30/12/09
Cronache dalla Terra dei Cachi/2
Fatico a comprendere il ragionamento (?) dietro questa decisione. Ma se non altro ci fornisce un'altra conferma di come l'Italia sia ormai periferia di tutto, centro di niente.
28/12/09
Cronache dalla Terra dei Cachi
Nella Terra dei Cachi no.
Nella Terra dei Cachi, la persona che volesse andare, diciamo, da Pisa a Viareggio in macchina, andrebbe a prendere l’autostrada, e SOLO DOPO AVER PAGATO AL CASELLO, verrebbe informata della chiusura completa del tratto autostradale Pisa-Viareggio. Informata, badate bene, da semplice transenne messe li’ a bloccare l’ingresso in direzione Genova. Senza alcuna comunicazione.
La persona in questione dovrebbe quindi riuscire dall’autostrada, ovviamente pagando un pedaggio per un percorso mai effettuato, e dirigersi verso l’unica alternativa viaria disponibile al raggiungimento di Viareggio: e cioe’ l’Aurelia.
Badate bene che la persona in questione non avrebbe idea del perche’ l’autostrada e’ stata chiusa, dal momento che la societa’ autostrade non ha fornito nessuna comunicazione.
La persona in questione scoprirebbe cosi’, a sue spese, che anche l’Aurelia e’ stata chiusa. Senza nessuna comunicazione. Ma lo scoprirebbe solo dopo 3 ore passate per fare esattamente 3km in direzione Viareggio, incolonnata in una fila immobile.
La persona in questione, quindi, riuscirebbe a tornare a casa propria solo dopo 4 ore di macchina, senza pero’ mai essersi sposata piu’ di 5 km dal proprio punto di partenza. E dopo aver proferito innumerevoli bestemmie.
In un paese normale, la stessa persona che dovesse recarsi improvvisamente in un’altra citta’, a 120KM di distanza, a causa di un lutto improvviso, prenderebbe un treno e nel giro di 2 ore si troverebbe a destinazione.
Nella Terra dei Cachi no.
Nella Terra dei Cachi, la persona in questione, insieme ai familiari, si ritroverebbe bloccata sui monti (colline, dai) tra Firenze e Bologna, in un treno guasto, senza riscaldamento, per un'“improvvisa rottura del motore”. Che dura 2 ore.
Perche’ la Terra dei Cachi e’ la Terra dei Cachi. E’ la terra nella quale ci sembra normale che le Ferrovie giustifichino la completa assenza di servizi a causa di “ghiaccio anomalo” a Milano. Ghiaccio anomalo. A Milano. Che cosa e’ il ghiaccio anomalo? E come fa il ghiaccio ad essere anomalo a Milano?
25/12/09
24/12/09
18/12/09
Partenza
Saluti.
17/12/09
Stasi libero!!!
Credo che la sentenza Knox gli abbia giovato. So che e' cinico dirlo, ma se i giudici avessero emesso due condanne nel giro di due settimane con prove inesistenti e/o contraddittorie come in questi due casi credoche il duomino in faccia lo avrebbero preso loro.
Bene. E ora speriamo nell'appello Knox.
Sent from my iPhone
16/12/09
Corona come i terroristi islamici
Pero' mi fa davvero schifo - e lo trovo abbastanza rivelatore dell'attuale situazione italiana - che lo stesso tribunale di Millano abbia dato esattamente la stessa pena di Corona (3 anni e 8 mesi) anche a un capoccia del terrorismo islamico.
Sono casi come questi che fanno cascare le palle e che davvero mi fanno mettere le mani nei capelli.
Il resto, qui: http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?currentArticle=OTD3F&articleFormat=pdf
Sent from my iPhone
Andare affanculo ad alta velocita'
Mi pare di capire che nulla sia cambiato. Anzi si': adesso ci prendono anche per il culo con l'alta velocita'.
Pero' come si mangia bene in Italia..
15/12/09
Sempre piu' periferia dell'Impero
Nel frattempo Ebay riduce la propria presenza sul territorio italiano, e Amazon non vende libri italiani.
L'Italia e' sempre piu' periferia del futuro, e non e' un problema di destra o sinistra. Ma guardiamo divertiti gli americani perche' oh, ma come si vestono male? E poi, vuoi mettere come si mangia bene in Italia...
(Maggiori info sul processp Google qui).
Punti di vista
Leggete Polito di oggi sul Riformista, che ha scritto la cosa piu' sensata che abbia letto fino ad oggoi, riassumibile cosi': vero, l'attentatore e' uno squilibrato, un pazzo, ma ha agito dopo che per mesi la sinistra gli ha riempito la testa (a lui e ad altri) sul tiranno mafioso liberticida che tiene l'Italia prigioniera da 15 anni.
13/12/09
Gli appelli alla violenza..
10/12/09
La prossima Amanda a Garlasco
Poi si scopre invece che a quell'ora alla quale voi dite che stesse ammazzando la sua ragazza, il biondino era proprio dove aveva sempre detto di essere: al computer a scrivere la tesi (e a guardare i pornazzi).
Che cosa fate? Ma e' chiaro: dite semplicemente che il biondino l'ha ammazzata tre ore dopo. Nonostante per mesi abbiate detto che non fosse possibile.
E in culo a tutti.
PS: do la condanna del biondino al 50%. Ha delle chance in piu' rispetto ad Amanda. Vedremo.
L'ultimo chiodo nella bara del Nook
"Non credo che il Nook sia valido quanto il Kindle"
Tropici a Chicago
09/12/09
La sQuola italiana
- “…si fingono surfisti in pose statutarie.”
