Credo che ognuno di noi abbia avuto nella vita la passione ingiustificata per un luogo: c'e' chi vuole vivere in Canada, chi vuole vivere a Tokyo, chi vuole vivere a New York. Spesso questi desideri si basano sul nulla. Spesso i posti fantasticati non sono neanche mai stati visitati. Ma non per questo tali desideri sono meno potenti. Anzi, proprio l'irrazionalita' della loro base li rende piu' feroci e reali per chi li vive.
E se e quando questo qualcuno ha la fortuna di arrivare nel posto fantasticato, si rende conto in realta' di essere arrivato ad Isidora.
"Isidora e’ dunque la citta’ dei sogni: con una differenza. La citta’ sognata conteneva lui giovane; a Isidora arriva in tarda eta’. Nella piazza c’e’ il muretto dei vecchi che guardano passare la gioventu’; lui e’ seduto in fila con loro. I desideri sono gia’ ricordi”.
2 commenti:
forse a Isidora il viaggiatore arriva partendo da Dorotea, dove sente che non c'era bene nella vita che non potessi aspettarmi e passando per Diomira, le cui bellezze il viaggiatore già conosce per averle viste in altre città. Ma la proprietà di questa è che chi vi arriva una sera di settembre [...] gli viene da invidiare quelli che ora pensano d'aver già vissuto una sera uguale a questa e d'esser stati quella volta felici. E magari ha risvegliato e poi soffocato i suoi desideri ad Anastasia, ha nella mente Zora città che chi l'ha vista non può più dimenticare.
E tutte le altre città da cui è passato, la sottile Zenobia, l'enigmatica Tamara, l'ingannevole Ipazia, tutte queste le porta con sé, contenute nel suo passato come le righe sul palmo di una mano, come i graffi e i segni su muri di Zaira.
Vedo che hai risolto i problemi al disco rigido...
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