07/09/07

Moschee in salsa europea

Nell’edizione del 1 Setttembre scorso, l’Economist sostiene che l’Europa sbaglia a opporsi alla costruzione di nuove moschee e che dovrebbe fare come negli Stati Uniti. Secondo l’Economist:

“negli Stati Uniti i progetti per la costruzione di nuove moschee si trovano di fronte a obiezioni di natura pratica, che hanno a che fare con piani regolatori, sfruttamento delle acque o i parcheggi. Alla fine pero’ questi problemi vengono superati, grazie anche a un ordinamento giuridico che protegge tutte le religioni. In paesi dell’Europa meridionale come la Spagna e l’Italia – dove l’attaccamento alla simbologia cattolica è forte –i cittadini somo molto più diretti nell’esprimere le proprie obiezioni in termini culturali: questa e’ una terra Cristiana, non c’e’ posto per le moschee”.

Secondo me l’Economist, come spesso accade, non ci ha capito una mazza. O meglio, dimentica (di proposito?) alcuni elementi che forse servono a spiegare la differenza di trattamento.

Innanzitutto ci sarebbe da considerare che i musulmani che vanno negli Stati Uniti credo ci vadano con una mentalita’ molto diversa da quelli che vengono in Europa. Se un iraniano, un marocchino, un tunisino prende e va nell’Ohio o in California, ci sono buone probabilita’ che ci vada perche’ vuole aderire al modello di vista americano, che promette si’ integrazione, ma a patto di un rispetto molto preciso di alcune regole di convivenza sociale.

Nel caso dell’Europa siamo di fronte a un fenomeno diverso: molti dei musulmani che vengono da noi non lo fanno per aderire a un nuovo modello di vita o di valori. Non perche’ siano tutti terroristi. Ma semplicemente perche’ non siamo in grado di offriglielo questo modello di valori, ritenendo – sbagliando – che esigere l’adesione a valori condivisi sia una forma di razzismo verso le altre culture. E’ solo partendo da una cultura forte che posso aprire ad altre culture. Se questa cultura forte, condivisa, non ce l’ho, la mia apertura non potra’ che essere dettata da confusione e paura.

E’ un po’ come quando si organizza una festa a casa propria: il modello americano consiste nell’invitarti e nel dirti, magari, che non potrai fumare in casa mia. Se tu accetti di venire comunque, sai quali sono le regole e le accetti. Nel modello europeo io t’invito a casa mia, non voglio che tu fumi, ma non te lo dico, perche’ la mia ragazza dice che sono uno stronzo a importi di non fumare. Risultato: vieni, fumi, meta’ degli invitati s’incazza e ne nasce un litigio.

Sul fatto che in Italia non si costruiscano moschee, poi, vorrei far notare all’Economist la costruzione della moschea di Colle Val d’Elsa, in Toscana. Un comune di 20 000 abitanti, con un totale di 600 musulmani, dove si sta costruendo una delle moschee piu’ grandi d’italia, di 3200 metri quadrati. Dove il monte dei Paschi di Siena donera’ 500 mila euro per i lavori. Dove l’imam che guidera’ la moschea fa parte dell’UCOII, affiliata ai Fratelli Musulmani in Italia, un’organizzazione che non riconosce il diritto di’Israele all’esistenza, e, secondo Magdi Allam, mira a “convertire all’Islam l’insieme degli italiani”. Dove la biblioteca comunale sara’ chiusa e la biblioteca della nuova moschea fungera’ da biblioteca comunale.

Ecco, l’Economist mi saprebbe spiegare per quale motivo io non dovrei oppormi alla costruzione di questa moschea? Senza minacciare bombe come fece a sua tempo la mai troppo compianta Fallaci, posso chiedere perche’ si sta costruendo una roba da 600 metri quadri su un terreno da 3200 metri quadrati per un totale di 600 musulmani (e pare che in moschea ne vadano regolarmente solo una quarantina?). E’ un’emergenza questa moschea?

Ha ragione Sarkozy nel dire che “non sono i minareti ad essere pericolosi, ma i garage e i sementerrati che nascondono luoghi segreti di culto”. Ma questo presuppone che non si facciano erigere moschee a gruppi che dichiarano apertamente di volermi convertire e che dichiarano di voler distruggere uno stato sovrano.

