18/11/09

Parole sante

Parole Sante 1:
"
Un paio di domande su donne e potere. La prima: perché una ragazza non av­venente o di statura infe­riore al metro e 70 deve es­sere esclusa, e solo a causa di queste presunte «man­chevolezze» fisiche, dagli insegnamenti religiosi im­partiti dal colonnello Ghed­dafi nel suo tour romano? La seconda: si ha per ca­so notizia di qualche peti­zione, di qualche protesta, di qualche indignata consi­derazione che voglia stig­matizzare questa palese of­fesa alla dignità delle don­ne, ragazze come gingilli da esibire al cospetto del satrapo in visita ufficiale?"

Il resto qui.


Parole Sante 2:
"[...] il viaggio di Obama in Asia è stato un fallimento spettacolare. L’accordo sul clima è saltato e l’Iran va avanti senza che Russia e Cina muovano un dito. Obama, intanto, dopo non aver incontrato il Dalai Lama, si è inchinato rasoterra davanti all’imperatore giapponese e ha incontrato il capo del regime birmano e un gruppo di falsi studenti, ma in realtà funzionari di partito, ben preparati. Clinton e Bush erano fatti in altro modo. Andavano lì e, perlomeno a parole, dicevano ai cinesi quello che c’era da dire, e lo dicevano in tv, non si facevano censurare. Cioè facevano i leader del mondo libero, non i nipotini dei realisti del Council on Foreign Relations".

Enfasi mia. Il resto, qui.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

L'altro giorno sono andato ai miei suoceri per risintonizzare il TV dopo lo switch off digitale (del quale converrà parlare, prima o poi...). Si da il caso che loro abitino a pochi metri dalla sede diplomatica libica (recentemente ristrutturata ed ampliata in barba al fatto che si trovi all'interno del Parco di Vejo) e sono rimasto spaventato dallo stuolo di automezzi e persona le di Polizia, Carabinieri etc... presenti: decine di mezzi ed un paio di centinaia di persone schierate... tutto per il puttaniere.

Mele ha detto...

Più che indignarmi per le misure, mi indigno per la paga.
Scusa, chi fa quel lavoro vende la propria prestanza fisica, non mi sembra affatto anormale o offensivo che il cliente specifichi le sue preferenze.
E non parlo da 42 alta e bionda.

Su Obama-Cina-Iran non mi esprimo. Chiunque parli con chiunque, se quelli si fanno l'atomica l'abbiamo nel culo tutti.

Uriele ha detto...

1) Gheddafi è un dittatore, un dittatore di cui adoro lo stile, ma comunque un dittatore. Perché preoccuparsi del suo maschilismo che è come una macchia di sugo sulla cravatta quando il resto del corpo è immerso in sangue e merda?

2) Concordando sugli altri punti, ma... l'inchino è etichetta Poi lo ha esagerato: data la sua posizione politica e che l'imperatore non è più, de facto, un dio, penso che bastasse un inchino di 45°, novanta è un esagerazione, poi tenere gli occhi sulle proprie scarpe è servile come atteggiamento, non da il messaggio giusto

Demonio Pellegrino ha detto...

Pizza, io non discuto che col dittatore si debbano fare accordi, per un senso di realpolitik. Ma la stampa perche' e' muta?

Mele d'accordo: ma io parlo dell'ipocrisia della sinistra e della stampa. Se la dignita' della donna vale quando Berlusconi mette le mani sulle tette di un paio di puttane, deve valere a maggior ragione se un dittatore ti chiede donne di un certo tipo per una lezione sull'Islam. Almeno Berlusca se le tromba. E li' la 42 (taglia che non condivido, ma de gustibus) si puo' capire. Qui no.

Uriele, io non discuto la critica al dittatore: discuto l'ipocrisia della stampa e della sinistra nostrana.

Sull'inchino: il protocollo dei Presidente americani stabilisce chiaramente che il Presidente non s'inchina mai. Di fronte a nessuno. Il Messia qui invece spolvera il pavimento non solo di fronte all'imperatore giapponese, ma anche al Re (dittatore) dell'Arabia Saudita.

A quei livelli il protocollo e' tutto.

