Torno da un simpatico weekend a Parigi. Sono stato graziato da un tempo magnifico, e soprattutto dall’ospitalita’ di una cara coppia di amici che molto convenientemente abita nel quartiere dei Marais. Convenientemente per me, perche’ il marais e’ uno dei quartieri piu’ belli di Parigi, molto trendy.
A parte la bellezza della citta’, i miei ospiti mi hanno informato dell’esistenza di un nuovo fenomeno sociologico, quello dei “décroissants”. Ora, magari il fenomeno non è nuovo, ma sicuramente il fatto che sia riconosciuto con un nome apposito lo è.
Di cosa si tratta? I décroissants (che potremmo tradurre con “decrescenti”) aspirano a ridurre il piú possibile il loro impatto ambientale, rifiutano i ritmi della societa' moderna e aspirano ad un ritorno alla natura (perche' non se ne vanno in campagna, dico io?). Come lo fanno? Non comprando i pannoloni per bambini usa e getta, per esempio, ma usando i vecchi panni riutilizzabili e lavabili. Oppure non comprando vestiti decenti, ma vestendosi non di stracci, ma quasi. Oppure non comprando giocattoli di plastica ai bambini, ma guardando nei cassonetti se si possono trovare vecchi giochi che altri hanno buttato.
Sbaglierebbe chi pensasse che i décroissants siano poveri. Non lo sono affatto. Anzi. Il punto dell’essere décroissant sta proprio nel poterlo non essere, e nello scegliere di esserlo.
E’ vero che la Francia non è nuova a questo tipo di cagate. Un paio di anni fa mi pare di ricordare che i figli dell’alta borghesia francese passavano un paio di notti al mese con dei barboni sotto i ponti per protestare contro la mancanza di alloggi per i barboni stessi. L’utilità della cosa mi è sempre risultata dubbia: se vuoi risolvere il problema dell’alloggio dei barboni, non andare sotto i ponti con loro, ma al limite portatene uno in casa per un paio di giorni…ma no, questo non farebbe notizia.
Però il fenomeno decrescente non e' solo francese. Alcuni sostengono che circa il 20% della popolazione americana è decrescente (e mi pare una cazzata, perché mi devono spiegare come sono arrivati a questo numero), e che cira 10 milioni di persone in Europa seguono il verbo decrescente.
E non dubito che a breve il decrescentismo arriverà anche in Italia, se non lo ha già fatto. Diamogli un anno al massimo e stai sicuro che ce l’avremo anche noi...
17 commenti:
Io pensavo che "décroissants" fosse un movimento sociale a difesa del croissant, tipo "Salviamo il cornetto"...
Comunque in Italia il fenomeno è iniziato da tempo, molti oramai boicottano i negozi, in favore dei cassonetti.
Unica differenza, non lo fanno per scelta.
in Italia manca l'uso della parola ma il fenomeno e' gia' in uso tra alcune persone che conosco! che cazzata..
Cristian, se non lo fanno per scelta non sono abbastanza chic per la "gauche-caviar" francese (i radical chic, per intenderci).
Giovanna, le tue due ultime parole racchiudono perfettamente il mio pensiero!!
ma che schifo. A me queste persone mi innervosiscono tanto tanto. magari sono anche quelli che rifiutano i medicinali perche' e' bello curarsi senza niente, in armonia della natura.
hai proprio ragione sulla storia dei barboni, Non ci avevo pensato.
Comunque, ha ragione giovanna...qui da noi ci sono gia'!!
E fu così che la Giovanna si prese il merito per una cosa che scrissi io...
Ma io sono cavaliere, largo alle dame.
Gli ultimi saranno i primi...
il mondo è bello perchè è vario!! Scusate non è un pò quello che fanno le comunità Amish degli Stati Uniti?
Fintanto che fanno la loro cosa senza rompere le scatole a nessuno non vedo per cosa lamentarsi. Certo, anche a me fanno prudere le mani, ma se mi mettessi a sprangare tutti quelli che per vari motivi mi fanno prudere le mare avrei male al braccio.
