21/01/10

Under the Dome

Ho lasciato passare un giorno dalla fine della lettura di Under the Dome (che i mentecatti traduttori italiani hanno tradotto con "The dome", e davvero non si capisce perche', a sto punto chiamalo "La cupola", e vabbe'), l'ultimo libro di Stephen King.

Ho lasciato passare un giorno perche' volevo che i pensieri sedimentassero. Volevo capire per bene le mie sensazioni, prima di buttare giu' queste due righe.

Perche' Under the dome e' un pugno allo stomaco che ti coglie impreperato, quando non hai potuto gonfiare il ventre inalando aria per attutire il colpo; quando meno te lo aspetti. E' un viaggio su una zattera lungo un fiume, con King timoniere che ti indica il paesaggio - placido e orribile allo stesso tempo - che prende vita sulle sue rive. Salvo poi farti precipitare in rapide assordanti e senza fine, sprofondando in acque profonde da cui e' difficile risalire.

E' uno dei libri piu' riusciti di King, credo. Che non vuol dire che sia uno dei piu' belli: non c'e' niente di piacevole qui che ti spinga a girare pagina dopo pagina in modo compulsivo, come in altri libri. Quello che ti spinge a voltare le pagine e' un sottile disgusto verso se stessi. .

Questo e' uno dei libri piu' riusciti anche perche' non c'e' il solito cattivo da operetta che ha rovinato cosi' tanti libri di King (Duma key buon ultimo, altrimenti perfetto). Il cattivo qui e' un essere distratto, bizzoso come un bambino. E occupa uno spazio tutto sommato marginale nella storia. La storia raccontata non e' quella di chi ha messo la cupola e delle sue motivazioni. La storia e' quella degli uomini che rimangono intrappolati dentro, della loro reazione. E' un Signore delle mosche in versione piu' moderna, con gli adulti al posto dei bambini. Come dira' bene uno dei personaggi principali del libro, non sono stati i cattivi a portare morte e distruzione nella citta'. Siamo stati noi.

Concordo con quanto dice Lara Manni nella sua recensione: il male di Under the Dome e' "un Male domestico. Un male, direbbe Hannah Arendt, banale, perché talmente radicato in ognuno di noi che si rivela come è davvero: privo di grandezza, ordinario, spietato in quanto possibile".

E' questo il problema: leggendolo si ha la brutta sensazione che potremmo essere anche noi, li', a causare il male. Forse non saremmo il grasso piccolo Hitler. Forse non saremmo il poliziotto stupratore. Ma forse saremmo il luogotenente dell'esercito che non ferma i propri soldati mentre uccidono un presunto terrorista. E di sicuro saremmo - e lo sono stato - quello che ammazza gli animali "stupidi" (nel mia caso le lucertole) solo per vedere che succede. Perche' possiamo.

E' questa la potenza di Under the Dome. Francamente ho trovato le critiche a King, per come assolverebbe in pratica l'operato degli americani in Irak, un po' prive di senso. Il messaggio di King non e' "non te la prendere figliolo, perche' non e' colpa tua". Il messaggio di King e' "non te la prendere figliolo perche' non c'e' vera bonta' in noi, siamo dannati, e prima te ne rendi conto, prima forse puoi tentare di risalire almeno un po' nei gironi del tuo prossimo inferno".

Questa e' la visione di King. Certamente, si sente che King e' ormai un uomo anziano. Cazzo, sta scrivendo da quando sono nato io! Ma non c'e' un'assoluzione dei personaggi. Di nessun personaggio. C'e' solo la piena consapevolezza di una dannazione che arriva, di un male senza motivi che ci portera' tutti all'inferno. Ci sara' chi correra' per arrivarci, e chi ci arrivera' camminando. Ma ci andiamo tutti.

Questo e' Under the dome.

22 commenti:

marijena ha detto...

io ci arriverò inciampando nelle fughe delle piastrelle di guano...ho letto pochissimo di king, "il gioco di gerald" l'ho sopportato a malapena, "il cimitero degli animali" è spaventosamente coinvolgente...ho tentato poco altro, ma non mi ha soddisfatta (ho evitato tutti quei tomi che potrebbero fungere da zavorrabambini in un ciclone)...

Anonimo ha detto...

Bellissimo commento. Riassume più o meno quanto mi è piaciuto il romanzo.

Demonio Pellegrino ha detto...

Il gioco di Gerald - che i Kinghiani duri e puri dicono sia il peggior libro di King - a me non dispiacque. Non e' un capolavoro, ma la tensione di sta donna legata che si sguaina la maino sentendo rumori di bestie che si avvicinano mi ricordo che mi aveva fatto paura.

Stefano, grazie. Interessante quello che scrivi tu: bel libro, ma al di sotto di King. Non so.

venti ha detto...