Uriele ha detto...

l'inchino giapponese è una forma di cortesia come lo stringersi la mano. Non è un segno di sottomissione (paese che vai usanze che trovi). Se vedi anche l'imperatore lo fa, anche se lieve. Se per etichetta in una cena di gala in Giappone si mangia con le bacchette, se sei ospite è sbagliato mangiare con le mani, oppure tirar fuori forchetta e coltello (al massimo te le fornisce l'ospite se vede che hai delle difficoltà ma non ci fai una gran figura)

Il punto è che l'inchino era troppo profondo e con gli occhi a terra, non bisogna perdere il contatto. Idea buona, esecuzione pessima e servilistica. Almeno in questo è stato decisamente meglio che vedere lo schifo di etichetta della moglie di Obama con la regina inglese :D

sui giornali italiani si sono indignati perché Berlusconi è andato a incontrare Gheddafi che è un dittatore, mentre non han detto un cazzo quando lo ha fatto Obama oppure criticano il rapporto con Putin che è un "dittatore democratico". Per me sono entrambe stronzate, perché in quanto politico, indipendentemente da cosa pensi, hai dei doveri istituzionali.

Zapatero quando Berlusconi ha fatto la tirata in Spagna durante l'intervista pubblica (che era fuori luogo e non inerente alla domanda, indipendentemente che uno sia d'accordo o no con i contenuti) ha fatto un sorriso e ha ignorato la cosa andando avanti come se nulla fosse. Diplomaticamente ottimo

Obama che passa avanti senza stringere la mano (ovazioni su alcuni nostri giornali), come uomo ha tutto il diritto di farlo come personalità istituzionale ha fatto una stronzata fuori misura, offendendo lo stato ospite.

La storia del Dalai Lama invece è diplomaticamente più complicata: La Cina attualmente è un governo autonomo, il Tibet no e il DL. Vederlo poteva incrinare i rapporti con un alleato commerciale importante. Io ho visto il Dalai Lama e lo considero un grand uomo, ma se avessi dovuto scegliere probabilmente avrei fatto la stessa cosa o avrei chiesto un incontro non pubblico e istituzionale (se era possibile)

lanoisette ha detto...

vorrei capire, che ha di male la 42?

Demonio Pellegrino ha detto...

Urele, aspetta. Ho lavorato per anni coi giapponesi e so che l'inchino e' importante. Ma c'e' inchino e inchino. Quello che ha fatto Obama, con gli occhi a terra, e' un inchino di sottomissione.

Poi non scherzo: il protocollo del Presidente degli Stati Uniti dice molto chiaramente che il Presidente non s'inchina di fronte a nessuno in occasioni ufficiali. Per cui Obama commette due errori: viola il proprio protocollo, forse per scelta politica. E violandolo commette poi un errore di forma. Immaginiamoci le offese che si sarebbe preso Bush...

Noisette, voglio dire che non e' perche' una non e' una 42 allora non debba essere una bella figliola. A me piacciono le donne in carne. Voglio roba da tocca'.

Uriele ha detto...

"Il punto è che l'inchino era troppo profondo e con gli occhi a terra, non bisogna perdere il contatto."

E' quello che ho detto io: l'errore non era l'inchino, ma il come lo ha eseguito: un inchino servile. Poi penso che più che inchino (che può essere un segno di rispetto eseguito in certe forme), nel protocollo si parli di knee (inginocchiarsi che è sempre un segno di sottomissione al potere altrui).

Ci si inginocchia a chi ci è superiore, mentre se l'inchino è reciproco è un segno di rispetto. La storia del contatto visivo è vera, bisogna tenere gli occhi sul nostro interlocutore, inoltre era un inchino da "cara perdonami se ieri ho bevuto troppo e sono tornato a casa sbronzo a sera tardi, non mi picchiare (l'inchino per le personalità importanti è 45° non 90°) XD

lanoisette ha detto...

deo gratias, demò.
(ovvio che se una è una 42 su 175cm, di roba da toccà ce ne sia proprio pochina...)

Demonio Pellegrino ha detto...

Noisette, appunto.

Urele, appunto anche a te!

Uriele ha detto...

una simpatica gag:

http://s3.amazonaws.com/data.tumblr.com/tumblr_ktoc9cKpHB1qa1yk6o1_1280.jpg?AWSAccessKeyId=0RYTHV9YYQ4W5Q3HQMG2&Expires=1259284907&Signature=ZeQjuHwXUkVUY9TUgWkWCA62aOc%3D

Demonio Pellegrino ha detto...

mi dice "access denied"

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