Trippi, no; qui non siamo a questo punto: gli qmish rifiutqno lq modernita' in blocco e vivono in fattorie senza acqua e elettricita' e tutto il resto. Questi invece vivono nei quartieri fighi di Parigi, pagando 2500 euro di affitto al mese, e poi fanno i fenomeni non comprando i vestiti o i giocattoli alla bimba...ma non perche' mancano i soldi...
Nero, lascia stare la spranga, che ti fai male al braccio.
Dibattito sul fenomeno decrescente a Roma la settimana scorsa: http://www.aprileonline.info/4890/decrescere-per-sopravvivere
Se non lo sapevi vuol dire che sei davvero un figo al passo dei tempi. Se lo sapevi e non l'hai detto sei uno stronzo.
Anoni, spesso sono uno stronzo in generale, ma in questo caso sono sicuramente figo. Grazie per la segnalazione comunque. Mi pare di capire, visto l'oratore, che il fenomeno sia davvero francese allora...
io conoscevo il fenomeno proprio con un altro nome, il dumping diving...cioè letteralmente il tuffo nel pattume. La ricerca nei cassonetti di frutta, verdura e tutto ciò che potesse essere recuperato............se nn sbaglio il fenomeno arrivava dall' America............
raga.. ma non avete ancora capito che fra un paio d'anni saremo tutti decrescenti!! io in Italia ne conosco abbastanza.. ma parliamoci chiaro... non si arriva a fine mese e se vivi in una città costosa come Parigi o Milano, vai ai cassonetti a fare la spesa...
Caro demonio, non è moda! sono i segni dei tempi!
Cia Pytta, benvenuta...io avevo sentito l'espressione dumping diving per i poveri che appunto cercavano tra i rifiuti...ma tutto pol'esse, come si dice dalle mie parti....
Fidelio, concordo, ma i decrescenti sono diversi: loro SCELGONO di fare i falsi poveri, pur potendo comprare da ricchi.
Ci possiamo vedere dell'altruismo nelle loro azioni oppure tanta ipocrisia. Io nel dubbio li piglierei a calci in culo.
Caro Demonio,
La questione della decrescita è un tantino più complessa di quattro champagne socialists che vanno a rimestare nella spazzatura. E' una teoria economica che parte dall'interrogativo se la crescita economica ininterrotta debba essere l'unico paradigma economico di questi tempi, facendo una riflessione direi doverosa, benché questa non innovativa, sulla sostenibilità dei nostri modi di produrre e consumare. Ora, si può essere più o meno d'accordo sulla teoria e sulle proposte concrete, ma tu mi pare stia banalizzando per raccogliere punti facili di anti-buonismo. Qualche volta dovresti provare ad andare oltre la divisione manichea del mondo in radical chic e gli altri, che ti è tanto cara.
Ciao Sekure, ogni critica argomentata è ben accetta. Sul fatto che bisognerebbe rivedere i nostri modelli di crescita potrei forse discutere. Ma credo che partiremmo da posizioni molto diverse (io per esempio non credo nella teoria del riscaldamento globale, visto che tanto globale non puo' essere se in alcune città, dati alla mano, la temperatura in alcune citta'/zone è aumentata, in altre diminuita...).
Per parte mia diffido sonoramente di persone che rifiutano la modernità per partito preso e che credono di salvare il mondo pulendosi il culo con un fazzoletto lavabile invece che con la carta igenica. Credo che la risposta ai nostri problemi ambientali sia in piu' tecnologia, non in un rifiuto della tecnologia. Ma son dettagli.
Sulla divisione del mondo tra radical chic e gli altri, non posso andare oltre. La divisione esiste. Io mi limito a certificarne l'esistenza.
fidelio, comunque un po' hai ragione anche tu. La gente s'impoverisce, anche se devo dire che c'e' un po' il mito di non arrivare a fine mese...perché poi tutte le mie amiche precarie a 900 euro al mese i soldi per comprarsi il nokia nuovo per mandare le foto erotiche al moroso li trovano...
Sekure, ma tu conosci il demonio??
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