O no?

12 commenti:

Anonimo ha detto...

caro demonio,
il tuo ragionamento sulla mancanza di una cultura forte non fa una piega. Anche se quello che manca è una visione forte più che una cultura.
La visione purtroppo non ce l'abbiamo più e sappiamo che farci seghe mentali religiose è un paravento per nasconderci che non abbiamo più un cazzo da dire.
Quando non si ha più niente da dire, niente in politica, niente nente in economia, e si vedono generazioni di giovani schiacciate dal nulla, l'argomento privilegiato diventa quello religioso... senza sapere che in verità non ce n'è mai fregato una mazza...
il problema quindi non è quello della moschea sulla dolce collina toscana.
Il problema è che stiamo decadendo per colpa nostra e ci nascondiamo dietro paraventi che cadono via come castelli di sabbia.
Vedi demonio, quando guardi un minareto ergersi dalla terra, lo guardi dal basso o dall'alto?
Cio' che concludi con quanto Sarkozy dice approvo ed è vero! è l'unico che ci capisce qualcosa..

Anonimo ha detto...

Cara scimmia, come parli bene. Il problema non e' quello della moschea sulla dolce collina toscana? Allora forse non hai capito: quella moschea sara' diretta da un gruppo affiliato a gruppi che in vari paesi musulmani sono accusati di terrorismo.

Qualche problemino secondo me lo pone.

Non te ne sara' mai fregata una mazza a te, forse, della religione. Pero' anche se tu avessi ragione (e non ce l'hai) il problema e' che a questi altri interessa. E molto.

Demonio, in america c'e' piu' liberta' di culto perche' e' un paese dove non si vergognano di dire che "in god we trust". Lo dici qui in italia ti prendono a picchi nei denti.

bel post comunque.

Anonimo ha detto...

caro Samoa,
il punto è proprio quello ... quando il gatto non c'è i topi ballano.. se poi il gatto c'è e si spaventa dei topi, credo che il problema sia proprio del gatto.
Quando c'è il vuoto totale, qualcuno lo riempie e di solito sono i barbari.
l'impero romano crollo' quando la legge (non gli Dei) venne meno. poi iniziarono a perseguitare Cristo perché era un terrorista che non rispettava il Dio della sua zona natale e il sistema legale se ne lavo' le mani.
Quando il sistema legale si corruppe vennero i barbari, altroi terroristi senza dio e senza patria.
I barbari dopo qualche anno acquisirono i costumi dei romani e fecero rivivere il diritto romano meglio dei romani.
Il problema di nuovo non era Dio, ma i Romani che avevano perso la legge e la visione dell'impero.
In quel periodo buio una setta occulta di cristiani emerse dalle catacombe dov'erano reclusi come terroristi, i barbari ne riconobbero le potenzialità e ne fecero la religione dell'impero!!

quindi il problema fondamentale caro/a samoa è di nuovo la nostra debolezza nel diritto e la mancanza di una visione

comunque si' bel post!!

Anonimo ha detto...

Vorrei aggiungere un ideuzza ai veri commenti. Il prevelicare di una strategia lassista da parte di gran parte degli Stati europei è il vero fulcro del problema, in quanto trasmette il messaggio che "se ti do la mano, poi allora ti puoi prendere tutto il braccio".

I governanti molto liberali ed paerti di solito giustificano queste aperture (come fa Sarkozy) con il classico "se non lo fanno li poi lo fanno nei garage...) che, secondo me, dimostra la totale inettitudine di chi ha le redini del potere.

Esempio pratico: in Italia è vietato trattare crudelmente gli animali, perfino nel trasporto dal luogo di allevamento a quello di macello. C'è ovviamente una clausola a favore dei nostri ospit..oh..pardon..legislatori, che esclude le macellerie Halal e quelle Kosher. La scusa è sempre quella, se non gli offri degli spazi allora poi si macellano i capretti nel garage.

Ora, la logica di questo ragionamento è brillante! Perchè allora non aprire i coffee shop visto che tanto le canne se le fanno tutti? e i bordelli? e perchè non un posto dove possiamo finalmente commettere omicidi in tutta legalità?

Demonio, ti ricordi quando eri piccino e visitavi i parenti in campagna? se ne avevi, ti ricordi come si ammazzava la gallina?