Under the Dome lo leggerò in inglese non appena mi sentirò pronto a farlo. E lo comprerò in America.

(non scherzo)

Fabio Sebastiani ha detto...

In quanto completamente a digiuno di King:

-inizio con questo?
-hai un titolo con cui iniziare?
-procedo per ordine cronologico di pubblicazione?

Fabio
(che sa di aver scritto un commento un pò OT per una bieca necessità personale)

Demonio Pellegrino ha detto...

Venti, ti credo. Quando vieni?

Fabio: no, non comincerei da questo. Se sei vergine di King, comincerei da Salem's Lot, o Catherine,o la macchina infernale. Sono molto vecchi, ma sono meravigliosi. Salem's lot almeno ti fa vedere come sono i vampiri veri. Non i vegetariani del menga.

Ai kinghiani doc piace molto anche Lisey's story. E poi, ovviamente IT!!!

Mele ha detto...

Il mio primo libro di King è stato Tutto è fatidico.
2002. Mamma se ero piccola.
L'ho letto al posto de La montagna incantata.
Che sto leggendo ora pur di non pensare a comprarmi The Dome (hai ragione, che traduzione è?).

Demonio Pellegrino ha detto...

E anche questo non l'ho letto, figurati. Boh.

Com'e' la montagna incantata? Mi ha sempre dato la sensazione di pesantezza inaudita.

marijena ha detto...

ok, e salem's lot sia (titolo tradotto è identico?)...volevo farti la stess domanda di fabio, quindi, per dire qualcosa, la donna che si sguaina la mano mi ha solo rotto l'anima, troooooooooppo leeeeeeenta sta scena...e il biglietto...e arrotola per bere...cheppalle...

Mele ha detto...

L'edizione che ho io pesa un kilo.
Non è male, per ora. Però alcune virgole mi stonano e... sì, insomma, la traduzione non è molto... moderna (E come diceva il nostro profe di latino: -dite percaso "Oh madre, che preparasti per il repasto antimeridiano"? No? E allora non traducete così!-). Sì che è un'edizione del '92, non di chissà quanto tempo fa.
Ohmiodio. In effetti è un'edizione di quasi vent'anni fa.

Mi sento vecchia.

ventiseitre ha detto...

Demonio, di preciso non lo so, comunque entro l'anno.

Nel consigliare i libri di King a Fabio, non hai citato quello che secondo me è il più bello di tutti: The Stand (o L'ombra dello Scorpione). E poi la saga della Torre Nera.

Demonio Pellegrino ha detto...

Mari, stesso titolo.

Mele, ti senti vecchia tu che probabilmente sei nata poco prima di quel libro???

Venti: the stand puo' intimidire data la dimensione, e la torre nera soni 7 libri!!!

Mele ha detto...

Saranno pochi dal tuo punto di vista ma io li sento pesare tutti... Soprattutto quando guardo quelli nati nel '92 e mi sembrano di tutt'altra generazione... (per non parlare dei '93 e '94, che sono uguali tra loro, ma a me sembrano alieni.)
Comunque. Salem's lot in Italia è Le notti di Salem.

Demonio Pellegrino ha detto...

Mele, come dicono gli anglofoni: youth is wasted on the young.

Anonimo ha detto...

mah a me e sembrato una brutta copia di spin di george charles wilson...forse anche lui (king) e a corto di idee su cosa scrivere...La maggior parete dei libri e dei films che si fanno oggi sono storie vendute come nuove che in realta qualcuno aveva gia inventato...e purtroppo per me non ci sono piuy i film dell orrore di una volta! Ciao. Dama

Fabio Sebastiani ha detto...

Ok, inzio con "Le notti di Salem".
Grazie al Demonio e a tutti gli altri.

Fabio

venti ha detto...

Boh, a me Le Notti di Salem non è che mi abbia entusiasmato più di tanto. Il primo libro di King che ho letto è stato Pet Sematary...avevo tipo 15 anni. Per iniziare è perfetto: è crudo, inquietante e breve.

Demonio Pellegrino ha detto...

Venti, sai che a me invece pet sematary non mi piacque? Pero' avevo tipo 15 anni.

Fabio, e' vero che Pet Sematary pero' e' piaciuto veramente a quasi tutto il mondo...quindi forse ascolta il consiglio di Venti.

illeo ha detto...

post poetico.
mi hai fatto venir voglia di leggere sta cupola.

pet sematary fantastico.

venti ha detto...

Mi scuso per l'"a me mi". Non me ne ero accorto.

Demonio Pellegrino ha detto...

illeo, lo dovro' riprendere in mano sto pet sematary (troppo libri, troppa poca vita).

Venti: scusastocazzo.

marijena ha detto...

grazie mele
il cimitero degli animali piacque anche a me, ero ventenne (OOHDIOMMIO...15 anni fa...maremmaimbalsamata...)

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