15/01/10

Citta'

Un post sul blog di Lara Manni di oggi mi ha fatto ripensare alle Citta' Invisibili di Calvino.

Credo che ognuno di noi abbia avuto nella vita la passione ingiustificata per un luogo: c'e' chi vuole vivere in Canada, chi vuole vivere a Tokyo, chi vuole vivere a New York. Spesso questi desideri si basano sul nulla. Spesso i posti fantasticati non sono neanche mai stati visitati. Ma non per questo tali desideri sono meno potenti. Anzi, proprio l'irrazionalita' della loro base li rende piu' feroci e reali per chi li vive.

E se e quando questo qualcuno ha la fortuna di arrivare nel posto fantasticato, si rende conto in realta' di essere arrivato ad Isidora.

"Isidora e’ dunque la citta’ dei sogni: con una differenza. La citta’ sognata conteneva lui giovane; a Isidora arriva in tarda eta’. Nella piazza c’e’ il muretto dei vecchi che guardano passare la gioventu’; lui e’ seduto in fila con loro. I desideri sono gia’ ricordi”.

2 commenti:

lanoisette ha detto...

forse a Isidora il viaggiatore arriva partendo da Dorotea, dove sente che non c'era bene nella vita che non potessi aspettarmi e passando per Diomira, le cui bellezze il viaggiatore già conosce per averle viste in altre città. Ma la proprietà di questa è che chi vi arriva una sera di settembre [...] gli viene da invidiare quelli che ora pensano d'aver già vissuto una sera uguale a questa e d'esser stati quella volta felici. E magari ha risvegliato e poi soffocato i suoi desideri ad Anastasia, ha nella mente Zora città che chi l'ha vista non può più dimenticare.
E tutte le altre città da cui è passato, la sottile Zenobia, l'enigmatica Tamara, l'ingannevole Ipazia, tutte queste le porta con sé, contenute nel suo passato come le righe sul palmo di una mano, come i graffi e i segni su muri di Zaira.

Demonio Pellegrino ha detto...

Vedo che hai risolto i problemi al disco rigido...

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