Beh io ci rimasi parecchio male, le si taglia la lingua e la si appende a testa in giù così che il sangue scoli interamente. Si diceva che così la carne era più buona. Ovviamente ora nessuno lo può più fare, le nostre nonne hanno dovuto abbandonare un costume vecchio forse millenni per la (giusta) causa dei diritti degli animali.

E perchè allora si continuano ad offrire deroghe ed eccezioni in nome dell'ospitalità? ma di quale ospitalità stiamo parlando? e se domani, in deroga ai loro costumi, qualcuno ci chiedesse di sposarsi varie volte? perchè se io giro in passamontagna e vengo multato/arrestato nessuno dice nulla, mentre se una donna musulmana gira in chador e la fermano si scatena un putiferio di critiche allo stato fascista e illiberale?

ma soprattutto, a chi le posso fare queste domande per avere una risposta?

Demonio Pellegrino ha detto...

Samoa, concordo con te.

Scimmia, tu parli di vuoto e dei barbari che lo riempono. E va bene. Pero' sembri quasi paraganare il ruolo dell'islam adesso a quello del cristianesimo di 2000 anni fa. ora, con tutta l'apertura mentale di cui posso o non posso disporre, spero di aver capito male, perche' altrimenti mi pare un po' un pensiero alla cippa. Senza offesa, magari ho capito male io.

Superpiccione, ovviamente hai ragione: quando il ministro castelli ebbe a dire che la gente in giro mascherata non ci puo' andare (riferendosi alle donne con il chador) si scateno' un putiferio. Ci sarebbe pero' una legge della repubblica che lo vieta...

Ma il problema vero e' quello che poni tu, Piccione: a chi cazzo bisogna farle queste domande? A prosi & co? Che non appena tocchi la questione islam ti tacciano di ogni possible offesa squalificante se minimo minimo ti azzardi a dire qualcosa?

ma ve lo ricordate un paio di settimane fa il caso del musulmano che ha murato un'immagine di una madonna in un paesino perche' la riteneva offensiva???? provate ad immaginarvi non dico un cristiano che fa una roba del genere in un paese musulmano (morte immediata?), ma un italiano cristiano che fa lo stesso qui in Italia contro un immagine del corano. Sai i pianti antifascisti e antirazzisti?

Mah.

Utopia ha detto...

carissimi,

secondo me si parte da prospettive diverse e non si cerca di capire le ragioni dell'altro.

Voglio indicare alcuni presupposti che ritengo fondamentali:
1. l'Italia non è dei cristiani;
2. non tutti i musulmani sono terroristi;
3. tutte le religioni hanno pari diritti e doveri in Italia;
4. il fatto che altri Paesi siano incivili non giustifica atti di inciviltà nel nostro Paese;
5. spetta allo Stato l'uso legittimo della forza per la tutela propria e dei propri cittadini.

Detto questo (e mi pare già tanto) non capisco per che i fedeli di altre religioni (ma anche gli atei) debbano pagare la costruzione di una chiesa cattolica (e non dunque semplicemente cristiana) e non possano pagare la costruzione di altri templi. I soldi privati, poi, (ed è il caso di una banca) ognuno li spende come preferisce. Io non chiedo a nessuno come spende i suoi soldi, chiedo come spende i miei.

Inoltre, non capisco quale siano i grandi valori che i cattolici stiano mostrando oggi. Il family-day è accompagnato da parlamentari che vanno a troie e/o che usano varie droghe.
I cattolici difendono la famiglia (e sono pienamente d'accordo),ma poi sono tutti divorziati o separati.

Sembra sufficiente?

Anonimo ha detto...

Utopia, scusa ma ti prendo punto per punto:

1. l'Italia non è dei cristiani;

Hai ragione. Non e' neanche dei musulmani che vengono qui e pensano di poter fare il cazzo che gli pare. Tipo infubulare le figlie o le mogli, ammazzarle se escono con un ragazzo italiano, sgfozzare animali in spregio alle piu' normali norme igieniche.

2. non tutti i musulmani sono terroristi;
Verissimo. Lo dice anche il demonio, mi pare. Dunque?