- “Come sono felice che sei venuta”.
- “È possibile che non riesci ad andare d’accordo con nessuno?”
- “Ma se non sapevo neanche che c’eri!”.
Alexander Stille su Amanda Knox
08/12/09
Il libro delle facce
07/12/09
"Tutti colpevoli in quanto "inclini ad esserlo", invece che indiscutibilmente provati tali dai fatti"
Puttane climatiche aggratis
06/12/09
Amanda Knox e l'antiamericanismo
Parole Sante/3
05/12/09
Parole sante/2
04/12/09
Amanda Knox e il Medioevo italiano
02/12/09
Giudici, posate il fiasco
01/12/09
"Soldi per partire non ne ho"
Pero' qui vorrei parlare di un aspetto dell'andarsene dall'Italia, cercando di sfatare un mito: che per andarsene ci vogliano soldi, sempre e comunque.
L'ho letto spesso in giro. "Eh, ma io non posso partire perche' non ho i soldi...eh, parla bene lui, che viene da una famiglia ricca che l'ha fatto studiare in scuole prestigiose, ma io?...eh, parla bene lui che se lo puo' permettere".
Ecco, questa e' una scusa. Soprattutto se detta da persone sotto i trenta e senza figli (i figli cambiano tutto).
Non voglio esaltare il mio operato, che alla fine e' comune a molti, ma io sono partito dall'Italia senza una lira. E quando dico "senza una lira", non voglio dire che avevo "solo" una decina di milioni di lire in tasca o genitori ricchi alle spalle. No. Voglio dire che sono partito esattamente con 373mila lire in tasca, che avrebbero dovuto bastare per 9 mesi di vita all'estero (vitto e alloggio esclusi). E dopo aver fatto scuole pubbliche normalissime.
Eh - sento gia' dire - ma i soldi per pagare il master ce li avevi, eh? No. Il master me lo ha pagato il ministero degli affari esteri italiano, con una borsa di studio.
Eh, ma allora conoscevi qualcuno che ti ha raccomandato, eh? No. Non conoscevo nessuno. E mi sono piazzato tra gli ultimi di quelli che hanno preso con borsa di studio, molti dei quali figli di. Solo che poi al master, all'estero, tra gli ultimi in termini di risultati c'erano loro.
Voglio ripetere il concetto: avevo 373mila lire in tasca per nove mesi, tutto quello che i miei genitori avevano potuto darmi. Alcuni immigrati clandestini arrivano in Italia con piu' soldi di quelli con cui io sono partito.
Arrivato li', mi sono reso conto che 373mila lire mi sarebbero bastati forse per due mesi. Non sapevo che i libri di testo li avrei dovuti pagare. Non sapevo che ci fossero spese extra di cui non avevo tenuto conto. Non sapevo che non c'erano abbastanza pc gratuiti per tutti, e che avrei dovuto comprarmene uno, forse, o passare le notti in sala pc.
Strinsi i denti. Arrivai a Natale, e poi successe il miracolo. Arrivarono altri fondi, non ho mai ben capito come e perche', da parte del Ministero. 700mila lire, credo, o giu' di li'. Ci arrivai in fondo all'anno accademico.
Ricordo ancora i figli di (italiani) che mi prendevano per il culo perche' non avevo una giacca. Perche' non avevo mai studiato all'estero. Perche' non parlavo il francese.
Strinsi i denti. Mi feci amici, non italiani (Pablo, Martin) ai quali non importava un cazzo di niente di dove venissi e di quanti soldi avessi.
Dopo il master io in Italia non avevo nulla. Mi avevano rimbalzato fuori dal phd, nonostante master, pubblicazioni, e progetto di ricerca considerato eccellente da professori non italiani. In compenso avevano preso la nipote di un importante funzionario delle Nazioni Unite, appena laureata, senza pubblicazioni, senza master, e con una media universitaria piu' bassa.
E li' davvero mi sono detto: "ma che, davero davero?"
Il primo lavoro, in Belgio, mi dava appena i soldi per pagare l'affitto, e poco altro. Il primo mese avevo esattamente 800 franchi belgi in tasca (40mila lire). Non sapevo che per affittare un appartamento dovessi dare un anticipo. Lo diedi, e 40mila lire fu quello che rimase. Per un mese. Sopravvissi: mangiai pasta produit blanc (una sottomarca della sottomarca), olio e peperoncino.
Mi sono indebitato per comprare il mio primo abito blu, da Zara. Ce l'ho ancora, nell'armadio, da qualche parte.
Dopo il primo mese cominciai a scialare: non solo pasta in bianco, ma a volte al pomodoro, e una volta a settimana la carne. Dopo tre mesi arrivo' la mia ragazza di allora a vivere con me e a dividere le spese. Ci rimase due mesi, poi parti': era ancora innamorata del suo ex, che ex non lo era mai stato. Ma questa e' un'altra storia.
Poi finalmente, dopo sei mesi di stage, l'assunzione a tempo indeterminato e i primi stipendi veri. E via.
Sono un eroe? Non credo. Sono uno che non aveva niente da perdere in Italia, e a cui il sistema-italia aveva chiuso la porta in faccia. Lo dicevo ieri nei commenti: quando non hai nulla da perdere, rischiare tutto e' molto piu' facile.
Sono l'unico ad aver fatto una cosa del genere? No: al master, nella mia stessa situazione, ce n'era almeno un altro, con cui divenni amico pero' solo dopo il master (ciao Lo).
Pero' davvero, smettiamola con il dire che senza soldi non si puo' far nulla.
E soprattutto, figli di, andatevene affanculo.