rimedio alla vita"?

I libri sono parte della vita, a volte, come il mangiar fuori, l'ascoltare muisca, il faqre le passeggiate, il praticare rock climbing, o quello che vuoi tu. Io parlo di libri perche' mi piacciono, ma non e' che ci ricerchi chissa' quale segreto. Voglio storie, belle, e raccontate bene: chiedo solo questo a un libro.

TheKan ha detto...

Oh cavolo è un mio concittadino, ora vado a vedere quante librerie ci sono a marina di massa così lo metto in lista nera.

Demonio Pellegrino ha detto...

ah, the kan, sei un pericolo fascista che odia i libri, allora...

Demonio Pellegrino ha detto...

Per PG che e' venuto a commentare minaccianodmi di non so cosa se non tolgo questo post: in questo post mi limito a linkare una discussione pubblica su internet. Per cui la tua minaccia portala altrove.

Saluti e in bocca al lupo.

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