3. tutte le religioni hanno pari diritti e doveri in Italia;

Verissimo. Peccato che alcune religioni siano piu' uguali di altre quando si parla di critica. Perche' se e' giusto e doveroso criticare la chiesa cattolica, anche con la satira, mi si deve spiegare perche' rischio la testa se pubblico una vignetta di maometto.

4. il fatto che altri Paesi siano incivili non giustifica atti di inciviltà nel nostro Paese;

Verissimo. Pero' ci da' un'arma, quella della reciproicita', per imporre anche in paesi non civili io lrispetto di normali diritti umani.


5. spetta allo Stato l'uso legittimo della forza per la tutela propria e dei propri cittadini.

Appunto. Il problema e' che lo stato non lo fa. Perche' a colle val d'elsa i cittadini chiedevano di poter votare sulla moschea, ma l'amministrazione ha ritenuto che i referendum si fanno solo su questioni importanti. Ci prendono per i fondelli?

Utopia, e' tipico di chi non vuole capire poi sollevare l'immoralita' della chiesa: e' vero, mele va a puttane. Ma non mi pare si stesse parlando di questo. Ci sono altri post nel blog del demonio se vuoi postare su quello.

Utopia ha detto...

carissimo,

replico alle repliche.

1. l'Italia agli italiani! Le leggi qui le facciamo noi, perché siamo a casa nostra e le nostre leggi devono essere giuste per tutti e non faziose. (Tra l'altro ho finito da poco una raccolta firme contro la mutilazione genitale femminile)

2. siamo d'accordo. Io aggiungo che i musulmani mi stanno sulle palle, ma pazienza!

3. cosa posso farci se quelli sono malati? vorrai forse vietare il diritto di espressione a noi perché quelli sono malati?

4. la reciprocità non contempla i diritti civili: se qualcuno lapida gli eretici, qual è la buona ragione per farlo anche noi?

5. hai mai visto un referendum sulla costruzione di una Chiesa? o sull'8*mille? o sull'esenzione ICI?

su Mele e simili purtroppo ci sarebbe molto da dire ed andremmo off topic. Ma era giusto x sottolineare che i cristiani (ed i cattolici in particolare) prima di predicare dovrebbero razzolare meglio, non credi anche tu? a cominciare dai vertici (e dal vertice).

saluti

Demonio Pellegrino ha detto...

utopia, qui non stiamo parlando di lapidare gli eretici perche' quelli lo fanno, ci mancherebbe. Stiamo parlando dell'opportunita' di porsi delle domande: perche' si costruisce un'immensa moschea per una comunita' di 600 credenti potenziali? Perche' la si da' in cura ad un imam che fa parte di un'associazione affiliata ai Fratelli Musulmani? Solo perche' e' pacato come persona? Beh, a me come garanzia non basta.

E perche' non e' possibile su questi argomenti avere un dibattito aperto senza essere presi per fascisti?

Misteri. Che pero' a me tanto misteri non sembrano.

Anonimo ha detto...

Demonio, bel post. Mi piace questa tua flessibilita' mentale nel passare dalla biancheria intima alle politiche sociali...e sono d'accordo con te nel merito.

(simpatico il paragone con la festa...e' proprio vero!)

Bravo utopia che hai promosso una raccolta di firme contro l'infibulazione!

Superpiccione, concordo su moltissime cose. I miei nonni erano contadini e so bene di che parli!

Utopia ha detto...

600 fedeli sono tanti o pochi? non saprei, ma l'Italia è piena di minuscoli Paesini con decine di chiese (e non sono certo tutte antiche e stupende).

sull'imam, se è libero vuol dire o che è innocente o che lo Stato non fa il suo dovere. La colpa non è dei musulmani né dell'imam, ma dello Stato che non adempie al suo compito.

il dibattito è aperto... ne stiamo parlando...

a noi!

Demonio Pellegrino ha detto...

600 fedeli di cui (come ha dimostrato un giornalista con telecamera nascosta) solo 40 vanno in moschea attualmente. Mosche che esiste gia', ma che l'imam sostiene non essere grande abbastanza per accogliere tutti i fedeli (ed e' stato appunto sbugiardato).

Utopia; la chiesa nei paesini c'e' per il nostro retaggio storico. Dal basso medio evo in poi. Il fatto che adesso ci debbano essere le moschee la dice lunga, temo.

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